TOP e FLOP tecnologici 2013

Top Flop 2013

Anche quest’anno è arrivato il momento di dividere i buoni dai cattivi, le cose belle da quelle brutte, i momenti che rimarranno segnati negli almanacchi da quelli che forse sarebbe meglio dimenticare il prima possibile. Insomma, Signori, ecco a voi i TOP e i FLOP tecnologici 2013: una lista di eventi, prodotti e performance sul mercato che, nel bene o nel male, hanno contraddistinto il mondo “tech” nel corso degli ultimi 12 mesi.

Samsung Galaxy Gear

Samsung Galaxy Gear flop: venduti solo 50.000 esemplari

Samsung Galaxy Gear

La commercializzazione del Galaxy Gear è stata una mossa forse un po’ troppo azzardata da parte di Samsung. O meglio, lo è stata la commercializzazione di un dispositivo che si proponeva di fare da apripista a un nuovo mercato (quello degli smartwatch) offrendo una scarsa compatibilità con gli smartphone in commercio ad un prezzo probabilmente eccessivo, 299€, rispetto alle funzionalità offerte.

A dimostrazione di quanto appena asserito, ci sono i dati di vendita del dispositivo, che secondo un recente rapporto non è riuscito a superare la soglia dei 900 esemplari venduti al giorno. Complessivamente, sarebbero stati venduti poco più di 50.000 Galaxy Gear. Un risultato non certo esaltante per un prodotto uscito un mese e mezzo fa che si proponeva di rivoluzionare il mercato.

Surface RT vs Zune

Surface RT: un flop paragonabile a quello di Zune?

Surface RT vs Zune

In seguito alla pubblicazione degli ultimi dati fiscali di Microsoft dai quali è emerso un onere straordinario di 900 milioni di $ dovuto ai troppi Surface RT rimasti invenduti, il sito The Verge ha pubblicato un interessante articolo in cui si fa un parallelo tra il flop del tablet e Zune, il media player portatile lanciato nel 2006 dal colosso di Redmond per contrastare l’iPod di Apple e divenuto rapidamente uno degli insuccessi più clamorosi dell’azienda guidata da Steve Ballmer. Surface RT può essere considerato un nuovo Zune, viste le sue pessime performance sul mercato?

HTC First, lo smartphone con Facebook Home è ufficialmente un flop

facebook-home-HTC-First

Le aspettative di Mark Zuckerberg dovevano essere molto alte, ma la sua nuova creatura è stata un flop. Stiamo, ovviamente, parlando di Facebook Home, l’app non è riuscita a conquistare gli utenti che hanno rilasciato le loro negative opinioni sul Play Store, dove è possibile mettere in download gratuitamente il launcher.

Non solo Facebook deve pagare le conseguenze della sua trovata non andata in porto, ma anche HTC che aveva collaborato con il social network per sfornare il primo smartphone con Home. Il famoso modello è l’HTC First, un device che integra un display da 4.3 pollici, un processore Qualcomm Snapdragon 400 Dual-Core ed una modesta fotocamera da 5 megapixel, ma il suo cavallo di battaglia è il launcher della piattaforma in blu.

Top e Flop tecnologici del 2012

Come ogni fine d’anno anche in questo 2012 vogliamo proporvi la nostra classifica con i top e flop tecnologici degli ultimi 365 giorni. Ci sono cinque prodotti hi-tech che ci hanno impressionati positivamente e cinque che invece ci hanno deluso. Volete sapere quali sono? Allora continuate a leggere.

Top 10 Flop tecnologici 2011

Non c’è anno che possa chiudersi su Geekissimo senza la nostra lista con i flop tecnologici degli ultimi 12 mesi. Quindi bando alle ciance e vediamo subito quali sono i prodotti, i servizi e le situazioni che hanno messo più in imbarazzo i colossi del settore hi-tech in questo memorabile 2011. Ce n’è per tutti!

10. Google+ – forse è ingeneroso bollare Google+ come un flop, ma è un dato di fatto che dopo il suo inizio spumeggiante in cui sembrava una vera e propria calamita per gli utenti, il social network di Google ha subito un drastico calo nelle visite. Vediamo se il 2012 segnerà per esso una ripresa o il definitivo tracollo.

09. Ultrabook – per molti sono il futuro, e probabilmente hanno ragione, ma ad oggi i computer portatili ultra-sottili ed ultra-leggeri dotati di lunga autonomia non hanno attecchito sul pubblico a causa del loro prezzo troppo elevato. Vedremo se riusciranno a riscattarsi nel 2012.

08. News Ticker e Chat di Facebook – l’idea di spostare la chat e tutte le news sulle attività degli amici in un’unica enorme barra laterale non ha giovato a Facebook. Anzi, la maggioranza dei suoi utenti ancora guarda male queste innovazioni a mesi di distanza dalla loro introduzione.

07. Facebook Deals – anche il social network più famoso del mondo può fallire, lo ha fatto con il servizio di acquisti “social” Deals che qualche mese fa ha chiuso i battenti dopo una vita non troppo folgorante.

06. Gmail per iOS – dopo tanta attesa, l’applicazione di Gmail per iOS è arrivata ma è stata ritirata dopo appena un giorno dalla sua pubblicazione. Ora la app è nuovamente in vita, ma non è assolutamente nulla di trascendentale. Ritardo ed hype mediatico ingiustificati.

05. Chromebook – i computer portatili solo online di Google dovevano rivoluzionare il mercato e fare faville. In realtà i Chromebook Samsung e Acer attualmente sul mercato non hanno superato le 30.000 unità vendute nel 2011.

I maggiori Top e Flop tecnologici del 2010


Come sovente accade nei dintorni del Capodanno, anche alla fine di questo 2010 vi proponiamo la classifica dei prodotti tecnologici che hanno mietuto i maggiori successi e insuccessi degli ultimi 12 mesi.

Nella classifica dei maggiori Top e Flop tecnologici del 2010 che abbiamo preparato per voi quest’oggi figurano cinque categorie di prodotti – tablet, smartphone, aspiranti rivoluzioni tecnologiche, social network e sistemi operativi – e molti importanti nomi della Silicon Valley, comprese Microsoft e Apple. Ma non vogliamo anticiparvi troppo.

Se volete scoprire la graduatoria completa e discuterla insieme a noi, non dovete far altro che continuare a leggere e dirci la vostra attraverso i commenti.

Tablet

[TOP] iPad – avrà anche numerose pecche (mancanza di fotocamera, HDMI, USB, applicazioni “chiuse”, ecc.) ma l’iPad è riuscito a trasformare il tablet in uno strumento di lavoro e (soprattutto) svago familiare anche a chi di geek non ha nemmeno un pelo delle sopracciglia. Non c’è che dire: quando un prodotto, come la tavoletta di Apple, riesce a far parlare di sé per un anno intero e “costringe” siti e giornali ad adattarsi alla sua presenza, non può che essere definito come un successo, un “top” del mercato tecnologico.

[FLOP] HP Slate – presentato da un tronfio Steve Ballmer pochi giorni prima della presentazione ufficiale di iPad, l’HP Slate con Windows 7 doveva essere uno dei rivali più temibili per il tablet di Cupertino. Dopo prove su strada deludenti e roboanti cancellazioni prima annunciate e poi smentite, la tavoletta di HP si è clamorosamente “sgonfiata” e si è tramutata nell’attuale HP Slate 500, un costoso tablet riservato ai professionisti. Se non è un flop questo….

Windows Phone 7, Microsoft rompe il silenzio sulle vendite: è un successo!


Dopo che Joe Belfiore aveva glissato clamorosamente sull’argomento durante la conferenza “D: Dive Into Mobile” del mese scorso, Microsoft ha finalmente deciso di rompere il silenzio sulle vendite di Windows Phone 7.

Per il colosso di Redmond, il nuovo sistema operativo per smartphone (e forse tablet) non è un flop. Anzi. In un fitto “Q&A” pubblicato sul sito “Microsoft News Center”, il vice presidente della sezione business e marketing di Windows Phone, Achim Berg, ha dichiarato che: “le vendite vanno bene e la nostra reputazione sta crescendo grazie all’eccezionale esperienza utente che siamo riusciti ad offrire. Siamo in linea con le nostre aspettative, soprattutto quando compariamo i dati con quelli di partenza di altre piattaforme”.

Poi, sui numeri delle vendite: “I costruttori di smartphone hanno venduto oltre 1.5 milioni di dispositivi ai rivenditori nelle prime sei settimane”, che non è proprio il numero di smartphone con Windows Phone 7 venduti al pubblico ma rappresenta comunque un buon risultato.

Windows Phone 7 è già un flop?

Windows Phone 7 è già un flop: così è, se vi pare. Arrivato ufficialmente nei negozi americani lo scorso 8 novembre, il nuovo sistema operativo mobile di Microsoft ha debuttato su dispositivi di diverse marche (LG, HTC, Dell, ecc.) senza brillare in nessuna delle sue suadenti “incarnazioni”.

Nel primo giorno di commercializzazione, i dispositivi con Windows Phone 7 venduti negli States sono stati 40.000: un numero di per sé non malvagio ma che “scompare” al cospetto dei 270.000 iPhone 4 e dei 200.000 smartphone con Android che ogni giorno – secondo le stime ufficiali – vengono venduti in USA. Se poi ci mettiamo che l’ultimo telefonino di Apple è approdato nei negozi, il 24 giugno 2010, avendo già alle spalle un record di oltre 600.000 prenotazioni, il quadro diventa ancora più desolante.

Google e i flop: i 10 maggiori insuccessi del colosso di Mountain View dopo Wave

Wave è morto a causa dello scarso interesse che ha suscitato nell’utenza mondiale, l’ha annunciato Google sul suo blog ufficiale qualche giorno fa. Ma quello del servizio per la collaborazione in tempo reale non è stato il primo flop del colosso di Mountain View. Anzi.

Scorrendo gli almanacchi della Rete possiamo, infatti, trovare almeno 10 insuccessi di Google degni di nota. Forse non tutti catastrofici ma almeno parzialmente evitabili da “big G”. Se volete sapere quali sono e volete dire la vostra a riguardo (magari suggerendoci qualche altro flop made in Google), non vi resta che continuare a leggere.
  • Google Video: anche se non è da come un flop vero e proprio, l’utilità di Google Video è stata annullata nel momento in cui il colosso di Mountain View ha acquisito YouTube. Dopo qualche timido tentativo di fondere i due servizi, Google ha abbandonato il progetto Google Video – che adesso non è altro che una porta di accesso secondaria a YouTube – quando ha annunciato che non era più possibile caricare video su di esso. Per fortuna, i video pre-esistenti sono ancora online.
  • Google Catalog: servizio lanciato nel 2001 da “big G” che, sfruttando la tecnologia OCR, permetteva di ricercare contenuti nei cataloghi commerciali. È stato abbandonato l’anno scorso dal gigante californiano a causa dello scarso successo ottenuto. Un peccato, ma in ogni caso è servito alla buona crescita di Google Libri.

Google Wave è morto, stavolta per davvero. L’e-mail se la spassa al mare insieme all’IM

Adesso è ufficiale. Google Wave non sarà il sistema che rivoluzionerà la comunicazione e la collaborazione nel ventunesimo secolo. A causa dello scarso riscontro ottenuto presso l’utenza mondiale, Google ha abbandonato ufficialmente il progetto confermando, di fatto, quanto in molti (noi compresi) si aspettavano ormai da diversi mesi.

Il servizio era stato presentato per la prima volta nella conferenza Google I/O del 27 maggio 2009. Poi è diventato oggetto di una lunga fase di test a inviti, e solo negli ultimi tempi, in occasione della Google I/O 2010, è stato aperto definitivamente al pubblico. Evidentemente troppo tardi per raggiungere i cuori degli utenti e scrollarsi da dosso quell’aura di oggetto del mistero, intrigante ma che alla fine non è né carne né pesce, che lo aveva pervaso sin dai suoi primi vagiti.

Quit Facebook fa fiasco, solo 34.000 utenti si cancellano dal social network

Mark Zuckerberg può continuare a dormire sonni tranquilli. L’iniziativa Quit Facebook Day, che aveva come scopo quello di far risvegliare le coscienze sull’argomento privacy e far cancellare dal social network quanti più utenti possibili in un solo giorno (il 31 maggio), si è rivelata un flop abbastanza clamoroso.

Al momento in cui scriviamo, il contatore degli utenti che hanno deciso di cancellarsi da Facebook per protesta segna quota 34.466, che considerati gli oltre 400 milioni di utenti attivi sul sito non è proprio un bel risultato. Fatti i dovuti calcoli, si tratta, infatti, di poco meno dello 0,01% degli iscritti.

Steve Ballmer ammette: “Vista? Troppo tempo sprecato”

Sarà che ha smesso di bere caffè, sarà che i riscontri positivi ottenuti da Windows 7 e Office 2010 lo hanno calmato, ma quello intervenuto mercoledì scorso durante la riunione annuale dei “piani alti” di Microsoft è stato uno Steve Ballmer diverso dal solito, auto-critico e incline ad analizzare i fatti in maniera imparziale.

A destare particolare interesse sono state soprattutto le dichiarazioni del CEO redmondiano in merito al flop di Windows Vista, un sistema operativo che Ballmer non rinnega ma che, ammette: ”non è stato fatto bene, perché è arrivato dopo un periodo di cinque, sei anni senza nuovi prodotti”. Infatti, XP è uscito nel 2001 e Vista tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007.

L’insolitamente ragionevole Steve, ha poi completato il suo ragionamento dicendo che lo sviluppo di Vista è stato mal gestito, allungato oltre il possibile e che, proprio per questo, il sistema operativo successore di XP ha perso gran parte della sua capacità d’innovazione. Per farla breve, l’OS è uscito troppo tardi, quando utenti e concorrenza erano già più “avanti” di lui.