Google accordo vicino Commissione Europea

Google e la privacy, le authority europee preparano un’azione repressiva

Google privacy Europa CNIL

L’accoppiata Google – privacy è stata più volte portata all’attenzione delle istituzioni e dei garanti in modo tale da poter individuare, nelle dinamiche attuate dal motore di ricerca di Mountain View relativamente al trattamento dei dati personali, eventuali pericoli per gli utenti.

A tal proposito, durante le ultime ore, la CNIL (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés) ha annunciato un incontro con le autorità europee che è stato fissato per il 26 febbraio.

In occasione di tale incontro saranno decise le eventuali sanzioni nei confronti di Google.

Al centro della questione c’è l’oramai celebre policy unificata, introdotta da big G lo scorso anno, che prevede, in sostanza, la creazione di un unico profilo per ogni utente mediante cui gestire tutti i servizi Google.

La questione è stata analizzata per diversi mesi dalle autorità e ad ottobre del 2012 l’UE ha chiesto a Google di fornire informazioni più dettagliate in merito alle pratiche ed alle tempistiche di archiviazione dei dati dagli internauti.

Google Store apertura entro Natale 2013

Google Store, l’apertura entro Natale 2013

Google Store apertura entro Natale 2013

Prima delle vacanze di Natale dell’anno corrente Google aprirà i suoi primi negozi fisici in terra a stelle e strisce e agli utenti verrà quindi offerta la possibilità di toccare con mano i prodotti di big G prima di procedere al loro acquisto.

Seguendo quindi la falsariga di Apple e, in tempi più recenti, quella di Microsoft che, appunto, dispongo entrambi di negozi dedicati, anche Google, stando ad una fonte contattata da 9To5Google e ritenuta molto attendibile, sarebbe pronta ad aprire i suoi Google Store nei quali gli utenti potranno osservare, provare ed acquistare i Chromebook, i device appartenenti alla gamma Nexus, i Google Glass e tutti gli altri prossimi gadget del colosso di Mountain View oltre, ovviamente, ai prodotti di merchandising e, perchè no, anche i progetti Google X come la famosa Self-Driving Car.

Allo stato attuale delle cose la maggior parte dei prodotti Google può essere acquistata online mentre la distribuzione fisica nei negozi o in poche catene, la maggior parte delle quali negli Stati Uniti, risulta abbastanza limitata e, di conseguenza, risultano limitate anche le possibilità che gli utenti hanno di toccare un prodotto con mano e, in un secondo momento, di procedere al relativo acquisto.

The Internship film campus Google

The Internship, il primo film girato all’interno del campus di Google

The Internship film campus Google

Quello oramai prossimo è senza alcun dubbio un periodo particolarmente ricco di novità cinematografiche relative al mondo dell’IT.

Dell’arrivo al cinema, nei prossimi mesi, delle pellicole dedicate all’ex Ceo di Cupertino, jOBS e Steve Jobs, se ne parla già da qualche tempo a questa parte ma la novità è che dal prossimo 7 giugno in tutte le sale a stelle e strisce sarà disponibile anche The Internship o, per dirla all’italiana, Gli stagisti.

Ma cosa c’entra questo film con Geekissimo e, in linea ben più generale, con il mondo dell’IT? Semplice: The Internship è il primo film dedicato interamente a Google e grazie al quale gli spettatori saranno proiettati, con occhio ironico e divertente, nel mondo di big G.

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google, 1 miliardo di dollari l’anno rimanere il motore di ricerca di iOS

Google versa ad Apple 1 miliardo di dollari per  la presenza esclusiva del suo motore di ricerca su iOS

Con il rilascio di iOS 6, l’ultima versione della piattaforma mobile per iDevice, Apple ha scelto di dire addio a Google Maps puntando tutto sul proprio sistema di mappe.

Per quanto riguarda invece il motore di ricerca Cupertino continua a servirsi di Google, un’esclusiva questa che, naturalmente, ha un prezzo e che, a quanto pare, è tutt’altro che irrisorio nonostante la buona salute finanziaria di cui godono i due brand coinvolti.

Stando infatti a quanto stimato dagli analisti di Morgan Stanley Google versa ad Apple circa 1 miliardo di dollari ogni anno.

Versare una cifra così elevata si rivela però necessario al fine di poter sfruttare tutti quelli che sono i numerosi vantaggi di questa partnership.

Google Play Music brani musicali gratis

Google Play Music, un brano musicale in regalo ogni settimana

Google Play Music brani musicali gratis

A qualche ora di distanza dall’esordio italiano di Spotify Google ha deciso di dare il via ad un’interessante iniziativa specifica per tutti gli utenti in possesso di un device Android e pensata in particolar modo per gli amanti del mondo della musica.

A partire da oggi, infatti, Google Play regalerà un singolo a settimana che potrà essere aggiunto alla propria libreria musicale, ascoltato in streaming o, ancora, scaricato sul computer o sul proprio device Android, il tutto, ovviamente, senza spendere neanche un centesimo.

Per chi fosse interessato il primo brano a disposizione è “Ho Hey” della band inglese Lumineers.

Per ottenere gratuitamente il brano tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che visitare la sezione Musica di Google Play, dall’interfaccia web oppure mediante l’app mobile, cercare la sezione Gratis: singolo della settimana e seguire le istruzioni a schermo.

Google festeggia San Valentino: Doodle dedicato a George Ferris

Eccoci al 14 febbraio, il giorno dedicato agli innamorati. A San Valentino tutte, o quasi, le coppie festeggiano questo speciale avvenimento che prevede una grande dose d’amore e, magari, di cioccolata. Anche Google non si tira indietro ed ha deciso di celebrare questo giorno con il suo solito metodo: tramite uno speciale Doodle.

Il disegno ha sostituito il classico logo del motore di ricerca da mezzanotte e, anche questa volta, non è una semplice immagine statica, ma un’animazione. Gli utenti possono interagire con la figura inserita dallo staff di Mountain View che, ovviamente, si basa sul tema dell’amore.

Google, calcoli sbagliati? Il risultato è porno!

Google ci consente non solo di fare ricerche, ma anche di svolgere veloci calcoli con una piccola calcolatrice a portata di motore di ricerca.

Se scriviamo un calcolo nell’apposita barra, fuoriuscirà questo strumento ci indica il risultato e ci permette di svolgere ulteriori operazioni. Niente di più semplice, ma recentemente sta accadendo qualcosa di strano. Se iniziate a chiedere la risoluzione di alcune equazioni matematiche, Google vi risponderà… in modo pornografic0! Le ricerche correlate, infatti, evidenzieranno molteplici siti web eclatantemente a luci rosse.

Tim Cook non voleva guerra Android Google Samsung

Tim Cook non avrebbe voluto iniziare la battaglia legale contro Samsung

Tim Cook non voleva guerra Android Google Samsung

Se qualche anno fa alla guida di Apple ci fosse stato Tim Cook, l’attuale CEO di Cupertino, molto probabilmente la famosa “guerra termonucleare” contro il mondo Android e le continue “scaramucce” con Samsung non avrebbero mai avuto origine.

È esattamente questo quel che si apprendere dal lungo articolo pubblicato su Reuters che mira ad analizzare la partnership, oramai storica, tra Apple e Google, sino a qualche tempo fa alleate ed ora acerimme nemiche per quanto riguarda l’insidioso mercato smartphone.

Nell’articolo di Reuters vengono riportate alcune dichiarazioni anonime che, a quanto pare, sarebbero state rilasciate proprio pochi mesi prima della morte si Steve Jobs e che vanno a tracciare uno scenario del tutto inedito per Apple.

Tim Cook, il successore di Steve Jobs al ruolo di CEO, si è opposto sin da subito alle cause contro Samsung per il ruolo critico dell’azienda come fornitore di componenti per iPhone e iPad, così come riportato da persone informate. Apple lo scorso anno ha acquistato oltre 8 miliardi di componenti da Samsung, così da stime degli analisti.

Eric Schmidt cessione azioni Google

Google, Eric Schmidt ha ceduto il 42% delle sue azioni

Eric Schmidt cessione azioni Google

Eric Schmidt, l’attuale presidente di Google, torna nuovamente a far parlare di sé ma questa volta il nocciolo della questione non è un viaggio in Corea del Nord ma le sue azioni ed il suo futuro a Mountain View.

Stando infatti a quelle che sono le ultime notizie al momento disponibili Eric Schmidt ha scelto di vendere quasi la metà della sua quota Google.

Trattasi, per essere precisi, del 42% delle quote ovvero 3,2 milioni di azioni per un valore complessivo di ben 2,5 miliardi di dollari.

La cessione, andando ancor più nel dettaglio, è stata concordata con la U.S. Securities and Exchange Commission, l’ente federale americano che vigila sulla borsa valori, e verrà effettuata in maniera diluita su un periodo di dodici mesi in modo tale da cercare di ridurre il più possibile l’impatto sul mercato.

Esperimento Google Chrome Trova la tua strada per Oz

Trova la tua strada per Oz, il nuovo esperimento di Google Chrome

Esperimento Google Chrome Trova la tua strada per Oz

Il prossimo 7 marzo arriverà al cinema la nuova pellicola della Disney intitolata Il grande e potente Oz, un film diretto da Sam Raimi, ricco di effetti speciali e che può contare su un cast di tutto rispetto.

In attesa della prima, Google, in collaborazione con Diseny e i ragazzi della Developer House UNIT9, ha lanciato Trova la tua strada per Oz, un nuovo ed interessante gioco interattivo che viene ufficialmente catalogato come un esperimento di Google Chrome.

L’esperimento ha due principali obiettivi: promuovere la pellicola in arrivo nelle sale cinematografiche e mettere in mostra, ancora una volta, quelle che sono le potenzialità del browser web del gran colosso delle ricerche in rete nell’esecuzione di contenuti multimediali ed interattivi.

Con l’esperimento, infatti, sono state ricreate diverse ambientazioni del film a 360° nelle quali è possibile trovare vari mini giochi che prevedono l’utilizzo della webcam, vero punto di forza del progetto, e varie altre tipologie di effetti utilizzando l’HTML5 e le librerie moderne.

Una volta avviato l’esperimento, raggiungibile all’indirizzo Findyourwaytooz.com, viene chiesto all’utente se dispone di una buona connessione internet o se si preferisce optare per un compromesso fra tempi di attesa e qualità grafica.

Google Yahoo! accordo pubblicità

Google e Yahoo!, accordo firmato per la pubblicità contestuale

Google Yahoo! accordo pubblicità

Pur essendo e restando avversarie in fatto di query, Google e Yahoo!, nel corso delle ultime ore, hanno firmato un accordo che sancisce l’instaurarsi di un’interessante collaborazione in tema di advertising.

L’accordo sigla infatti un rapporto di partnership tra i due colossi in base al quale Yahoo! metterà a disposizione i propri spazi invenduti e Google farà altrettanto con gli annunci contestuali in modo tale da poterli posizionare sugli spazi in questione.

L’accordo determina una collaborazione non esclusiva, di estensione globale, basata su annunci di tipo display e legata alle pubblicità contestuali, così come spiegato da Yahoo! stessa.

Gmail, ora gestisce email con accenti e caratteri non latini

Microsoft contro Gmail, lo statement di Google

Gmail privacy statement Google

Microsoft, così com’è stato possibile apprendere nel corso della giornata di ieri, ha messo in atto una campagna, intitolata “Don’t get scroogled by Gmail” mediante cui, appunto, viene puntato il dito contro la pratica messa in atto da Google quando viene effettuato l’accesso a Gmail da browser web.

In tali circostanze, infatti, viene effettuato un processo di analisi dei messaggi di posta elettronica al fine di rendere disponibili pubblicità pertinenti alle email.

Così come già ribadito nel precedente post appare però opportuno sottolineare il fatto che anche Microsoft, con il suo Outlook.com, oltre alle normali attività di scansione del contenuto delle email per individuare spam e phishing, ha l’abitudine di mostrare messaggi pubblicitari quando viene effettuato l’accesso alla casella di posta elettronica.

Microsoft privacy Gmail

Microsoft si scaglia contro Google, Gmail non rispetta la privacy

Microsoft privacy Gmail

Così come già accaduto in passato Microsoft è tornata ad attaccare Google ma, questa volta, a finire nell’occhio del ciclone è Gmail, il servizio di posta elettronica reso disponibile da big G.

Microsoft, infatti, ha dato vita ad una vera e propria campagna intitolata “Don’t get scroogled by Gmail” mediante cui punta il dito contro il comportamento di Google messo in atto ogni volta che un utente accede a Gmail utilizzando il browser web e facendo riferimento, nello specifico, all’analisi delle email effettuata da big G per offrire pubblicità pertinenti all’interno del servizio di posta elettronica, mostrandola, appunto, accanto ai messaggi.

Secondo uno studio commissionato da Microsoft circa il  70% degli utenti Gmail intervistati non è a conoscenza di questa pratica, il 90%, invece, non approverebbe tale modus operandi.

Proprio per questo Microsoft ha quindi invitato gli utenti Gmail, e non solo, ad utilizzare Outlook.com per la creazione di caselle di posta elettronica gratuite.

Chrome OS palio Pwnium 2013

Google, oltre 3 milioni di dollari in palio per chi buca Chrome OS

Chrome OS palio Pwnium 2013

In quel di Google ne sono più che certi: Chrome OS, il sistema operativo basato sul browser web di big G, è inviolabile e per dimostrarlo Mountain View ha deciso di mettere ben oltre 3 milioni di dollari (per essere precisi 3,14159) a disposizione degli hacker che durante il Pwnium 3 riusciranno nell’ardua, se non addirittura impossibile, impresa di “bucare” l’OS.

Il Pwnium si svolgerà il prossimo 7 marzo in Canda presso la città di Vancuver e nel corso dell’evento la cifra messa in palio da big G sarà suddivisa in base all’importanza delle vulnerabilità individuate.

Nel dettaglio, l’individuazione di un exploit in grado di resistere dopo un riavvio del computer verrà premiata con 150 mila dollari mentre coloro che rileveranno exploit ad azione temporanea riceveranno 100 mila dollari.

Gli exploit utilizzati non dovranno sottostare a vincoli particolari se non ad una limitazione imposta da Google stessa: tutte le operazioni dovranno essere effettuate utilizzando come computer di riferimento un Chromebook 550 della Samsung con connessione Wi-Fi.