Flash Player, come effettuare il downgrade dalla versione 10 alla 9

Supporto per gli effetti 3D, effetti speciali in tempo reale ad alte prestazioni, nuovo motore di impaginazione del testo, generazione dinamica dell’audio, streaming dinamico e miglioramento nell’accelerazione hardware: non c’è che dire, il nuovo Flash Player 10 si presenta proprio bene. Eppure, sono moltissimi gli utenti che, dopo averlo provato per qualche ora, non desiderano altro che tornare alla versione precedente.

Il motivo di ciò? Semplice: la nuova incarnazione del lettore multimediale per il web di casa Adobe, a dispetto delle migliorie che abbiamo appena elencato (tra cui la risoluzione dell’ormai celebre problema, che impediva la visualizzazione dei filmati a tutto schermo su Windows Vista con l’interfaccia Aero attivata), presenta dei gravi malfunzionamenti in siti e piattaforma largamente utilizzati dai geek di tutto il mondo.

Tanto per elencare un paio di questi ultimi, possiamo dirvi che Flash Player 10 non permette di utilizzare il nuovo uploader delle immagini di WordPress (quello che permette di caricare più immagini contemporaneamente, tanto per intenderci) e riproduce dei fastidiosissimi rumori di sottofondo quando si ascoltano taluni podcast in Google Reader (ad esempio, quelli di Radio Rai).

Come installare XBMC Media Center su Ubuntu Linux

In barba a tutti coloro che ritengono Linux un sistema ancora poco adatto al mondo multimediale, oggi vedremo insieme come installare l’ottimo XBMC Media Center su Ubuntu.

Come si può facilmente evincere dal suo nome, questo ottimo software gratuito consiste in un centro multimediale, che ha davvero poco da invidiare a quello presente in Windows Vista o XP. Consente di riprodurre, nel migliore dei modi, video, immagini e musica, con un occhio rivolto al mondo del web (con le previsioni meteo, i video di YouTube, e tanto altro).

Ecco nel dettaglio come agire:

  1. Aprire il terminale;
  2. Digitare gksu gedit /etc/apt/sources.list e premere il tasto Invio;
  3. Aggiungere quanto segue al termine del file e salvare le modifiche:
  4. deb http://ppa.launchpad.net/team-xbmc-hardy/ubuntu hardy main
    deb-src http://ppa.launchpad.net/team-xbmc-hardy/ubuntu hardy main

Windows Vista, cosa fare quando la sidebar fa le bizze

Soprattutto quando si installano ed utilizzano molti gadget prodotti da terze parti, si corre il rischio di vedere la sidebar del proprio Windows Vista “impazzire” da un giorno all’altro, con crash più o meno frequenti e malfunzionamenti diffusi.

Come facilmente immaginabile, l’unica cosa da fare in questo caso è far “dimenticare” le impostazioni ed i gadget correnti al programma, facendo tornare quest’ultimo allo stato originario (e quindi funzionante).Ed allora, al bando tutte le ciance e mettiamoci immediatamente all’opera:

Guida: come accedere al Master Control Panel di Windows Vista

Carissimi amici geek, come facilmente intuibile dall’immagine qui sopra, in cui si può ammirare l’interfaccia Aero tipica di Windows Vista, anche oggi parliamo dell’ultimo sistema di casa Microsoft, e lo facciamo proponendovi un trucchetto all’apparenza banale, ma che può in realtà rivelarsi discretamente utile in svariate circostanze.

Rispetto al passato, nel Pannello di Controllo del sistema dalle finestre di vetro si sono fatti degli enormi passi avanti, con l’introduzione di sezioni ben suddivise e di una barra di ricerca veloce molto efficiente. Eppure, manca ancora quel pizzico di “ordine“, che renderebbe il tutto meno “facile“, ma più “geel“, nonché pratico da utilizzare in diverse occasioni.

Per capire di cosa stiamo parlando, oggi, vedremo insieme come accedere al Master Control Panel di Windows Vista: una versione speciale del classico Pannello di Controllo, nella quale sono presenti, sotto forma di classiche icone ben elencate, tutte le sezioni e le sottosezioni di quest’ultimo. Pronti?

Come installare OpenOffice 3.0 su Ubuntu Linux

In attesa di una sua integrazione nelle prossime versioni di Ubuntu Linux, sono moltissimi gli utenti di questa distro che desiderano mettere le “zampe” sull’ultima release di quella che è nei fatti l’unica vera valida alternativa alla tanto blasonata (e costosa) suite di programmi per l’ufficio di casa Microsoft. Insomma, OpenOffice 3.0 è finalmente tra noi, nella sua versione finale, e non possiamo certo lasciarci sfuggire l’opportunità di testarlo in prima persona.

Eccovi quindi una semplicissima guida, tramite la quale vederemo insieme come installare OpenOffice 3.0 su Ubuntu Linux, mantenendo comunque la versione già integrata nel sistema (che si potrebbe anche rimuovere, ma, per evitare inutili rogne, è meglio aspettare gli aggiornamenti ufficiali). Armatevi quindi di un po’ di tempo libero, del vostro terminale di fiducia, ed incrociate le dita affinché tutto vada come previsto: si comincia!

Come utilizzare Adobe Shockwave su Linux

Nonostante le buone intenzioni dimostrate da Adobe (almeno a parole) verso il mondo del sistema operativo del pinguino, non è stato ancora reso disponibile un plugin di Shockwave per Linux. Certo, quest’ultimo non è utile come il “cuginoFlash Player (disponibile anche per il S.O. open source più utilizzato al mondo), ma la soddisfazione di bighellonare on-line, di tanto in tanto, con giochi dalla grafica spettacolare non può essere tolta agli utenti di Ubuntu, o altre distro.

Eccoci quindi pronti a suggerirvi un metodo poco comodo, non risolutivo come si potrebbe sperare, ma funzionante. Si tratta di far funzionare Adobe Shockwave tramite Wine, il che richiede l’installazione di diversi elementi e la perdita di qualche minuto di tempo prezioso… ma che possiamo farci? Finché la petizione non andrà a buon fine, e la nota software house a stelle e strisce non si deciderà a rilasciare un plugin ufficiale, bisogna arrangiarsi.

Si comincia!

  1. Aprire il terminale;
  2. Dare il comando sudo apt-get install wine mozplugger e premere il tasto Invio (per installare “mozplugger”,un programma che permette di integrare altri elementi nel browser);
  3. Scaricare la versione per Windows di Mozilla Firefox;

Ubuntu Linux, 8 modi per mantenere pulito il sistema

Forse un po’ meno rispetto ai sistemi di casa Microsoft, ma anche Ubuntu Linux necessita, di tanto in tanto, di una bella “pulizia generale“. Quindi, al bando le ciance, e vediamo subito insieme come fare, sfruttando svariati strumenti disponibili gratuitamente (come ovvio).

Da pacchetti “orfani” a file “doppioni“, passando per GRUB e tante altre procedure, con questi 8 modi per mantenere pulito il sistema potrete dormire sonni più che tranquilli:

Analizzare lo spazio utilizzato su HD

Il primo passo da compiere per mantenere pulita la propria copia di Ubuntu Linux, è quello di controllare in che modo è stato utilizzato lo spazio disponibile sui propri hard disk. Recandosi nel menu Applicazioni > Accessori > Analizzatore di utilizzo del disco è possibile accedere ad uno strumento integrato di default nella distro, che permette proprio di fare ciò.

Una volta analizzata la situazione, è possibile quindi procedere (manualmente) alla cancellazione di file inutili e/o obsoleti.

Windows Vista e Flash Player, come risolvere i problemi con i video a tutto schermo

Pur avendo oltre un anno ed un corposo service pack sul groppone, Windows Vista continua ad avere diversi incidenti di percorso relativi alla compatibilità con alcuni software, ad esempio il Flash Player di Adobe. Certo, per risolvere il tutto è ormai impegnato notte e giorno il fantastico team INPS di Redmond, intento ad “allevare” il giovane virgulto Windows 7 e chiudere precocemente in un ospizio l’ultimo sistema di casa Microsoft, ma noi vogliamo risolvere questa spiacevole situazione adesso.

Sono infatti molti gli utenti che lamentano sfarfallii, oscuramenti o blocchi nella visione dei filmati flash a tutto schermo in Windows Vista. La causa di tutto – manco a dirlo – è l’avanzatissima interfaccia grafica Aero, che, a quanto pare, non va troppo d’accordo con la tecnologia sviluppata a suo tempo da Macromedia (che, a sua volta, acquisì un software per animazioni vettoriali chiamato “FutureSplash”).

Girovagando per il web, come soluzione ai problemi appena descritti, viene spesso suggerita l’installazione del nuovo Flash Player 10 beta, che, in parte risolve i fastidiosi blocchi nei video in flash, ma va a creare altri discutibili intralci (ad es: il mancato funzionamento del caricatore di immagini in WordPress). Eccoci quindi pronti a suggerirvi una soluzione alternativa, forse un po’ più “rude“, ma efficace come nessun’altra: abilitare/disabilitare momentaneamente Aero, con una combinazione di tasti.

Indicizzazione, ci serve davvero?

Ammettiamolo: prima che saltasse fuori il discusso sistema operativo Windows Vista, erano davvero pochi gli utenti che sentivano la necessità di veder indicizzati i file conservati sul proprio computer. Anzi, per essere del tutto realistici, la maggior parte dell’utenza comune non sapeva nemmeno cosa significasse il termine indicizzazione, riferito alla creazione di un database per una ricerca veloce dei contenuti.

Ed allora, visto che tale funzionalità – in Windows Vista, così come in altri sistemi, tipo Ubuntu Linux – si accaparra un discreto quantitativo di memoria RAM e CPU (non sempre, come erroneamente riportano molte fonti, ma nemmeno così di rado), e non tutti possiamo permetterci una gestione con la manica larga delle risorse hardware a disposizione della nostra macchina, ci serve davvero l’indicizzazione?

In attesa di conoscere le vostre risposte, vi illustriamo le procedure necessarie a disabilitare l’indicizzazione in Windows Vista ed Ubuntu Linux:

Guida: da Ubuntu a Kubuntu (e viceversa) in una manciata di secondi

KDE o Gnome? Ubuntu o Kubuntu? Questo il dilemma che affligge le menti di molti geek, da una parte attratti dalle bellezze estetiche dell’ambiente desktop basato sulle librerie Qt di Trolltech, e dall’altro catturati dal fascino, un po’ “old style”, del Desktop environment creato inizialmente da Miguel de Icaza e Federico Mena.

Proprio per questo, oggi vogliamo proporvi una breve guida che ci permetterà di passare da Ubuntu a Kubuntu (e viceversa) in una manciata di secondi. Con queste procedure, entrambi gli ambienti saranno accessibili sempre e comunque, con qualche accorgimento che va però preso quando si desidera tornare su Gnome. Iniziamo subito:

Da Ubuntu a Kubuntu

  1. Aprire il terminale;
  2. Digitare sudo gedit /etc/apt/sources.list e premere il tasto Invio;
  3. Aggiungere deb http://ppa.launchpad.net/kubuntu-members-kde4/ubuntu hardy main alla fine del file, salvarlo e chiuderlo;
  4. Digitare sudo aptitude update e premere il tasto Invio;
  5. Digitare sudo aptitude install kubuntu-kde4-desktop e premere il tasto Invio;
  6. Seguire la procedura guidata ed attendere che l’installazione di KDE 4.1 venga portata a termine;
  7. Disconnettersi dalla sessione di lavoro e scegliere KDE dal menu sessioni.

Guida: come utilizzare gli screensaver come wallpaper in Windows Vista

Carissimi amici geek, è decisamente giunto il momento di dedicarci anima e corpo alla fuffa. Lo facciamo parlando del sistema operativo che, in molti dizionari dei sinonimi, è accostato proprio a quest’ultima: Windows Vista.

Inutile far finta di niente: anche chi va dicendo di non aver alcun interesse relativo all’estetica del proprio O.S., in fondo in fondo, non disdegna l’idea di avere un qualcosa di piacevole sotto gli occhi, soprattutto quando le ore di lavoro da passare davanti al PC sono molte.

Eccoci quindi pronti a svelarvi un trucchetto davvero molto simpatico, che ci permetterà di utilizzare gli screensaver come wallpaper in Windows Vista.

Guida: come utilizzare le stesse macchine virtuali su più sistemi operativi

Ogni vero geek, se non ha almeno un paio di sistemi operativi installati su uno stesso computer, non si sente a suo agio. Anche se uno di questi rimane utilizzato per secoli, non importa: ci deve stare!

Ciò, come ben saprete, non significa solo sfruttare i boot multipli, ma anche le ormai indispensabili macchine virtuali (o “VM”, diminutivo di virtual machine… che fa più fico!), ovvero, tutti quei programmi che consentono di far funzionare degli interi sistemi operativi all’interno di altri sistemi operativi. Un computer (virtuale) all’interno del computer (vero), insomma. Oggi, noi prenderemo in esame l’ottimo software gratuito ed open source Virtualbox, con lo scopo di scoprire come utilizzare le stesse macchine virtuali su più sistemi operativi.

Partendo da qualsiasi versione di Windows, è un vero giochetto da ragazzi trasportare delle VM su Linux o Mac OSX, in una manciata di secondi. Provare per credere!

Su Windows

  1. Installare ed avviare VirtualBox;
  2. Cliccare sul pulsante Nuova;

eCryptfs, creare una cartella cifrata in Ubuntu Linux

Sì, anche con il sistema del pinguino possiamo scaricare le cose zozze e tenerle segrete! Questo il riassunto di un’introduzione di circa 150 parole che avevamo inizialmente pensato di scrivere in questo post, nel quale vedremo insieme come creare una cartella cifrata in Ubuntu Linux.

Certo, per l’impostazione iniziale occorre lanciare qualche comando dal terminale, ma nulla di estremamente complicato e spaventoso. Dopo saremo infatti aiutati da un paio di script che faranno tutto il lavoro mediante un semplice doppio click, proprio come fossimo su Windows… anzi, meglio!

Ecco in dettaglio come procedere:

  1. Aprire il terminale;
  2. Digitare sudo apt-get install ecryptfs-utils e premere il tasto Invio (per installare eCryptfs);
  3. Aspettare che venga installato il software eCryptfs;
  4. Digitare mkdir ~/Private e premere il tasto Invio, per creare una cartella da cifrare (quindi “Private” può essere sostituito con qualsiasi nome);

Guida: come cancellare i servizi in Windows Vista ed XP

Croce e delizia degli utenti smanettoni che utilizzano quotidianamente – con più o meno piacere – il sistema operativo Windows, i servizi sono tutti quegli eseguibili (alcuni integrati di default, altri aggiunti con l’installazione di programmi terzi, o con l’aggiornamento del sistema stesso) che lavorano in background e che, come chi ha ottimizzato la propria copia del S.O. Microsoft ben sa, sono regolabili mediante il pannello accessibile digitando services.msc in “Esegui”.

Come ovvio che sia, meno servizi sono impostati per l’avvio automatico e meno tempo impiegherà il sistema a partire, così come verrà consumata una quantità inferiore di RAM e CPU da quest’ultimo (con risultati, dal punto di vista prestazionale, talvolta esaltanti). In passato, abbiamo visto insieme quali servizi di Windows Vista è possibile disabilitare, senza rischiare di mettere le mani dove non consentito (disabilitare il programma sbagliato potrebbe infatti compromettere il corretto funzionamento del sistema), ma oggi è arrivato il momento di fare un passo in avanti: capire come cancellare i servizi in Windows Vista ed XP.