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Tagliare i costi è un punto cruciale per tutti i produttori di computer, soprattutto in questi tempi di crisi globale, e forse anche per questo motivo c’è stato il boom dei netbook.
Molti si sono chiesti come tagliare ancora i costi di produzione, in modo da poter offrire al cliente un prodotto comunque di qualità ma ad un prezzo molto basso; la risposta di HP a questo quesito è Android.

HP vola verso le nuove frontiere della tecnologia grazie ad un brevetto importantissimo, SAIL, nell’ambito dello sviluppo di hardware flesssibile.
In particolare SAIL individua una nuova metodologia di costruzione degli schermi flessibili, vero orizzonte del futuro informatico e tecnologico. Grazie agli studi di HP si sono potuti ottenere risultati strabilianti dal punto di vista dell’uso dei materiali e del risparmio energetico rispetto ai prototipi realizzati fin’ora.
Con l’aiuto dell’Università dell’Arizona, HP è riuscita ad applicare nuove tecniche costruttive che permettono l’abbandono della litografia come tecnica costruttiva con conseguenti miglioramenti della resistenza alla distorsione. Grazie al multistrato in Tejin su di una base di polietilene naftalato è possibile risparmiare il 90% del materiale costruttivo e al contempo i consumi risultano ridotti.

Sempre più aziende del settore tecnologico si dimostrano sensibili al problema energetico ed ecologico, oggi infatti parliamo di Sonata, una batteria per notebook davvero sorprendente.
Queste batterie, prodotte da Boston Power, promettono migliori prestazioni, anche sulla lunga distanza, con un minore impatto sull’ambiente tanto che un marchio prestigioso come HP ha annunciato ieri di volerle adottare per la prossima linea di notebook.
Queste magiche batterie li-ion promettono di raggiungere l’80% della carica in appena mezz’ora, la media delle attuali batterie per notebook si aggira intorno le 2 ore, nonché di mantenere l’80% della carica presente anche se inutilizzate per tre anni. Se siete già stupiti contenete l’entusiasmo perchè il meglio deve ancora arrivare, Sonata infatti garantisce la perfetta funzionalità dei suoi accumulatori per 1000 cicli di ricarica! Inpensabile in confronto al degradarsi medio delle attuali batterie.

Periodaccio per casa Sony. Dopo l’annuncio del calo degli utili e le vendite sottotono di PS3, la casa nipponnica si trova a dover fronteggiare un grosso problema relativo le batterie notebook fornite per importanti brand.
Il problema, che fece scalpore nel 2006 quando oltre 9,5 milioni di batterie al litio vennero ritirate e sostituite, si è ripresentato sotto forma di pesanti surriscaldamenti, principi d’incendio e simili.
A detta di Sony, sempre più scocciata dai pessimi ritorni d’immagine di questi avvenimenti, il fenomeno è molto minore a quello del 2006 e sono previsti ritiri e sostituzioni per un totale di 100.000 pezzi. Dell, HP e Toshiba, unici brand coinvolti nel problema, hanno in previsione di ritirare, solo negli USA, quasi 35.000 unità vendute tra il 2004 e il 2006.

