Non sono poche le app pericolose a tema Covid che rappresentano in tutto e per tutto una truffa anche qui in Italia. Spesso, infatti, gli sviluppatori sfruttano l’argomento e le ansie degli utenti per far installare applicazioni infette. Vedere per credere il caso che arriva dalla Germania. La pandemia COVID-19 ha costretto diversi governi in tutto il mondo a limitare le libertà ei movimenti civili. Tuttavia, con nuove tecnologie come le app di tracciamento dei contatti per aiutare a tracciare e contenere la diffusione del virus, alcuni governi sono ora in grado di rimuovere lentamente le restrizioni imposte in precedenza.
malware
Altre 6 app contenenti malware Joker rimosse dal Play Store per utenti Android
I ricercatori sulla sicurezza informatica hanno smascherato sei applicazioni sul Google Play Store con un totale combinato di oltre 200.000 download riscontrato tra loro, a proposito del malware Joker che potrebbe colpire anche i vostri smartphone Huawei, Samsung e Xiaomi. Si tratta di un altro esempio del malware altamente diffuso che ha afflitto gli utenti Android negli ultimi tre anni e che va ripreso in esame oggi 20 settembre.
Come dire se un’app Android si può installare in modo sicuro
Spesso e volentieri, prima di scaricare un’app Android, uno dei primi dubbi che ci vengono in mente è se tale
Android, scovati 350 malware all’ora
È sicuramente cosa conclamata il fatto che un sistema operativo molto diffuso rappresenta il bersaglio ideale dei malintenzionati poiché è possibile fare danni ad un numero maggiore di utenti. Proprio a tal proposito, stando a quelle che sono le più recenti informazioni fornite da StatCounter, Android ha addirittura superato Windows in termini di popolarità. Di conseguenza, non stupisce la scoperta di G Data: praticamente ogni giorno vengono rilevati 8.400 nuovi malware, corrispondenti a circa 350 ogni ora.
Andando più nel dettaglio, gli esperti della software house hanno individuato oltre 750.000 nuovi malware solo nel primo trimestre 2017. Se il trend resterà invariato, entro la fine dell’anno il loro numero raggiungerà quota 3.500.000. Trattasi di una previsione davvero negativa, considerato che nel 2016 sono stati scoperti circa 3,25 milioni di malware.
Mac, malware in crescita
A quanto pare anche l’universo dei Mac è sempre più vittima degli attacchi malware. È esattamente questo quel che è emerso da un recente report pubblicato da McAfee, la nota società specializzata in soluzioni di sicurezza software, nell’analizzare l’andamento di OS X e macOS nel 2016 da pochi mesi concluso.
Stando infatti a quanto riportato, vi sarebbe stato un incremento del tutto inedito in poco più di un anno, al punto tale da confermare come l’environment digitale Apple abbia attirato sempre più attenzioni da parte dei malintenzionati. Più precisamente, entro il quarto trimestre del 2016 si è assistito al proliferare di 460.000 malware destinati a OS X e macOS.
Proton, il tojan per Mac in vendita
Stando a quanto riportato dalla società di sicurezza Sixgill, in rete sarebbe stato diramato un nuovo trojan per Mac, decisamente più potente dei precedenti poiché potenzialmente in grado di bypassare i controlli Apple in fase di installazione. Si tratterebbe di un malware apparso su alcuni forum russi, al momento apparentemten non distribuito poiché messo in vendita a carissimo prezzo.
Andando ancor più nel dettaglio, il malware è stato sviluppato in in Objective C ed è stato pensato per attaccare la piattaforma macOS. Il trojan potrebbe essere in grado di garantire un completo accesso remoto alla macchina in uso, lasciando a malintenzionati ampio margine d’azione. Proton, infatti, viene descritto come “una soluzione professionale di sorveglianza e controllo, che permette di fare quasi tutto con un Mac target”.
Malware Windows scovato su Android
I ricercatori di Palo Alto Networks hanno reso noto di aver scoperto che ben 132 app Android sul Google Play Store includono un malware Windows. Queste applicazioni, alcune delle quali scaricate oltre 10.000 volte, sono state pubblicate da sette sviluppatori che molto probabilmente hanno utilizzato la stessa piattaforma di programmazione.
Il malware era infatti presente sui computer Windows degli sviluppatori ed è stato trasferito, presumibilmente a loro insaputa, nelle app Android. Google, comunque, ha già provveduto a rimuovere tutte le app infette dallo store.
Spotify, occhio ai malware con la versione Free
Chi utilizza la versione Free di Spotify, il servizio di streaming musicale più popolare al mondo, farebbe bene a prestare particolare attenzione a quanto sta accadendo da qualche ora a questa parte.
Un utente ha infatti scoperto che l’applicazione per desktop del celebre servizio musicale distribuisce malware. Spotify Free mostra infatti banner pubblicitari contenti link a siti infetti.
Fansmitter, il virus che sfrutta le ventole del computer
Un gruppo di ricercatori della Ben-Gurion University of the Negev (Israele) ha sviluppato un malware che è in grado di rubare informazioni sensibili da un computer non connesso ad Internet, senza hardware audio e altoparlanti. In che modo agisce? Semplice (si fa per dire!): sfruttando le ventole del computer.
Si tratta di quello che è stato etichettato con il nome di Fansmitter. Questo virus sfrutta il suono generato dalle ventole installate all’interno del computer per trasmettere dati ad un ricevitore – in questo caso specifico uno smartphone – posizionato nella stessa stanza.
KeRanger, il primo ransomware che colpisce OS X
Nel corso delle ultime ore gli esperti di Palo Alto Networks hanno fatto la scoperta di KeRanger, ovvero il primo ransomware per OS X. Il malware è stato scovato all’interno dell’installer di Transmission, pubblicato sul sito ufficiale del famoso programma.
Per chi non ne fosse a conoscenza ricordiamo che i ransomware sono una tipologia di malware, ben nota in ambiente Windows, utilizzata dai cybercriminali per chiedere un riscatto, dopo aver bloccato l’accesso ai file sfruttando la crittografia. Uno dei ransomware più diffusi sui sistemi operativi di casa Redmond è ad esempio Cryptolocker.
Yahoo!, attacco malware tramite banner pubblicitari
Nel corso delle ultime ore il gruppo Malwarebytes ha scoperto un importante attacco malware di massa avvenuto potenzialmente ai danni di milioni di persone. Stando a quanto emerso chiunque abbia visitato uno dei siti Internet di Yahoo! è potenzialmente a rischio nel caso in cui abbia in uso sul proprio dispositivo una versione vulnerabile di Adobe Flash.
Nel dettaglio, a partire dal 28 luglio sarebbero arrivati sul circuito Yahoo! alcuni banner pubblicitari pensati appositamente per colpire una falla di una vecchia versione di Flash. Qualunque utente utilizzante una versione vulnerabile di Flash che si fosse vista proposta la pubblicità incriminata avrebbe automaticamente subito l’attacco.
Google, nuove funzioni per impedire l’installazione di malware
Al fine di garantire un maggior livello di sicurezza e di protezione per i suoi utenti nel corso degli ultimi giorni Google ha introdotto alcune novità in Chrome, nel motore di ricerca e per quanto concerne le inserzioni pubblicitarie.
Nello specifico Google ha scelto di focalizzare la sua attenzione sulla lotta ai malware cercando di impedirne l’accidentale installazione durante la visualizzazione dei siti web.
Il ritorno di Cryptolocker: il malware che prende in ostaggio i vostri file!
Trend Micro lancia nuovamente l’allerta: il pericoloso malware Cryptolocker è tornato e molti attacchi hanno colpito anche utenti italiani. Il
FortiGuard Labs: il malware per iOS esiste
Uno dei passaggi più discussi dell’ultima WWDC è stato quello in cui il CEO di Apple, Tim Cook, ha mostrato un grafico secondo cui il 99% del malware in ambito mobile colpisce esclusivamente Android. Ma le cose stanno davvero così? E soprattutto, iOS è totalmente immune al rischio delle cosiddette app malevole? Proviamo a fare chiarezza.