
OpenOffice: arriva un’interfaccia come Ribbon. Vi piace?


Avevamo pensato che con lo spot per pubblicizzare Internet Explorer 8, decisamente privo di senso e di cattivo gusto, Microsoft avesse toccato il fondo per quanto riguarda le sue iniziative di marketing, ma a quanto pare le iniziative pubblicitarie difficilmente apprezzabili dagli utenti non sono ancora finite. E se il precedente spot perlomeno impegnava attori professionisti, questa canzonetta per pubblicizzare Bing sembra proprio opera di un dilettante, in tutti i sensi.
Recentemente, infatti, lo staff di Bing, cavalcando l’onda dei buoni risultati ottenuti, ha indetto un concorso per scegliere una canzonetta divertente ed orecchiabile da associare al prodotto. Il vincitore è questo video, che ha fatto guadagnare al proprietario ben $500 di premio e una grande notorietà in tutto il web. Purtroppo per lui, questa notorietà non è dovuta alla bellezza della melodia, o alla sua bravura come ballerino, ma dall’estrema stupidità della scenetta messa su.


Vi avevamo recentemente parlato della voglia di MySpace di riprendersi il posto da Social Network più utilizzato al mondo, sottrattogli da Facebook da parecchio tempo, ma a quanto pare la strada da percorrere per rimediare agli errori commessi e superare il Social Network creato da Mark Zuckerberg è molto più lunga di quanto lo staff del servizio creato da Tom Andersone e Chris DeWolfe aveva previsto.
Secondo un recente sondaggio di comScore, infatti, nel solo mese di giugno Facebook ha guadagnato ben 24 milioni di visitatori unici, raggiungendo la strabiliante quota di 340 milioni di visitatori unici mensili. Un risultato veramente eccezionale, che ha portato Facebook ai margini del podio dei siti più visitati al mondo: davanti al famoso Social Network ci sono infatti solo Google, Microsoft e l’intero network di Yahoo.

Salve cari lettori di Geekissimo, oggi volevo segnalarvi una news per coloro che avessero installato Windows 7 RTM e lo avessero convalidato tramite la crack reperibile in rete per l’attivazione del sudetto sistema, si troveranno spiazzati in quanto Microsoft tramite un annuncio ha fatto sapere che tali product key generati tramite l’OEM verrano inseriti in black list.
Quindi cosa succede a chi abbia attuato questa procedura? Il risultato è che le chiavi generate continueranno a funzionare, ma quando si tenterà di scaricare gli aggiornamenti, Windows Update rileverà la chiave, e di conseguenza notificherà all’utente che l’attivazione non è valida, e che si è in possesso di un prodotto contraffatto.
Nel comunicato, inoltre, Microsoft assicura che i clienti Lenovo che acquisteranno un computer con Windows 7 pre-installato, non saranno interessati. Cioè, se l’utente ha comprato legalmente il sistema, pur essendo stato generato dalla stessa chiave OEM inclusa nella lista nera, non avrà problemi di attivazione.


Come è già stato evidenziato più volte sul web, Bing sembrerebbe essere partito abbastanza bene riuscendo a conquistare percentuali di quote di mercato con una buona facilità. Il recente accordo con Yahoo!, inoltre, ha praticamente raddoppiato la quota di mercato del motore di ricerca targato Microsoft.
A Giugno Bing aveva conquistato circa il 3% della torta dei motori di ricerca e a Luglio ha confermato parzialmente la prestazione del mese precedente conquistando un ulteriore 1.2%. La vera notizia, al di là dei numeri messi in gioco, è che buona parte di questo aumento sembrerebbe concidere con una perdita di quote da parte di Google e, rispetto alle precedenti analisi, non più da parte di Yahoo!.
Ad oggi Yahoo e Bing, in base a quanto analizzato da StatCounter, controllano circa il 20% del mercato totale dei motori di ricerca. ComScore, un’altra fonte, indica al 29% questa quota di mercato (ma sarebbe interessante capire meglio le relazioni tra ComScore e Microsoft). I numeri sembrano denotare una presenza sul web che Google non può di cerco più ignorare e, anzi, deve tenere ogni giorno sempre più in considerazione per evitare di farsi soffiare lo scettro giorno dopo giorno.

Vi avevamo già parlato delle recenti dispute tra Microsoft e Google, dovute soprattutto all’annuncio della nascita di Google Chrome OS, le opinioni rilasciate da Microsoft sulla nuova creatura di Google ed infine la nuova alleanza Microsoft-Yahoo che ha fatto discutere tutta la rete. Sembra proprio che a Mountain View stiano lavorando duro per rispondere a questa dura offensiva, cercando di colpire Microsoft dove meno se lo aspetta, in uno dei business più longevi e redditizi dell’azienda di Redmond: la suite di programmi per ufficio Microsoft Office.
La sfida è stata lanciata ieri con un tweet sull’account ufficiale Google, ed è stata chiamata “Going Google“. Il progetto prevede l’aumento esponenziale della quota di mercato delle Google Apps, la serie di applicazioni sviluppate da Google per l’utilizzo professionale e non. Tra le più importanti citiamo Google Talk, Google Calendar e Google Documenti.


La notizia non farà certo piacere ai moltissimi utenti di Windows XP, infatti nella giornata di oggi Microsoft ha reso ufficiali i percorsi d’aggiornamento per quanto riguarda Windows 7 e ci sono parecchie brutte notizie.
La più importante senza dubbio è che non sarà possibile se utilizziamo Windows XP fare un semplice clic sul pulsante Installa e pensare di aggiornare il sistema operativo a Seven, preservando applicazioni e file. Ma non solo, ecco un riassunto di quanto emerge dal documento ufficiale.

Se avete installato sul vostro sistema Microsoft Outlook e avete la necessità di riordinare la rubrica prelevando, in modo del tutto automatico, i dati dei vostri contatti presenti su Facebook, potete sicuramente utilizzare Fonebook (per gli utenti Mac esiste, comunque, un’alternativa evidenziata in fondo a questo articolo).
Fonebook è completamente freeware e da qualche giorno è disponibile la nuova versione, la 2.0, che risolve molti problemi che affliggevano in modo pesante le precedenti release, aggiungendovi interessanti funzioni che lo rendono un ottimo prodotto.
Riuscire a prelevare automaticamente foto, compleanni, siti web personali, sezione “about me” ed abbinarli ai contatti presenti all’interno della vostra rubrica è un compito che riesce molto bene a questo piccolo software. Questo riuscirà ad effettuare questa sincronizzazione anche ad intervalli prestabiliti lavorando in background e, se vorrete impostarlo, all’avvio di Windows (anche con un leggero ritardo, per evitare che appesantisca troppo lo startup di sistema).


Come già detto più volte le richieste hardware di Windows Seven sono molto meno elevate rispetto a quelle di Windows Vista. Teoricamente se abbiamo acquistato un computer negli ultimi 5 anni saremmo in grado di installare Seven senza problema, certo non potremmo pretendere un fulmine.
Ma se vogliamo sapere con certezza se Windows 7 è in grado di girare sul nostro computer possiamo installare Windows 7 Upgrade. Si tratta di una utility da utilizzare su XP o Vista che permette di stabilire se quel pc è pronto per Windows Seven.