
Windows 7: i requisiti minimi



Ne parlava l’amico Luca a metà dicembre: Windows Live Essentials, pacchetto di software Live di Microsoft, era disponibile in versione Release Candidate (RC). E’ stato Steve Ballmer, però, ad annunciare durante il suo keynote al CES di Las Vegas che questa comodissima suite è finalmente disponibile in versione definitiva.
In questa suite è contenuta tutta la strumentazione Live necessaria a gestire il proprio Web nelle sue diverse accezioni. Oltre a questo, col keynote di Ballmer sono state rese note alcune novità, come l’accordo con Dell, che preinstallerà il package in questione sulla maggior parte dei business PCs a partire da febbraio e la collaborazione con Facebook, l’arcinoto social network.

Scampato il pericolo del Millenium Bug del 2000, nel passaggio dal 2008 al 2009 Microsoft non aveva calcolato l’anno Bisestile, evidentemente a Redmond non sanno che un anno bisestile dura 366 giorni, o meglio non lo sapevano, perché ora lo devono aver appreso per forza.
I lettori portatili di Microsoft, gli Zune, quelli che dovrebbero rendere la vita difficile all’acerrimo nemico iPod, non erano stati programmati per l’anno bisestile. Che cosa è successo: nella notte del 31 dicembre 2008, molti utenti che sono andati ad accedere il proprio prodotto Microsoft si sono ritrovati il dispositivo bloccato, proprio perché a Redmond non avevano calcolato la particolarità dei 366 giorni del 2008.

Purtroppo l’inizio dell’anno a casa Microsoft non è dei più felici, pare infatti che a Redmond si stiano preparando per licenziare la bellezza di 15mila dipendenti per far fronte alla crisi economica che avrebbe messo in difficoltà l’azienda tanto da disattendere le previsioni di fatturato per del 2008.
La notizia, ancora non confermata, è stata diffusa dall’informatissimo Fudzilla.com che parla del 15 gennaio come data di inizio delle “operazioni” di licenziamento. I settori che probabilmente saranno maggiormente colpiti dall’evento sono MSN e i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa.



Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della brutta vicenda legata alla messa sul mercato di consolle Microsoft affette da un difetto “genetico” che in determinate condizioni metterebbe in pericolo i dischi.
Per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, anche a fronte delle molte polemiche che stanno coinvolgendo Microsoft, diamo spazio alle dichiarazioni di BigM che, sulla vicenda, ci tiene a fare alcune precisazioni.

Qualche giorno fa vi avevamo parlato della brutta falla scovata nel browser di BigM, oggi grazie all’instancabile lavoro dei programmatori possiamo dire che il problema è stato risolto.
In tempi record, solo otto giorni dalla scoperta della vulnerabilità, Microsoft ha rilasciato una patch che risolve il problema. Il chief security advisor di Microsoft Italia, Intini, conferma quanto già noto riguardo la diffusione della vulnerabilità e fa sapere che per poter usufruire della patch sarà necessario aver installato l’ultimo aggiornamento cumulativo.

Il processo di disinstallazione di un’applicazione è sempre un’azione delicata, da eseguire con cognizione, perizia e precisione. Spesso le applicazioni sono corredate di un proprio eseguibile Uninstaller, programmato per eliminare in modo arbitrariamente mirato il software installato.
Un altro modo per eseguire disinstallazioni è quello raggiungibile da “Gestione Applicazioni“, per cui l’applicazione viene (quasi) totalmente rimossa da Windows. Non ci mettiamo, poi, a disquisire sulle innumerevoli chiavi che i programmi attivano nel Registro di Sistema. Ma quante volte restano sul desktop i link del software oppure, all’interno del disco, alcune cartelle del vecchio programma? Evidenti segnali di un processo di rimozione non sviluppato correttamente.
Naturalmente, le prestazioni del sistema risultano alquanto indebolite da queste disinstallazioni non troppo accurate. Una categoria di software che spesso procura problemi non pochi disturbi per quanto riguarda l’uninstalling è quella degli antivirus e, in generale, dei software di sicurezza. Quante volte risulta impossibile completare l’installazione di un nuovo antivirus poiché la disinstallazione del precedente è stata gestita in malo modo?
L’utility AppRemover cerca di ovviare al problema, offrendo la garanzia di una disinstallazione pulita ed efficace.
E’ stata rilasciata qualche giorno fa una nuova versione di InternetExplorer 8, la futura versione del browser di casa Microsoft. Alcuni utenti, speciali, scelti da Microsoft hanno potuto testare questa nuova versione e già arrivano dei commenti non proprio rassicuranti, viste le opinioni rilasciare in merito a questa pre-release.
Tempo addietro la stessa Microsoft aveva affermato che con questa versione del browser avrebbe raggiunto dei livelli veramente ottimi, partiamo subito dicendo che non è così. I primi commenti su questa versione negano completamente quello che ha dichiarato Microsoft, infatti, Internet Explorer 8 ha fatto passi da gigante per quanto riguarda la velocità e la navigazione privata.

Con buona pace di centinaia di migliaia di acquirenti, Mcrosoft nel 2005 ha taciuto un difetto conclamato dell’Xbox 360 immettendola comunque sul mercato.
Il difetto, come sicuramente saprete, è relativo al danneggiamento dei DVD, infatti se la consolle viene spostata accesa con all’interno un DVD, quest’ultimo si danneggierà irrimediabilmente. Nonostante mamma Microsoft sapesse di questo problema, dopo aver preso in esame altre soluzioni, ha deciso comunque di commercializzare la propria consolle, inserendo un avvertimento nel manuale di istruzioni.
L’utilizzo di PowerPoint è entrato nella quotidianità di molti di voi sicuramente. Il noto programmi della suite office di Microsoft, ci permette di creare delle presentazioni professionali in pochissimi click, spendendo veramente poco tempo. Oggi, su Geekissimo, vi voglio mostrare come caricare queste presentazioni sul WEB e renderle visibili anche a chi non ha installato Office.
Quest’operazione vi permetterà di mettere online delle presentazioni preparate per un meeting aziendale, in modo da mostrarle anche a chi non ha potuto partecipare all’incontro, o perché no, metterle anche sul proprio blog per mostrarle a tutti i vostri lettori. Il lavoro da svolgere, oltre a quello per la creazione del file, è veramente minimo. Vediamo come fare.

