Microsoft: il Surface Mini era pronto, ci sono le prove

Microsoft, il Surface 2 con connettività LTE arriva in Europa

Microsoft, il Surface 2 con connettività LTE arriva in Europa

A marzo il Surface 2 in versione LTE ha ufficialmente debuttato sul mercato con l’operatore a stelle e strisce AT&T. A distanza di qualche settimana ora la versione del tablet della redmondiana con supporto alla connettività 4G si appresta a fare la sua comparsa anche nel Vecchio continente.

Microsoft ha infatti allargato la disponibilità del suo tablet anche al territorio inglese. Accedendo al Microsoft Store inglese da poche ore è possibile preordinare il Surface 2 LTE a 539 sterline (circa 652,00 euro) tasse incluse con disponibilità a partire dall’8 maggio.

Il Surface 2 LTE, che per le sue caratteristiche risulta utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutto il territorio inglese, non sarà quindi venduto in esclusiva con un operatore locale nonostante in passato si sia vociferato di un accordo con Vodafone per il lancio del dispositivo in Europa.

Windows XP è in pensione ma continua ad essere usato da 6.000 siti web

Windows XP è in pensione ma continua ad essere usato da 6.000 siti web

Windows XP è in pensione ma continua ad essere usato da 6.000 siti web

Così come preannunciato da tempo l’8 aprile Windows XP è andato in pensione. A partire da martedì, infatti, Microsoft ha messo definitivamente un punto al supporto a quello che può senza alcun dubbio essere identificato come il sistema operativo più longevo ed apprezzato della storia della redmondiana.

Il capitolo Windows XP dovrebbe quindi essersi definitivamente concluso ma il fatto che ad utilizzare il buon vecchio OS siano ancora in tanti, anzi tantissimi dimostra chiaramente che le cose non stanno così.

La società di sicurezza Netcraft ha infatti scoperto che in tutto il mondo sono ancora attivi migliaia di siti web ospitati su computer che eseguono Windows XP. In base alle statistiche di Netcraft sarebbero infatti oltre 6.000 i siti web che usano Windows XP e che stanno continuando a farlo nonostante i numerosi avvertimenti in fatto di sicurezza ricevuti da Microsoft.

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Il supporto a Windows XP terminerà tra pochi, anzi pochissimi giorni ma nonostante ciò sono ancora molti gli utenti non disposti a dire addio al più longevo dei sistemi operativi della redmondiana ed ancor meno all’oramai celebre sfondo di default dell’OS: la foto con il cielo azzurro e la collina color verde brillante nota con il nome di Bliss.

Proprio a tal proposito nei giorni scorsi su CNET è stato pubblicato un interessante approfondimento.

Stando a quanto riportato dalla celebre testata la foto della famosa collina venne scattata nell’inverno del 1996 dal fotografo Charles O’Rear con una fotocamera con pellicola Mamiya RZ67 nel corso di una pausa mentre guidava nella Wine Country a nord della California.

Mirosoft: il Surface Mini è tornato in produzione, arriverà in estate

Microsoft, 25 milioni di tablet spediti entro fine anno

Microsoft, 25 milioni di tablet spediti entro fine anno

Microsoft ha grandi, anzi grandissime aspettative per l’anno corrente. Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore entro la fine del 2014 pare che l’azienda di Redmond voglia arrivare a vendere ben 25 milioni di tablet Windows, una cifra questa che dovrebbe essere comprensiva sia dei device costruiti dalle aziende partner sia dei Surface.

Citando alcune fonti della catena di approvvigionamento di Microsoft Digitimes riporta infatti che la redmondiana si sarebbe prefissata un obiettivo ben cinque volte superiore a quello raggiunto lo scorso anno, il tutto nel tentativo di sfruttare il successo che tale tipologia di dispositivi sta riscuotendo su scala globale.

Microsoft, un wristband in arrivo entro fine anno

Microsoft dice stop alla lettura delle email dei suoi utenti

Microsoft dice stop alla lettura delle email dei suoi utenti

La notizia dell’ex programmatore Microsoft arrestato con l’accusa di aver divulgato segreti industriali ad un blogger francese ha fatto molto discutere nei giorni scorsi, specie riguardo il modus operandi della redmondiana relativamente alla privacy dei suoi utenti, alla loro casella di posta elettronica e alle email ricevute ed inviate.

Al fine di far chiarezza sulla questione qualche girno fa Microsoft aveva sottolineato il fatto che attenendosi ai termini che regolano i servizi dell’azienda è previsto che in determinate circostanze, come nel caso di quella in questione, sia possibile la lettura dei contenuti per proteggere le proprietà intellettuali dell’azienda.

Nel corso delle ultime ore, però, Microsoft ha annunciato un cambio di rotta: d’ora in avanti non controllerà più i contenuti privati degli utenti qualora scopra un furto di proprietà intellettuale.

Microsoft rilascia pubblicamente il codice sorgente di MS-DOS e Word

Microsoft rilascia pubblicamente il codice sorgente di MS-DOS e Word

Microsoft rilascia pubblicamente il codice sorgente di MS-DOS e Word

Mettendo a segno una mossa senza precedenti nella storia dell’informatica e, in linea ben più generale, della tecnologia Microsoft ha pubblicato un apposito post sul suo blog con cui ha comunicato di aver deciso di donare il sorgente di alcuni dei suoi storici software al Computer History Museum di Mountain View.

A partire da questo momento, quindi, il codice dei sistemi operativi MS-DOS 1.1 e 2.0 e del word processor Word per Windows 1.1a, ovvero i due programmi rilasciati negli anni 80 che hanno permesso alla redmondiana di diventare la più grande software house del mondo, può essere scaricato dal sito del CHM. I codici sorgenti di MS-DOS e Word sono disponibili come file ZIP e occupano rispettivamente 868 KB e 6,5 MB. La decisione di rilasciare i sorgenti dei due software è stata presa da Microsoft al fine di poter dare agli appassionati e alle future generazioni la possibilità di comprendere meglio le radici del personal computing

Windows XP va in pensione, le banche scelgono Linux per i Bancomat

Windows XP va in pensione, le banche scelgono Linux per i Bancomat

 

Windows XP va in pensione, le banche scelgono Linux per i Bancomat

Nei giorni scorsi è stata diffusa online la notizia riguardante la sottoscrizione di un accordo economico tra Microsoft e le banche inglesi e statunitensi per continuare a ricevere gli aggiornamenti di Windows XP anche dopo l’8 aprile in attesa che il processo di upgrade a Windows 7 venga completato entro i prossimi tre anni.

Tenendo conto dei costi elevati dell’operazione altre organizzazioni finanziarie pare invece abbiano scelto di adoperare Linux per i propri ATM.

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

Microsoft, in casi eccezionali può frugare tra le email Outlook

La notizia, risalente a due giorni fa, dell’ex programmatore della redmondiana arrestato con l’accusa di aver divulgato segreti industriali ad un blogger d’Oltralpe è oramai cosa nota. Microsoft è riuscita a scoprire tutto leggendo una email che era stata inviata all’indirizzo Hotmail del destinatario.

Per quanto imputabile e punibile possa essere l’operato dell’ex dipendente la vicenda, tenendo conto del modus operandi di Microsoft, ha però suscitato non poche preoccupazioni da parte degli utenti per quanto concerne il rispetto della privacy. In molti, infatti, hanno cominciato ad interrogarsi circa l’effettiva legalità dell’accesso ad un account privato senza l’autorizzazione del giudice.

Attenendosi agli stessi termini che regolano i servizi Microsoft è previsto che in determinate circostanze sia possibile la lettura dei contenuti per proteggere le proprietà intellettuali dell’azienda. Tenendo conto di ciò e considerando che lo scambio di messaggi tra l’ex programmatore ed il blogger francese è avvenuto tramite servizi Microsoft non è stato necessario alcun mandato del giudice per autorizzare le ricerche.

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Dopo Asus, che ha dovuto rinviare a tempo indeterminato la produzione e la vendita di un dispositivo con installato sia Windows sia la piattaforma mobile di Big G, anche Huawei ha scelto di cancellare i propri piani relativi al lancio di uno smartphone dual-boot basato su Windows Phone e su Android. Stando infatti a quanto emerso online nel corso delle ultime ore sembra proprio che il gruppo abbia deciso di fare marcia indietro rispetto alla precedente dichiarazione di un dirigente che, appunto, aveva preannunciato l’arrivo di tale novità.

Il gruppo ha infatti dichiarato a FierceWirelessHuawei adotta un approccio aperto verso i sistemi operativi mobile per fornire una gamma di scelte per i consumatori” aggiungendo “Tuttavia, la maggior parte dei nostri prodotti sono basati sul sistema operativo Android, e in questa fase non ci sono piani per lanciare uno smartphone dual-OS nel prossimo futuro“. Il gruppo ha però provveduto a specificare che nonostante la decisione presa continuerà a collaborare con Microsoft, considerato dalla stessa come un partner fondamentale, e che sino a quanto la domanda da parte dei consumatori sarà alta provvederà a fornire dispositivi basati su Windows Phone.

Microsoft, utilizzare i software pirata è troppo costoso

Microsoft: utilizzare i software pirata è troppo costoso

 Microsoft: utilizzare i software pirata è troppo costoso

Pur essendo opinione comune quella che dire software pirata equivale a dire software gratuito un recente studio commissionato da Microsoft, intitolato “The Link Between Pirated Software and Cybersecurity Breaches: How Malware in Pirated Software is Costing the World Billions” e condotto da IDC e dalla National University of Singapore svela che durante questo 2014 le aziende andranno spendere quasi 500 milioni di dollari per far fronte ai danni causati dal malware presente nelle copie non originali delle varie applicazioni.

I software pirata, quindi, possono rivelarsi tutt’altro che gratuiti, un dato questo che risulta ancor più evidente se si tiene conto del fatto che la somma in questione salirà a 25 miliardi di dollari per gli utenti consumer i quali sprecheranno ben 1,2 miliardi di ore nella risoluzione dei problemi.

Windows XP è in pensione ma continua ad essere usato da 6.000 siti web

Avast: abbandonare Windows XP è un grosso errore

Avast: abbandonare Windows XP è un grosso errore

L’8 aprile, è cosa oramai ben chiara a tutti, terminerà il supporto a Windows XP, il sistema operativo di casa Microsoft che più di ogni altro è riuscito ad entrare nel cuore dell’utenza. A partire da quel momento avranno inizio i problemi o almeno questo è quel che si prospetta stando alle più recenti statistiche di Net Applications.

Windows XP ha infatti un market share ancora vicino al 30% ragion per cui il rischio di attacchi malware è molto alto. Proprio per questo Ondrej Vlcek, Chief Operations Officer di Avast, ha dichiarato che abbandonare Windows XP è un grosso errore, ancor di più in virtù del fatto che Microsoft non è ancora riuscita a convincere buona parte dell’utenza ad effettuare il fatidico switch ad un OS più recente.

Stando infatti a quanto emerso il 23,6% dei 211 milioni di utenti Avast utilizza ancora Windows XP e il 21,5% utilizza Internet Explorer 8 ovvero l’ultima versione del browser web della redmondiana compatibile con l’oramai datato sistema operativo.

Windows XP va in pensione, ATM fuori pericolo grazie ad un accordo

Windows XP va in pensione, ATM fuori pericolo grazie ad un accordo

Windows XP va in pensione, ATM fuori pericolo grazie ad un accordo

L’8 aprile terminerà il supporto a Windows XP, il sistema operativo di casa Redmond più longevo e che più di ogni altro ha saputo conquistare l’utenza. A partire dalla data in questione tutti i computer con ancora in uso l’oramai datato OS dovrebbero essere aggiornati ad una versione più recente di Windows. Ciò però non accadrà, specie per quanto riguarda le banche ovvero i clienti di Microsoft che potrebbero correre rischi maggiori.

In tutto il mondo sono infatti presenti 2,2 milioni di ATM, noti nel Bel paese con il nome di Bancomat, ed il 95% di questi esegue Windows XP. Soltanto un terzo di tale enorme numero di sportelli bancomat verrà aggiornato a Windows 7 entro aprile.

Asus sospende i sistemi dual-boot, Microsoft e Google dicono no

Asus sospende i sistemi dual-boot, Microsoft e Google dicono no

Asus sospende i sistemi dual-boot, Microsoft e Google dicono no

Per un arco di tempo al momento ancora non ben definito Asus è stata obbligata a rimandare la produzione del Transformer Book Duet e dagli altri sistemi ibridi dual-boot che consentono di utilizzare sia Windows sia Android. A quanto pare, infatti, “l’iniziativa” del gruppo di Taipei non è affatto piaciuta a Microsoft e Google.

A render nota la cosa è stato, proprio nel corso delle ultime ore, il Wall Street Journal. Fonti anonime ritenute affidabili riportano che Asus ha dovuto rinviare a tempo indeterminato la produzione e la vendita di un dispositivo con installati sia Windows sia Android a causa di pressioni da parte sia di Google che di Microsoft.

Anche Microsoft voleva acquistare WhatsApp, parola di Bill Gates

whatsapp

Whatsapp, Whatsapp, Whatsapp: il web non smette di parlare di questa nota applicazione di messaggistica istantanea che è stata recentemente acquistata da Facebook. L’occhio degli utenti, nonché quello degli esperti, si è focalizzato sul noto titolo del valore di 19 miliardi di dollari. L’applicazione varrà davvero tutti questi soldi? Secondo alcuni si, mentre altri sostengono che la cifra è decisamente troppo alta!