Telecom Italia applicherà filtri P2P alle linee ADSL

Brutte notizie per i downloader più incalliti ed in generale per chi, principalmente, utilizza la propria linea ADSL per scaricare dalle reti peer to peer (P2P) o da programmi di file sharing (come eMule giusto per citare il più famoso). Con un comunicato stampa diramato alcuni giorni fa, Telecom Italia avvisa tutti i consumatori circa le novità che si appresterà a mettere in pratica per la gestione dei servizi ADSL offerti a tutti i propri clienti.

Prima di leggere l’intero comunicato, la principale azienda italiana di telecomunicazioni applicherà dei filtri P2P per limitare il consumo di banda a coloro che ne fanno un uso eccessivo per garantire a tutti i clienti un servizio e una stabilità continua senza interruzioni o blocchi.

xFiles, scambiare rapidamente file di qualsiasi dimensione mediante P2P

Spesso, e non poi così tanto volentieri, capita di dover avere a che fare con servizi e strumenti mediante cui scambiare i propri file con altri utenti, andando dunque a risultare, nella maggior parte dei casi, una procedura tutt’altro che piacevole, in particolare quando i tempi di upload e di trasferimento non sembrano corrispondere esattamente a ciò che si intende con “brevi”.

Proprio per fronteggiare situazioni di questo tipo, qui su Geekissimo, nel corso del tempo, abbiamo avuto modo di dare uno sguardo a numerose risorse appositamente adibiti allo scopo in questione che, in base alle caratteristiche ed alle funzionalità offerte, andavano a restituire delle tempistiche d’attesa più o meno rapide.

Dushare, condividere i propri file online in modo veloce e sicuro

Più volte, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di sottolineare l’importanza di poter condividere, ma anche di trasferire, i propri file con altri utenti, ricorrendo all’impiego di uno dei tanti ed appositi servizi disponibili, utilizzabili via web ma anche direttamente dal proprio desktop.

Al fine di offrire una scelta ancor più ampia di quelli che sono gli strumenti attualmente disponibili, quest’oggi, cari lettori, diamo un occhiata ad un ulteriore e nuovo servizio online che, in modo estremamente semplice, consentirà di condividere facilmente i propri file, agendo in tempo reale e senza andare ad imporre alcun limite di grandezza.

Si tratta di Dushare, una risorsa completamente gratuita che, consentendo di eseguire esattamente tutto quanto appena accennato, va a risultare come una tra le migliori soluzioni mediante cui trasferire i propri file tramite P2P direttamente dalla finestra del proprio browser web preferito.

iSendr, inviare file tramite P2P in modo semplice ed immediato

Negli ultimi tempi, lungo l’intero web, sono stati messi a disposizione dell’intera utenza molteplici ed appositi servizi mediante cui inviare e condividere i propri file in modo tanto veloce quanto sicuro, sfruttando server diretti o, ancor meglio, mediante P2P così d eseguire le operazioni in questione in modo ancor più immediato.

A tal proposito, quest’oggi, scopriamo insieme un nuovo ed interessantissimo servizio, completamente gratuito e tutto basato sullo scambio di file tramite peer-to-peer.

Si tratta, per l’appunto, di iSendr, ossia un valido strumento online che, presentando un interfaccia utente estremamente intuitiva, consente di eseguire esattamente quanto appena accennato, garantendo dunque il trasferimento di più file tra computer, a patto, ovviamente, che questi siano connessi al web.

The Pirate Bay chiude il suo tracker

ThePirateBay

The pirate bay è il più grande sito di torrent adesso disponibile in rete. I fondatori della baia dei pirati, hanno pensato all’inizio della loro “carriera” all’interno del mondo PeerToPeer di avviare un server tracker da utilizzare per la condivisione dei file torrent. Dopo anni di cause e dopo anni di lavoro intenso del server, hanno preso la decisione di chiudere il server.

Un tracker è un server che è utilizzato nella rete torrent per tenere in contatto i vari client torrent. Prima di iniziare il download, il client deve comunicare col tracker così come i client che già hanno iniziato il download, devono, periodicamente mettersi in contatto con il tracker per poter ottenere un refresh della lista dei peer con cui comunicare.

Torrentzap, motore di ricerca di file torrent

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Da quanto The Pirate Bay si trova inguaiato con la giustizia, sono molte le alternative emergenti che sono sorte dopo questo intoppo. Soprattutto perchè oramai la rete torrent è divenuta quasi fondamentale per scaricare file, mp3 o qualsiasi altra cosa ci venga in mente.

Ancor di più, la rete, pullula di alternative e servizi online che nascono giorno dopo giorno. Oggi parleremo di Torrentzap, un motore di ricerca per file torrent. Credo anche che, ognugno di noi, almeno una volta abbia scaricato tramite questi motori di ricerca sviluppati per un unico scopo, il download dei torrent.

Torrent2Exe, scaricare file torrent senza installare alcun client sul nostro PC

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Se da sempre utilizzate il vostro PC per scaricare e condividere file online ma, per un motivo o per un altro necessitate di cambiare metodo per il download di ciò che vi occorre, allora quest’articolo sicuramente tratta ciò di cui avete bisogno.

Infatti, se la vostra postazione di lavoro è notevolmente rallentata, invecchiata o chissà cos’altro, ma non volete proprio rinunciare al tanto beneamato P2P, allora ecco pronta per voi una valida alternativa.

Si tratta di Torrent2Exe, ossia un applicazione online, gratuita e che non richiede nessuna registrazione, grazie alla quale è possibile scaricare file torrent senza installare alcun tipo di client sul nostro adorato PC.

Sicuramente, a questo punto, vi starete interrogando circa il funzionamento di questo accattivante strumento on the web… la risposta è presto data!

La RIAA spera nell’educazione dei bambini per combattere la Pirateria

RIAA

Sicuramente tutti voi conoscerete la RIAA, Record Industry Association of America, probabilmente la più famosa società il cui scopo è la tutela dei diritti digitali delle maggiori etichette discografiche, un compito molto arduo che ha inevitabilmente messo l’organizzazione in cattiva luce, portando a volte anche a casi di attacchi informatici al loro sito ufficiale. Nonostante veri e propri casi di “estremismo”, comunque, recentemente la RIAA ha deciso di “redimersi”, dichiarando ufficialmente che secondo loro il DRM è morto, e che bisogna tentare altre strade per proteggere i contenuti digitali. Siamo sicuri, però, che queste nuove strade siano del tutto politically correct?

Nuovo spot Anti-Pirateria dalla SIIA, cosa ne pensate?

Pirateria

Chissà quante volte, mentre scaricavate un file illegale, non avete pensato minimamente alle conseguenze che potevano avere gli artisti ai quali stavate rubando il lavoro, il frutto dei loro sforzi, e le profonde implicazioni morali riguardanti ciò che stavate facendo. Molto spesso infatti artisti, sia emergenti che famosi, si schierano contro la pirateria e il download illegale dei brani, venendo spesso tacciati come vecchi, invidiosi e poco aperti alle nuove tecnologie. Quello che non sanno gli autori di quegli insulti è che moltissimi artisti alle prime armi perdono il lavoro proprio grazie al p2p illegale, il quale li priva dei loro primi guadagni e di conseguenza degli stimoli e delle possibilità concrete di creare un nuovo album e continuare la propria carriera.

eMule e Alice Gate2 Plus Wi-Fi: amore impossibile?

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Alice Gate2 Plus Wi-Fi è uno fra i più diffusi router nelle case degli italiani, che però potrebbero trovare qualche difficoltà nel configurarlo correttamente per far funzionare anche eMule.

Già, proprio il mulo elettronico necessita di un po’ di lavoro manuale per svolgere il proprio lavoro come si deve.

In particolare, bisogna creare dei Virtual Server, in modo da aprire le porte (le più comuni ed utilizzate, |TCP -> 4662| — |UDP -> 4672|) che utilizza il nostro eMule e assegnare un IP fisso al nostro computer.

Anomos, client torrent anomimo

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Oramai i client torrent sono talmente utilizzati che si cerca di trovare sempre varianti, utilità, miglioramenti e quantaltro. In questa giornata d’estate però vorrei presentarvi qualcosa di diverso.

E precisamente un client torrent anonimo. Anomos, questo il suo nome. Compatibile con sistemi Windows e Linux, anche se in fase beta, questo software sfrutta un sistema di P2P derivato dalle rete di file sharing Bittorent, che garantisce, grazie ad un complesso sistema di rete e alla crittografia avanzata dei dati, la privacy degli utenti.

Continuando a parlare di Anomos bisogna dire che è un client davvero leggero e versatile, che non mostra nemmeno i dati relativi ai seed/peer dei torrent che vengono scaricati: solo il tracker centrale ne è a conoscenza, e solo esso può avere informazioni su cosa stiamo scaricando, rendendo appunto il download molto più sicuro rispetto a bittorrent classici e più utilizzati dalla maggior parte delle persone.

Vediamo il funzionamento:

1. Anzitutto possiamo preleverlo da questo link oppure tramite repository della nostra distribuzione linux. Una volta scaricato, avviamolo. La sua forma si presenta in maniera molto classica:

anomos

OneSwarm: il P2P sicuro

L’altro giorno, analizzando insieme la condanna inflitta agli amministratori di “The Pirate Bay, è prepotentemente tornato alla ribalta il problema relativo alla sicurezza e alla privacy degli utenti sulle reti P2P. Un problema che l’amico Quique ci ha prontamente consigliato di risolvere sfruttando il servizio OneSwarm ideato dagli studenti Tomas Isdal, Michael Piatek, Arvind Krishnamurthy e Tom Anderson dell’Università di Washington, che quest’oggi abbiamo deciso di presentarvi in maniera un po’ più dettagliata e “critica”.

Siamo infatti al cospetto di uno dei maggiori esponenti del mondo F2F (friend to friend), quello che secondo molti sostituirà relativamente presto il peer to peer. Principali tratti caratteristici di quest’ultimo: la possibilità di scaricare e far scaricare file agli altri utenti con il massimo grado di privacy, consentendo l’accesso solo ai propri amici (magari pescati al volo dalla lista dei contatti di gTalk), agli amici dei propri amici e agli amici degli amici dei propri amici. Un gruppo abbastanza ampio di persone ragionevolmente fidate che opera su di una rete sicura che non sbandiera a destra e a manca l’indirizzo IP degli utenti, insomma.

Condannati gli amministratori di “The Pirate Bay”. Inizia una nuova era nella lotta alla pirateria?

«In tutti i migliori film gli eroi perdono all’inizio per poi giungere ad una vittoria di proporzioni epiche nel finale. Questa è l’unica cosa che Hollywood può insegnarci». E’ proprio vero, gli amministratori del popolarissimo sito Internet “The Pirate Bay” non perdono mai il loro caustico sense of humor. Nemmeno dopo essere stati condannati da una corte svedese per aver violato – si legge – le norme vigenti in materia di diritto d’autore divulgando materiale protetto da quest’ultimo.

La pena inflitta è bella tosta, per non dire sproporzionata : un anno di carcere ed una multa di ben 3.6 milioni di dollari da pagare – manco a dirlo – ad alcune major cinematografiche. Il solito, esagerato “spauracchio” col (vano) fine di far rallentare la diffusione del P2P in tutte le sue forme.