
Stando a quanto emerso da un recente studio commissionato da Microsoft circa il 65% degli utenti utilizzano software contraffato sui propri computer.
Il dato assume particolare rilevanza poiché, truffa a parte, ciò comporta un aumento del rischio per la sicurezza sia della postazione multimediale impiegata sia dello stesso utente.
Le applicazioni contraffate, infatti, potrebbero contenere virus o varie altre tipologie di minacce in grado di infettare il sistema operativo impiegato, di rallentare il PC o, ancora, di rubare dati sensibili.
Tenendo conto di ciò la redmondiana ha quindi deciso di unire le forze dei due team che si occupano dei crimini digitali e della pirateria informatica creando quindi un Cybercrimine Center.
Il team del neo Cybercrimine Center sarà costituito da 30 persone che opereranno direttamente nel campus Microsoft ed altre 70, invece, che verranno sparse in tutto il mondo e a cui verrà affidato il compito di combattere la cybercriminalità, la pirateria ed anche lo sfruttamento dei minori attraverso la tecnologia.
Tra i primi obiettivi dello “squadrone” di Microsoft vi è quello di limitare il più possibile la diffusione di software contraffatto, specie di Windows e di Office.