Google Street View multa 7 milioni di dollari

Street View: la vittoria di Google in Svizzera

Google Street View vittoria in Svizzera

Si torna a discutere ancora una volta di Google e, nello specifico, di Street View ma, a differenza di quanto accaduto alcuni giorni addietro, ad essere sotto esame è un particolare algoritmo impiegato da big G, quello mediante cui viene eseguito lo sfocamento automatico di volti e targhe dei veicoli che risultano riconoscibili nelle foto del servizio.

I giudici della Svizzera, uno tra i pesi europei più attenti in fatto di privacy, hanno infatti stabilito che Google non deve e non dovrà intervenire sull’algoritmo in questione.

Secondo la Suprema Corte Svizzera, infatti, big G non ha alcun obbligo di garantire che il 100% dei visi ripresi in Street View siano oscurati.

È infatti sufficiente che l’azienda si sia attivata sin dal primo momento per eseguire la procedura in questione automaticamente rendendosi disponibile per l’offuscamento manuale qualora necessario tenendo conto delle eventuali segnalazioni degli utenti.

Google Maps 3D mobile

Google migliora Maps e punta sulla modellazione in 3D delle città

Google Maps 3D mobile

Soltanto alcune ore addietro è stato possibile apprendere, stando a quanto reso noto dal Wall Street Journal, il fatto che Apple sia intenzionata a rendere disponibile sui suoi device, a partire dalla prossima versione di iOS, un app proprietaria da utilizzare in sostituzione dei servizi di mappe offerti da Google.

Ora Brian McClendon, ingegnere di Google, di tutta risposta, ha svelato, seppur parzialmente, quelli che andrebbero a configurarsi come i piani futuri del gran colosso delle ricerche in rete per quanto concerne il servizio Maps.

Mediante un apposito intervento pubblicato su Google Lat Long Blog McClendon ha fatto sapere che ben presto Google compirà un importante passo per il miglioramento dell’esaustività, dell’accuratezza e dell’usabilità del servizio di mappe attualmente offerto e che risulterà tutto basato sulla modellazione in 3D del mondo intero portando quindi le viste tridimensionali di intere aree metropolitane direttamente su device mobile.

Google World Wonder

Google World Wonder, tutte le meraviglie del mondo a portata di browser

Google World Wonder

D’ora in avanti Google permetterà di visitare le meraviglie del mondo, sia quelle passate sia quelle presenti, semplicemente osservando il monitor della propria postazione multimediale poiché per far ciò sarà sufficiente servirsi di World Wonders Project.

Trattasi, appunto, del nuovo progetto realizzato dalla ben nota azienda di Mountain View in collaborazione con enti quali l’Unesco, il World Monument Fund e Getty Images.

Trattasi, nel dettaglio, di un apposito portale, realizzato riunendo insieme diversi servizi già offerti dal gran colosso delle ricerche in rete e dal quale gli utenti hanno l’opportunità di effettuare un vero e proprio, o quasi, giro del mondo virtuale tra tutti i più importanti siti che vanno a costituire quello universalmente riconosciuto come Patrimonio dell’umanità.

World Wonders Project permette infatti di esplorare ben 132 location dislocate in 28 differenti paesi del mondo tra cui, ovviamente, figura anche l’Italia ed il numero dei luoghi d’interesse disponibili risulta tutt’altro che scarso.

Google Street View sanzione Germania

Google e il caso Street View: sotto inchiesta nel Regno Unito

Google Cars inchiesta dati rubati

Di Google Street View, delle Google Cars e della questione dati personali degli utenti se ne discute già da qualche tempo a questa parte ma, proprio nel corso delle ultime ore, il caso sembrerebbe aver suscitato nuovamente l’interesse delle autorità e, nello specifico, di quelle del Regno Unito.

Infatti, dopo che nel 2010 la Information Commissioner aveva definito il gran colosso delle ricerche in rete colpevole ma in maniera involontaria e, proprio per tale ragioni, non punibile ora, invece, viene alla luce un’altra scomoda verità: le Google Cars sono state progettate appositamente per raccogliere dati.

Le informazioni private raccolte comprensive di dati quali conversazioni di messagistica istantanea, URL, nomi utente e password, foto e quant’altro tratte dalle reti WiFi private non criptate sarebbero quindi state archiviate volutamente dal gran colosso del web che, qualche anno addietro, aveva assicurato che il tutto era stato frutto di un grosso errore.

Europa contro Google Street View

UE di nuovo contro Street View, Google sapeva

Europa contro Google Street View

Di Google Street View e della questione legata alla raccolta dei dati in transito sulle reti Wi-Fi senza alcuna protezione se ne era iniziato a parlare nuovamente, dopo mesi e mesi di silenzio, proprio nel corso delle ultime settimane e la vicenda, a quanto pare, non sembra esser destinata a finire nel dimenticatoio.

L’Unione Europa si è infatti scagliata contro big G ed il suo Street View accusando la ben nota azienda di essersi comportata in maniera tutt’altro che trasparente e a scatenare l’ira dei rappresentati del Vecchio Continente pare sia stata la pubblicazione online di un resoconto elaborato dalla Federal Communications Commission (FCC) americana nel quale risultano presenti tutta una serie di prove che andrebbero ad “incastrare” Google.

Google e il caso Street View: sanzione simbolica da 25 mila dollari

Google Street View sanzione dati Wi-Fi

È oramai trascorso parecchio tempo da quando se ne è parlato pubblicamente per la prima volta ma la vicenda dei dati provenienti dalle reti Wi-Fi private e catturati da Google per il suo servizio Street View ha continuato ad andare avanti giungendo finalmente, nel corso delle ultime ore, ad una conclusione.

Per chi non lo sapesse il caso ha avuto origine nel momento in cui venne scoperto che le foto da utilizzare per Street View scattate dalle Google Cars in giro per il globo terrestre risultavano comprensive di dati extra mediante cui poter captare e tracciare le reti Wi-Fi aperte.

Google lancia Art Project, lo Street View dell’arte

Per la gioia di tutti gli appassionati al mondo Google ma, ancor più nello specifico, di coloro che amano l’arte, il gran colosso del web, nelle ultime ore, ha reso disponibile in rete un nuovo ed interessantissimo progetto capace di unire entrambe le cose mettendo dunque “a portata di monitor” oltre 1000 opere d’arte in alta risoluzione di ben 400 differenti artisti.

Si tratta, infatti, di Art Project, la nuova risorsa by Google che, in altri termini, offre la possibilità a ciascun utente di navigare all’intero dei vari musei proposti, visitandone sale e corridoi, e di osservare nel dettaglio le svariate opere d’arte in essi racchiuse, ciascuna delle quali proposta all’utenza sotto forma di immagine contente 7 miliardi di pixel e zoomabile ai massimi livelli per non perderne alcun dettaglio, andando dunque a risultare un vero e proprio Street View (non a caso è basato sulla medesima tecnologia) dell’arte.

Google Earth 6: migliorata l’integrazione con Street View, aggiunti gli alberi in 3D e semplificata la ricerca delle immagini storiche

Per la gioia di tutti i più appassionati utilizzatori dei prodotti targati big G, nelle ultime ore Google ha reso disponibile all’intera utenza il download della versione 6 di Google Earth che fa il suo debutto portando con sé tutt’un insieme di novità ed interessantissime caratteristiche aggiuntive.

Utilizzando per qualche istante il nuovo prodotto è inevitabile non notare la rinnovata integrazione con Street View, l’aggiunta degli alberi in formato 3D e la ben più semplice ricerca delle immagini storiche, contribuendo dunque a rendere ancor più realistico un prodotto che, a prescindere da qualsiasi aggiornamento, non è poi così dissimile dalla realtà effettiva.

Street View non viola la privacy, Google vince la causa

E’ ufficiale, Aaron e Christine Boring non hanno subito alcun danno alla privacy. Google ha vinto la causa intentata dai due coniugi che si erano sentiti offesi dal trovare su StreetView la foto della propria abitazione ripresa dalle pronte telecamerine a bordo delle auto di BigG.

La vicenda, venuta a galla qualche tempo fa con la denuncia dei coniugi, ha trascinato Google in tribunale con l’accusa di violazione della privacy e della proprietà privata.

L’omino giallo di Street View arriva in Italia, passeggiando per le vie di Firenze

Apprendiamo dal sito ufficiale della Regione Toscana una bella notizia: il famoso omino giallo di Street View, il servizio di Big G integrato in Google Maps che permette di visualizzare vie e blocchi residenziali quasi ad altezza d’uomo, giunge in Italia per la prima volta e comincia a muoversi lungo le vie della culla del Rinascimento italiano, il capoluogo della Regione Toscana: Firenze. Da oggi, infatti, digitando questo nome nel box degli indirizzi di Google Maps, apparirà il tasto “Street View”.

Grazie a questa funzionalità, posizionando l’omino giallo lungo il tracciato disponibile, saremo in grado di vedere vie, strade, punti d’incontro, risoranti, monumenti e tutto ciò che si potrebbe osservare nella realtà. L’unica differenza è che lo faremo comodamente seduti sulla nostra poltrona. Cerchiamo, allora, di saperne di più su questo fantastico servizio.

Google Maps aggiunge Street View alle sue Mappe Statunitensi

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Ebbene, come da titolo, credo ci sia poco da dire: Google Maps ha integrato di recente in se, Street View, dando la possibilità a chiunque, di osservare la propria casa e le vie preferite, in cui passa del tempo durante il giorno.
La notizia giunge da Google e per ora, purtroppo, i territori supportati, sono solo quelli appartenenti agli Stati Uniti, anche se il progetto tirato avanti da questo colosso Americano, sta facendo molti progressi e sta ottenendo un’enorme considerazione da molti Utenti Internet di tutte le età e non solo.

Personalmente, la trovo una grande idea questa di Street View integrato in Google Maps, uno dei motori di ricerca di mappe più utilizzati, insieme al software desktop Google Earth, di cui vi abbiamo parlato di recente, a causa dell’ uscita della release 4.3 beta.

Cercare scritte all’interno di immagini? Tra poco, con Google, si potrà. Ed è polemica

Scritta

Google non molto tempo fa (ma la notizia è stata data da pochissimo) ha registrato con un brevetto un sofisticato sistema per cercare testo all’interno di immagini. Il sistema, che sarà usato prevalentemente all’interno di Google Ricerca Immagini, darà la possibilità non solo di effettuare una ricerca nel nome del file, ma anche all’interno delle eventuali scritte (proprio come nella foto qui sopra) presenti in un’immagine.

Così, per fare qualche esempio, sarà più semplice trovare nomi di negozi, le scritte sui muri, i nomi di palazzi, le insegne e così via. Ovviamente, la tecnologia non sarà utilizzata solo per la ricerca immagini, ma potrebbe venire utilizzata all’interno del tanto criticato Google Street View, la funzione di Google Maps (che ancora non è arrivata in Italia) con la quale è possibile vedere fotografie scattate al livello stradale delle vie delle principali città. Ma è subito polemica su un’ennesima invasione della privacy.