Windows 7 è superiore a Mac, Linux e tutti gli altri: Kevin Turner ha detto!

Non sappiamo se e quanto sentiremo ancora parlare di Windows Phone 7 e affini, ma una cosa è certa, la Worldwide Partner Conference 2010 di Microsoft (tenutasi dal 10 al 15 luglio scorsi) verrà ricordata da tutti per le dichiarazioni estasiate di Kevin Turner.

Dopo aver definito l’iPhone 4 come il Windows Vista di Apple, il Baffo Da Crema di Microsoft (conosciuto anche come Chief Operating Officer) si è lasciato andare ad alcune esternazioni piuttosto decise su Windows 7, definendolo come “il prodotto di maggior qualità mai realizzato da Microsoft” nonché “il miglior sistema operativo per PC del mondo, con un grosso margine di vantaggio sulla concorrenza”. Una concorrenza che non è stata nominata direttamente ma che è chiaramente identificabile in OS X e Linux.

Che dire? È difficile che un oste parli male del suo vino, così come la bontà di Seven è indiscutibile, ma a volte si esagera. Proprio come quando Turner per incensare l’ultimo OS delle finestre ha asserito che: “Nove persone su dieci, quando devono comprare un nuovo computer, scelgono un PC con Windows”.

Windows 7? Il più sicuro di tutti: 10 motivi che lo dimostrano

Gli standard di sicurezza di Windows 7 sono altissimi, molto più di quelli degli altri sistemi operativi attualmente sul mercato.

Ne è convinto Don Reisinger di ‘eWeek’, che ha pubblicato un interessante articolo con i 10 motivi per cui la sicurezza di Windows è la migliore di sempre, elogiando – forse oltremodo – il lavoro svolto negli ultimi anni da Microsoft per rendere il suo OS meno vulnerabile alle schifezzuole che girano per la grande rete (e non solo).

Noi vi lasciamo a queste dieci motivazioni. Leggetele a attentamente e correte a dirci cosa ne pensate nei commenti.
  1. Microsoft non è più una ‘bella addormentata’: prima con Vista e adesso con Windows 7, l’azienda di Redmond ha dimostrato una certa sensibilità verso il tema della sicurezza. L’introduzione di tecnologie come il DEP (che impedisce l’iniezione di codice maligno nelle aree di memoria riservate ai dati) e l’ASLR (che evita buffer overrun ed exploit, caricando i programmi e le librerie in indirizzi di memoria casuali) segna, infatti, un taglio netto del gruppo di Ballmer con quel passato fatto di strafottenza ed estrema inerzia nei confronti dell’insicurezza che affliggeva Windows.
  2. Un controllo account utente che funziona: l’UAC di Windows 7 funziona a dovere. Non è petulante come quello del suo predecessore e, proprio per questo, risulta più efficace. Con un numero inferiore di avvisi a cui dover badare, infatti, l’utente medio pone molta più attenzione a quanto si ritrova davanti gli occhi e non clicca su ‘Sì’ alla rinfusa.

Windows 7 sui netbook? Forse non è tutto questo granché

Al contrario di quanto molti di noi hanno creduto finora, il successo di Windows 7 sui netbook potrebbe risentire fortemente della diffusione di Linux.

Ecco quanto emerge dall’ultimo articolo pubblicato da Preston Gralla su Computerworld, in cui il noto editorialista prova a mettere in dubbio molte delle profezie circolate sul Web a poche settimane dal lancio ufficiale di Seven. Qualcuno annunciava già la morte di Linux sui portatili low-cost, altri parlavano di una bassissima diffusione del sistema open source sui netbook, ma quasi nessuno sembra aver fatto i conti con le eccessive limitazioni di Windows 7 Starter e il successo che Linux sta ottenendo nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo una ricerca effettuata da Retrevo.com, il 61% degli utenti si è detto infatti all’oscuro delle castrature che Microsoft ha perpetrato in Seven Starter e, quando informato sulle limitazioni del sistema, il 56% degli stessi ha manifestato un certo malessere nei confronti del nuovo Windows per netbook. Considerando che la maggior parte dei portatili a basso costo è commercializzata proprio con “Sette” preinstallato, l’azienda di Ballmer deve prepararsi a fare i conti con un mucchio di clienti insoddisfatti.

Windows 7 VS Ubuntu 9.10: i numeri della sfida

Dopo aver confrontato le maggiori novità di entrambi i sistemi operativi ed aver commentato insieme un’analisi minuziosa pubblicata dal “Guardian”, eccoci pronti ad affrontare un nuovo capitolo della sfida Windows 7 VS Ubuntu 9.10.

Ad attuare un nuovo test comparativo tra i due OS è stato il sito Internet Taranfx, il quale ha provveduto a snocciolare tutti quei numeri che noi geek amiamo tanto (altrimenti come ci “scanniamo” tra di noi, eh?) e che sono mancati nelle scorse occasioni. Numeri inerenti alle prestazioni di Windows 7 ed Ubuntu 9.10 che, siamo sicuri, non mancheranno di far discutere. Eccoli in dettaglio.

Hardware usato nel test

Il computer utilizzato per i test è un notebook abbastanza potente, ideale anche per un uso desktop. Si tratta del Sony VAIO CW16, equipaggiato con un processore Intel Core 2 Duo da 2.53 Ghz, 4GB di RAM DDR3 ed una GPU Nvidia GEFORCE GT 230M da 512MB.

Test di base

Gli scontri inerenti le fasi basilari dei due sistemi operativi (installazione, avvio e spegnimento) hanno premiato nettamente Ubuntu. Il sistema del pinguino ha infatti impiegato 11 minuti meno di Seven per installarsi (24 minuti contri i 35 di Windows), occupando 2.4GB di hard disk (contro i 7.9 di Windows 7), è capace di avviarsi in 32 secondi (rispetto ai 45 del rivale made in Redmond) e di spegnersi due secondi prima dell’OS Microsoft (7 secondi contro 9).

Windows 7 VS Ubuntu 9.10 secondo il Guardian

Meglio i Beatles o i Rolling Stones? Meglio le brune o le bionde? Meglio Windows 7 o Ubuntu 9.10?

Tutte domande a cui rispondere è molto difficile, ma non impossibile. Lo sa bene il giornalista Kevin Anderson, che sull’autorevole Guardian non ha esitato a mettere a confronto i due sistemi operativi più chiacchierati del momento, evidenziare i maggiori pro e contro di entrambi e azzardare qualche giudizio (opinabile, come qualsiasi giudizio personale, ma interessante da conoscere).

Di seguito, trovate riportate le parti salienti dell’articolo. Leggetelo attentamente e non mancate di faci sapere la vostra a riguardo.

Installazione

Per i suoi test, Anderson ha volutamente utilizzato un vecchio Dell Latitude Cpx con processore Pentium III da 750Mhz. L’aggiornamento di Ubuntu 8.10 a Karmic Koala (una RC) è durato circa due ore, in questo lasso di tempo il sistema ha provveduto a scaricare il mega-upgrade dalla grande rete, applicarlo e aggiornare tutti gli applicativi presenti nell’OS. L’installazione da zero di Windows 7 (misteriosamente in versione beta) sulla medesima macchina ha impiegato poco, non è ben specificato quanto ma tenuto conto dell’hardware a disposizione è presumibile si sia trattato di 30/40 minuti totali.

Windows 7 è credibile, parola di Canonical

Osteggiando inaspettatamente il giudizio di Apple, secondo cui Windows 7 è un sistema antiquato, l’Amministratore Delegato di Canonical Mark Shuttleworth ha approfittato di una conferenza stampa per dire la sua sul nuovo OS Microsoft: «Windows 7 rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto al passato, anche sui netbook. È una release incredibile credibile ».

Parole al miele che, siamo sicuri, faranno storcere il naso ad un bel po’ di gente. Fortuna che il buon Shuttleworth è rientrato in binari che più si confanno ad una società che sta per lanciare sul mercato Ubuntu 9.10, asserendo che «Windows, però, rimane un sistema proprietario e costoso».