Gpanion, tutto il meglio di Google accessibile da un unica pagina web

Dando un rapido sguardo online, analogamente a quanto è facile notare qui su Geekissimo, esistono numerosi servizi web che, in modo più o meno originale, utile ed innovativo, risultano particolarmente validi se sfruttati come homepage per il proprio browser web preferito.

Sicuramente, tra i servizi di maggiore rilievo, primeggia innanzitutto il celebre iGoogle che, mettendo a disposizione di chiunque un elevato livello di personalizzazione e tutta l’affidabilità dei servizi targati Google, risulta senz’altro lo strumento più utilizzato dall’intera utenza.

Tuttavia, se il rinomato iGoogle non è esattamente in grado di soddisfare le vostre esigenze ma siete comunque degli appassionati utilizzatori dei prodotti targati big G, allora potreste iniziare a prendere in considerazione l’idea di utilizzare Gpanion.

YouTube è al suo quinto compleanno

Il terzo sito più visitato al mondo, il sito nato da una sorta di gioco che ha cambiato il modo di intendere il web e la comunicazione azzarderei, quello che ormai è entrato a far parte del linguaggio comune e che chiunque conosce e visita quasi giornalmente ha compiuto ieri solo 5 anni.

Parlo di YouTube ovviamente, il sito di videosharing più popolare e visitato al mondo che dopo essere stato acquisito da Google ha continuato a crescere e non da ultimo nei tempi recenti, quando ha completamente ristrutturato la propria interfaccia rendendola più leggera e allo stesso tempo maggiormente funzionale.

YouTube regitra ben 2 miliardi di visualizzazioni al giorno, tre volte tanto quanto i network televisivi più visti al mondo possano immaginare. Un progetto nato da appena cinque anni, questo ha dell’incredibile.

Gyazo, scattare screenshot e condividerli immediatamente

Purtroppo o per fortuna apparteniamo ad un elit di capaci utilizzatori del computer, anche se ciò significa essere almeno in grado di usare un software di cui non si è seguito un corso di qualche settimana. Insomma, c’è chi dinanzi alle novità non riesce proprio ad orientarsi. C’è chi va in panico se facebook cambia veste grafica e non riesce più a capire dove si trova. Insomma, sono il genere di internauti che se ha qualcosa che non va con il proprio computer chiede a noi.

Da bravi geek quali siamo facciamo di tutto per dare una mano, ma in certi casi abbiamo voglia di spaccare tutto è ci pentiamo del giorno in cui abbiamo toccato per la prima volta un mouse. Si, mi riferisco a quelle situazioni nelle quali la persona che richiede aiuto non riesce a capire i nostri suggerimenti, nonostante noi abbiamo tentato di renderli semplicissimi.

Identity Finder, ricercare e proteggere i dati sensibili presenti sul proprio PC

Considerando i molteplici campi in cui l’utilizzo del PC può risultare estremamente utile esso va a risutlare, con il passare del tempo, anche uno strumento mediante cui archiviare password e dati sensibili di varia natura grazie a cui accedere ad informazioni piuttosto riservate, come ad esempio quelli che sono i dettagli relativi alla propria carta prepagata, quelli riguardanti il proprio conto bancario e via di seguito.

Fin quando il PC in questione viene utilizzato solo ed esclusivamente da un unico utente allora si ha la possibilità di dormire sogni più tranquilli, tuttavia se invece ad utilizzare una data postazione multimediale sono più utenti o comunque sia si ha intenzione di porre un maggior livello di sicurezza, allora forse è il caso di prendere in considerazione l’idea di utilizzare uno strumento quale Identity Finder.

Chrome Keyconfig: ovvero come impostare delle hotkey personalizzate in Google Chrome

Un ottimo modo per sfruttare al meglio il proprio browser web preferito consiste senz’altro nel ricorrere all’impiego delle apposite scorciatoie da tastiera disponibili di default.

Ad esempio, per quanto concerne Chrome, l’oramai celebre browser web di casa Google, è possibile dare uno sguardo alle varie hotkey disponibili cliccando qui e visionando dunque quella che è la pagina ufficiale messa a disposizione dalla nota azienda di Mountain View.

Tuttavia vi è però da considerare che se ciascun utente avesse la possibilità di sfruttare una serie personalizzata di combinazioni di tasti mediante cui gestire al meglio tutto quanto concerne la propria navigazione online allora di certo l’utilizzo di un dato browser potrebbe andare a risultare ancor più semplice oltre che, ovviamente, invitante.

DropIt, smistare velocemente file e cartelle in varie directory

Aprite le vostre cassette degli attrezzi geek, amici. Stiamo per presentarvi un programma gratis che per la sua straordinaria utilità e la sua semplicità di utilizzo ci finirà subito dentro: DropIT.

DropIT è un software sviluppato dall’italianissimo Lupo PenSuite Team che si presenta sul desktop di Windows sotto forma di un grosso pulsante blu e permette di smistare velocemente file e cartelle in varie directory in base a delle regole impostate dall’utente. Basta trascinare gli elementi da spostare all’interno del “pulsantone” e il gioco è fatto.

Creare le regole necessarie al funzionamento del programma è un vero gioco da ragazzi. Basta recarsi nel pannello di controllo di quest’ultimo (voce Manage), selezionare la cartella di destinazione dei file (pulsante Folder) e digitare la regola relativa al nome o alla tipologia dei file da spostare nel campo Rules.

Ubuntu abbandona Firefox per Chromium? La “profezia” potrebbe avverarsi…

Un saggio diceva che l’amore è eterno solo finché dura. E a giudicare da quanto sta accadendo nel mondo Linux, ci aveva preso in pieno! Secondo le ultime notizie pubblicate da OMG! Ubuntu, anche l’apparentemente indissolubile legame fra Ubuntu Linux e Firefox starebbe, infatti, per raggiungere il capolinea.

Ad innescare la miccia la clamorosa decisione presa dagli sviluppatori dell’OS, che in un recente summit hanno stabilito che nella versione alpha 3 di Ubuntu 10.10 Maverick Netbook Edition, la nuova versione di Ubuntu disegnata su misura per i netbook (che debutterà il 28 ottobre prossimo), il browser predefinito non sarà più Firefox ma Chromium. Motivo della scelta, le migliori performance del browser su cui si basa Google Chrome rispetto a quello di Mozilla, ritenuto ancora troppo pesante per i netbook.

GameSave Manager, gestire facilmente backup e ripristino dei videogames

Come sicuramente gran parte di tutti gli appassionati videogiocatori avrà avuto modo di notare, quando si utilizza il proprio PC come postazione per l’esecuzione dei games preferiti, i dati relativi alle varie partite effettuate, generalmente, vengono archiviati, in modo del tutto automatico, in quella che è la cartella Documenti dell’utente in uso, il che consente di riprendere una data partita in esecuzione anche in un secondo momento.

Tuttavia, in taluni casi, gestire i salvataggi dei vari videogames può divenire una vera e propria impresa se si considera, ad esempio, che alcuni di essi vengono archiviati in tutt’altra posizione del PC rendendone dunque difficile la localizzazione.

Potrebbero esserci invece altre situazioni in cui un dato utente desideri spostare il backup di gioco dalla cartella documenti ad un’altra posizione o, ancora, assegnare tutt’altra collocazione ai vari salvataggi effettuati.

Link Different, come verificare se i propri followers di Twitter hanno visualizzato un determinato link

Gran parte degli iscritti a Twitter, considerando quelle che sono le sue caratteristiche, si ritrova ad utilizzare con una certa assiduità il fortunato servizio di microblogging come strumento mediante cui diffondere i propri contenuti o, in alternativa, quelli d’interesse, pubblicando appositi link, ovviamente nella speranza che vengano visualizzati dai vari followers.

Considerando quanto appena affermato potrebbe dunque risultare decisamente utile avere a propria disposizione un apposito strumento mediante cui determinare, in modo più o meno preciso, quanti sono stati gli utenti che hanno visionato quel dato link passando per il noto social network.

A tal proposito ci viene incontro un interessante strumento che, in modo pratico e gratuito, consente di determinare esattamente quanto appena accennato.

Con Android 2.2 Nexus One è 4 volte più veloce

L’attesa per l’aggiornamento di Android, il sistema operativo mobile di Google si riempie sempre più di aspettative. A differenza della consuetudine Google sta tenendo un segreto totale su questo aggiornamento. A circa un mese, almeno si suppone, dal suo rilascio ufficiale non ci sono versioni leaked, il che è strano.

Iniziano però le indiscrezioni e non c’è dubbio che la comunità stia sulle spina in attesa di verifica. L’altra volta vi abbiamo detto che con Android 2.2, nome in codice Froyo, ci sarà il supporto ufficiale a Flash 10.1. Stavolta vi diamo una notizia che ha dell’incredibile.

Secondo quanto sostiene AndroidPolice, dopo aver effettuato dei test di benchmark su un Nexus One con Android 2.2 pare che i risultati siano strepitosi. Si parla del 450% in più di velocità, il che, se vero, significherebbe che Nexus One e presumibilmente HTC Desire diventeranno gli smartphone più veloci del mercato.

Edistorm, organizzare facilmente le idee di un gruppo sfruttando un nuovo servizio di brainstorming

Più volte qui su Geekissimo abbiamo fatto riferimento a strumenti ed applicativi mediante cui svolgere vere e proprie collaborazioni online, permettendo dunque a più utenti fisicamente lontani tra loro di operare attivamente e simultaneamente ad un medesimo progetto.

Quest’oggi, proprio a tal proposito, diamo uno sguardo ad un altro interessantissimo strumento web il quale, anziché fornire un pannello di controllo mediante cui operare online, mette a disposizione di ciascun utente interessato un apposito spazio mediante cui organizzare e condividere le proprie idee con il resto del gruppo.

Si tratta di Edistorm, un applicativo online che, in seguito all’esecuzione del processo di sottoscrizione al servizio, consentirà di eseguire esattamente tutto quanto appena accennato permettendo di convogliare, in tempo reale, quelle che sono le idee di un intero gruppo di lavoro così come se si trattasse di un muro adibito alla raccolta dei post-it, com’è facile notare dando uno sguardo all’immagine illustrativa.

Office 2010: 5 cose da provare dopo averlo installato

Nonostante il suo arrivo nei negozi sia fissato solo per il prossimo giugno, sono ormai moltissimi gli utenti che sul proprio PC hanno installato una copia di Office 2010, la nuova versione della suite per il lavoro targata Microsoft. Con questo post, è proprio a loro che ci rivolgiamo.

Stiamo infatti per vedere insieme 5 cose da provare dopo averlo installato Office 2010, una serie di funzionalità e risorse che, anche se non pubblicizzate tantissimo, possono rendere molto più piacevole e produttivo il lavoro quotidiano con Word, OneNote, Outlook ed altri programmi inclusi nel pacchetto. Ecco tutto in dettaglio.

Trasformare Outlook in un Browser

Forse non tutti lo sanno, ma Outlook permette di creare delle cartelle personali e trasformarle in porte d’accesso per qualsiasi sito Web.

Tutto quello che occorre fare è selezionare con il pulsante destro del mouse sulla voce Cartelle Personali (nella barra situata sulla sinistra dello schermo), cliccare sulla voce Nuova cartella del menu contestuale, digitare il nome da assegnare alla cartella e premere Invio. Dopodiché occorre selezionare la cartella appena creata con il pulsante destro del mouse, selezionare la voce Proprietà del menu contestuale, recarsi nella scheda Home Page, mettere la spunta su Associa alla cartella una home page predefinita e digitare nel campo Indirizzo l’URL del sito che si vuole visualizzare al posto della cartella.

Non c’è metodo migliore per trasformare Outlook in un aggregatore di notizie provenienti da qualsiasi social network o sito Internet interessante.

Acer: primi dispositivi con Chrome OS presentati a giugno. Prove tecniche di tablet low-cost?

I netbook con Chrome OS arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno, ormai lo sappiamo tutti. Eppure rumor sempre più insistenti vogliono Acer, nota azienda taiwanese produttrice di computer, in procinto di presentare al pubblico del Computex Taipei show (1-5 giugno 2010) alcuni “dispositivi” animati proprio dal sistema operativo online di Google.

Quanto siano vere queste voci non ci è ancora dato saperlo. In ogni caso, sarebbe interessante scoprire cosa si nasconde dietro quel termine generico, “dispositivi”. Dei netbook? Sì, senza ombra di dubbio, ma non è da scartare anche l’ipotesi suggestiva dei tablet.

Dei tablet con un sistema operativo funzionante esclusivamente online? Certo, detta così la cosa non sembra avere molto senso, ma se facciamo qualche ulteriore passo in avanti con la fantasia e ci spingiamo a immaginare un tablet low-cost equipaggiato con un processore ARM e connettività 3G, lo scenario diventa più credibile. No?