Andrea Guida (@naqern)
11 Maggio 2011
Il nuovo
Google Music sarà un successo come Gmail e YouTube o un flop come Google Wave? Al momento è impossibile dirlo con certezza, ma con quello che è stato svelato ieri durante il
keynote di Google che abbiamo seguito per voi in diretta e qualche dettaglio trapelato a margine dell’evento, possiamo iniziare a farci un’idea su cosa aspettarci da questo nuovo servizio cloud definito da più parti come
il Dropbox della musica che ci dovrebbe permettere di ascoltare la nostra collezione musicale da qualsiasi dispositivo connesso ad Internet.
Ecco allora un breve “elenco istantaneo” con 3 motivi per cui Google Music potrebbe essere un flop o un successo su cui si può iniziare a ragionare. Leggeteli tutti con attenzione e fateci sapere la vostra nei commenti: visto che a causa delle restrizioni regionali noi italiani non possiamo ancora utilizzare il servizio (attualmente accessibile tramite inviti solo in USA), almeno ne parliamo….
Perché Google Music potrebbe avere successo
Compatibilità universale – Google Music sarà accessibile ovunque e con qualsiasi dispositivo. Dai PC Windows ai Mac, passando per gli smartphone e i tablet Android, si arriva fino ai sistemi audio di nuova generazione presentati ieri da Google alla conferenza
Google I/O 2011. In un mondo sempre più connesso e sincronizzato, questa potrebbe essere una caratteristica di sicuro successo.
Catalogo e playlist – con la possibilità di caricare fino a 20.000 brani, importando con un solo click (tramite client desktop) le librerie di iTunes e Windows Media Player,e creare playlist personalizzate, Google Music offre agli utenti una maniera pratica, veloce e differenziata per fruire dei propri brani preferiti senza limiti. Proprio quello che cerca la gente.
È un’alternativa ad Apple – secondo molti, i servizi cloud musicali sono la prossima “cosa grossa” della Rete e Apple ne sta sicuramente preparando uno da integrare con iTunes. Considerato che la Casa della mela
è la nuova “cattiva” del reame informatico, molti utenti inizieranno a usare Google Music solo per non utilizzare il servizio di Apple e rimanere intrappolati sempre di più nel recinto di “zio Steve”.
Perché Google Music potrebbe essere un flop
Protezioni antipirateria – secondo
quanto riportato da ZDNet, Google sfrutterà la tecnologia del digital music watermarking per riconoscere i brani illegali caricati su Google Music e cancellarli dal servizio. Questa funzione, se realmente efficace, potrebbe portare lontani un bel po’ di utenti dal servizio musicale di “big G”.
Consuma troppe risorse – OK per i computer, chiudiamo un occhio per i tablet, ma usare uno smartphone per ascoltare musica in streaming è un vero suicidio se non si ha una presa di corrente nelle vicinanze. Salvo qualche prova o qualche dimostrazione per fare i fighi con gli amici, chi mai utilizzerebbe in maniera continua un servizio così usurante per la batteria del proprio telefonino?
Potrebbe diventare a pagamento – come annunciato ieri dal palco del Moscone Center, Google Music sarà gratis finché sarà in beta. Questo vuol dire che fra un po’ potrebbe anche diventare a pagamento, magari abbassando la soglia dei 20.000 brani oppure offrendo maggiore storage per gli utenti pay. Se ciò dovesse accadere a condizioni piuttosto sfavorevoli per l’utenza free, molti utenti non esiterebbero ad abbandonare il servizio di musica cloud di Google.
Voi che dite? Secondo voi questo
Google Music riuscirà a conquistare l’utente medio o sarà destinato a un triste quanto repentino declino? Diteci la vostra, magari dopo aver fatto un salto sul
sito ufficiale di Google Music.
#1cricolo
non avete preso in considerazione il fatto dei mb di banda disponibili delle attuali offerte internet!!!… tim 250 mb, vodafone 500 mb….troppo pochi!!!! e poi già su dropbox si può mettere la musica e ascoltarla avendo solo il programma installato nello smartphone!!!….niente di rivoluzionario se non la possibilità di una cache intelligente che salva nel telefono le canzoni più asoltate!!
#2@naqern
ottima osservazione. Staremo a vedere.
#3jamweb
mah io non uso neppure il servizio apple…
#4Cocco
Altra cosa da considerare: per quanto iTunes sia il "regno delle tenebre", ti dà la possibilità, in un solo ambiente, di gestire tutti i brani che hai già, ma anche di trovare e scaricare al volo (praticamente) qualsiasi altro brano/disco ti passi per la testa. E Grooveshark ha una libreria enorme ascoltabile persino senza definire alcuna utenza. Pare invece che gli accordi tra Google e le major della musica si stiano facendo difficili…
#5Alexandru Pruteanu
sapete quando sara disponibile anche in italia??
#6@naqern
purtroppo non ancora.
#7LoGnomo
Sarà un successo se faranno un' ottima pubblicità. Altrimenti penso che non ci sarà una grande diffusione
#8Esaone
…io preferisco il Private Cloud, non trasferisci i tuoi files nel mondo, e sopratutto non dovrei attendere 3 settimana per l'upload della mia libreria.
#9Hanna
A parer mio, troveranno il modo per caricare brani illegali e per usarlo gratuitamente.. Quindi, lo scopriremo solo vivendo 😉