“Internet? È roba vecchia”. Parola dei suoi creatori

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Avete capito bene: secondo i pionieri della Rete, internet sarebbe ormai un’infrastruttura obsoleta. A rivelarlo un articolo del Wall Street Journal. Nel 1969 Larry Roberts del Pentagon’s Advanced Research Projects Agency progettò un programma, destinato agli enti di ricerca, chiamato ARPAnet che avrebbe permesso a più computer di restare connessi tra loro anche a distanza. Per le decadi successive, Roberts ha provato, spendendo circa 340 milioni di Dollari, a migliorare la sua stessa tecnologia, arrivando però al punto che oggi come oggi è obsoleta.

“Non possiamo più contare su questa tecnologia, che è vecchia di quarant’anni” ha spiegato il programmatore che ora ha 69 anni. La sua ultima invenzione è un “router di flusso”, che non fa altro che analizzare il traffico di rete convogliando su “strade” diverse dati di pagine Web, e-mail, telefonate VoIP, e così via. Ma Roberts non è l’unico tra i “creatori” della rete a pensarla così.

myCUP, e la sanità “si fa semplice”

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Oggi parliamo di un’iniziativa molto bella chiamata myCUP: un software per cellulari che permette al cittadino di effettuare prenotazioni di visite ed esami direttamente dal proprio telefonino, collegandosi con gli sportelli Cup della propria Ausl, senza perdere tempo al telefono né spostarsi da casa. Spostare un appuntamento, prenotare o disdire una visita, così, utilizzando un normale telefonino, avverrà in pochi istanti, velocemente e con discrezione.

myCUP si rivolge al cittadino, in quanto il servizio consente ad un qualunque assistito di poter prenotare per sé e i propri famigliari visite ed esami strumentali in accordo con la disponibilità territoriale. In più si rivolge anche alle Aziende sanitarie locali, perché il servizio – totalmente informatizzato – permette una sensibile riduzione delle file agli sportelli.

Radiohead: “Fate voi il prezzo del nostro album”

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In tempi in cui i canali di vendita di musica tradizionale sono sempre più in crisi, le major stanno facendo di tutto per accaparrarsi maggiori fette di pubblico e, quindi, evitare che esso si rivolga alla pirateria. E così ci si imbatte in notizie molto particolari, come questa. I Radiohead, famoso gruppo musicale inglese, hanno deciso di far scaricare ai propri fan le tracce del nuovo album facendo scegliere loro quanto pagare.

Il nuovo album, “In Rainbows”, sarà disponibile sul loro sito ufficiale a partire dal 10 ottobre. Una volta aggiunte al carrello le tracce preferite, l’utente potrà – non è uno scherzo – scegliere quanto pagare. 0,99 centesimi di Dollaro, come per iTunes? 0,89 come il nuovo Amazon Mp3 Music Store? Di meno… oppure, perché no, di più?

Nuova Zelanda, i cittadini sceglieranno con un wiki la nuova legge di polizia

Che la Nuova Zelanda fosse un paese molto democratico con un’altissima qualità della vita era risaputo. Ma che i cittadini potessero votare e discutere la nuova legge di polizia di grazie a un Wiki… è pura fantascienza. La polizia del piccolo stato orientale, infatti, ha lanciato un Wiki che permette a tutti i cittadini di discutere e creare da zero il nuovo “police act”, la legge di polizia.

“La gente la chiama ‘democrazia estrema’, e forse ha ragione”, ha spiegato in un’intervista il sovrintendente Hamish McCardle, responsabile del progetto. “I cittadini sono i nostri clienti, e quindi a chi chiedere consigli, se non a loro?”.

Xp prolungato di cinque mesi. Problemi in Vista?

Dei problemi che sta affrontando Microsoft con gli utenti che, al posto di Vista, preferirebbero avere Windows Xp abbiamo parlato proprio pochi giorni fa. E ora, dall’azienda di Bill Gates, arriva una prima risposta: gli utenti troveranno nei negozi, fino a giugno del 2008, il sistema operativo Windows Xp. La decisione è avvenuta dopo le forti proteste degli utenti (e quindi dei produttori di computer) obbligati ad acquistare macchine con Windows Vista preinstallato.

Tra i problemi principali lamentati dagli utenti (soprattutto le aziende) quello della compatibilità del software (Vista non sarebbe compatibile con alcuni programmi), anche se Microsoft minimizza l’accaduto, confermado che Windows Vista è il sistema operativo più venduto nella storia, con oltre 60 milioni di licenze. E intanto da autorevoli commentatori continuano le critiche a Vista.

Myanmar alla ribalta internazionale grazie alla rete. E ora?

La scia di sangue che sta accompagnando la durissima repressione del governo birmano (pardon, del Myanmar) contro le migliaia di persone scese in strada per chiedere maggiore democrazia è stata accompagnata anche, come tutti sapete, da un totale oscuramento dei canali tradizionali d’informazione. Oltre alla “caccia al giornalista” (che ha portato, tra le altre cose, all’uccisione di un fotoreporter), la rete, i blog e le nuove tecnologie si sono rivelati fondamentali, forse per la prima volta, per far uscire dal Paese informazioni sulla tragedia che, altrimenti, non avremmo mai potuto avere.

Da ieri però, purtroppo, è impossibile connettersi a internet praticamente da ogni parte del Myanmar “a causa della rottura di un cavo sottomarino”, spiega il governo (ma sappiamo tutti che non è così). La strategia governativa, infatti, punta a non fare uscire dai confini nazionali informazioni sugli scontri e sulle migliaia di persone imprigionate e pestate a sangue (se non uccise).

Google e Yahoo! hanno rubato il nome alle tribù della Tanzania…?

GoogleYahoo

Google e Yahoo! avrebbero rubato il proprio nome da alcune tribù della Tanzania, e ora devono pagare. È quanto sostiene un uomo, in carcere a Houston per problemi legati all’immigrazione, che sta intentando una causa legale contro i due colossi di internet. In particolare, Google avrebbe rubato il nome alla tribù dei Gogo, mentre Yahoo! dagli Yao.

L’uomo, che si dice discendente (ma va?) di entrambe le tribù, ha chiesto ai due motori di ricerca di pagare, come risarcimento danni, 10mila dollari ad ogni membro delle tribù da oggi e, andando indietro, per le tre generazioni precedenti. Quante speranze ci sono che un giudice dia ragione a quest’uomo? Davvero poche. Però è curioso vedere come molti nomi di siti o servizi internet siano presi proprio da quelli di antiche tribù.

Dagli Usa un videogame per imparare a mangiare

Cibo

Quando la tecnologia e internet si mettono a servizio delle persone e dei loro problemi è sempre una bella notizia da raccontare. Negli Stati Uniti il problema dell’obesità infantile sta raggiungendo livelli record (circa il 20 per cento di tutti i ragazzi) e così la principale agenzia sanitaria del Paese ha deciso di lanciare un gioco online che possa insegnare ai bambini come nutrirsi correttamente.

Il gioco, “The Incredible Adventures of the Amazing Food Detective” (trad: le avventure incredibili del sorprendente detective del cibo) è stato progettato appositamente per i bambini tra i 9 e i 10 anni e li fa esercitare, in modo da istruirli, sulle buone regole di alimentazione. La vera novità è che invece di tenere incollati i bambini davanti al Pc per ore, però, dopo 20 minuti di tempo il gioco si disattiva, e il bambino non può più accenderlo a meno che non sia passata un’ora.

Arriva Wikipedia 2.0. Forse ci si potrà fidare

Wikipedia

Uno dei problemi principali di Wikipedia è quello del cosiddetto “vandalismo” ai danni di termini cosiddetti “sensibili”. La pagina di un politico come quella di un’azienda senza scrupoli o di una squadra di calcio, complice il fatto che Wikipedia è l’enciclopedia di tutti, può venire da tutti modificata liberamente con cambiamenti offensivi o fasulli. La comunità di moderatori fa ogni giorno un lavoro molto attento (spesso anche troppo attento – magari un giorno ne parliamo meglio) ma è molto difficile riuscire a filtrare tutte le varie frasi offensive (o notizie false) ai danni dei vari Prodi e Berlusconi.

Per questo, tra l’altro, molte voci da qualche tempo sono state protette e rese non modificabili. Ma non basta: per questo Wikipedia sta per lanciare un nuovo progetto, chiamato Wikiscanner, che permetterà ai lettori di capire immediatamente quali sono state le modifiche fatte a un determinato termine, nel corso del tempo, e quali sono state le motivazioni della modifica. Per adesso si tratta di un’indiscrezione, quindi ancora non sappiamo dirvi esattamente come funzionerà.

Vista o Xp, questo è il dilemma

VistaXp

Non so voi, ma diverse persone che conosco, dopo aver acquistato un nuovo computer con Windows Vista preinstallato, hanno fatto di tutto per cancellarlo e reinstallare Windows Xp. La pratica, sempre sconsigliata da Redmond, è diventata ora parzialmente “tollerata” da parte di Microsoft, che ha dato il via libera ai produttori di Pc di offrire l’opzione di un “downgrade” agli utenti che, con Vista preinstallato, vogliono passare a Xp.

Il programma, però, si riferisce solo alle macchine con Windows Vista Business o Ultimate e sta ai costruttori decidere se rendere disponibile anche l’opzione Xp. Tra le case, la Fujitsu ha già iniziato a distribuire computer nuovi comprensivi del cd di Windows Xp. Questa mossa, secondo molti, aiuterà piccole e medie imprese a comprare computer nuovi senza dover cambiare sistema operativo.

Mai più bollette&ricariche. Il cellulare diventa gratuito

Cellulare

Prendi un’azienda telefonica senza scrupoli, una buona raccolta pubblicitaria e ragazzi dai 16 ai 24 anni desiderosi di telefonare e mandarsi messaggini senza pagare un Euro. Pardon, un Pound. Ecco che arriva Blyk, il primo operatore gratuito al mondo che permetterà di telefonare, per adesso solo ai residenti in Inghilterra, senza pagare alcunché. Il costo della telefonata, infatti, sarà interamente coperto dagli sponsor.

L’abbonato potrà mandare gratis ogni mese 217 messaggi e fare 43 minuti di chiamate nazionali; in cambio, accetta di ricevere fino a sei Mms pubblicitari al giorno (quindi messaggi con foto e musica al proprio interno). Se, poi, superata la soglia, si vorranno fare altre chiamate o mandare altri messaggi, il cellulare funzionerà in modo “normale”: si potranno acquistare ricariche e telefonare fino al mese successivo.

Germania, “verboten” copiare cd o dvd

Cdcopy

In Italia non se n’è parlato molto, ma la Germania ha approvato venerdì scorso una legge molto controversa che rende illegale per gli utenti creare copie (anche di backup o per uso personale) di film e musica. Il Bundesrat, la camera alta del Parlamento, non ascoltando le associazioni dei consumatori ha approvato la legge, che rende illegale anche il solo detenere cd o dvd copiati senza permesso.

All’interno del provvedimento rientrano anche le registrazioni digitali di Iptv e programmi televisivi. Inutilmente i Verdi e altre associazioni di utenti e consumatori hanno cercato di rendere meno rigida la legge, soprattutto per non penalizzare troppo i più giovani e in generale gli utenti domestici, ma non c’è stato niente da fare. La legge entrerà in vigore nel 2008.

Un “mega-filtro” mondiale contro i pedofili

Imbuto

Di pedofilia su internet si parla a periodi alterni. Durante l’inverno ci sono stati molti scandali legati a MySpace o Second Life, ora invece tutto tace. Ma in realtà il pericolo è sempre imminente e non si ferma la lotta delle autorità competenti per cercare di arginare il problema. La scorsa settimana le polizie di undici paesi dell’Unione Europea si sono incontrate per progettare un filtro che impedisca ai pedofili e agli utenti della rete di accedere a pagine contenenti immagini, video o testi relativi alla pornografia infantile.

Creare un filtro in rete non sarà certamente facile. Per questo sarà necessario un accordo tra le polizie dei diversi paesi e gli internet provider degli stessi. Il filtro, spiegano gli organizzatori, sarà uno spazio ostile per coloro che vogliono commettere abusi contro i minori e un mezzo sicuro per tenere lontano anche gli utenti normali.