Microsoft Office, problemi di licenze e di trasferibilità

Microsoft Office 2013 problema trasferibilità licenze

Chi sceglie di acquistare Office 2013 dovrà essere ben consapevole del fatto che non sarà più possibile cambiare PC poiché, in tal caso, la licenza della suite d’ufficio risulterà invalidata.

È esattamente questo quanto è stato possibile apprendere in seguito alla pubblicazione dei termini di contratto relativi alla versione 2013 di Office nei quali, appunto, viene specificato che tutte le copie retail di Office 2013 sono indissolubilmente legate al computer su cui vengono installate la prima volta.

La licenza software viene ceduta in modo definitivo al computer con licenza. I componenti del software vengono concessi in licenza come singolo prodotto. Il licenziatario non potrà separare o virtualizzare i componenti e installarli su computer diversi.

Diversamente dalle precedenti versioni della gloriosa suite d’ufficio per le quali era sufficiente disattivare la licenza sul vecchio computer ed attivarla su quello nuovo la versione 2013 di Office impedisce di eseguire l’operazione in questione.

Apple iWatch brevetto

Apple, spunta il brevetto di un possibile iWatch

Apple iWatch brevetto

Oramai il fantomatico smart watch Apple, quello che per convenzione è stato identificato con il nome di iWatch, è sulla bocca di tutti e rumors sempre più insistenti suggeriscono che durante i prossimi mesi l’orologio intelligente di Cupertino farà la sua comparsa sul mercato.

Ad alimentare ulteriormente le indiscrezioni nel corso delle ultime ore è apparso in rete un brevetto per un device che, a quanto pare, rispecchia a grandi linee quelle che sono le presunte caratteristiche dell’iWatch.

Il brevetto, scoperto da AppleInsider, è stato presentato all’US Patent & Trademark Office nell’agosto del 2011, quindi ancor prima che i rumors sull’iWatch iniziassero a circolare.

Il dispositivo illustrato nel brevetto presenta linee decisamente futuristiche che vanno ben oltre quelle che sono le fatezze di un normale orologio.

Google Chromebook Pixel touch

Google annuncia Chromebook Pixel, il laptop touch basato su Chrome OS

Google Chromebook Pixel touch

A poche ore di distanza dalle indiscrezioni diffuse dal Wall Street Journal secondo cui Google avrebbe lanciato, nel corso del 2013, un laptop con schermo touch big G ha presentato ufficialmente il nuovo Chromebook Pixel.

Si tratta, così come suggerivano i rumors, del primo notebook basato su Chrome OS prodotto da Google stessa e che, diversamente da tutti quelli commercializzati sino a questo momento, risulta dotato di uno schermo ad altissima risoluzione e sensibile al tocco.

Lo schermo, vero fiore all’occhiello del laptop, è di proporzioni 3:2, in modo tale da agevolare la navigazione, è dotato di vetro Gorilla Glass e, così come già accennato, di display trouch screen permettendo quindi di navigare online e tra i contenuti del Chromebook a colpi di dita.

Superiore a quello dello straordinario MacBook Pro Retina da 13 pollici, lo schermo del Chromebook Pixel, da 12,85 pollici, presenta una risoluzione pari a 2560 x 1700 pixel con una densità di 239 PPI.

Display a parte il nuovo Chromebook totalmente made in Google presenta poi  un processore Intel i5 Dual Core 1.8GHz, 4GB di RAM, 32 GB o 64 GB di archiviazione interna (più disponibilità su Google Drive), 2 porte USB 2.0, mini display port, un lettore SD / MMC e una batteria da 59Wh per oltre 5 ore di lavoro.

Condividere file in sicurezza

SmartRM, condividere file in maniera sicura e con specifici utenti

Condividere file in sicurezza

Esistono diversi servizi web ed applicativi grazie ai quali è possibile condividere i propri file con alti utenti ma la maggior parte di essi non integrano un sufficiente numero di opzioni mediante cui tenere sotto controllo i propri documenti.

Nella maggior parte dei casi, infatti, chiunque ha la possibilità di accedere a tali file sfruttando i relativi collegamenti.

SmartRM, invece, è un servizio di condivisione file che, diversamente dalla maggior parte delle risorse analoghe, pone un occhio di riguardo nei confronti della privacy degli utenti.

Il servizio, nel dettaglio, risulta utilizzabile previa installazione di un apposito software gratuito ed open source per sistemi operativi Windows mediante cui effettuare l’upload dei propri file, “creare delle licenze” per ciascuno di essi e condividerli con amici, parenti e colleghi tramite link, email, social network, chiavetta USB o Dropbox.

Creando apposite autorizzazioni possono essere impostati specifici criteri di sicurezza per ciascun file in modo tale da evitare accessi non autorizzati.

creare gif immagini video

KickMyGraphics, creare GIF animate utilizzando video e immagini

creare gif immagini video

In rete risultano disponbili una gran quantità di programmi grazie ai quali è possibile creare delle GIF animate sfruttando immagini multiple ma sono davvero pochi gli applicativi che permettono di eseguire la medesima operazione a partire dai file video di interesse.

KickMyGraphics è uno di questi!

KickMyGraphics, infatti, è un software completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente, appunto, di creare GIF utilizzando i vari frame di un video ed offre anche l’opportunità di personalizzare le immagini animate settando opzioni quali la dimensione, la velocità dell’animazione e molto altro ancora.

Il software supporta una gran quantità di formati video e, per non far mancare proprio nulla, consente anche di lavorare su immagini e GIF già esistenti.

Utilizzare KickMyGraphics è molto semplice.

Chromebook touch screen

Google sta sviluppando un Chromebook touch screen

Chromebook touch screen

Delle presunte intenzioni di Google di immettere sul mercato un Chromebook touch se ne era già iniziato a parlare a novembre dello scorso anno quando, appunto, circolavano voci in merito alle intenzioni di big G di dare il via, entro la fine del 2012, alla produzione di un device di questo tipo.

Sino a questo momento non si era avuta più alcuna notizia ma nel corso delle ultime ore hanno cominciato ad impazzare online nuove voci a riguardo.

Stando a quanto reso noto dall’autorevole Wall Street Journal Google, a detta di fonti anonime ben informate e molto vicine all’azienda, starebbe sviluppando il suo primo Chromebook con tecnologia touch screen, una notizia questa che qualora fondata andrebbe a confermare un effetivo ulteriore adeguamento di big G a quelle che sono le tendenze del momento nel sempre più variegato e competitivo panorama dell’IT.

Steve Ballmer Surface vero business

Surface, per Steve Ballmer è un vero business

Steve Ballmer Surface vero business

Surface, il tablet della redmondiana che ha fatto la sua comparsa sul mercato nel corso degli ultimi mesi, è senz’altro un device di particolare rilevanza per Microsoft poiché oltre ad essere il primo completamente made in Redmond va a anche a configurarsi come quello ideato per mostrare, sia agli utenti sia ai produttori, tutte le grazie della neo interfaccia moderna di Windows 8.

Al momento non sono ancora stati distribuiti i numeri ufficiali inerenti le vendite, sia per quanto concerne la versione RT sia per quanto riguarda quella Pro, ma Steve Ballmer, intervistato da MIT Technology Review, ha comunque voluto dire la sua in merito a Surface, all’ingresso di Microsoft nel mercato hardware e all’esperienza unificata che la nuova piattaforma è in grado di offrire.

A detta di Steve Ballmer offrire il medesimo look and feel permette di ridurre la curva di apprendimento ed è in grado di creare una migliore esperienza di utilizzo, un dato questo che si rivela di fondamentale importanza considerando il fatto che ad oggi la maggior parte delle persone accede ai propri contenuti sfruttando differenti servizi e dispositivi.

In tal senso Surface rappresenta quindi il prodotto che Microsoft ha scelto per mettere in atto tale visione, come quello in grado di integrare al meglio software ed hardware.

Google Glass contest utenti USA

Google Glass, un contest permette di ottenerli in esclusiva a 1500 dollari

Google Glass contest utenti USA

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata nati da un concept presentato lo scorso anno, hanno compiuto, proprio nel corso delle ultime ore, un ulteriore ed importante passo avanti che sancisce il termine del loro essere destinati soltanto agli sviluppatori.

Google, infatti, ha esteso il programma a tutti gli utenti USA che, in tal modo, potranno partecipare ad un concorso per ottenere una versione di prova dei fantomatici, ma non troppo, occhiali per la realtà aumentata.

Per partecipare al contest tutto ciò che gli utenti in terra a stelle e strisce dovranno fare non sarà altro che rispondere su Google+ o su Twitter alla domanda “Cosa faresti se avessi i Google Glass?”.

La selezione, che avrà termine il 27 febbraio, pur essendo limitata non è gratuita.

Per poter testare le fattezze del dispositivo gli utenti scelti come vincitori dovranno poi sborsare una cifra pari a 1500 dollari.

cloud storage windows 8

RainbowDrive: gestire SkyDrive, Google Drive e Dropbox su Windows 8

cloud storage windows 8

A gennaio abbiamo avuto modo di fare la conoscenza, qui su Geekissimo, di Cumulo, un applicativo specifico per Windows 8 mediante cui gestire, in maniera semplice e direttamente da un’unica posizione, i vari servizi di cloud storage utilizzati.

A causa di un design un po’ troppo confusionale alcuni utenti potrebbero aver trovato Cumulo poco intuitivo e potrebbero quindi essere interessati ad una soluzione alternativa come nel caso di RainbowDrive.

Da poche ore a questa parte, infatti, su Windows Store è stato aggiunto RainbowDrivem, un applicativo gratuito e specifico per l’ultimissimo sistema operativo della redmondiana che, appunto, risulta decisamente ben più semplice da utilizzare rispetto a Cumulo.

RainbowDrive supporta, per il momento, tre servizi di cloud storage: SkyDrive, Google Drive e Dropbox.

L’applicativo, una volta lanciato, permette all’utente di selezionare i servizi di cloud storage di interesse, di fornire le relative credenziali e di effettuarvi l’accesso, il tutto mediante un’interfaccia utente moderna ed invitante (ad inizio post ne è disponibile uno screenshot illustrativo).

Gestore appunti clipboard Windows

MyClip, ottimizzare l’utilizzo della clipboard di Windows copiando più porzioni di testo

Gestore appunti clipboard Windows

Esistono una miriade di appositi applicativi grazie ai quali è possibile incrementare il proprio grado di produttività al PC ma i gestori della clipboard di Windows che, così come ben noto, risulta abbastanza limitata, sono senza alcun dubbio tra i più utili in tal senso.

Qui su Geekissimo di strumenti di questo tipo ne abbiamo già recensiti diversi ma qualora foste alla ricerca di un’ulteriore alternativa allora potreste prendere in considerazione l’idea di utilizzare MyClip.

Si tratta di un software completamente gratuito, di natura open source e perfettamente compatibile con tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta in uso, consente di ampliare la capacità della clipboard dell’OS copiando e memorizzando più porzioni di testo e mettendo a disposizione dei suoi utilizzatori ulteriori ed interessanti funzioni.

iOS 6.1.2 risoluzione bug Exchange

Apple rilascia iOS 6.1.2, sistema Exchange ma non le password di sblocco

iOS 6.1.2 risoluzione bug Exchange

Nel corso delle ultime ore Apple ha rilasciato iOS 6.1.2, un ulteriore aggiornamento per l’ultima versione della sua piattaforma mobile per iDevice che va a risolvere alcuni dei bug lamentati dagli utenti e riconosciuti da Cupertino stessa giorni fa.

La scorsa settimana, infatti, diversi utenti avevano segnalato che la versione 6.1 di iOS risultava afflitta da un grave bug di sicurezza mediante cui aggirare la schermata di blocco dell’iPhone permettendo quindi il libero accesso all’iDevice ad eventuali malintenzionati.

Unitamente al bug in questione Microsoft aveva poi sottolineato come iOS 6.1 fosse in grado di provocare un sovraccarico dei server di posta elettronica basati su Microsoft Exchange Server 2010 e un utilizzo eccessivo delle risorse.

Con la versione 6.1.2 di iOS Apple va quindi a porre rimedio ai malfunzionamenti ma, attenzione, non a tutti.

Ubuntu tablet

Ubuntu approda anche su tablet

Ubuntu tablet

Su computer è disponibile praticamente da sempre e su smartphone e su TV ha iniziato a muovere i suoi primi passi in tempi recenti ma su tablet, invece, Ubuntu è sbarcato soltanto da poche ore a questa parte.

Canonical, infatti, ha presentato il sistema operativo in una versione dedicata proprio alle “tavolette”.

Con la presentazione, accompagnata da un apposito video visionabile dopo il salto e mediante cui vengono illustrate tutte le principali caratteristiche e funzioni del nuovo prodotto, Canonical ha fatto sapere che la preview dell’OS sarà disponibile su Nexus 7 e Nexus 10 a partire da domani, giovedì 21 febbraio.

Nell’attesa grazie alla presentazione è stato comunque possibile apprendere che la nuova interfaccia tablet per Ubuntu è in grado di girare senza alcun tipo di problema su device con hardware entry level ma che per potersene servire al meglio è consigliabile avere una configurazione che preveda almeno una CPU dual-core Cortex A15 con 2 GB di RAM a corredo, 8 GB di memoria dedicata all’archiviazione dei dati, e uno schermo che va dai 7 ai 10 pollici e che supporti il multi-touch a 4 dita.

Per la configurazione di fascia alta viene invece suggerito un ARM quad-core o un Intel x86, 4 GB di RAM, 8 GB di memoria e un display fino a 12 pollici con multi-touch fino a 10 dita.

Apple attacco hacker Mac Java

Apple, attacco hacker ai sistemi Mac

Apple attacco hacker Mac Java

Gli stessi hacker che nei giorni scorsi hanno attaccato TwitterFacebook nel corso delle ultime ore si sono dati da fare anche con Apple mettendo a segno un piano tanto raffinato quanto organizzato e decisamente ben più pericoloso rispetto ai precedenti.

Il veicolo tramite il quale è stato sferrato l’attacco è, ancora una volta, un bug di Java.

L’exploit, infatti, è stato messo a segno attraverso un sito per sviluppatori di software visitato da alcuni dipendenti dell’azienda di Cupertino.

Gli hacker hanno sferrato il loro attacco sfruttando un plug-in del browser web sviluppato per Java.

Il problema è stato tuttavia limitato a pochi dipendenti ed Apple assicura che nessun dato interno è stato compromesso.

Alternativa Esegui Windows

Run-Command, una valida e più efficiente alternativa al comando esegui di Windows

Alternativa Esegui Windows

Su Windows, come ben saprà la maggior parte di voi lettori di Geekissimo, mediante il comando Esegui è possibile accedere al registro di sistema, può essere visualizzata la licenza d’uso dell’OS e possono essere eseguite diverse altre operazioni semplicemente digitandone il relativo comando.

Il comando Esegui si rivela quindi molto utile in una gran varietà di circostanze ma ciò non esclude il fatto che alcuni utenti possano essere stufi di dover digitare, volta dopo volta, il comando relativo all’operazione che si desidera eseguire.

Per far fronte alla cosa è possibile ricorrere all’utilizzo di un apposito ed interessante strumento alternativo quale Run-Command.

Trattasti di un pratico tool gratuito che consente di sostituire in tutto e per tutto l’Esegui di Windows mettendo a disposizione dei suoi utilizzatori diverse funzionalità e caratteristiche extra.