monitorare traffico internet

Network Usage, monitorare il traffico dati su Windows 8

monitorare traffico internet

Chi, per svariate ragioni, necessita di tenere sotto controllo il traffico dati della propria connessione ad internet potrà trovare particolarmente utile ricorrere all’utilizzo di uno strumento ideato appositamente a tal scopo.

Di risorse grazie alle quali eseguire tale tipo di operazione ne esistono diverse ma nel caso in cui, cari lettori, foste alla ricerca di uno strumento specifico per Windows 8 allora Network Usage potrebbe proprio fare al caso vostro.

Network Usage è infatti un applicativo utilizzabile solo e soltanto sull’ultimissimo sistema operativo di casa Redmond che può essere scaricato gratuitamente direttamente da Windows Store e che, una volta in uso, permette di monitorare la quantità di dati inviati e ricevuti dal dispositivo di rete.

Così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot illustrativo annesso ad inizio post, Network Usage presenta un’interfaccia utente moderna ed in pieno stile Windows 8 che facilita l’impiego dell’applicativo anche da dispositivi touch.

Condivisione file stessa rete

Filedrop, condividere file tra computer Windows e Mac connessi alla stessa rete

Condivisione file stessa rete

Chi, per un motivo o per un altro, si ritrova spesso a dover condividere file con amici, parenti e colleghi ma è stufo di sfruttare sistemi quali servizi di cloud storage e cartelle condivise potrebbe prendere in seria considerazione l’idea di utilizzare una risorsa quale FileDrop.

Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo immediatamente!

FileDrop è un client desktop specifico per sistemi operativi Windows e Mac che consente, in maniera totalmente gratuita, di trasferire in modo semplice e veloce i file da un computer all’altro cercando altre installazioni FileDrop sulla stessa rete alla quale si è connessi.

Nascondere finestre aperte Windows

Window Hider, nascondere con o senza password le finestre aperte

Nascondere finestre aperte Windows

Avere più finestre aperte sul desktop è cosa abbastanza comune, specie nel caso in cui venga utilizzato un solo monitor.

Tenendo conto di ciò nel caso in cui una tra le finestre aperte contenga informazioni sensibili come, ad esempio, le coordinate della propria carta di credito e qualora ci si ritrovi ad utilizzare il computer in un ambiente in cui risultano presenti più persone potrebbe essere utile ricorrere all’utilizzo di un apposito strumento mediante cui impedire agli altri la visualizzazione, accidentale o meno, di tali dati.

A tal proposito Window Hider si rivela sicuramente un valido tool.

Window Hider, infatti, è un software completamente gratuito, di natura portatile ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, appunto, permette di nascondere le finestre aperte applicandovi, eventualmente, una password.

Window Hider agisce nascondendo completamente le finestre selezionate ed elimina la necessità di portarle in primo piano e poi ridurle ad icona nella barra delle applicazioni.

Stephen Elop tablet Nokia

Il tablet Nokia è in cantiere, parola di Elop

 Stephen Elop tablet Nokia

Delle presunte intenzioni di Nokia di immettere sul mercato un proprio tablet se ne parla già da qualche tempo a questa parte, in particolare in seguito al rapporto di partnership instaurato tra la finlandese e Microsoft per la produzione dei terminali appartenenti alla gamma Lumia.

Tuttavia se sino a qualche tempo fa c’erano ancora diverse incertezze in tal senso nel corso degli ultimi giorni Stephen Elop ha provveduto a sgombrare il campo da ogni dubbio.

Al momento non si sa come e non si sa neppure quanto ma Nokia prima o poi presenterà un suo tablet, parola del CEO della finlandese.

Senza far giri di parole Elop ha infatti dichiarato “Non abbiamo annunciato alcun tablet ad oggi, ma è qualcosa a cui stiamo guardando molto da vicino. Stiamo studiando il mercato ora che Microsoft ha introdotto il suo tablet Surface, stiamo provando ad imparare ed a capire quale sia la strada giusta per partecipare”.

Wine per Android

Wine permetterà di eseguire applicazioni Windows su Android

Wine per Android

Wine (Wine Is Not an Emulator), il software che permette di eseguire applicazioni Windows su altri sistemi operativi (Linux, Mac OS X, FreeBSD e Solaris), si prepara a sbarcare su smartphone e tablet basati su Android con lo scopo originario di far girare anche sui device mobile del robottino verde di big G le applicazioni pensate per l’OS della redmondiana.

A dare il grande annuncio è stato Alexandre Julliard, lo sviluppatore originario del progetto, che nel corso del Free and Open source Software Developers’ European Meeting (FOSDEM) a Bruxelles ha mostrato il funzionamento di Wine per Android.

Durante il meeting Julliard ha effettuato una dimostrazione su un MacBook con Linux e un emulatore Android.

Allegare file gmail

Cloudy, allegare file su Gmail da qualsiasi servizio web e di cloud storage

Allegare file gmail

Google Drive, il servizio di cloud storage reso disponibile da big G, è stato recentemente integrato in Gmail permettendo quindi agli utenti di allegare file alle email selezionandoli direttamente dalla “nuvola”.

Tale feature si rivela molto utile in una gran varietà di circostanze ma chi utilizza un servizio di cloud storage differente come, ad esempio, Dropbox o Box potrebbe ritenere tale funzionalità poco interesante.

Per il momento Gmail non permette di selezionare allegati da ulteriori servizi di cloud storage ma è comunque possibile ovviare alla cosa ricorrendo all’utilizzo di Cloudy.

Si tratta di un’estensione specifica per Google Chrome e pensata appositamente per far fronte a tale problematica.

Quest’estensione, infatti, dopo essere stata installata permette di allegare file alle proprie email su Gmail selezionandoli da un gran numero di servizi di cloud storage e non tra cui oltre a Google Drive risultano compresi Dropbox, Box, Facebook, Instagram, Flickr, Evernote, Github e molti altri ancora.

Creare font

BirdFont: creare fonts personalizzati su Windows, Mac e Linux

Creare font

Uno tra i fattori più incidenti sulla buona riuscita della commercializzazione di un proprio prodotto o servizio è senza alcun dubbio l’utilizzo di un logo accattivante per il marchio e, a tal proposito, la scelta di un buon font è sicuramente molto importante.

Sfruttando infatti un font non adatto o che non è in grado di valorizzare nel miglior modo possibile il logo si rischia di dare una cattiva impressione ai propri potenziali clienti rendendo il look del marchio poco adatto al tipo di attività svolta o, ancora, poco professionale.

Tenendo conto di ciò chi, tra voi lettori di Geekissimo, piuttosto che scegliere tra le svariate raccolte di fonts disponibili di default sul computer, tra quelle scaricabili gratuitamente in rete o, ancora, acquistabili online preferisce ricorrere all’impiego di un qualcosa di ben più personale e congeniale può prendere seriamente in considerazione l’idea di utilizzare BirdFont.

Si tratta di un software freeware, di natura open source ed utilizzabile su sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux che, appunto, consente di creare fonts personalizzati partendo praticamente da zero e sfruttando la grafica vettoriale.

Per creare un font personalizzato è sufficiente selezionare la voce New annessa alla scheda Menu visualizzabile dopo aver avviato il software.

HP Pavilion 14 Chromebook

HP lancia Pavilion 14, il primo Chromebook di Hewlett-Packard

 HP Pavilion 14 Chromebook

Anche Hewlett-Packard ha scelto di seguire la strada già intrapresa da Samsung, Acer e Lenovo e nel corso delle ultime ore ha presentato e lanciato ufficialmente negli Stati Uniti il suo Chromebook HP Pavilion 14.

Si tratta di un computer portatile appartenente alla serie Pavilion che va a configuarsi come un prodotto pensato, in primis, per tutti coloro che di solito operano in mobilità e sfruttando servizi online di varia tipologia.

Il Chromebook HP è dotato di un display da 14 pollici con risoluzione pari a 1366×768 pixel (presenta quindi dimensioni più ampie rispetto alle altre soluzioni concorrenti), ha un peso di circa 1,7 chilogrammi ed è grande 34,7 x 2,1 x 23,8 centimetri.

Google Play Music Windows 8

gMusic, Google Play Music a portata di Windows 8

Google Play Music Windows 8

Google Play Music è un servizio targato big G da poco disponibile anche in Italia che consente agli utenti di accedere alla propria libreria musicale, costituita sia dai brani acquistati sullo store sia da quelli importati dal computer, da qualsiasi browser web o device mobile Android.

Al fine di poter accedere a Google Play Music in maniera comoda e rapida da Windows 8 e, sopratutto, al fine di poter gestire facilmente la riproduzione di quelli che sono i brani musicali d’interesse è però stato ideato gMusic, un applicativo in grado di rispondere esattamente allo scopo in questione.

Si tratta di una risorsa totalmente gratuita, specifica per l’ultimissimo sistema operativo della redmondiana e scaricabile direttamente da Windows Store, che, così come già accennato, permette di accedere alla propria libreria online di Google Play Music e di ascoltare i brani musicali preferiti senza dover, per forza di cose, sfruttare il browser web.

L’applicativo presenta un’interfaccia utente semplice, accattivante ed in perfetto stile con il nuovo OS Microsoft da cui selezionando la “piastrella” di riferimento è possibile accedere a tutte le canzoni, a quelle maggiormente ascoltate ed alle playlist e visualizzare la propria raccolta musicale suddivisa per artisti, per album e per generi.

Backup

Data Backuper, un’ottima soluzione per il backup su Windows

Backup

La maggior parte degli strumenti che permettono di creare copie di backup di file e cartelle non ne salvano la loro struttura originaria.

Questo sta a significare che, ad esempio, se è stato eseguito il backup di tre cartelle archiviate su partizioni differenti sarà necessario collocarle manualmente nella loro posizione originaria quando ne verrà eseguito il ripristino.

Per far fronte a questo problema è però possibile ricorrere all’utilizzo di Data Backuper, un software completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di creare copie complete di backup del disco fisso, di effettuare dei backup degli elementi selezionati e, ancora, di specifiche partizioni, il tutto salvando la struttura originaria dei file.

Disinstallare programmi

Should I Remove It?, scoprire quali programmi disinstallare e perchè

Disinstallare programmi

Di software che permettono di disinstallare i programmi presenti sul computer in uso ne esistono davvero tanti ma nella maggior parte dei casi risultano tutti uguali tra loro mettendo a disposizione dell’utente quelle che sono le classifiche funzionalità di base offerte, di default, da Windows.

Chi tra voi lettori di Geekissimo è alla ricerca di uno strumento di questo tipo in grado però di “differenziarsi dalla massa” potrebbe prendere in considerazione l’idea di utilizzare un tool quale Should I Remove It?.

Quest’applicativo, totalmente gratuito e perfettamente compatibile con tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) permette si di disinstallare i software presenti sul PC ma, diversamente da tutte le altre risorse analoghe, aiuta l’utente a decidere quali programmi rimuovere dall’OS.

Should I Remove It?, infatti, effettua una scansione del sistema e propone poi all’utente l’elenco dei programmi in uso indicando quali rimuovere e fornendo tutta una serie di interessanti informazioni correlate.

Google accordo vicino Commissione Europea

Google, accordo raggiunto con gli editori francesi

Google accordo editori francesi

Le “incomprensioni” tra Google e l’editoria francese possono finalmente dirsi concluse poiché dopo mesi e mesi di scontri ed accuse reciproche big G è finalmente riuscito a trovare un accordo con la Francia .

Sulla falsariga dell’editoria belga il presidente francese Francois Hollande ha infatti siglato un accordo con Eric Schmidt, l’executive chairman di Google, mediante cui è stato messo un punto, si spera definitivo, alle polemiche degli ultimi tempi e grazie al quale l’editoria francese ha ora a propria disposizione ben 60 milioni di euro da investire.

Il nocciolo della questione verteva, prevalentemente, sulla distribuzione di notizie mediante Google News, un servizio particolarmente apprezzato dagli utenti dell’intero globo terrestre per avere accessoimmediato a notizie dell’ultim’ora.

Secondo gli editori transalpini il merito del successo di Google News, almeno per quanto riguarda il territorio francese, è in primis da attribuire ai quotidiani online ragion per cui big G avrebbe dovuto contribuire economicamente in tal senso.

Google intesa antitrust europa

Google, presentate le proposte all’antitrust europeo

Google intesa antitrust europa

Lo scorso mese Google aveva siglato un accordo con la Federal Trade Commission al fine di mettere un punto al procedimento legale che ha visto big G al centro di svariate indagini da parte dell’antitrust statunitense per accuse di abuso di posizione dominante, per l’attuazione di pratiche miranti a penalizzare la concorrenza e per l’applicazione di restrizioni imposte ad alcuni inserzionisti.

In Europa, però, le cose potrebbero andare in maniera differente, così come aveva lasciato intendere, giorni fa, il commissario Joaquin Almunia.

A tal proposito, nel corso delle ultime ore ci sono stati ulteriori sviluppi.

Stando a quanto emerso pare infatti che i vertici di Google hanno inviato a Bruxelles un pacchetto di proposte per siglare un “armistizio” con le autorità antitrust dell’Europa procedendo sulla falsariga di quanto già fatto in terra a stelle e strisce.

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Kim Dotcom darà 10 mila euro a chi riuscirà ad hackerare Mega

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Da poche settimane a questa parte è online Mega, il successore di Megaupload che dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti ma al quale, nonostante ciò, sono già state rivolte diverse denunce per attività illecite, o presunte tali.

Kim Dotcom, però, continua a sottolinearlo: Mega è un servizio sicuro ed affidabile poiché l’algoritmo che protegge i contenuti è inviolabile.

Al fine di rafforzare la sua tesi e, ovviamente, anche nel tentativo di dimostrate a tutti la veridicità delle sue affermazioni, Kim Dotcom ha deciso, così come emerso nel corso delle ultime ore, di assegnare 10 mila euro a chiunque riesca ad hackerare la sua neo piattaforma.

In un tweet pubblicato da Dotcom si legge infatti: “Mega’s open source encryption remains unbroken! We’ll offer 10,000 EURO to anyone who can break it. Expect a blog post today”.