Google intesa antitrust europa

UE, Google ha 4 mesi per modificare la sua privacy policy

Google ultimatum UE privacy policy

Un paio di giorni fa si era iniziato a discutere nuovamente circa quelle che potrebbero essere state le evoluzioni relativamente alla questione Google, privacy policy rinnovata e decisioni e considerazioni dell’UE.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View, a seguito delle indagini del CNIL, è stata invitata dalla Commissione Europea a rettificare la propria privacy policy al fine di tutelare nel miglior modo possibile la privacy degli uetnti.

Nello specifico è stata inviata una lettera a Larry Page firmata dai garanti europei ed in cui sono presenti 12 punti dettagliati miranti a pilotare le modifiche che Google dovrà applicare alla sua privacy policy.

Nella lettera a Google viene chiesto di sviluppare notifiche informative sulla privacy su tre livelli, di sviluppare presentazioni interattive per poter esplorare facilmente i contenuti della privacy, di aggiungere ino più dettagliate in merito all’utilizzo dei dati con impatto significativo sugli utenti, di rendere accessibile i dati da mobile e di assicurarsi che gli utenti passivi vengano correttamente informati.

PlagSpotter, un servizio web per scoprire chi copia i propri contenuti online

Chi possiede un blog o, in linea ben più generale, uno spazio online sicuramente si sarà ritrovato, almeno una volta, a dover fare i conti con utenti “copioni” che, riga dopo riga, ripropongono le stesse informazioni contenute nei post originari spacciandole per proprie.

A tal proposito già in altre occasioni, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di appositi tool grazie ai quali scoprire la presenza di eventuali duplicati dei propri post in rete ma nel caso in cui foste alla ricerca di uno strumento nuovo, semplice e, sopratutto, disponibile direttamente online e senza scaricare alcunchè sul computer in uso allora PlagSpotter è sicuramente il tool più adatto.

Si tratta infatti di un recente servizio web che, in modo totalmente gratuito e senza richiedere alcun tipo di sottoscrizione, consente di individuare i duplicati online dei propri post semplicemente immettendone l’url nell’apposita barra di ricerca visualizata e cliccando poi sul pulsante Search Duplicates.

Obscurity, nascondere file su Mac in un’app mascherata da cartella

Più volte, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di appositi tool grazie ai quali preservare l’accesso a specifici file e cartelle su Windows onde evitare che eventuali utenti malintenzionati o, molto più semplicemente, poco discreti possano metter mano a file e dati di una certa rilevanza.

Avere a portata di mano risorse di questo tipo può infatti rivelarsi molto utile in tutti quei casi in cui ci si ritrovi a dover condividere la propria postazione multimediale anche con altri utenti.

Oltre che su OS Windows l’utilizzo di risorse di questo tipo potrebbe rivelarsi particolarmente interessante anche su Mac.

In tal caso, di risorse gratuite, perfettamente funzionanti ed adibite allo scopo in questione ce ne sono sicuramente molte meno e Obscurity è una di queste.

Obscurity, infatti, è un piccolo e praticissimo programmino totalmente gratuito utilizzabile su Mac OS X che, una volta in uso, permette di nascondere i propri file agli occhi altrui creando cartelle in apparenza vuote facendo doppio click su di esse o selezionando il comando Apri dal menu accessibile previo click destro del mouse.

Google ricerca globale

Google: ora anche Drive, Calendar, Gmail etc sono inclusi nei risultati di ricerca

Google ricerca globale

Anno dopo anno Google Search sta andando sempre più a configurarsi come uno strumento di ricerca globale grazie al quale gli utenti che sono soliti servirsi dei servizi offerti dal gran colosso di Mountain View hanno la possibilità di individuare e di accedere non soltanto alle informazioni di interesse ma anche a quelli che sono i propri dati ed il recente annuncio di big G ne è la più pratica dimostrazione.

Nel corso delle ultime ore, infatti, big G ha fatto sapere di aver arricchito l’esperienza di ricerca online mediante Google Search poiché d’ora in avanti tra i risultati di ricerca saranno disponibili anche i contenuti provenienti da Drive, Calendar, Gmail e da tutti gli altri servizi di big G.

Trattasi quindi di una ricerca estesa che prende i risultati anche da quelli che sono i documenti dell’utente.

Truffe online più diffuse

Microsoft: “Congratulazioni, hai vinto” è la truffa online più diffusa

Truffe online più diffuse

A tutti o comunque a molti sarà capitato, navigando online, di ritrovarsi dinanzi il fatidico messaggio Congratulazioni, hai vinto ed eventuali varianti.

I più accorti avranno senz’altro evitato di cliccarci su consapevoli, appunto, della non veridicità della dichiarazione e delle conseguenti perdite di tempo alle quali è possibile andare incontro.

Per i meno acuti, invece, la situazione potrebbe essere andata in maniera differente o almeno così pare stando a quelli che sono i dati recentemente forniti da Microsoft e facenti riferimento a quelle che sono le truffe online più popolari.

Così come segnalato dalla redmondiana, infatti, la fatidica visualizzazione del messaggio “Congratulazioni, hai vinto” corrisponde, nella maggior parte dei casi, ad una tra le più diffuse truffe online che da anni continua a mietere vittime in rete, specie tra gli utenti meno accorti e tra quelli più creduloni.

Foxconn minori catene di montaggio

Foxconn, minori nelle catene di montaggio

Foxconn minori catene di montaggio

Foxconn, l’azienda cinese salita più volte agli onori della cronaca non solo perchè impegnata nel fabbricare componenti per la Apple ed altri importanti gruppi, ma anche, e sopratutto, per gli scandali inerenti le condizioni lavorative dei suoi dipendenti.

Settimane fa, ad esempio, a causa delle troppe pressioni sulla qualità finale dell’iPhone 5, del poco addestramento professionale ricevuto e delle ferie completamente cancellate i lavoratori di Foxconn avevano proclamato uno sciopero nel tentativo di far sentire le loro ragioni.

Questa volta, invece, l’ultimo scandalo Foxconn riguarda la presenza di minori nelle linee produttive.

Dopo l’esecuzione dei classici controlli in una fabbrica di Yantai, nella Cina nord-orientale, è infatti emerso che sono stati impiegati alcuni “tirocinanti” aventi un età compresa tra i 14 ed i 16 anni.

ModernBack Changer, impostare un’immagine personalizzata per la Start Screen di Windows 8

Le opzioni disponibili per personalizzare la visualizzazione della nuova Start Screen di Windows 8, l’ultimo ed attesissimo sistema operativo reso disponibile da Microsoft che verrà lanciato ufficialmente tra pochi giorni, sono diverse.

Nonostante ciò e nonostante sia quindi possibile modificare colore e tema grafico della Start Screen e cambiare la grandezza e la predisposizione dei live tiles non si ha però l’opportunità di scegliere un’immagine personalizzata così come invece, ad esempio, viene concesso per lo sfondo del desktop.

Di default, purtroppo, non è possibile ovviare in alcun modo alla cosa ma ricorrendo però all’utilizzo di una risorsa extra quale ModernBack Changer si.

ModernBack Changer, infatti, è un software totalmente gratuito e specifico per Windows 8 che, una volta in uso, permette, appunto, di impostare un’immagine personalizzata come sfondo per la schermata iniziale del nuovo OS, il tutto in maniera molto semplice e, soprattutto, molto rapida.

FileMind, gestire file su Windows in maniera semplice e veloce

Gestire in maniera pratica ed immediata i file archiviati sulla postazione multimediale in uso e molto importante ed avere a portata di mano un tool che faciliti l’esecuzione dell’operazione in questione può rivelarsi davvero molto utile in svariate circostanze.

È questo il caso di FileMind, un software completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che permette, appunto, di gestire i propri file in maniera facilissima facendo della semplicità il suo punto di forza.

Microsoft Surface: pezzi, prezzi e pubblicità

Microsoft Surface

Stando alle ultime informazioni disponibili Microsoft ha pianificato la produzione di un numero decisamente elevato dei suoi tablet Surface o almeno così pare attenendosi ai dettagli dati dai fornitori asiatici.

Microsoft, infatti, ha effettuato ordini per realizzare dalle 3 alle 5 milioni di unità di Surface per il quarto trimestre dell’anno.

Considerando i dati in questione se ne deduce quindi che Microsoft Surface farà il suo ingresso sul mercato in grande stile e che non è destinato ad essere soltanto una “rapida apparizione”, almeno non secondo le aspettative della redmondiana.

Per riuscire a raggiungere il prestigioso obiettivo Microsoft ha quindi dato il via ad una massiccia campagna di marketing in TV e nelle strade di diverse città degli Stati Uniti, dove il tablet tablet sarà commercializzato nei principali store a partire dalla mezzanotte del 26 ottobre.

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

P2P, gli utenti che scaricano contenuti illegali sono anche quelli che comprano di più

Gli utenti che scaricano file illegali sono quelli che comprano di più

Lo hanno sempre sostenuto, e continuano tutt’ora a farlo, le major appartenenti al mondo del cinema ed a quello della musica ed associazioni di vario tipo: scaricare film, musica e video dalle reti di file sharing è una procedura che provoca danni economici irreparabili.

Coloro che scaricano contenuti da internet in maniera illegale infatti, nella maggior parte dei casi, non sono intenzionati a procedere all’acquisto dei medesimi contenuti sotto forma legale.

La recente indagine condotta dall’American Assembly, un’organizzazione indipendente affiliata alla Columbia University, ha però offerto un altro e ben diverso punto di vista della situazione.

Google Q4 2012

UE, Google dovrà cambiare privacy policy

Google policy privacy CNIL

Quando lo scorso marzo Google applicò delle sostanziali modifiche alla sua privacy policy facendo in modo che per gli utenti fosse sufficiente dare un unico consenso per poter trattare i dati provenienti da tutti i suoi servizi in molti espressero le proprie perplessità a riguardo.

Infatti se per Google la faccenda andava a configurarsi come un sistema mediante cui facilitare la vita a tutti i suoi innumerevoli utenti per altri, specie per l’Unione europea, la novità introdotta dal gran colosso delle ricerche in rete avrebbe potuto mettera a serio rischio la privacy degli internauti.

La disponibilità di numerosi dati potrebbe infatti permettere di riconoscere facilmente l’identità di qualcuno pur restando questa formalmente anonima.

In un secondo momento, tenendo conto di ciò, i garanti della privacy dell’UE chiesero a Google di sospendere il nuovo regolamento in attesa di una valutazione, una richiesta questa che venne ignorata da big G.

Norton Satellite: eseguire la scansione di Dropbox, dei feed di Facebook e dei file locali

Considerando la sempre maggiore diffusione dei servizi di cloud storage grazie ai quali condividere documenti e tenendo anche conto della possibilità offerta agli utenti di condividere informazioni di vario genere mediante quelle che sono le principali risorse di social networking prestare un maggior grado di attenzione ad eventuali file e collegamenti dannosi è sicuramente molto importante onde evitare di andare incontro a fastidiose e spiacevoli sorprese, così come nel caso dei malware, che potrebbero compromettere il corretto funzionamento della postazione in uso.

Un’ottima soluzione mediante cui evitare di andare incontro a situazioni di questo tipo potrebbe essere quella di ricorrere all’utilizzo di Norton Satellite, a patto però che venga impiegato l’ultimissimo sistema operativo di casa Redmond.

Perfect365, ritoccare e migliorare volti in pochi click

Chi sa destreggiarsi senza problemi tra le varie funzionalità offerte dai programmi per effettuare operazioni di fotoritocco sicuramente avrà avuto ben pochi problemi nel dover modificare foto ed immagini applicandovi le dovute correzioni.

Chi è però meno pratico in tal senso potrebbe avere l’esigenza di utilizzare un applicativo in grado di eseguire le medesime operazioni delle risorse professionali ma, a differenza di queste, in maniera ben più semplice ed immediata.

È questo il caso di Perfect365, un software gratuito (sono disponibili anche versioni a pagamento comprensive di features extra) ed utilizzabile senza alcun tipo di problema per tutti i sistemi operativi Windows, compreso l’ultimissimo Windows 8, e su Mac grazie al quale sarà possibile migliorare nel giro di pochi secondi le foto e, nello specifico, quelle in cui sono ritratti dei volti, applicando tutta una serie di effetti correttivi mediante cui rimuovere imperfezioni del viso, macchie, segni del tempo e molto altro ancora.

Oltre a poter eseguire le operazioni in questione Perfect365, previo click sugli appositi comandi, permetterà anche di esaltare sguardi e sorrisi, applicare maquillage e sottolineare tratti interessanti del volto.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, rimborsi in arrivo per gli utenti vittima del cartello degli ebook

Amazon rimborso ebook

In seguito all’indagine condotta, non molto tempo addietro, dal Dipartimento di Giustizia staunitense e conseguenzialmente alle varie grane emerse facenti riferimento agli editori è ora giunto il momento di mettere la parola “fine”, o almeno così sembrerebbe, al presunto cartello istituito nella vendita dei libri digitali.

Durante le ultime ore, infatti, Amazon ha fatto sapere ai suoi utenti, mediante l’invio di apposite e-mail, che presto verrà reso disponibile un rimborso per tutti coloro in possesso di un account che tra aprile 2010 e maggio 2012 abbiano effettuato l’acquisto di ebook distribuiti dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster.

Le tre case editrici in questione hanno infatti deciso di patteggiare portando i giudici ad emettere una sentenza grazie alla quale potrà essere messo un punto alla vicenda.

Il fatto che le case editrici in questione abbiano deciso di patteggiare si traduce, per gli utenti, in un rimborso risarcimento tra 0,30 e 1,32 dollari.