Perché Linux non ha avuto – fino ad ora – la stessa fortuna di Windows? Perché è gratuito

Linux

“La maledizione di essere gratuito”. Potrebbe riassumersi in questa breve frase il pensiero di Vlad Dolezal, studente di psicologia, secondo cui Linux è un eterno terzo (di gran lunga lontano dal secondo, Mac Os X, che è a sua volta di gran lunga lontano dal primo, Windows) nella lotta tra sistemi operativi. La maggior parte delle persone, spiega Dolezal, additano ai sistemi pre-installati sui computer la ragione principale. Da studente di psicologia, però, cerco di guardare oltre e vedo qualcosa che gli altri non vedono: la gratuità del sistema operativo del pinguino, infatti, porta le persone a pensare che il prodotto non abbia un grande e reale valore.

La natura umana, infatti, è solitamente molto sospettosa nei riguardi di ciò che arriva gratuitamente o con troppa facilità. Immaginiamo di avere un amico con un nuovo computer in cui deve decidere quale sistema operativo installare. Noi gli consiglieremo Linux, mentre un terzo amico gli consiglierà Windows. Linux è gratuito, bene. Windows costa centinaia di euro però può averlo in un Cd pirata, e quindi diventa gratuito.

La “Silicon Valley” e i quartier generali dei colossi dell’informatica

La maggior parte delle aziende che operano nel campo informatico sono situate nella zona meridionale di San Francisco, denominata “Silicon Valley” (in italiano “valle del silicio”) proprio per la grande concentrazione di industrie legate ai semiconduttori e ai computer.

La prima azienda di elettronica nacque nel lontano 1939, era la Hewlett-Packard, e rimase quasi completamente isolata fino agli inizi degli anni 50, quando la zona conobbe il massimo sviluppo.
Ad oggi si contano più di mille aziende, se cliccate sull’immagine in alto potrete avere una panoramica completa di tutta la regione.

Scendiamo un po più nel particolare, non siete curiosi di vedere come sono esteticamente i quartier generali dei colossi dell’informatica?

Google: Partiamo dal motore di ricerca più famoso del mondo, esteticamente molto avveniristico, l’interno dell’edificio è arredato in modo originale con lampade colorate, giganteschi palloni di gomma, divani rossi.
All’interno della struttura si trovano anche numerosi servizi e luoghi di ritrovo per i dipendenti come ad esempio ambulatori medici, bar e una sauna, non a caso, il Googleplex è stato nominato il miglior luogo al mondo dove lavorare.

“Togliete da Wikipedia quelle immagini di Maometto”. Parola di 180mila musulmani

Islam

La popolare enciclopedia Wikipedia sta, al momento, rifiutando di togliere dalle proprie pagine alcune immagini di Maometto considerate offensive nel mondo musulmano. Pensate che l’enciclopedia ha ricevuto oltre 180mila lettere di protesta, ma al momento non c’è stato nulla da fare. Le immagini, in particolare, sono presenti all’interno delle localizzazioni europee di Wikipedia, e sono tratte da miniature persiane e ottomane datate tra il quattordicesimo e il sedicesimo secolo.

L’Islam, lo ricordiamo, vieta qualsiasi rappresentazione del profeta Maometto. Gli autori dei diversi post, in ogni caso, non vogliono cedere alle pressioni che arrivano dal mondo musulmano, e hanno risposto che chi si ritiene offeso da queste immagini può semplicemente evitare di consultare le pagine delle versioni europee dell’enciclopedia. Una risposta, dunque, abbastanza forte e decisa.

Cosa starà preparando Microsoft per il 27 febbraio 2008?

Cosa starà preparando Microsoft per il 27 febbraio 2008?

Gatta ci cova, mi viene da pensare se mi reco sul sito www.opensourcehero.com è ovviamente un progetto Microsoft, ma cosa verra rivelato il 27 febbraio? Ha per caso a che fare con il lancio di Adobe Air previsto per fine mese? Oppure si tratta di un aggiornamento di Silverlight, l’ambiente di programmazione sul quale a Redmond hanno scommesso parecchio. Se fosse cosi, vorrebbe dire che Microsoft ha anticipato i tempi per il rilascio della seconda versione del software, la 1.0 è stata rilasciata il 4 settembre. In questa seconda versione dovrebbero venire integrati i Common Language Runtime e Dynamic Language Runtime che permetterà a Silverlight di gestire anche applicazioni scritte con gli strumenti di sviluppo della piattaforma Microsoft .Net

E se, invece, la sorpresa tenuta in caldo da Microsoft riguardasse qualcosa inerente una nuova generazione di interfacce utente (basate su linguaggio Xaml, eXtensible Application Markup Language, lo standard proposto da Microsoft per la progettazione di interfacce) pensata per incontrare le esigenze di fruizione su larga scala di “new media” virtuali e interattivi?

Le reliquie di San Vincenzo, la spazzatura di Napoli e i vostri acquisti più “pazzi” su eBay

Reliquie

Avete mai acquistato un oggetto particolarmente strano su eBay? La domanda potrebbe sembrare abbastanza banale, ma leggendo certe notizie probabilmente non lo è. L’Osservatorio di Telefono Antiplagio ha infatti denunciato al Vaticano il grosso commercio (illegale, ovviamente) di tutta una serie di reliquie dei santi (dalle ciocche di capelli di Santa Teresa di Gesù Bambino a un brandello della tunica di Santa Rita da Cascia, da un frammento osseo di Padre Pio al “Kit Sant’Ignazio”).

Non stiamo parlando di “falsi” (che pure ce ne sono tanti), ma di un vero giro d’affari illegale di reliquie trafugate da chiese sperdute, tombe o siti archeologici. I vertici di eBay assicurano di essere a conoscenza del problema e di aver allestito “una task-force di esperti per bloccare questo commercio”. Anche se, almeno questa mattina, scrivendo “reliquie” nel campo di ricerca si continua a trovare davvero di tutto.

Il PC consuma elettricità anche da spento

Il PC consuma elettricità anche da spento

Sono quelle cose che si danno per scontate, ma che per i più non lo sono affatto. A quanto pare i pc desktop consumano energia elettrica anche da spenti. È quanto emerge da un’inchiesta realizzata dal mensile AF Digitale. I tecnici della rivista, infatti, alle prese con la misurazione dell’energia elettrica assorbita da una quindicina di computer da tavolo, sono rimasti sbalorditi nel vedere che gli apparecchi consumano anche quando sono spenti. Dopo vari controlli incrociati e misurazioni ripetute è arrivata la conferma:

In realtà, anche quando tutte le ventole sono ferme e le spie spente, insomma è tutto completamente spento, una parte della scheda madre resta accesa, in attesa di un’eventuale pressione del tasto di accensione o di segnali dalla rete. Il risultato è che mediamente gli apparecchi misurati consumano da spenti intorno ai tre watt, ed in alcuni casi si arriva anche al doppio. L’utente finale comunque si trova in bolletta solo 1,4 euro all’anno per ogni watt.

Il sito della AvSoft Technologies “hackerato”

Il sito della AvSoft Technologies “hackerato”

Un avviso a tutti i naviganti (sembro la signorina del 1530 ), il sito web della compagnia d’antivirus AvSoft Technologies è stato “hackerato”, defacciato, crackato ditelo come vi pare, ma in sostanza è stato inserito del codice maligno nelle pagine web, che installa un software malevolo nel vostro computer.

La sezione Download è la parte del sito della AvSoft’s S-cop, colpita, e dove risiede il codice, più precisamente è una iFrame injection, dice Robert Thompson capo dell’ufficio ricerca della software house. La tecnica consiste nell’aprire un iFrame invisibile all’utente, che reindirizza il visitatore su un altro client server, il quale tenta di installare un software maligno sul computer della “vittima”

Charmburka, il burka-Bluetooth

BurkaBT

In un periodo in cui torna alla ribalta, in Turchia come in Olanda, il problema del velo indossato dalla donne di religione islamica vi segnalo un progetto interessante quanto provocatorio: CharmingBurka, il burka-Bluetooth. Si tratta di un progetto nato dalla collaborazione tra alcuni artisti e il MIT Media Lab, per non far mai calare l’attenzione su un indumento che, a detta di molti, sarebbe un vero simbolo di oppressione nei confronti delle donne.

Cosa fa esattamente questo burka-Bluetooth? Dall’esterno è ovviamente un normale burka, che copre interamente la donna lasciandole solo una piccola grata all’altezza della bocca per permetterle di respirare. All’interno, però, ha una tecnologia che permette di inviare la propria foto della donna a tutti i cellulari Bluetooth che si trovano nelle vicinanze. Per la serie: non puoi vedermi, ma se mi vieni vicino puoi ricevere la mia foto.

Scopri quanti domini sono ospitati sullo stesso Ip con myIPneighbors

MyIPneighbors è un interessante servizio che ci permette di conoscere quali sono i nostri “vicini” di Ip.
Già perchè ad un unico indirizzo Ip non corrisponde sempre un solo dominio, e myIPneighbors ci mostra tutti quei siti web che sono ospitati sulla stessa macchina o che comunque rispondono allo stesso indirizzo Ip

L’interfaccia è semplice immediata, basta inserire nell’apposito campo l’indirizzo del sito web e vi verrà mostrata una pagina contenente i link di tutti i domini ospitati sullo stesso Ip,e direttamente dal frame sulla destra è possibile visualizzarli senza dover aprire una nuova pagina.
Il risultato non deve però essere preso alla lettera, ma consideratelo come poco più di una curiosità.

Trucco per vedere ed analizzare le statistiche dei feed dei blogger più famosi

Le statistiche relative agli iscritti ai Feed Rss di un blog sono dati importanti per comprendere quanto questo sia seguito e apprezzato dalla platea di internet, analizzare bene interessi e abitudini degli iscritti è inoltre fondamentale per migliorarne l’usabilità ed il traffico generato sia in quantità che in qualità.

Uno dei migliori servizi per compiere un accurata analisi degli iscritti ai Feed Rss, per coloro che utilizzano Feedburner, è Feed Analysis, vediamo come funziona.

Rottura di un cavo sottomarino, internet ancora “in ginocchio” in India e Medio-Oriente

Backbone

Ci vorrà almeno una settimana, forse anche di più, per il ripristino totale dei servizi internet in Medio Oriente e in India, che come probabilmente saprete si sono interrotti da mercoledì a causa della rottura di due cavi sottomarini in fibra ottica. Secondo quanto riporterebbero alcune agenzie di stampa, la rottura ha bloccato il 70 per cento della rete egiziana e il 60 per cento di quella indiana, andando a colpire anche (in ogni caso in misura minore) Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Oman, Qatar, Bangladesh e Sri Lanka.

Le principali compagnie di telecomunicazioni hanno annunciato che in questi giorni si stanno verificando anche disagi per le chiamate internazionali. La rottura del cavo si è verificata nel tratto di mare che va tra Alessandria d’Egitto e Palermo, a circa 10 chilometri al largo della città africana. Ancora non è chiara la causa dell’incidente: c’è chi parla di una nave che avrebbe ancorato per errore i grandi cavi fluttuanti, spezzandoli, e chi, invece, dà la colpa alle terribili condizioni atmosferiche e del mare. Ma perché il danno è così grave?

Il modo più semplice per installare Mac Os X 10.5.1 sul proprio Pc senza Hack

Qualche tempo fa vi abbiamo spiegato come costruire un “hackintosh”, ovvero un computer sul quale poter installare il celebre sistema operativo della Apple.
Il processo era lungo e complesso, richiedeva tanta pazienza e soprattutto una grossa competenza nel campo, e comunque il risultato era in molti casi lontano dall’essere definito soddisfacente a causa di varie incompatibilità hardware riscontrabili.

Secondo Lifehacker è da oggi possibile installare Mac Os X su un qualsiasi computer con un processore Intel con la stessa facilità con cui si installa su una macchina Apple, senza agire da linea di comando; la differenza rispetto al primo metodo sta nel rendere il nostro sistema idoneo all’installazione tramite alcune modifiche BIOS.
Il computer sul quale è stato installato Mac Os X aveva le stesse caratteristiche hardware indicate nel primo post, quindi non è assicurato che il procedimento funzioni su tutti i PC Intel con SSE3 o superiori.
Va comunque precisato che installare Leopard su una macchina non Apple, pur possedendo il cd d’installazione è un operazione illegale, da eseguire a proprio rischio e pericolo.

I (primi) dieci anni di Mozilla

Storia_Firefox

Tanti auguri a Mozilla (l’azienda statunitense che produce il sempre più famoso browser Firefox) che proprio in questi giorni sta compiendo i suoi primi dieci anni di vita. Una storia fatta di alti e bassi, di difficoltà e grandi successi iniziata nel 1998, quando Netscape Corp. annunciò di voler rilasciare al pubblico il codice del suo prodotto di punta, Netscape Communicator 5. Prodotto che, così, sarebbe diventato open-source. La decisione avvenne in un periodo in cui il browser Netscape era il più utilizzato, con oltre 65 milioni di utenti il 90 per cento di mercato nel settore educational.

All’epoca, però, Netscape costava circa trenta dollari, mentre il suo avversario, Internet Explorer, era distribuito gratuitamente all’interno di Windows 95 e del successivo Windows 98. Così, Netscape decise di focalizzare le sue attenzioni sul mercato delle aziende, dando via il browser gratuitamente e dando la possibilità ai volontari di migliorarne il codice. La parola Mozilla, all’epoca, simboleggiava semplicemente l'”user agent” di Netscape, il nome che un browser utilizza per contattare un server Web. Nessuno pensava che quella parola così strana, Mozilla, sarebbe diventata un tempo una delle più fiorenti aziende della Silicon Valley.