Google sta pianificando un motore di ricerca di nuova generazione

Al contrario di quanto sostenuto dal fondatore di Volunia durante la presentazione della sua discussa creatura, i motori di ricerca non sono rimasti immutati nel corso degli anni. Google, ad esempio, è diventato un ecosistema di servizi in continua evoluzione capace di fornire risultati assai diversi da quelli proposti, non solo qualche anno, ma qualche mese fa. Dalle parti di Mountain View, però, stanno lavorando a qualcosa di ancora più grosso. Qualcosa destinato a rivoluzionare completamente il sistema di ricerca che conosciamo oggi.

Durante un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, il search executive di “big G”, Amit Singhal, ha infatti rivelato che Google sta lavorando ad un motore di ricerca di nuova generazione in grado di fornire risultati adeguati a “come le persone percepiscono il mondo”. I primi cambiamenti dovrebbero essere integrati nel motore di ricerca già a partire dai prossimi mesi, ma per la vera rivoluzione si parla di un’attesa che potrebbe durare anni.

Arriva Google Play, il nuovo mega store di big G

A sorpresa di tutti, Google, nel corso delle ultime ore, ha annunciato e reso disponibile un riferimento remoto unico nel quale, d’ora in avanti, risultano riuniti l’Android Market, Google eBook Store, Google Music e Google Movies e che prende il nome di Google Play.

Il nuovo ed unico servizio reso disponibile da big G, a differenza di quanto precedentemente offerto, consente di scaricare i contenuti d’interesse rendendoli immediatamente disponibili su PC, su smartphone e su tablet, il tutto senza bisogno di alcun processo di sincronizzazione poiché basato sul cloud.

Nel dettaglio, tutti i contenuti dell’universo Google sono quindi identificati in modo univoco ma i servizi offerti restano invariati e la nuova organizzazione, inoltre, ne dovrebbe consentire un maggior grado di fruibilità, grazie anche alla neo possibilità di effettuare ricerche su tutti i canali simultaneamente.

Come cancellare la cronologia di Google

Anche voi, come l’Unione Europea, siete preoccupati della nuova privacy policy di Google? Temete che tutti i dati raccolti dal colosso di Mountain View attraverso il vostro account personale non siano tutelati a dovere? Allora prendetevi cinque minuti di tempo e scoprite insieme a noi come cancellare la cronologia di Google.

La cronologia Web è un archivio online in cui Google raccoglie tutti i dati delle ricerche effettuate dall’utente per fornire risultati e servizi personalizzati a quest’ultimo, in base ai suoi gusti e le sue preferenze. Sembra bello, ma può rappresentare un rischio per la privacy. Ecco come liberarsene.

  • Collegarsi alla pagina principale di Google ed effettuare il login con il proprio account;
  • Cliccare sul proprio avatar nella barra nera in alto a destra e selezionare la voce Impostazioni account dal menu che compare;
  • Cliccare sulla voce Prodotti (sulla sinistra);

Google: 11 trucchi per le ricerche da conoscere assolutamente

Per molti di noi, la pagina bianca di Google rappresenta l’inizio di ogni giornata, lavorativa o ludica, in Rete. Tutti utilizziamo questo celebre motore di ricerca per trovare le informazioni che ci servono, eppure non si smette mai di imparare nuovi comandi e soluzioni che possono rendere più precisi i risultati forniti da “big G”.

Qualche esempio? Qui sotto trovate 11 trucchi per le ricerche di Google da conoscere assolutamente, alcuni abbastanza noti, altri meno, ma tutti fondamentali per un geek che vuole trarre il massimo da questo formidabile strumento online. Provateli tutti e fateci sapere quale vi è piaciuto di più.

Frasi tra virgolette – cercare dei termini racchiudendoli fra virgolette permette di cercare frasi esatte e non singole parole chiave che potrebbero fornire risultati più dispersivi.

  • Esempio: “Hello World”

Escludere una parola – usando il simbolo meno, è possibile escludere un termine dai risultati delle ricerche. Utile quando si devono cercare termini piuttosto generici e si vogliono perfezionare le proprie ricerche.

  • Esempio: distro linux -ubuntu

Google: i doodle natalizi dal 1999 ad oggi, quale preferite?

È scientificamente provato, noi geek non sentiamo l’atmosfera del Natale fin quando sull’home page di Google non compare un doodle addobbato a festa. Approfittiamo quindi del giorno dopo Natale (S. Stefano, per gli amici intimi) per fare un piccolo viaggio nella memoria e ripercorrere velocemente la storia dei Natali targati “big G”.

Qui sotto trovate i doodle natalizi dal 1999 ad oggi: 12 anni di immagini in cui il logo di Google si è trasformato popolandosi di pupazzi di neve, stelle, lucine e animaletti di vario genere. Sfogliamoli insieme e diteci qual è il vostro preferito.

1999

2000

2001

Google si addobba per Natale con un doodle musicale (e non solo)

Lo ammetto, non sono uno che ama particolarmente le continue trasformazioni del logo di Google (a parte quello dedicato a Freddie Mercury e pochi altri) ma devo dire che il doodle di oggi mi ha colpito positivamente. Il tema, ovviamente, è quello del Natale e i suoi tratti caratteristici sono l’interattività e la musica.

Il logo che Google ha scelto per oggi si presenta con sei pulsanti colorati che, una volta premuti, scatenano la magia del Natale sul motore di ricerca più famoso del mondo, oscurando il suo sfondo e trasformando le lettere della scritta Google in tante luminarie natalizie. Il tutto impreziosito, e reso ancora più simpatico, dalla riproduzione in sottofondo della musica di Jingle Bells, il brano natalizio per antonomasia.

Google dona oltre 100 milioni di dollari in beneficenza

Nonostante i venti di crisi che spirano in tutto il mondo, i colossi del mondo informatico continuano a macinare miliardi di dollari. Ma per fortuna di vecchi Scrooge ce n’è pochi nella Silicon Valley e così può capitare che un’azienda come Google decida di contribuire a delle nobili cause in giro per il mondo donando oltre 100 milioni di dollari in beneficenza. Di questi 100 milioni, 40 sono stati destinati a quattro “cause” che Google ha particolarmente a cuore:

  • L’insegnamento delle discipline scientifiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) con il finanziamento degli studi per oltre 3 milioni di futuri scienziati e ingegneri;
  • L’istruzione per le ragazze in Africa, dove un maggior grado di istruzione significa meno di probabilità di contrarre l’HIV/AIDS e stipendi più alti del 25%. In questo caso, il finanziamento è destinato a 10.000 ragazze nei Paesi in via di sviluppo.
  • La crescita attraverso la tecnologia, perché una tecnologia accessibile dà opportunità di lavoro e sviluppo per qualsiasi Paese. Si calcola che nei Paesi a basso e medio reddito, un aumento minimo del 10% nella penetrazione di Internet porta a un aumento dell’1,4% nella produzione economica.
  • Lotta alla schiavitù moderna e al traffico di esseri umani, un finanziamento che aiuterà più di 12.000 persone di non cadere vittima di soprusi e non finire nella terribile condizione di schiavi del 2000.

Google lancia +1: il pulsante per raccomandare i migliori risultati di ricerca

Con l’avvento delle risorse di social networking e, sopratutto, conseguenzialmente all’inserimento delle preferenze espresse dagli utenti direttamente nei risultati offerti dai principali motori di ricerca, Google, il gran colosso del web, lancia ora +1, una nuova funzionalità che, risultando una sorta di risposta al pulsante Like di Facebook, permette di condividere rapidamente le raccomandazioni in merito ai risultati di ricerca ottenuti.

Il pulsante Gogole +1, nello specifico, verrà visualizzato direttamente accanto ai risultati di ricerca (link, siti web e pubblicità) offerti da Google Search per cui, cliccandovi su, sarà possibile esprimere la propria preferenza (al momento giusto e, sopratutto, nel modo corretto) nei confronti dei migliori contenuti in modo tale da consigliarli ad altri utenti.

Street Views entra nel Colosseo, ora i monumenti sono su Google Maps

Continuano le novità all’interno del mondo Google. Street View la piattaforma di Google che vi permette di girovagare per il mondo grazie alle foto scattate dalle Google Car, da oggi ci porta all’interno del Colosseo. Il monumento per eccellenza di Roma, ora è visitabile all’interno, direttamente dal proprio PC, infatti, in pochissimi click è possibile muoversi all’interno del monumento simbolo della capitale.

Non c’è solo il Colosseo su Google Maps, infatti, chiunque volesse navigare le Terme di Diocleziano, la Via Appia, il colle Palatino, la cattedrale di Santa Maria del Fiore e la famosa Ponte Vecchio a Firenze non dovrà fare altro che collegarsi al proprio Google Maps e iniziare a ricercare il monumento di suo interesse.

Google lancia Talk Guru – una chat di domanda/risposta in Gmail

Da poche ore, Google ha reso disponibile un’altra splendida funzionalità, stiamo parlando di Google Talk Guru, una chat di domanda/risposta disponibile direttamente da Gmail.

Quale è la sua funzionalità?

Talk Guru è un servizio sperimentale che si propone di rendere migliore e più rapida la ricerca da parte dell’utente nell’enorme database di Google. Grazie a tale utility, è possibile cercare risultati sportivi, previsioni meteo, definizioni, traduzioni e tanto altro semplicemente ponendo una domanda attraverso la chat di Gmail.

Arriva Think Quarterly: la rivista trimestrale online targata Google

Regalando un vero e proprio effetto sorpresa, o quasi, a tutti i più accaniti navigatori della grande rete e, ancor di più, a tutti coloro che, giorno dopo giorno, setacciano il web alla ricerca di news ed argomenti interessanti riguardanti il mondo dell’IT, Google, nelle ultime ore, ha reso disponibile online un nuovo ed interessante progetto denominato Think Quarterly.

Si tratta di una vera e propria rivista online a pubblicazione trimestrale che, concepita per essere “uno spazio per respirare in un mondo trafficato” così come affermato da Matt Brittin, Operations Managing Director di Google UK e Irlanda, costituisce una straordinaria realizzazione in Flash da parte del gran colosso delle ricerche online al cui editing e design ha provveduto l’agenzia The Church of London.

I doodles di Google sono ora protetti da brevetto

Capita spesso, utilizzando Google come strumento per eseguire le proprie ricerche online, di imbattersi negli oramai celebri doodles, vale a dire i simpatici “scarabocchi” realizzati dal gran colosso di Mountain View applicati, in corrispondenza di specifiche ricorrenze, in sostituzione al logo effettivo della società e di cui, spesso e volentieri, abbiamo avuto modo di parlare qui su Geekissimo.

I doodles, generalmente tanto fantasiosi quanto, al tempo stesso, accattivanti, d’ora in poi, però, non saranno più dei semplici “scarabocchi”, così come sopra citato, ma bensì delle vere e proprie creazioni corredate da brevetto!

Infatti, dopo un’attesa durata circa 10 anni, Google ha finalmente ottenuto il brevetto 7,912,915 per i suoi doodles che è stato depositato questo Martedi presso l’USPTO.