Sergey Brin e sua moglie hanno donato $500.000 a Creative Commons

Creative Commons

Solitamente, una volta raggiunta la notorietà, la fama e il successo, la maggior parte delle persone perdono interesse in quelli che prima erano i valori in cui credevano, ad esempio libertà di pensiero, di creazione e distribuzione delle proprie opere e idee. Evidentemente, per Sergey Brin, uno dei co-fondatori di Google, e la sua consorte, non è stato così, visto che il mantenimento dei suoi valori fondamentali (e di quelli di Larry Page, suo amico e co-fondatore) continua a rispecchiarsi tutt’oggi in ogni servizio lanciato dal motore di ricerca più famoso al mondo.

Google Translate arriva a tradurre fino a 51 lingue insieme

Google Translate

Evidentemente il periodo estivo in casa Google è molto proficuo per quanto riguarda le novità. E’ sempre vero l’estate che Google ci presenta delle importanti novità riguardo i suoi servizi internet. Non si tratta solo di nuovi prodotti ma anche di aggiornamenti dei vecchi prodotti, aggiornamenti che si rendono necessari al fine di avere un prodotto sempre all’avanguardia e con un ottimo impatto sugli utenti che lo andranno ad utilizzare in futuro.

Bene, oggi ci troviamo a parlare di Google Traslate. Come sapete, il famosissimo servizio di traduzione di Google vi permette di tradurre intere pagine WEB o interi siti da una lingua ad un’altra. Non si limita solo alle pagine web, ma anche, come normale che sia, ai frammenti di testo. Google Translate è migliorato moltissimo dalla sua prima versione, oggi siamo arrivati ad avere la possibilità di tradurre ben 51 lingue.

Google Chrome OS: nuovi presunti screenshots. Per voi sono reali o fake?

Il sito Internet Mashable ha pubblicato una serie di screenshots che potrebbero immortalare Chrome OS, il discusso sistema operativo di Google, in azione.

Sono foto reali o fake? Questa domanda ormai riecheggia da qualche ora su tutta la rete ma, nonostante il giudizio di tanti pseudo-esperti pronti a giocarsi un occhio sostenendo l’una o l’altra tesi, la realtà è che nessuno di noi può sapere quale sia la risposta esatta (progettisti e sviluppatori di Chrome OS a parte).

L’unica cosa che possiamo fare è affidarci al nostro intuito, buono o meno buono che sia. Ed è proprio questo che noi oggi tenteremo di fare, sottoponendovi delle tesi sul perché questi screenshots potrebbero essere veri o falsi.

Prima di entrare nel vivo della questione, però, eccovi la lista completa delle foto. Sennò di che parliamo, di aria fritta?!

Bing VS Google: utilizziamo i due motori di ricerca contemporaneamente per scoprire il migliore

bing vs google

Google o Bing? Bing o Google? Tutti e due. Questa la salomonica decisione dalla quale sono nati due servizi online dai nomi più che eloquenti: Google-Bing e Bing VS Google. Entrambi atti a soddisfare la crescente curiosità della popolazione geek nei confronti di un motore di ricerca che, nei progetti “matrimoniali” di Microsoft e Yahoo!, dovrebbe combattere lo strapotere di Google sulla grande rete.

Due motori di ricerca in uno? No, meglio: due motori di ricerca uno contro l’altro. Il metodo ideale per mettere a confronto due prodotti che molto presto diventeranno acerrimi nemici e, proprio come i sistemi operativi e i browser, metteranno intere schiere di utenti le une contro le altre (in maniera squisitamente dialettica, eh!).

Come in tutti i servizi del genere – che non sono certo nati ieri – basta digitare i termini di ricerca nell’apposita barra, premere il tasto Invio e “bam”: i due search engine concorrenti si ritrovano uno di fronte all’altro, in un’unica pagina Web divisa in due, fornendo agli utenti la possibilità di consultarli e paragonarli come non avrebbero mai potuto fare visualizzandoli in schede o finestre differenti.

Facebook compra Friendfeed, questa è davvero una notizia bomba

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Facebook ne sta facendo di strada, diavolo se è vero. Dopo aver scavalcato MySpace, raggiungendo gongilioni di utenti, ha portato a termine davvero un colpaccio. Si tratta di una notizia dell’ultim’ora, infatti, però è confermata, dato che è presente sia nella sezione stampa di Facebook, sia negli highlits di Friendfeed. Ebbene si, ora questo servizio, FriendFeed, fa interamente parte di Facebook.

I dettagli dell’operazione, attualmente non si conoscono, però è davvero un evento dato che l’intero staff di FriendFeed viene inglobato negli uffici di Facebook, ed all’interno di esso sono presenti diversi vip di google, come il creatore di Gmail. Mark Zuckerberger, CEO di Facebook non ha nascosto l’ammirazione per il servizio comprato, che ritiene un semplice ed elegante servizio per la condivisione delle informazioni.

Google spinge le sue Apps facendo leva sulle persone

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Che Google stia cercando in ogni modo negli ultimi tempi di aumentare la penetrazione della propria suite Apps all’interno delle aziende non è affatto un mistero. Dopo aver rimosso il logo Beta dai propri loghi, Google ha pensato bene di comprare spazi pubblicitari su 4 cartelloni posizionati su strade percorse, normalmente, da impiegati e dirigenti di aziende per recarsi presso il proprio posto di lavoro a New York, Boston, Chicago e San Francisco, indicando ogni giorno della settimana piccole pillole “di saggezza” sui motivi per cui sarebbe per loro vantaggioso passare a Google Apps.

La trovata pubblicitaria è inserita all’interno della campagna Going Google di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. Going Google ha anche un sito web che, prendendo spunto dai sistemi utilizzati da Firefox per diffondere l’utilizzo del proprio prodotto, offre i più svariati metodi di diffusione del messaggio di Google, da Twitter/Facebook o da template per realizzare email preconfezionate da inviare ai propri colleghi fino a depliant da stampare e attaccare nel proprio ufficio.

BigG regala da tempo alle istituzioni scolastiche il pacchetto Apps gratuitamente per 2 anni. All’interno di Going Google vi è, inoltre, uno sforzo extra diretto alle istituzioni scolastiche ed il blog di Google Enterprise parla spesso di scuole, nonostante queste apportino direttamente pochi soldi ai propri bilanci. E il motivo di questa particolare filantropica apprensione quale dovrebbe essere?

Google acquista On2 Technologies, inevitabili novità in arrivo

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Da diversi giorni, in casa Google, bolliva qualcosa in pentola, come d’altronde ci si poteva facilmente aspettare in questo periodo di cambiamenti e grandi novità.

Google infatti, mediante un comunicato stampa, ha annunciato sul suo blog ufficiale di aver concluso l’accordo per l’acquisizione dell’impresa On2 Technologies, la nota società attiva nel settore della compressione video, il tutto per 106,5 milioni di dollari.

On2 Technologies costituisce una rinomata società titolare di alcune importanti tecnologie quali ad esempio VP3, VP4, VP5, TrueMotion VP6, TrueMotion VP7 e TrueMotion VP8, riportando tra i suoi principali clienti nomi del calibro di Nokia, Sony, Skype e molti altri.

Google Chrome si sincronizzerà. E la privacy?

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Google Chrome aveva stupito diversi utenti per la mancanza di una caratteristica che a molti sembrava abbastanza ovvia: la possibilità di sincronizzare i propri bookmark tra diverse postazioni utilizzando un account Google.

La mancanza era sentita in modo più netto pensando che lo stesso BigG, solo qualche anno fa, aveva offerto un simile servizio come estensione di Firefox (Google Browser Sync). Questo prodotto permetteva, a chiunque lo installasse, di salvare i propri bookmark e condividerli tra più postazioni. Con l’uscita di Firefox 3, Google aveva interrotto lo sviluppo e il supporto di questa applicazione senza addurre alcuna precisa motivazione. E’ abbastanza palese il fatto che Google abbia interrotto il mantenimento di questa estensione di Firefox per concentrarsi sul proprio browser.

Come Geekissimo ha evidenziato qualche giorno fa, un membro del team di sviluppo di Google ha posto comunque fine a questa attesa annunciando che nel giro di poche settimane sarà disponibile all’interno di una nuova beta di Google Chrome un servizio in grado di sincronizzare i bookmark del browser, ma non solo.

Google ed Apple sono nemici, adesso è ufficiale

Google ed Apple sono due aziende concorrenti, adesso è ufficiale. Forse, visto l’andazzo generale, si trattava del più classico dei “segreti di Pulcinella” ma dobbiamo ammettere che fa sempre un certo effetto leggere notizie quali l’abbandono del CDA Apple da parte di Eric Schmidt, CEO di Google, o la cancellazione di “Google Voice” dall’App Store. Soprattutto quando, non più di un anno fa, alcuni analisti ipotizzavano vere e proprie alleanze di ferro tra il colosso di Cupertino e quello di Mountain View.

Ma cosa è successo affinché lo scenario informatico mondiale cambiasse così radicalmente? Semplice, è successo che Google ha deciso di sfidare tutto e tutti dando vita prima ad Android, sistema operativo per cellulari in netta concorrenza con l’iPhone di Apple, e poi a Chrome OS, sistema operativo per computer che, in un modo o nell’altro, potrebbe arrecare danni al gruppo di Steve Jobs (così come a Microsoft e al mondo Linux più in generale).

E per avere un’ennesima conferma di questo stato di “guerra fredda” tra le due aziende americane, basta volgere lo sguardo verso Google Latitude, la prima delle applicazioni sviluppate da “big G” a non essere supportata nativamente da iPhone (come erano e sono tutt’ora supportati servizi quali YouTube, Google Maps e Google Earth), bensì solo accessibile via browser (che, a causa dell’impossibilità del melafonino di eseguire applicazioni in background, viene resa inabile a fornire dati aggiornati in tempo reale).

Quindi, è davvero tutto finito? Apple e Google non collaboreranno mai più?

Google Street View: dove sono le auto?

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Molti di noi conoscono, ed utilizzano, il servizio di Google affiancato a Maps, e cioè Street View. Questo servizio permette, in poche parole, di avere all’interno di Google Maps delle viste panoramiche a 360° gradi in orizzontale e a 270° in verticale lungo le strade (a distanza di circa 10-20 metri l’una dall’altra), dando così modo agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno e non solo da una prospettiva aerea.

Come specifica Wikipedia, per la realizzazione delle foto, Google Street View si serve di apposite fotocamere (le Immersive Media Dodeca 2360 dotate di ben 11 obiettivi) che vengono installate sopra i tetti di diverse automobili, denominate Google Cars. Negli Stati Uniti le Google Cars sono Chevrolet Cobalt, in Europa ed Austalia sono Opel Astra, nel Regno Unito sono Vauxhall Astra e in Giappone sono Toyota Prius. Nelle aree pedonali, nei parchi e nelle strade non attraversabili con le automobili vengono usate invece delle biciclette appositamente attrezzate, denominate Google Bikes.

Bing cresce e ruba quote a Google?

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Come è già stato evidenziato più volte sul web, Bing sembrerebbe essere partito abbastanza bene riuscendo a conquistare percentuali di quote di mercato con una buona facilità. Il recente accordo con Yahoo!, inoltre, ha praticamente raddoppiato la quota di mercato del motore di ricerca targato Microsoft.

A Giugno Bing aveva conquistato circa il 3% della torta dei motori di ricerca e a Luglio ha confermato parzialmente la prestazione del mese precedente conquistando un ulteriore 1.2%. La vera notizia, al di là dei numeri messi in gioco, è che buona parte di questo aumento sembrerebbe concidere con una perdita di quote da parte di Google e, rispetto alle precedenti analisi, non più da parte di Yahoo!.

Ad oggi Yahoo e Bing, in base a quanto analizzato da StatCounter, controllano circa il 20% del mercato totale dei motori di ricerca. ComScore, un’altra fonte, indica al 29% questa quota di mercato (ma sarebbe interessante capire meglio le relazioni tra ComScore e Microsoft). I numeri sembrano denotare una presenza sul web che Google non può di cerco più ignorare e, anzi, deve tenere ogni giorno sempre più in considerazione per evitare di farsi soffiare lo scettro giorno dopo giorno.

Google lancia un’altra offensiva a Microsoft con “Going Google”

Going Google

Vi avevamo già parlato delle recenti dispute tra Microsoft e Google, dovute soprattutto all’annuncio della nascita di Google Chrome OS, le opinioni rilasciate da Microsoft sulla nuova creatura di Google ed infine la nuova alleanza Microsoft-Yahoo che ha fatto discutere tutta la rete. Sembra proprio che a Mountain View stiano lavorando duro per rispondere a questa dura offensiva, cercando di colpire Microsoft dove meno se lo aspetta, in uno dei business più longevi e redditizi dell’azienda di Redmond: la suite di programmi per ufficio Microsoft Office.

La sfida è stata lanciata ieri con un tweet sull’account ufficiale Google, ed è stata chiamata “Going Google“. Il progetto prevede l’aumento esponenziale della quota di mercato delle Google Apps, la serie di applicazioni sviluppate da Google per l’utilizzo professionale e non. Tra le più importanti citiamo Google Talk, Google Calendar e Google Documenti.

iGoogle si aggiorna di nuovo: ecco le novità

iGoogle Agosto 2009

Uno dei punti di forza di Google sono sicuramente le applicazioni che ha creato appositamente per il WEB. Tra questi “programmi” troviamo anche iGoogle, l’ormai nota Home page di Google personalizzabile. Da tempo è ormai un affermata realtà della rete. Grazie alla massima personalizzazione possibile, iGoogle, è riuscita in pochissimo tempo a rubare il predominio alle più rinomate home dei browser come quella di Default di Firefox o quella principale di Google.

iGoogle si aggiorna anche di più. Grazie alle ultime modifiche rese disponibile circa tre giorni fa, iGoogle adesso ha integrata la famosa Chat di Google, anch’essa utilizzata da molti proprio per la sua leggerezza e affidabilità. Gtalk è integrata nella pagina di iGoogle sulla parte sinistra della pagina. Non sono finite qui le novità, all’interno della gallery di iGoogle trovate nuovi interessanti temi per la vostra Home iniziale. Se pensate che le novità sono finite qui, vi sbagliate.

Sono davvero queste le prime immagini di Google Chrome OS?

chrome os

E’ recente la notizia di questo prossimo arrivo nel campo dei sistemi operativi. Già circolano le prime voci di corridoio sul nuovo prodotto made in google, alcune si riveleranno esatte, o quanto meno vicine alla verità, altre, invece, saranno inesorabilmente ricordate come le previsioni sbagliate di un Nostradamus impazzito. Fatto sta che però, giuste o sbagliate che siano, queste previsioni affascinano.

Ecco perché, incurante delle opportune sicurezze, vi mostro quelle che dovrebbero essere le prime foto di Chrome OS. Non me ne vogliate se questi primi scatti si riveleranno essere frutto della mente scherzosa e vogliosa di fama di un tizio con discrete conoscenze in photoshop ed una bravura innata nell’emulare lo stile di google. A voi l’ardua sentenza.