I 5 migliori rescue disk per “soccorrere” il PC

Se c’è una cosa che non può assolutamente mancare nella cassetta degli attrezzi di un vero geek, quello è un rescue disk, ossia un dischetto di pronto soccorso per il PC da usare per salvare dati da hard disk che stanno per defungere, eliminare virus che bloccano il boot di Windows e compiere altre operazioni di “salvataggio” che possono rianimare sistemi sull’orlo del burrone.

Oggi ve ne segnaliamo cinque fra i migliori disponibili attualmente in Rete. Non dovete far altro che scegliere il vostro preferito, masterizzarlo su un qualsiasi CD o DVD (o copiarlo su una chiavetta USB) e tenerlo sempre pronto all’uso.

Chrome OS palio Pwnium 2013

Google, oltre 3 milioni di dollari in palio per chi buca Chrome OS

Chrome OS palio Pwnium 2013

In quel di Google ne sono più che certi: Chrome OS, il sistema operativo basato sul browser web di big G, è inviolabile e per dimostrarlo Mountain View ha deciso di mettere ben oltre 3 milioni di dollari (per essere precisi 3,14159) a disposizione degli hacker che durante il Pwnium 3 riusciranno nell’ardua, se non addirittura impossibile, impresa di “bucare” l’OS.

Il Pwnium si svolgerà il prossimo 7 marzo in Canda presso la città di Vancuver e nel corso dell’evento la cifra messa in palio da big G sarà suddivisa in base all’importanza delle vulnerabilità individuate.

Nel dettaglio, l’individuazione di un exploit in grado di resistere dopo un riavvio del computer verrà premiata con 150 mila dollari mentre coloro che rileveranno exploit ad azione temporanea riceveranno 100 mila dollari.

Gli exploit utilizzati non dovranno sottostare a vincoli particolari se non ad una limitazione imposta da Google stessa: tutte le operazioni dovranno essere effettuate utilizzando come computer di riferimento un Chromebook 550 della Samsung con connessione Wi-Fi.

Active@ KillDisk, cancellare file in maniera sicura agendo su più unità contemporaneamente

Cancellare file utilizzando il Cestino di Windows non significa rimuoverli in modo permanente dall’hard disk poiché sfruttando software appositi è possibile recuperarli, almeno nella maggior parte dei casi.

Un file, infatti, viene definitivamente rimosso solo e soltanto quando nuovi dai sovrascrivono i suoi residui.

Rimuovere i file in modo permanente generalmente non va a configurarsi come una procedura indispensabile ma in alcuni casi, come ad esempio quando la propria postazione multimediale viene condivisa anche con altri utenti, tale operazione risulta di fondamentale importanza onde evitare che eventuali malintenzionati possano accedere a dati di una certa rilevanza.

Per fare in modo che non si verifichino situazioni di questo tipo può quindi essere molto utile sfruttare una risorsa quale Active@ KillDisk.

Si tratta di un programmino gratuito e compatibile con tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, appunto, permette di eliminare in maniera sicura i dati dai dischi rigidi locali, dalle unità USB e da altri supporti di memorizzazione rimovibili.

È possibile agire su più di un’unità per vollta e sfruttando differenti metodi di distruzione tra cui One Pass Zeroes, US Army, Peter Gutmann e User Defined.

USB-AV, proteggersi in modo facile ed efficace dalle chiavette USB infette

Sono in molti gli utenti che nel corso della giornata si ritrovano a dover collegare svariate chiavette USB alla propria postazione multimediale e sono altrettanto numerosi coloro che sono ben consapevoli del fatto che le pendrive vanno a configurarsi uno tra i primi veicoli di trasmissione delle più comuni minacce informatiche.

In situazioni di questo tipo utilizzare un buon antivirus ed alcune accortezze e sicuramente di fondamentale importanza onde evitare di ritrovarsi a dover fare i conti con spiacevoli e fastidiose situazioni.

Qualora però, cari lettori di Geekissimo, foste alla ricerca di un ulteriore strumento mediante cui preservare l’OS dagli eventuali pericoli derivanti dall’utilizzo di chiavette USB infette allora potreste prendere in considerazione l’idea di sfruttare USB-AV.

Si tratta di un software gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta avviato, permette di tenere sotto controllo le porte USB del computer effettuando la scansione di qualsiasi unità venga collegata in modo tale da individuare l’eventuale presenza di malware.

OPSWAT Security Score, verificare l’effettivo stato di sicurezza del proprio PC

Conoscere lo stato di sicurezza del proprio computer e cercare di preservare nel miglior modo possibile la postazione multimediale in uso dall’attacco di eventuali malware, spyware e virus di varia natura è senz’alcun dubbio molto importante.

A tal proposito, chi, tra voi lettori di Geekissimo, utilizza un computer dotato di OS Windows e nel caso in cui foste alla ricerca di uno strumento che consenta di eseguire quanto precedentemente descritto allora, sicuramente, sarà ben felice di poter fare la conoscenza di OPSWAT Security Score.

Questo software, completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows permette, una volta in uso, di effettuare la scansione del PC e di conoscere lo stato di sicurezza delle applicazioni installate fornendo poi un valore unitamente ad utili suggerimenti mediante cui migliorare sia il punteggio ottenuto sia la sicurezza del computer impiegato.

Malwarebytes Anti-Rootkit, rimuovere i rootkit seguendo un’apposita procedura guidata

Il computer, si sa, ha bisogno di frequente manutenzione per poter funzionare nel miglior modo possibile e non è certo un mistero il fatto che con il passare del tempo e con la mancanza dei dovuti accorgimenti la propria postazione multimediale può andare incontro a varie e fatidiose problematiche.

A tal proposito anche l’esecuzione periodica di una scansione del sistema è di fondamentale importanza al fine di individuare e rimuovere virus, script e software dannosi come nel caso dei rootkit che si fanno strada nel computer attraverso l’installazione di applicazioni provenienti da fonti poco affidabili.

I rootkit eseguono determinati processi non rilevabili in background ed il cui scopo è quello di rubare informazioni chiave ed inviarle a chi gestisce l’attacco.

Al fine di individuare e rimuovere ogni traccia di rootkit dal computer in uso è però possibile ricorrere all’impiego di uno strumento apposito rilasciato dalla nota società Malwarebytes.

Kaspersky vulnerabilità

Kaspersky, i prodotti Microsoft sono più sicuri

Kaspersky vulnerabilità

Stando a quanto reso noto dai tecnici di Kaspersky, la celebre azienda russa specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, diversamente da quanto accadeva sino a qualche tempo addietro tra i primi dieci prodotti maggiormente bersagliati dagli autori di malware non risultano più presenti quelli Microsoft.

Nel dettaglio, nell’arco di tempo compreso tra luglio ed agosto dell’anno corrente su ciascun sistema attaccabile da remoto è stata rilevata la presenza di circa 8 vulnerabilità di sicurezza.

Ad occupare la prima posizione nella speciale classifica delle lacune di sicurezza più utilizzate da eventuali malintenzionati ci sono tutta una serie di vulnerabilità contenute nelle versioni meno recenti del pacchetto Java di Oracle che se sommate tra loro costituiscono addirittura il 56,7% del totale.

SafeGmail, inviare email private tramite Gmail

La posta elettronica non è un mezzo sicuro per comunicare. Le email solitamente vengono lette solo dal proprietario della casella, ma violarla è molto semplice. Non solo le persone usano password poco complesse, ma dobbiamo anche considerare i dispositivi portatili, come ad esempio gli smartphone, che sono una facile via d’accesso per subentrare nelle caselle postali degli amici.

Le email, dunque, potrebbero essere lette da occhi indiscreti o, ancora peggio, potreste sbagliare il destinatario che deve ricevere la lettera elettronica.

Kaspersky sistema operativo

Kaspersky è al lavoro su un suo sistema operativo inattaccabile

Kaspersky sistema operativo

Kaspersky è una tra le migliori software house in fatto di antivirus ma, a quanto pare, il team della nota società russa, ha deciso di dedicarsi ad un ulteriore ed interessante progetto mirante alla sicurezza in ambito industriale e, questa volta, a differenza di quanto proposito sino a questo momento, si tratta di un vero e proprio sistema operativo.

I rumors in merito alle presunte intenzioni del team di Kaspersky circolavano in rete già da un po’ di tempo a questa parte ma nel corso delle ultime ore Eugene Kaspersky, CEO e fondatore dell’omonima azienda, ha annunciato ufficialmente che la sua squadra è al lavoro su un software destinato ai sistemi di controllo industriali.

L’OS di Kaspersky, quindi, non andrà a configurarsi come un concorrente di Windows, di OS X o, ancora, di Linux ma sarà un prodotto diverso andando ad aggiungere un layer di sicurezza supplementare alle piattaforme già esistenti.

Considerando, ad esempio, che i cracker sono in grado di superare le protezioni di sicurezza in uso sui computer e di prendere il controllo dell’intera postazione direttamente da remoto nel caso in cui si ritrovi ad avere a che fare con una normale rete di computer è sufficiente, dopo aver individuato il malware, isolare i PC che sono stati infettati e tentare di individuare una soluzione alla problematica.

Truffe online più diffuse

Microsoft: “Congratulazioni, hai vinto” è la truffa online più diffusa

Truffe online più diffuse

A tutti o comunque a molti sarà capitato, navigando online, di ritrovarsi dinanzi il fatidico messaggio Congratulazioni, hai vinto ed eventuali varianti.

I più accorti avranno senz’altro evitato di cliccarci su consapevoli, appunto, della non veridicità della dichiarazione e delle conseguenti perdite di tempo alle quali è possibile andare incontro.

Per i meno acuti, invece, la situazione potrebbe essere andata in maniera differente o almeno così pare stando a quelli che sono i dati recentemente forniti da Microsoft e facenti riferimento a quelle che sono le truffe online più popolari.

Così come segnalato dalla redmondiana, infatti, la fatidica visualizzazione del messaggio “Congratulazioni, hai vinto” corrisponde, nella maggior parte dei casi, ad una tra le più diffuse truffe online che da anni continua a mietere vittime in rete, specie tra gli utenti meno accorti e tra quelli più creduloni.

4 antivirus e antimalware portable da tenere sulla propria chiavetta USB

Come geek, spesso veniamo chiamati a casa di amici per mettere a posto computer che sono stati devastati da virus, malware e pericolosissime minacce bipedi conosciute come utonti. In queste circostanze, abbiamo quasi sempre a che fare con macchine equipaggiate con antivirus inefficaci, inutilizzabili o impossibili da aggiornare e quindi dobbiamo ricorrere alle nostre risorse.

E allora perché non preparare una bella penna USB di pronto soccorso da tenere sempre “in caldo” con all’interno una serie di antivirus ed antimalware portable utilizzabili senza installazioni su qualsiasi versione di Windows? Se l’idea vi piace, adesso ve ne segnaliamo qualcuno. Naturalmente se voi avete idee migliori da proporci, non esitate a segnalarcele in fondo al post.

Norton Satellite: eseguire la scansione di Dropbox, dei feed di Facebook e dei file locali

Considerando la sempre maggiore diffusione dei servizi di cloud storage grazie ai quali condividere documenti e tenendo anche conto della possibilità offerta agli utenti di condividere informazioni di vario genere mediante quelle che sono le principali risorse di social networking prestare un maggior grado di attenzione ad eventuali file e collegamenti dannosi è sicuramente molto importante onde evitare di andare incontro a fastidiose e spiacevoli sorprese, così come nel caso dei malware, che potrebbero compromettere il corretto funzionamento della postazione in uso.

Un’ottima soluzione mediante cui evitare di andare incontro a situazioni di questo tipo potrebbe essere quella di ricorrere all’utilizzo di Norton Satellite, a patto però che venga impiegato l’ultimissimo sistema operativo di casa Redmond.

Report Microsoft keygen malware

Microsoft, i keygen sono il principale veicolo per la distribuzione dei malware

Report Microsoft keygen malware

Così come avviene ogni 6 mesi, o giù di lì, Microsoft ha pubblicato il tredicesimo volume del Security Intelligence Report, o per dirla in breve SIRv13, ovvero un documento costituito da numerose pagine in cui vengono analizzati, in maniera dettagliata, tutti quelli che sono i pericoli informatici ai quali gli utenti dell’intero globo terrestre sono esposti.

Le informazioni in questione sono state raccolte da Microsoft da oltre 600 milioni di computer, da circa 280 milioni di account Hotmail e, ovviamente, anche dal suo motore di ricerca Bing.

Stando ai dati raccolti la sicurezza dei computer utilizzati e, di conseguenza, la sicurezza degli utenti sembrerebbe essere minata, questa volta, dai keygen, quelle piccole applicazioni che contengono un algoritmo in grado di generare seriali da sfruttare poi per la registrazione, per l’installazione o, ancora, per l’attivazione di software senza effettuare l’acquisto di una regolare licenza d’uso.

I keygen andrebbero quindi a configurarsi come il mezzo maggiormente impiegato per la distribuzione di codice maligno rientrando addirittura nella Top 10 dei pericoli rilevati in 103 paesi dei 105 presi in esame.