SecureZIP per proteggere i propri dati archiviandoli

SecureZIP

Uno dei principali fornitori di soluzioni per la sicurezza dei dati, PKWARE, ha sviluppato SecureZIP, applicazione (solo ora freeware per uso personale, come testimonia questo articolo di Andrea) che aggiunge una nuova dimensione di sicurezza con funzionalità avanzate che non solo aiutano a gestire i dati di ogni tipo e natura, ma aiuta anche a mantenere i medesimi riservati e sicuri.

SecureZIP fornisce una serie di strumenti per creare e gestire file ZIP e altri tipi di archivi, come i PKZIP Self-Extractor, che consente di creare i comodissimi archivi autoestraenti.

Per proteggere i dati prescelti anche se cadono nelle mani sbagliate, SecureZIP integra in sé un forte algoritmo, usato anche da banche e dal governo federale americano, per crittografare e proteggere con un altissimo livello di sicurezza i nostri file.

I peggiori malware degli ultimi 20 anni secondo Panda Security. Voi quanti ne avete incontrati?

Tronfia e baldanzosa per i suoi vent’anni di attività quasi compiuti, Panda Security (la casa produttrice di Panda Antivirus) ha stilato la sua classifica dei peggiori malware degli ultimi 20 anni. Sarà molto differente dalla graduatoria dei 10 peggiori virus informatici di tutti i tempi vista qualche tempo fa?

Scopritelo immediatamente insieme a noi e, come suggerito dal titolo del post, non esitate a dirci quale tra queste temibili minacce avete avuto la sventura di incontrare nella vostra carriera da geek.
  • Friday 13: conosciuto anche con il nome di “Jerusalem”, questo virus creato nel 1988 in Israele prevedeva la cancellazione di tutti i programmi installati sulle macchine infette ogni venerdì 13, indipendentemente da mese ed anno. Calendario alla mano, non dovrebbe rientrare in questa classifica, ma la sua pericolosità gli spalancherebbe le porte di qualunque graduatoria.

Nuova vulnerabiltà per WordPress, aggiornate SUBITO all’ultima versione!

WordPress

Ultimamente, complice anche la sua enorme diffusione, le vulnerabilità di WordPress scoperte stanno aumentando sempre più, anche se la maggior parte delle volte possono essere corrette con semplici fix, e non mettono a repentaglio la sicurezza del nostro blog, tranne che in casi speciali. In questo caso, invece, come ci spiega Lorelle On WordPress, a causa di una nuova vulnerabilità tutti gli utenti WordPress che non utilizzano l’ultima versione (2.8.4) devono immediatamente aggiornare, o prepararsi a subire una brutta sorpresa.

ZamZom per individuare gli intrusi connessi alla nostra rete

zamzom-interfaccia

Quando si ha un router, si è più o meno intimoriti dall’idea che qualcuno (un vicino di casa o un semplice ma furbacchione passante dotato di uno smartphone) possa “attaccarsi” alla nostra linea e noi, seduti tranquillamente davanti al nostro computer a navigare senza sapere niente di niente.

Nel caso in cui vogliamo controllare più approfonditamente chi o, per meglio dire, cosa si collega al nostro router, una delle più veloci e al contempo semplici soluzioni è ZamZom.

Norton 360 VS ESET Smart Security 4: quando il numero delle funzioni non è tutto

Indeciso su quale soluzione antivirus adottare sul proprio PC, uno degli utenti del sito Internet Bright Hub ha deciso di inforcare gli occhialetti e comparare le principali funzionalità di due tra le soluzioni per la sicurezza informatica più vedute al mondo: Norton 360 ed ESET Smart Security 4.

Nella tabella comparativa (di seguito), tanto per non trascurare completamente i dati che esulano dalla semplice lista delle peculiarità di ciascun programma, ci sono anche i risultati di alcuni test effettuati da AV Comparatives (nei mesi di Febbraio e Maggio 2009) e i prezzi di vendita al pubblico dei prodotti (in verdoni).

Usate Firefox? Attenzione allo spyware Adobe Flash Player 0.2!

Adobe Flash Player 0.2: se incontrate questo nome mentre navigate sulla grande rete con Firefox, fate molta, moltissima, attenzione. Questo, infatti, è il nome di un nuovo spyware scovato dai laboratori di Trendmicro, una finta estensione per il noto software di casa Mozilla che spia tutte le ricerche effettuate dall’utente su Google.

Per fortuna, l’add-on maligno non si trova sul sito ufficiale dei componenti aggiuntivi per il browser del panda rosso, bensì solo su forum e siti Internet di terze parti. Questo, di norma, dovrebbe bastare a tenere le persone alla larga da esso ma, come tutti noi ben sappiamo, molti lupi perdono il pelo ma non il vizio di installare sozzerie provenienti da ogni angolo di Internet.

Sophos Anti-Rootkit per rilevare e rimuovere Rootkit

sophos-anti-rootkit

Tutti i geek avranno avuto a che fare con malware di ogni genere. Molti meno hanno avuto a che fare con i rootkit, che proprio per questa minore diffusione rispetto a “Cavalli di Troia” & co. vengono molto spesso sottovalutati e quando ne “acchiappiamo” involontariamente uno, possono verificarsi serii problemi.

Problemi derivati proprio dalle capacità che ogni rootkit ingloba in sé: riescono infatti a nascondersi bene dalle normali scansioni dei nostri anti-virus. Quindi, dopo AVG Anti-Rootkit, un’altra utilissima protezione contro questi pericolosi quanto fastidiosissimi rootkit è Sophos Anti-Rootkit, applicazione totalmente gratuita e veramente semplice da utilizzare.

TxtNinja, proteggersi dallo spam con “una semplice GIF”

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La maggior parte dei contenuti visualizzati dai motori di ricerca, derivano in primo luogo da pagine web di vario genere, di cui il contenuto viene indicizzato e reso disponibile nei processi di rilevamento.

Spesso però i motori di ricerca vanno ad includere nei propri risultati anche dati ed informazioni causa di successivo spam, come ad esempio indirizzi di posta elettronica o magari del testo presente nella firma utilizzata per un forum.

Proprio per questo motivo è stato dunque ideato un applicazione capace di nascondere, agli strumenti di ricerca, la parte testuale e quindi indicizzabile di una data serie di informazioni, propinando il tutto sottoforma di immagini.

Si tratta di TxtNinja, semplice e comodo strumento on the web, completamente libero e gratuito, capace di trasformare parole, frasi, indirizzi e-mail e quant’altro sotto forma di immagini GIF.

Guida: creare una penna USB ruba-password per spaventare gli amici (Windows XP/Vista)

Molti utenti utilizzano Windows XP/Vista. Molti utenti utilizzano software quali Internet Explorer, Firefox, Live Messenger ed Outlook. Molti utenti non si curano minimamente del fatto che tutte le password conservate in questi programmi sono facilmente rintracciabili da soggetti terzi. Molti utenti lasciano che l’autorun di dischi e dispositivi USB faccia il proprio comodo senza batter ciglio. Molti utenti credono che aver installato un antivirus – magari non aggiornato dai tempi delle guerre puniche – li protegga contro qualsiasi minaccia informatica e tendono a cliccare ovunque gli capiti.

Con questo quadretto (abbastanza desolante) di fronte a noi, possiamo dar libero sfogo alla nostra fantasia da geek e mettere in pratica un esperimento a metà strada tra il perfido e l’astuto: la creazione di una penna USB ruba-password che, una volta inserita nel PC della vittima designata, avvia una finta scansione antivirus mentre salva in alcuni file di testo tutte le parole chiave rintracciate in browser, programmi di chat e client di posta elettronica.

Ecco la procedura per crearne una. Ma ricordate, si tratta solo di un esperimento “simpatico”: nulla di particolarmente elaborato e, soprattutto, nulla che debba essere usato in contesti diversi da quello goliardico. Divertitevi!
  1. Scaricare i programmi MessenPass (recupera password da tutti i più popolari software di IM), Mail PassView (recupera password da tutti i principali client per la posta elettronica), IE Passview (recupera le password da Internet Explorer), Protected Storage PassView (recupera password da Internet Explorer, Outlook Express ed MSN Explorer) e Password Fox (recupera password da Firefox);

WPA sotto assedio, le nostre connessioni Wi-Fi sono a rischio?

È da circa dieci mesi che il Wi-Fi Protected Access (WPA per gli amici intimi), il programma di certificazione utilizzato per la protezione delle connessioni alle reti senza fili, è uno degli argomenti “hot” nella comunità geek.

Risale infatti allo scorso Novembre la scoperta, ad opera di alcuni ricercatori nell’ambito della sicurezza informatica, di una vulnerabilità in grado di bucare nel giro di 12-15 minuti quello che era stato considerato, fino a quel momento, come un sistema di protezione molto solido.

Da quel giorno il WPA non ha avuto più pace e, inaspettato come una pioggia a Dicembre, è arrivato l’annuncio da parte di due ricercatori giapponesi: “siamo riusciti a crackare il Wi-Fi Protected Access in un solo minuto!”. Adesso dobbiamo iniziarci a preoccupare seriamente.

RKHunter: facciamo diventare Linux ancora più sicuro!

Linux è sicuro, molto più sicuro di Windows: vero. Linux è invulnerabile: falso.

E sì perché, anche se in maniera decisamente più blanda rispetto a quella dei sistemi firmati Microsoft, pure il sistema del pinguino può ritrovarsi a che fare con delle minacce informatiche rispondenti al nome di rootkit.

I rootkit, per chi non li avesse mai sentiti nominare, sono dei software progettati per prendere il controllo assoluto di un sistema senza bisogno di autorizzazioni da parte dell’amministratore. Si tratta, insomma, di veicoli perfetti per le più odiose e allarmanti zozzerie digitali.

Per fortuna, però, anche a questo c’è una soluzione. Forse non troppo user-friendly, specie per chi muove i primi passi con l’OS open source più amato al mondo, ma piuttosto efficace e gratuita: RKHunter.

VidoopCAPTCHA: solo un altro modo per evitare lo spam?

VidoopCAPTCHA

Se siamo stanchi di vedere delle misure antispam completamente inefficaci o alquanto brutte da vedere nei nostri siti, c’è bisogno di cambiare. E noi, oggi, questo vi proponiamo di fare!

Addio ai vecchi caratteri da riconoscere nel classico quadratino. Addio all’azione di interpretazione di codici non comprensibili neanche per gli umani o alle solite addizioni o sottrazioni che anche i pc hanno cominciato a fare da soli. Signori, qui c’è VidoopCAPTCHA!

VidoopCAPTCHA è un interessante servizio online che consente di offire misure antispam basate sul riconoscimento immagine-parola che risultano essere, oltre che gratis, anche efficienti e, diciamocela tutta, più belle da vedere.

Snow Leopard si protegge contro i Malware

snow-leopard-malware

Nell’attesa di questi giorni per il rilascio imminente del nuovo sistema operativo di casa Apple giunge una notizia che farà sobbalzare sulla sedia tutti coloro che finora hanno creduto che possa esistere un sistema operativo immune ai malware.

Uno screenshot di Snow Leopard in versione beta infatti mostra un avviso del sistema in merito al cavallo di Troia RSPlug. La finestra di dialogo si riferisce ad un’immagine contenente il file “install.pkg” portatore del malware di cui sopra. Contestualmente permette di espellere l’immagine disco, cancellare l’operazione o ignorare l’avvertimento aprendola ugualmente.

Più volte si è parlato della possibilità per i sistemi operativi di casa Apple di essere vulnerabile o meno a dei malware, finora voci di corridoio che si perdono nelle diatribe dei vari forum dedicati senza dare un segnale chiaro.

Mentre Apple dichiara periodicamente di non conoscere alcuna minaccia diretta a Mac OSx continua ad inviare segnali contraddittori. Già in passato consigliava ai suoi utenti l’utilizzo di un antivirus, dichiarazione successivamente smentita.

I 100 siti più pericolosi di Internet secondo Symantec

Volete mettere KO un computer animato dal sistema operativo Windows in meno di quattro secondi? Visitate uno dei siti Internet segnalati da Symantec e ci riuscirete sicuramente, forse addirittura risparmiando qualche secondo sulla tabella di marcia.

Secondo quanto emerso dalla classifica dei 100 siti più pericolosi di Internet stilata dalla casa di Norton, esistono infatti diversi luoghi virtuali contenenti oltre 20.000 minacce pronte ad attaccare i nostri PC: da malware a keylogger, passando per virus più o meno insidiosi, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Basti pensare che ben 75 dei siti Internet marchiati come “terribili” da questa interessante graduatoria (50 dei quali a carattere esplicitamente pornografico) sono in grado di inondare i malcapitati computer di software maligno per oltre sei mesi. Roba da far accapponare la pelle anche al Dottor Kaspersky!