Microsoft pagherà (più o meno) chi usa il suo motore di ricerca. Funzionerà, o è solo una mossa “disperata” anti-Google?

Microsoldi

Il potere di Google è ancora troppo spropositato rispetto a quello di Microsoft. E così la multinazionale di Redmond, a sorpresa, ha annunciato ieri che inizierà a pagare chi utilizzerà il suo servizio di ricerca Live Search per fare acquisti. Sì avete capito bene. In pratica, il colosso ha annunciato che rimborserà i clienti che acquisteranno online alcuni prodotti utilizzando il motore di ricerca Microsoft Live Search.

Il danaro, hanno spiegato, arriverà dalle tariffe che gli investitori pubblicitari pagheranno a Microsoft per vedersi comparire tra i primi risultati nelle ricerche. “Crediamo – ha spiegato Bill Gates in una conferenza stampa – che la ricerca può offrire sia agli utenti che agli investitori molte più possibilità di quante ne abbia ancora offerte, e con questo servizio puntiamo a diventare il servizio di ricerca commerciale più redditizio del Web“.

Non si vive di solo Google! 7 motori di ricerca alternativi da prendere in considerazione

Ovviamente il titolo è volutamente provocatorio, Google è il migliore in assoluto nel suo campo e non si discute (anche se qualcuno gli preferisce Yahoo!, soprattutto oltreoceano), ma da bravi geek non possiamo che essere alla continua ricerca di valide e/o simpatiche alternative ai servizi più noti, motori di ricerca compresi.

E’ proprio per questo che oggi vogliamo segnalarvi 7 motori di ricerca alternativi da prendere in considerazione, adatti sia ad esigenze specifiche (ad esempio per la ricerca circoscritta a forum e blog) che a quelle tempistiche (con i motori di ricerca all-in-one), passando per quelle relative alla semplice curiosità o alla comprensibile voglia di qualcosa di diversi. Buona lettura!

  1. Redzee: particolarissimo motore di ricerca che, a partire dalla sua simpatica mascotte in continuo movimento (è quella sorta di cavallo bianco e rosso che vedete nell’immagine qui sopra), introduce subito l’utente in un mondo grafico ricco di animazioni. I risultati delle ricerche vengono visualizzati come delle immagini di anteprima disposte in maniera orizzontale, da sfogliare con il mouse e consultare tramite doppio click.

Yahoo Search Scan ovvero sicurezza quando si cerca in rete

Yahoo Search Scan ovvero sicurezza quando si cerca in rete

Yahoo! in collaborazione con McAfee ha integrato la tecnologia SiteAdvisor nei risultati di ricerca, del omonimo motore. Questo vuol dire che pian piano spariranno dai risultati di ricerca i siti più pericolosi.

E sarà incluso un messaggio d’avviso quando un file presentato tra i risultati di ricerca risulta potenzialmente infetto, oppure quando un determinato sito tenta attraverso buchi nel browser di installare codice maligno.

Come procede l’esperimento Flickr Video?

L’esperimento dei video su Flickr è cominciato ormai da un mese, ed è tempo di bilanci, per comprendere se l’integrazione della condivisione video sia stata o meno una mossa giusta.
Sicuramente nei primi tempi ciò che faceva maggiore clamore era l’incessante protesta degli utenti di Flickr, che con la creazione del gruppo “NO VIDEO ON FLICKR!” contestavano la snaturazione di un servizio nato originariamente come archivio fotografico e ritrovo per fotografi amatoriali e professionisti.

A distanza di un mese si può affermare che il numero dei protestanti è quasi insignificante rispetto a quello degli utenti che hanno caricato video ed al numero totale di video. Anche se Flickr non ne fornisce un numero esatto così come fa per le fotografie, una ricerca avanzata con lo spazio all’interno del titolo restituisce circa 124.000 risultati, ma il numero totale sarà sicuramente molto più grande.

-17% in Borsa, Il Lunedì nero di Yahoo!

Come probabilmente avrete sentito in questi giorni, Microsoft ha ritirato la sua offerta d’acquisto a Yahoo, ponendo così la parola fine ad una telenovela che durava ormai da parecchie settimane.
La causa di tale decisione è la differenza tra i 33 dollari ad azione offerti da Microsoft e i 37 richiesti da Yahoo!. Questa volta l’azienda di Yang sembra aver tirato troppo la corda.

Dietro alla motivazione addotta ufficialmente si nascondono forse problemi ben più complessi, che già in passato avevano fatto sorgere più di qualche discussione.
L’acquisto di Yahoo! da parte di Microsoft avrebbe consegnato all’azienda di Redmond servizi gemelli, come Yahoo! Mail e Hotmail, e avrebbe recato di conseguenza una lunga serie di problemi di integrazione, ai quali fin dall’ inizio Ballmer stava tentando di trovare una soluzione.

Yahoo! integra le immagini dei profili degli utenti di Facebook nei risultati di ricerca

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Dei motori di ricerca nel Web, non si può fare a meno; soprattutto per noi Geek, che siamo ogni minuti in continua ricerca di siti utili, software freeware che facciano al caso nostro, ecc.

Uno dei motori di ricerca più famosi è sicuramente Google, ma a tenerli testa, ha il primato Yahoo!, che è molto amato ed utilizzato da tantissime persone nel mondo.
Essi, per espandersi, offrono numerosi altri servizi, per far felice ulteriormente l’utilizzatore e se per di più è gratuito, quest’ultimo va al settimo cielo, come si suol dire.

Oggi, è il caso di Yahoo!; questo noto motore di ricerca infatti, da oggi, integra la possibilità di vedere la propria immagine del profilo di Facebook, semplicemente scrivendo il proprio nome più la parola chiave “Facebook”; che è anch’esso un ottimo ed apprezzato servizio Web.

Yahoo! Buzz, il sistema di social bookmarking che fa paura a Digg. La nostra recensione

Buzz

Dopo mesi di attesa e indiscrezioni Yahoo! ha finalmente lanciato la beta pubblica di Buzz, il servizio di social bookmarking con il quale punta a “dare fastidio” allo strapotere finora indiscusso di Digg. Buzz, a dir la verità, è un po’ diverso dal suo avversario: nel nuovo servizio di Yahoo!, infatti, a postare le notizie sono circa un centinaio di publisher autorizzati; a votare, invece, possono essere tutti gli utenti registrati. Il funzionamento poi è lo stesso di Digg: più una notizia viene votata e più rimane in home page, più viene votata e più sale in alto.

A determinare la popolarità di una notizia, però, non saranno solo i voti degli utenti, ma anche le loro ricerche: se, ad esempio, tutto ad un tratto migliaia di persone da ogni parte della Terra inizieranno a cercare “Oscar”, allora il sistema “capirà” che l’argomento forte della giornata è la notte degli Oscar e quindi metterà nella parte alta della classifica gli articoli più interessanti sull’argomento.

Yahoo! scende in campo anche Murdoch

Yahoo! scende in campo anche Murdoch

Rupert Murdoch, magnate dell’informazione, dopo essersi appropriato di myspace starebbe preparando un offerta per Yahoo!, dichiarando cosi guerra aperta a Microsoft. Si parla di una trattativa tra la News Corp e il motore di ricerca, l’intenzione del tycoon australiano sarebbe di fondere Fox Interactive Media, il cui primo asset è proprio Myspace, con Yahoo.

Questa ipotesi darebbe il via alla creazione di un enorme community (basti solo pensare flickr+myspace) oppure ad un portale tv in collaborazione con sky. La società di Sunnydale è valutata intorno ai 50 miliardi di dollari, molto al di sopra dell’ultima offerta di bigM.

Yahoo! ora ci prova con AOL

Yahoo! ora ci prova con AOL

Yahoo! sta cercando di riattivare le trattative con Aol, l’anima Internet del colosso Time Warner, per evitare di finire nelle mani di Microsoft. La compagnia di Bill Gates aveva offerto, come tutti ormai sanno, 44,6 miliardi di dollari per il motore di ricerca, nel tentativo di opporsi allo strapotere di sua maestà Google.

La fusione, però, è giudicata troppo asfissiante da Yahoo!, che sta cercando di procurarsi valide alternative. Una possibile strada potrebbe essere quella della fusione con Aol: Time Warner, che con Aol fu protagonista della prima (e costosissima) super fusione dell’era Internet, da tempo sta valutando la dismissione della filiale web.

San Valentino: icone, sfondi, cartoline, temi e tanto altro gratis per festeggiare con i nostri amati!

Ormai manca davvero poco all’arrivo di San Valentino, la festa degli innamorati, e noi non possiamo che festeggiarla in modo geek!

Eccovi quindi una mega collezione di icone, sfondi, temi per il desktop, temi per i blog, cartoline e tanto altro assolutamente gratuito. Buon download a tutti!

Icone per San Valentino:

Yahoo Live! ovvero streaming video

Live Yahoo! ovvero streaming video

Con tutto il baccano che stanno facendo le ipotesi sul futuro di Yahoo! non ci si accorge delle novità, che sta lanciando il motore di ricerca. E per novità intendo Yahoo! Live, che nel nome ricorda molto i servizi online di Microsoft.

Si tratta appunto di Yahoo Live, una piattaforma per video live, che consente a tutti di trasmettere dal vivo le riprese con la proprio webcam, un servizio simile al ben noto ustream. Dopo esserci registrati si può creare il nostro canale, in modo molto semplice, oltre allo streaming video è presente una chat dove gli utenti che entrano nel nostro canale possono interagire.

Da Yahoo! fumata nera, Microsoft rilancia?

Da Yahoo! fumata nera, Microsoft rilancia?

Un’offerta troppo bassa e che mira a una fusione troppo a rischio antitrust. Questa la posizione ufficiale, secondo il Wall Street Journal, che Yahoo! avrebbe deciso di adottare, respingendo cosi l’offerta da oltre 40 miliardi di dollari lanciata da Microsoft. Le conferme ufficiali mancano, visto che tutti all’interno di Yahoo si è limitano a dire che “il cda sta ancora valutando la proposta”, ma secondo il Wall Street Journal una lettera con la risposta “no” verrà spedita a Redmond già lunedì.

A scegliere la strada del rifiuto sarebbe stato un motivo prettamente economico, con un’offerta che “sottovaluta fortemente” il valore di Yahoo!, ma anche il fatto che Microsoft non avrebbe valutato a dovere il rischio che la fusione potrebbe essere ostacolata dalle autorità antitrust. L’operazione, per Microsoft, si sta dunque complicando. Nei giorni scorsi Yahoo! aveva fatto sapere che avrebbe preso in considerazione sia l’offerta di Microsoft – il cui valore nel frattempo è sceso da 44,6 a 41,8 miliardi – sia strade alternative, senza escludere la possibilità di restare indipendente. Google, sembra il partner più naturale per Yahoo.

Secondo il Wall Street Journal fra le opzioni discusse dagli amministratori di Yahoo! figura quella di abbandonare l’attuale sistema che collega a ciascuna ricerca varie pubblicità, e che sta generando meno entrate rispetto alla concorrenza. Yahoo! potrebbe stringere un patto con Google utilizzandone in outsourcing il sistema di diffusione della pubblicità, in cambio di una fetta consistente delle entrate. Un’alleanza – secondo il WSJ – che aumenterebbe il flusso di cassa di Yahoo!, dandole maggiore libertà di manovra contro l’offensiva di Microsoft. Anche questa soluzione, però, non sarebbe quasi certamente vista di buon occhio dalle autorità antitrust di mezzo mondo, data la grossa fetta condivisa da Yahoo! e Google nel loro mercato pubblicitario e delle ricerche sul web. Lo stesso quotidiano di New York rileva che, discutendo questa opzione con i membri del board riuniti in teleconferenza, l’amministratore delegato di Yahoo! Jerry Yang non l’ha presentata come la strada principale.

Microhoo! (Microsoft+Yahoo) Ecco i numeri che nessuno conosceva…

Microhoo! Ecco alcuni numeri

Presi dall’euforia per l’incredibile notizia, nessuno si è fermato a fare i conti, cioè se l’OPA di Microsoft su Yahoo andasse in porto, il nuovo colosso che si verrebbe a creare, quanto potrà contrastare Google? O addirittura supererà sua maestà bigG? La Nielsen, famosa azienda di analisi e ricerche su internet, ha fatto due conti, basandosi sui dati di Dicembre scorso. Allora innanzitutto, a livello globale, il nuovo colosso avrebbe un’audience complessiva di 289 milioni di individui, e si posizionerebbe come primo gruppo Internet del mondo, seguito da Google a quota 274 milioni di visitatori.

Come unica entità infatti sarebbe visitata dall’86% dei navigatori attivi negli Stati Uniti, catturerebbe il 15% di tutto il tempo speso online da questi utenti e rappresenterebbe il 59% di tutte le ad impressions vendute, posizionandosi quindi come il più significativo punto di riferimento per gli investitori online. Anche se per quanto riguarda la ricerca, Google rimane padrone indiscusso. Infatti insieme Microsoft e Yahoo! arriverebbero ad una quota di mercato del 31,5%, mentre Google ha il 56,3%.