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agcomAGCOM ordina il “blocco” del primo sito
Il 31 marzo sono entrate in vigore le nuove norme sul copyright che consentono ad AGCOM (l’autorità garante per le comunicazioni) di ordinare l’oscuramento dei siti Internet considerati “pirata” a mezzo DNS.Continua a leggere
ADSL lenta? Dal 7 aprile arrivano i reclami online
Per tutti coloro che si ritrovano ad avere a che fare con raccomandate e fax per inviare reclami agli operatori di servizi internet fissi ci sono buone, anzi buonissime notizie: nel corso delle ultime ore l’AGCOM ha comunicato che dal […]Continua a leggere
AGCOM, entrano in vigore le nuove norme sul copyright in Rete
Oggi entra in vigore il nuovo regolamento sulla tutela del diritto d’autore online firmato AGCOM, il quale, come ormai noto, conferisce alla “nostra” Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la possibilità di richiedere l’oscuramento di siti Internet accusati di pirateria […]Continua a leggere
AGCOM, approvate le nuove norme sul copyright online: cosa cambia
Sono mesi che si parla di AGCOM e della sua riforma delle norme relative al diritto d’autore online. Ieri però sono state messe tutte le firme necessarie e il regolamento è diventato ufficiale, entrerà in vigore il 31 marzo 2014 […]Continua a leggere
L’AGCOM presenta la sua riforma sul copyright digitale
Dopo le polemiche dell’anno scorso, l’Autorità Garante per le comunicazioni ha pubblicato una bozza della sua nuova riforma in materia di copyright digitale. I pilastri del nuovo regolamento, a detta di AGCOM, sono rilancio dell’offerta legale per i contenuti online […]Continua a leggere
Pirateria online, l’AGCOM passa la palla al Parlamento
Il Presidente dell’Autorità garante delle comunicazioni, Corrado Calabrò, ieri è stato ascoltato dalle commissioni cultura e lavori pubblici del Senato per chiarire la posizione dell’Agcom sul tema del contrasto alla pirateria sul Web. Dopo le feroci polemiche scaturite dal tentativo […]Continua a leggere
Unione Europea: la banda larga non è un servizio universale
Per l’Unione Europea, così come reso noto nelle ultime ore, la banda larga, almeno allo stato attuale delle cose, non va a configurarsi come un servizio universale, ovvero non risulta compresa in uno di quei servizi minimi che un cittadino […]Continua a leggere
AGCOM e censura Internet: tutti i dettagli sulle norme approvate
Con il solo voto contrario di Nicola D’Angelo e l’astensione di Michele Lauria, l’AGCOM ha approvato all’unanimità le nuove norme in materia di copyright e siti Web. Come accennato ieri, la decisione definitiva è stata rimandata in quanto le norme […]Continua a leggere
AGCOM, decisione rimandata sulla censura del Web [aggiornato]
Oggi è il 6 luglio 2011, la giornata in cui l’AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) avrebbe dovuto approvare e rendere operativa la delibera che l’avrebbe autorizzata ad oscurare arbitrariamente i siti con contenuti ritenuti lesivi del diritto d’autore. […]Continua a leggere
6 luglio 2011, la Rete in rivolta contro l’AGCOM che vuole oscurare i siti che violano il copyright
Soprattutto quando si parla di Internet, le istituzioni e le autorità di questo Paese non mancano mai di fare delle figure barbine al cospetto della platea internazionale. Scampata la figuraccia del decreto Romani – quello che voleva equiparare i canali […]Continua a leggere
MisuraInternet.it, il sito che non riesce a partire
MisuraInternet.it, un sito un mistero. Andiamo con calma e ricostruiamo insieme la storia di uno dei siti che avrebbe dovuto aiutare i navigatori italiani a scegliere la compagnia telefonica migliore. Nato da un idea di AGCOM e supportato dal Consiglio […]Continua a leggere
Decreto Romani, indietro tutta
Il pericolo è scampato, la figuraccia internazionale no. Con oltre trenta richieste di modifica, di cui il Governo si è fatto carico, il Parlamento italiano ha espresso parere favorevole sul decreto Romani, quello che voleva equiparare YouTube alle emittenti televisive. […]Continua a leggere
Decreto Romani: censura sì, censura no, se famo du’ spaghi?
Le dirette streaming sono uguali alle dirette televisive, pertanto devono sottostare alle stesse regole, anche se chi le allestisce non è ancora entrato nell’età della pubertà o guadagna in vent’anni ciò che un editore televisivo guadagna durante il solo spot […]Continua a leggere