Immagine che mostra la tastiera in uso su un computer Windows

Windows, nel 2014 è risultato meno vulnerabile di OS X

Nel corso delle ultime ore GFI ha pubblicato la classifica dei sistemi operativi e delle applicazioni più vulnerabili nel 2014 ormai trascorso. Osservando la classifica quel che è saltato subito all’occhio è stata un’inattesa novità: le varie versioni di Windows sono risultate più sicure di OS X.

Immagine che mostra la tastiera in uso su un computer Windows

Le sorprese, però, non finiscono qui, Nei primi tre posti in classifica ci sono infatti anche iOS e il kernel di Linux mentre Internet Explorer è andato a confermarsi come il browser più vulnerabile con un numero di bug nettamente superiore rispetto a Google Chrome e Mozilla Firefox.

Immagine che mostra l'inserimento di una password in un form online

Password, anche per il 2014 la peggiore è stata 123456

Lo era nel 2013 e lo è stata anche per il 2014 da poco trascorso. Stiamo parlando di lei, della password peggiore che possa esistere, di quella che ormai da tempo detiene il primato assoluto… la comunissima 123456.

Immagine che mostra l'inserimento di una password in un form online

Nel corso degli ultimi giorni SplashData ha infatti annunciato la consueta classifica annuale delle password più utilizzate su internet da cui emerge chiaramente un dato estremamente significativo: nonostante i numerosi casi di accessi non autorizzati ai servizi di cui si parla sempre più di frequente sembra che gli internauti non abbiano cambiato le loro cattive abitudini ed anche per il 2014 a detenere il titolo di password più comune in assoluto nonché peggiore è stata la sopracitata 123456.

La password peggiore del 2013 è “123456″

La password peggiore del 2013 è “123456″

La password peggiore del 2013 è “123456″

Così come da tradizione già da un bel pò di anni a questa parte nel corso delle ultime ore SplashData, azienda che si occupa dello sviluppo di un’applicazione per la gestione delle password, ha pubblicato la classifica delle 25 peggiori password del 2013.

Osservando l’elenco ciò che salta subito all’occhio è il fatto che per la prima volta dopo tanto tempo la leggendaria “password” ha ceduto il primo posto all’altrettanto intramontabile “123456” che si aggiudica dunque il titolo di password più utilizzata dagli utenti dell’intero web per l’anno oramai trascorso.

SplashData ha inoltre sottolineato che ad aver influenzato in maniera particolare la compilazione dell’elenco è stato l’attacco ad Adobe risalente ai primi di ottobre scorso. In tale occasione la società di sicurezza Stricture Consulting Group aveva rivelato la top 100 dove al primo posto era perente proprio la password “123456“, utilizzata per ben oltre 1,9 milioni di account. Ulteriori riferimenti alla top 100 di Adobe presenti nella classifica stilata da SplashData sono poi “adobe123”, presente al decimo posto, e “photshop”, che va a collocarsi al venticinquesimo posto.

I migliori CEO: Mark Zuckerberg batte tutti, precipita Tim Cook

CEO (Chief Executive Officer), il famoso amministratore delegato che guida le aziende. Stiamo sentendo molto parlare di questo ruolo, soprattutto nell’ambito tecnologico. Le aziende mutano anche in base al proprio leader e l’esempio lampante è sicuramente Apple.

Dopo la conduzione dello scomparso Steve Jobs, lo scettro del potere è passato nelle mani di Tim Cook che sta guidando con successo, ed anche con qualche insuccesso, l’azienda. In molti apprezzano il lavoro che sta svolgendo quest’ultimo, ma a quanto pare il grado di approvazione sta scendendo rapidamente.

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Brevetti, IBM domina per il ventesimo anno di fila

Classifica brevetti IFI CLAIMS Patents Service

Durante le ultime ore IFI CLAIMS Patents Service ha pubblicato una classifica aggiornata relativa all’oramai trascorso 2012 sulle aziende che hanno presentato un maggior numero di nuove richieste di brevetti.

Ciò che ne è emerso è che Apple, nonostante le numerose critiche ricevute, sopratutto negli ultimi anni, a causa degli svariati brevetti d’ogni sorta che sono stati presentati, non va però ad assumere una posizione dominante rispetto alle altre aziende.

Soltanto due anni fa, infatti, Apple è riuscita a collocarsi tra le prime 50 aziende per numero di richieste e solo nel 2012 Cupertino ha raggiunto per la prima volta in assoluto la posizione numero 22 della classifica con 1136 richieste di brevetto presentate all’USPTO facendo quindi registrare un incremento di circa il 68% rispetto allo scorso anno.

Google, invece, dopo aver rafforzato enormemente il proprio portfolio brevettuale nel 2011 e nel 2012 in seguito all’acquisizione di Motorola Mobility, a quella di oltre 2000 brevetti da IBM e dopo aver preso parte al consorzio per l’acquisto della proprietà intellettuale di Kodak, va a collocarsi al posto numero 22 della classifica, esattamente un gradino sopra Apple.

Quale tablet ha l’autonomia migliore? L’iPad batte tutti

Prima di acquistare un tablet sicuramente darete un occhio alla scheda tecnica di ognuno. Quali caratteristiche prendete in considerazione? La più importante, soprattutto ultimamente, è l’autonomia. Un tablet di ultima generazione, infatti, tenderà ad avere una batteria di scarsa durata, dunque la domanda è sempre la solita: quale tablet ha l’autonomia migliore? Le dichiarazioni delle aziende tecnologiche non sono sempre veritiere, proprio per questo motivo gli esperti effettuano alcuni test.

Il noto blog “Which?” ha voluto fare chiarezza su quest’argomento così chiacchierato stilando una lista dei vari tablet e della loro relativa autonomia. Prima di classificarli, ha suddiviso i dispositivi in due famiglie: quelli con schermo superiore ai 9,4 pollici e quelli dotati di un display inferiore ai 7,9 pollici. Il motivo della divisione è ovviamente scontato, infatti, le dimensioni dello schermo influiscono nettamente sulla durata della batteria.

Kaspersky vulnerabilità

Kaspersky, i prodotti Microsoft sono più sicuri

Kaspersky vulnerabilità

Stando a quanto reso noto dai tecnici di Kaspersky, la celebre azienda russa specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, diversamente da quanto accadeva sino a qualche tempo addietro tra i primi dieci prodotti maggiormente bersagliati dagli autori di malware non risultano più presenti quelli Microsoft.

Nel dettaglio, nell’arco di tempo compreso tra luglio ed agosto dell’anno corrente su ciascun sistema attaccabile da remoto è stata rilevata la presenza di circa 8 vulnerabilità di sicurezza.

Ad occupare la prima posizione nella speciale classifica delle lacune di sicurezza più utilizzate da eventuali malintenzionati ci sono tutta una serie di vulnerabilità contenute nelle versioni meno recenti del pacchetto Java di Oracle che se sommate tra loro costituiscono addirittura il 56,7% del totale.

Digital Power Index

Digital Power Index: quali sono i personaggi più potenti della rete?

Digital Power Index

Gli esperti del Newsweek e del The Daily Beast hanno recentemente stilato una speciale classifica intitolata la Digital Power Index indicante, appunto, coloro che, allo stato attuale delle cose e per le ragioni più svariate, vanno a configurarsi come i 100 personaggi più influenti e rappresentativi della rete e dando uno sguardo ai vari nomi non è poi così difficile rendersi conto del fatto che i geek hanno ereditato la terra, così come commentato direttamente dagli organizzatori.

Per generare la classifica gli esperti hanno adottato 10 criteri di scelta in base ai quali sono state previste 10 categorie generali.

Un pool di 5 esperti per sezione ha poi è stato poi selezionato per nominare e giudicare i diversi canditati in base a tre differenti criteri, quali la capapcità di presa sul pubblico, l’impatto e l’lnnovazione.

Ad essere il più influente in assoluto ed anche il primo nella categoria “rivoluzionari” è Julian Assange, il fondatore di Wikileaks ed il motivo del suo primo posto non è certo un mistero.

Greenpeace: Google è sempre più verde, Apple e Facebook no

Google azienda più verde Greenpeace

Nel corso delle ultime ore Greenpeace ha reso nota Cool It, ovvero la classifica delle aziende tech che sono risultate e che risultano tutt’ora maggiormente impegnate per l’ambiente ed il relativo ranking ad esse associato.

Ad essere presi in esame sono stati elementi quali le politiche di approvvigionamento energetico ed efficienza, la disponibilità ad assumere impegni e sviluppare apposite e nuove soluzioni mediante cui ridurre, per quanto possibile, l’impatto sull’ambiente e l’impegno applicato nella promozione di fonti più pulite.

In tutti e tre gli ambiti è stato poi assegnato un punteggio a ciascuna azienda coinvolta ed il cui risultato ha permesso poi di stilare la classifica finale.

IBM detiene ancora il primato dei brevetti

IBM

Ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica delle aziende aventi un maggior numero di brevetti è, anche questa volta, per ben diciannove anni consecutivi, la International Business Machines o, molto più semplicemente, IBM.

Infatti, stando a quelle che sono le ultime statistiche rese disponibili da IFI Claims, l’IBM va a configurarsi come una tra le aziende più attive presso gli sportelli dell’ufficio brevettuale statunitense che nel corso dell’oramai passato 2011 ha registrato un numero di brevetti pari a 6.180, una cifra questa che, senza alcun indugio, è in grado di scoraggiare tutta la più accanita concorrenza, così come sottolineato anche da Manny Schecter, consigliere brevettuale di Big Blue.

L’elevato numero di brevetti registrati da IBM, tra l’altro frutto di un investimento annuale equivalente all’incirca a 6 miliardi di dollari nella ricerca e nello sviluppo, fanno riferimento ad una vasta gamma di tecnologie differenti, passando dalla concessione dei privilegi nei domini di sicurezza del commercio elettronico sino ad arrivare ad un metodo mediante cui sviluppare un sistema computerizzato di simulazione del cervello, mettendo inoltre in evidenza anche il motivo in base al quale Big Blue non figura tra le aziende attualmente coinvolte nella Patent War mondiale.

iTunes Rewind: le migliori app, e non solo, del 2011

iTunes Rewind 2011

Negli ultimi giorni Apple ha provveduto a rendere nota la classifica dei contenuti presenti su iTunes ed App Store che sono stati maggiormente apprezzati, tanto per successo quanto per qualità, dagli utenti nel corso di questo 2011 oramai giunto quasi al termine.

La classifica in questione, meglio conosciuta come iTunes Rewind, si basa solo e soltanto su quelli che sono stati i download eseguiti dagli utenti iOS e, pur non risultando compresiva dei dati di vendita della nota azienda della mela morsicata, va comunque ad offrire una chiara ed inequivocabile visione di quelli che, a furor di popolo, possono essere ritenuti i “veri successi” dei dodici mesi che compongono l’anno.

Nello specifico, Instagram, la nota risorsa di photo-sharing impiegata, ad oggi, da oltre 14 milioni di utenti in tutto il mondo, è riuscita ad aggiudicarsi il titolo di migliore app dell’anno per iPhone, per iPad, invece, ad ottenere il primo posto in classifica è Firenze Virtual History, un app targata Mondadori che consente di effettuare un viaggio tridimensionale nella città del Rinascimento.

Qual è la peggiore password del 2011? password!

Password

Utilizzare password complesse per ciascun servizio in rete impiegato, specie qualora questi permettano di accedere a tutti quelli che, comunemente, vengono definiti come “dati sensibili”, risulta di fondamentale importanza.

Nonostante molti utenti siano ben consapevoli di ciò la recente classifica fornita da SplashData sembrerebbe dimostrare tutt’altro.

Infatti, nelle ultime ore, la sopracitata società, impegnata nel fornire servizi e software di sicurezza, ha condotto un’interessante analisi che mette in risalto come, allo stato attuale delle cose, vi siano tutta una serie di password semplicissime che vengono impiegate comunemente da un gran quantitativo di persone.

Si tratta, complessivamente, di parole d’uso comune e di semplici sequenze di lettere e numeri che, inevitabilmente, risultano estremamente deboli rendendo facilmente accessibili ad eventuali malintenzionati gli account oggetto dell’attenzione.

HP ottiene il primo posto nella classifica di Greenpeace: è l’azienda che inquina meno

Greenpeace Guide to Greener Electronics

Recentemente è stata pubblicata la nuova edizione della classifica di Greenpeace “Guide to Greener Electronics” dedicata alle aziende più ambientaliste, vale a dire quelle che inquinano meno, impegnate nel settore tecnologico.

La lista è stata stilata dall’associazione ambientalista sulla base di nuovi criteri che, prevalentemente, vanno a concentrarsi sull’efficienza energetica, sugli impegni aziendali per le energia rinnovabile, sul rispetto dell’ambiente relativo al ciclo di vita di trasporto e, inoltre, su quelli che sono i progetti di riciclaggio, sull’impatto della catena di produzione e sul rifiuto di quelle che vengono definite “materie prime della vergogna”.

Tenendo contro di tali indicatori il primo posto della classifica è stato conquistato da HP con un punteggio pari a 5,9, grazie alla riduzione delle emissioni, sia per quanto concerne le prorpie fabbriche sia quelle relative ai fornitori, ed anche grazie ad una policy su carta in base alla quale viene escluso il processo d’acquisto in relazione alle aziende connesse con deforestazioni ed abbattimenti illegali degli alberi.

Al secondo ed al terzo posto della classifica vi sono poi, rispettivamente, Dell, con un punteggio paria 5,1, e Nokia, avente un punteggio di 4,9.

Bill Gates è l’uomo più ricco d’America, parola di Forbes

Bill Gates

In cima alla classifica di quelli che sono i 400 uomini più ricchi d’America continuano ad avere la meglio coloro che, in un modo o nell’altro, fanno o hanno fatto da padroni nella sfera dell’IT, primo tra tutti Bill Gates.

Infatti, stando all’oramai più che celebre classifica stilata dalla rivista statunitense Forbes, al primo posto sul podio dei paperoni americani c’è Bill Gates, l’ex CEO Microsoft che, allo stato attuale delle cose, può contare su un patrimonio personale pari a circa 60 miliardi di dollari.

Il fatto che Bill Gates si ritrovi ad occupare le prime e, questa volta, la prima posizione nella classifica non è però una novità: l’ex CEO Microsoft è infatti da diverso tempo a questa parte un nome fisso tra le posizioni più alte della celebre lista.