
Recentemente è stata pubblicata la nuova edizione della classifica di Greenpeace “Guide to Greener Electronics” dedicata alle aziende più ambientaliste, vale a dire quelle che inquinano meno, impegnate nel settore tecnologico.
La lista è stata stilata dall’associazione ambientalista sulla base di nuovi criteri che, prevalentemente, vanno a concentrarsi sull’efficienza energetica, sugli impegni aziendali per le energia rinnovabile, sul rispetto dell’ambiente relativo al ciclo di vita di trasporto e, inoltre, su quelli che sono i progetti di riciclaggio, sull’impatto della catena di produzione e sul rifiuto di quelle che vengono definite “materie prime della vergogna”.
Tenendo contro di tali indicatori il primo posto della classifica è stato conquistato da HP con un punteggio pari a 5,9, grazie alla riduzione delle emissioni, sia per quanto concerne le prorpie fabbriche sia quelle relative ai fornitori, ed anche grazie ad una policy su carta in base alla quale viene escluso il processo d’acquisto in relazione alle aziende connesse con deforestazioni ed abbattimenti illegali degli alberi.
Al secondo ed al terzo posto della classifica vi sono poi, rispettivamente, Dell, con un punteggio paria 5,1, e Nokia, avente un punteggio di 4,9.