Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Il supporto a Windows XP terminerà tra pochi, anzi pochissimi giorni ma nonostante ciò sono ancora molti gli utenti non disposti a dire addio al più longevo dei sistemi operativi della redmondiana ed ancor meno all’oramai celebre sfondo di default dell’OS: la foto con il cielo azzurro e la collina color verde brillante nota con il nome di Bliss.

Proprio a tal proposito nei giorni scorsi su CNET è stato pubblicato un interessante approfondimento.

Stando a quanto riportato dalla celebre testata la foto della famosa collina venne scattata nell’inverno del 1996 dal fotografo Charles O’Rear con una fotocamera con pellicola Mamiya RZ67 nel corso di una pausa mentre guidava nella Wine Country a nord della California.

Come fanno i maggiori Servizi Web a guadagnare? Un sito soddisfa ogni dubbio!

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Spotify, Google Maps, Dropbox, Skype, Facebook, Evernote e molti altri servizi sul web ottengono ogni giorno moltissimo successo, ma come fanno a guadagnare? Molti di noi si pongono spesso questa domanda a cui, quasi sempre, non può esserci una risposta scontata. Se per alcuni è molto facile capire come riescono a monetizzare, per altri sembra essere un vero e proprio mistero.

Da oggi ogni dubbio verrà risolto grazie ad un particolare sito web che, appunto, vi spiegherà come fanno i maggiori servizi ad ottenere denaro!

Possibili nomi iPhone

iPhone, i nomi alternativi che Apple prese in considerazione

Possibili nomi iPhone

Diversamente da quanto si possa pensare, scegliere il nome più adatto da assegnare all’oramai celebre e diffuso melafonino fu un’operazione tutt’altro che semplice ed immediata ed a svelarlo è stata una recente indiscrezione.

Sul sito web 9to5Mac è stato infatti raccontato l’intero processo creativo che ha portato Apple ha scegliere il termine iPhone per contraddistinguere il proprio smartphone.

Nel corso di una conferenza presso il dipartimento di Marketing della University of Arizona l’ex responsabile dell’advertising Apple, Ken Segall, ha spiegato come Cupertino è giunta alla scelta del nome iPhone.

Tuttavia se qualcosa, qualche anno fa, non fosse andato per il verso giusto a quest’ora molti utenti si ritroverebbero tra le mani un dispositivo prodotto si da Apple ma chiamato TelePod, Mobi, TriPod o addirittura iPad (chissà poi l’iPad che nome avrebbe avuto).

Cosa succede se si scarica e carica un video su YouTube per 1000 volte?

Provate a trovarmi qualcuno che vive nei nostri tempi, che possiede un computer, una connessione ad internet e che non conosca YouTube. Insomma, tutti lo conoscono, anche per i ripetuti attacchi provenienti dal mondo dei media televisivi e non. E’ stato spesso tacciato di essere portatore di violenza nelle scuole, ma non si considera mai abbastanza i benefici che sta portando al nostro modo di comunicare e di informarci.

E’ visitato ogni giorno da milioni di persone, che guardano svariati video anche in una sola sessione. La mole di informazione in uscita ed in entrata nei server di YouTube è mastodontica, sopratutto considerando che si tratta di video, e non di immagini o altro genere di file multimediale. I video sono molto pesanti e, per garantire agli utenti una visualizzazione senza interruzioni (per non parlare della possibilità di “fondere” i server), si è pensato bene di comprimere i video in modo da renderli più leggeri.

KeyCounter, contatore per la tastiera

Le statistiche mi hanno sempre affascinato. So benissimo che non rispecchiano al cento per cento la realtà, ma si è incuriositi dinanzi ad un dato che riguarda un’intera popolazione di una nazione, o più nel piccolo, ad un singolo individuo. Come ben sapete, più si restringe il campo, e più la statistica rispecchierà la realtà. Nel caso limite della statistica su una singola persona, il livello di accuratezza è massimo.

Oggi voglio presentarvi un software per effettuare statistiche molto geek su voi stessi. Grazie a Key Counter, infatti, potrete contare quante volte schiacciate i tasti della tastiera. Sono d’accordo con voi nel pensare che questo software è praticamente inutile, ma alla fine di una giornata di lavoro, potrebbe offrire un dato che potrebbe incuriosire molti geek.

Come sarebbero le calcolatrici di Windows e Mac OS nella realtà?

calcolatrice

Le interfacce grafiche dei computer odierni, ci hanno fatto quasi dimenticare di quanto siano “false” le cose che vediamo sullo schermo. Insomma, non possiamo toccare le componenti che vediamo nel monitor, come cartelle e file vari. Possono sembrare i vaneggiamenti di un folle, ma queste cose mi danno molto da pensare, e spero sia diversamente per voi.

Avendo letto il titolo siete sicuramente sarete stati sicuramente attirati dal leggere questo post. Senza ulteriori indugi vi spiego di cosa si tratta. Qui di seguito troverete delle immagini che vi mostrano come sarebbero nel mondo reale le calcolatrici che siamo abituati ad usare solo attraverso il mouse. Naturalmente si tratta di ricostruzioni fatte con programmi di grafica 3D, dato che purtroppo non esiste nulla del genere.

ChromeExperiments, portale di applicazioni da usare con google Chrome

Chrome Experiments

Google Crome è entrato quasi prepotentemente nel mondo dei browser. Ha smosso un po’ le acque, portando non poche novità. Oggi è uno tra i browser più usati, e ciò non deve meravigliare. Ora voglio presentarvi un nuovo pretesto per scaricare (e forse usare) il browser di casa google. Se già ne siete in possesso meglio ancora.

Vi starete chiedendo: Ma cosa intende dire questo tizio che scrive su geekissimo con “nuovo pretesto”. Nulla di serio e veramente importante, sia chiaro. Vi consiglio comunque di continuare a leggere questo post, perché ciò che troverete è molto probabile che vi incuriosirà.

Conflict History, splendida timeline storica su Google Maps

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L’oggetto dell’articolo odierno è davvero molto interessante, per i geek che magari sono pure appassionati, come me, di storia moderna e non. Avete mai pensato di poter trovare trovare tutti i più importanti avvenimenti storici su un unica mappona di Google Maps?

Conflict History rende tutto questo una realtà. Il funzionamento è davvero semplicissimo. Una volta cliccato il link e raggiunto il sito, la prima cosa che noteremo sarà la linea del tempo della parte inferiore della pagina. Scorrendo su di essa potremo selezionare gli anni che ci interessano in particolare.

Il futuro è oggi: la macchina che legge nel pensiero è realtà

Gli ologrammi sensibili al tatto dei giapponesi non vi sono sembrati abbastanza futuristici? Strano, comunque difficilmente riuscirete a dire la stessa cosa della tecnologia sviluppata dal neuro scienziato Jack Gallant e da Thomas Naselaris dell’Università della California (Berkeley).

Stiamo infatti parlando di un sistema che, attraverso una macchina di risonanza magnetica funzionale, è in grado di leggere la mente delle persone ed identificare gli ultimi oggetti visualizzati da queste ultime.

Questa tecnologia, spiega Gallant, è paragonabile ad un gioco di prestigio in cui il mago deve indovinare la carta pescata dallo spettatore: le carte sono le fotografie di qualsiasi oggetto presente sulla faccia della Terra e la macchina rappresenta il mago, che non conosce a memoria tutte le carte facenti parti del mazzo ma riesce ugualmente a indovinare quella scelta dallo spettatore (ossia, chi si sottopone al test della macchina).

Isola ecologica #8

isola ecologica

Ed eccoci giunti all’ottava puntata della rubrica che ricicla. Per leggere i post precedenti cliccate su questo link.

ASCII in VLC media player

Molto probabilmente questa che sto per scrivere sarà l’informazione più inutile che abbia mai postato su questo blog, ma ho comunque deciso di scriverci qualcosa, dato che potrebbero esserci dei lettori interessati. In pratica si tratta di un semplice settaggio di VLC che di sicuro in pochi conosceranno. Dopo questa modifica alle impostazioni del riproduttore multimediale con il birillo arancione, i filmati verranno visti in ASCII art. Se volete provare comunque quest’impostazione, nonostante la sua scandalosa stupidità, i passaggi da fare sono i seguenti: Strumenti> Preferenze> Video. Alla voce uscita è necessario impostare Uscita video ASCII art a colori.

Memoria fisica VS memoria digitale

micro sd

Più di cento anni sono trascorsi da quando un’informazione è stata impressa su un cilindro fonografico. Quell’informazione, in questo caso musica, non poteva superare la durata di due minuti! Oggi abbiamo a disposizioni supporti digitali di inimmaginabile portata, che rischiamo addirittura di perdere a causa delle ridottissime dimensioni fisiche.

Sarebbe curioso, quindi, effettuare una comparazione tra vecchie memorie e nuove, più in particolare, tra memorie fisiche e memorie digitali. Fortunatamente qualcuno c’ha pensato ed ha creato una serie di immagini che semplificano questo curioso parallelismo, partendo dal vecchissimo cilindro fonografico arrivando al più moderno e capiente iPod Classic.

CD/DVD illeggibili: quattro simpatici modi per riciclarli

Non saranno ancora apostrofabili come supporti obsoleti ma, proprio come i floppy disk, anche i CD e i DVD, quelli non più servibili, possono essere riciclati in maniera simpatica ed originale anziché essere gettati nel cestino.

Di seguito trovate quattro curiose idee provenienti dall’inesauribile Instructables. Provate quelle che più vi ispirano e non dimenticate di suggerircene di nuove.

Blocco note

Un simpatico blocco note da veri geek. Per crearlo, basta incollare due dischetti tra loro (con facciate opposte), fissarli agli estremi di un bastoncino di legno (o plastica), inserire dei foglietti nello spazio vuoto e piazzare il tutto su altri 4 CD/DVD incollati tra loro. La procedura completa è illustrata dettagliatamente nel video che segue:

Occorrente: 16 CD/DVD; 2 viti; 2 cuscinetti; colla; 1 bastoncino di legno o plastica spesso 11cm; 12 foglietti misuranti 9x3cm.

Tre nuovi scherzetti informatici per spaventare amici e colleghi

Dobbiamo ammetterlo, i consigli che ci avete dato in occasione del nostro post sui tre scherzetti informatici per spaventare amici e colleghi sono stati davvero geniali, al limite della diabolicità più pura.

Ecco il motivo per cui abbiamo deciso di fare questo articolo in cui elencare per benino i tre migliori scherzi informatici segnalati da voi, carissimi amici geek. Però non crediate che sia finita qui: abbiamo ancora una tremenda fame di burle, e gli unici che possono placare il nostro appetito siete voi. Divertitevi e… fatevi sotto!

Desktop fittizio (segnalato da PAP8)

In cosa consiste: in uno sfondo del desktop comprendente delle icone che, quando sostituite a quelle “reali”, faranno uscire fuori di testa la vittima dello scherzo che non riuscirà ad accedere ai suoi programmi preferiti e alle sue cartelle personali.

Come si realizza: nulla di più semplice. Si nasconde la taskbar di Windows (click destro sulla taskbar > Proprietà > Nascondi automaticamente > OK), si crea uno screenshot del desktop (tasto STAMP e “incolla” in qualsiasi editor d’immagini), lo si imposta come sfondo, si crea una nuova cartella e ci si trascinano tutte le vere icone dentro.

Come si annulla: cambiando sfondo e tirando fuori le icone “reali” dalla cartella creata per fare lo scherzo.

Quanto sono sicuri i dati che salviamo su CD e DVD? Iniziate a tremare…

Quanto sono sicuri i dati che ogni giorno salviamo su CD e DVD? È proprio a questa domanda a cui Adrian Kingsley di ZDNet ed Adrian Wong di TechARP hanno cercato di dare una risposta, ottenendo risultati che – francamente – qualche brivido di terrore ce l’hanno procurato.

Il primo test, se così lo vogliamo chiamare, ha visto Wong alle prese con la sua collezione di CD (perfettamente conservata in un posto poco illuminato e asciutto) risalente a 7-9 anni fa. Risultato: circa il 10% dei dischi è risultato illeggibile, qualcuno del tutto, altri solo in parte.

I CD più malconci sono risultati essere quelli più recenti risalenti al 2002 e, udite udite, la marca dei supporti ha fatto al differenza quanto una goccia di sudore sulla fronte di Steve Ballmer: i tanto “blasonati” dischi targati “Kodak” hanno fatto registrare un tasso di danneggiamento pari a quello dei dischi “pinco pallino” dal prezzo decisamente più ammiccante.

Ma allora dobbiamo davvero preoccuparci? Almeno il 10% dei nostri dati salvati su CD/DVD è destinata a scomparire?