Scopri chi è più famoso sul web con WebSource.it

Il servizio di oggi è veramente molto interessante. Grazie al sito WebSource.it, le liti per scoprire il più famoso personaggio sul web, il più noto modo di dire, il libro più popolare e questioni affini sono finalmente terminate!

Il sito, infatti, offre due campi di ricerca, dove inserire i dati dei due contendenti, e cliccando sull’apposito tasto è possibile scoprire quale dei due è più popolare sulla Rete, osservando il numero maggiore di risultati. Questo “sondaggio” agisce in maniera molto efficace a questo tipo di comparazioni. Facciamo un esempio pratico.

Google, digitalizza milioni di vecchi giornali cartacei

Google News

Google è da ormai molti anni, l’inventore di molti servizi di successo sul web. Ieri è arrivata la notizie, tramite il blog ufficiale dell’azienda, di un nuovo servizio che in questi giorni sta mettendo a punto il team di sviluppo di Google. Il nuovo servizio riguarda i giornali. In questi ultimi mesi si è parlato molto di come digitalizzare tutte le pagine di un giornale e quindi renderlo disponibile gratuitamente su internet.

Bene, Google come fa la maggior parte delle volte, è riuscita a battere le maggiori testate giornalistiche italiane e non, rendendo questa funzione disponibile fin da subito. Da ieri infatti è disponibile un nuovo strumento per la ricerca di vecchie notizie. Google in questi giorni sta lavorando ad un progetto molto particolare ed interessante. Dopo il salto trovate tutte le informazioni.

Google spiega i ritardi delle versioni per MAC e Linux di Google Chrome.

Il nuovo browser di casa Google in questi primi giorni di BetaTesting, aperti a tutti, sta avendo parecchio successo. Leggendo i vari blog e siti, dedicati al mondo della tecnologia e d’internet, molti parlano di Google Chrome, come il vero rivale di Internet Explorer e di Firefox 3. Per esperienza personale, posso confermare queste voci, da quando è uscito, infatti, l’ho installato sul mio pc con Windows Vista e devo dire, che non mi sta deludendo assolutamente.

Ora il primo Browser di casa Google è disponibile solo per piattaforme Windows. Nei giorni scorsi si attendevano le versioni per MAC OS X, e per i sistemi Linux. Queste due versioni non sono state ancora rilasciate. Fino Giovedì nessuno aveva ricevuto notizie riguardo al motivo di questi ritardi, ieri finalmente Google ha rilasciato una comunicazione sul suo blog ufficiale, dedicato alle comunicazioni per gli utenti MAC.

Firefox, come integrare le migliori funzioni di Google Chrome

firefox

Ammettiamolo: allo stato attuale, il nuovo browser Google Chrome, ha potenzialità estremamente ridotte rispetto ad un concorrente “navigato” ed agguerrito come Mozilla Firefox, per il quale – al contrario del nuovo software targato Google – sono disponibili numerosissime estensioni in grado di ampliarne le funzionalità nel modo che più si desidera.

Probabilmente, la situazione a breve cambierà, ma oggi vogliamo dimostrarvi come – proprio attraverso gli ormai celeberrimi addon – sia possibile integrare le migliori funzioni di Google Chrome in Firefox. Provare per credere.

Navigazione in incognito: la funzione che permette di navigare sul web senza lasciare tracce sul proprio PC (ovvero niente cookie, niente cronologia ecc.) è sicuramente tra le più apprezzabili di Google Chrome. Ebbene, quest’ultima è integrabile anche in Mozilla Firefox tramite l’estensione Stealther.

Matt Cutts risponde a dubbi e obiezioni su Google Chrome

Dopo il rilascio e il successivo download di Google Chrome su milioni di pc si è fantasticato in rete con teorie complottistiche, su come Google utilizzasse Chrome per rubare i dati degli utenti e tante altre teorie di cospirazione. Per questo motivo Matt Cutts ha scritto due interessanti articoli sul suo blog dove tranquillizza gli utenti, cercando prevenire la paranoia generale e rispondendo ad alcune obiezioni su Google Chrome.

Innanzitutto con ma grande sorpresa in fase di installazione è possibile scegliere il proprio motore di ricerca predefinito, a differenza di Firefox. Un altra "credenza" che si va diffondendo è che Google Chrome invii a Google dati sull’utilizzo, falso, infatti di default i rapporti sui crash, statistiche, non vengono inviati a Google.

Recensione approfondita di Google Chrome e non solo (trucchetto per le statistiche da nerd compreso)

Come tutti oramai sapete benissimo da ieri è disponibile il download di Google Chrome, il nuovo browser di casa Google. Oltre ad una recensione completa di Google Chrome, analizzeremo il perchè di questa mossa, le prestazioni rispetto agli altri browser ed un potenziale bug critico presente in Chrome.

Iniziamo con la domanda che tutti si sono fatti "Perchè Google ha sviluppato un browser e sopratutto perchè ora dopo tanti anni?" La "colpa" è di Eric Schmidt, CTO della Sun, durante la grande guerra dei browser degli anni 90, quando entro in Google i due cofounder Larry Page e Sergey Brin erano concordi nel creare un browser, ma Schmidt disse di no. Infatti secondo quest’ultimo la società non era abbastanza forte per sopportare una guerra dei browser, durante gli anni sono state assunte persone che già avevano un esperienza con Mozilla o comunque in ambito browser, e quindi nella primavera del 2006 si è iniziato a parlare di un browser, ad ottobre 2006 quello che era solo un concept iniziava a prendere forma, con un applicativo multi-processo in grado di girare su Windows. Ma la missione di questo nuovo browser era migliorare le prestazioni con le applicazioni web quindi il motore Javascript avrebbe giocato un ruolo fondamentale. Cosi sempre lo stesso anno, fu raggruppato un team in Danimarca con il compito di fornire un motore Javascript più rispetto a qualsiasi altro motore esistente. In quattro mesi era pronto un motore Javascript 10 volte più prestante di quello di Safari e Firefox e 56 rispetto a Internet Explorer.

WordPress, 8 imperdibili plugin dedicati al SEO

wp

Carissimi amici blogger, eccoci tornati a parlare di SEO (search engine optimizator), ovvero, tutti quegli accorgimenti che permettono di posizionare nel migliore dei modi il proprio sito web nei motori di ricerca. Si tratta indubbiamente di un fattore positivo, sia per il numero delle visite, che per eventuali guadagni, ed una delle piattaforme che rende questa attività molto rapida e semplice è sicuramente WordPress, che – come ben saprete – può avvalersi di numerosissimi plugin gratuiti, utili anche in questo senso.

Non serve quindi essere dei maghi, per capire che oggi stiamo per illustrarvi 8 imperdibili plugin dedicati al SEO in WordPress. Adottandoli tutti riceverete sicuramente degli ottimi risultati, in men che non si dica. Che aspettate allora?

HeadSpace2: plugin che permette di regolare in maniera del tutto automatica i tag, i titoli delle pagine ed i titoli dei post per ottimizzarli nel migliore dei modi in ottica SEO.

GMdesk: la suite di applicazioni Google accessibile dal desktop

E’ ormai dall’avvento del Web 2.0 e da quando ha cominciato a diffondersi la tecnica di sviluppo web “Asynchronous JavaScript and XML“, più semplicemente conosciuta come AJAX, che le applicazioni web hanno cominciato ad attrarre verso di se un sempre maggiore numero di utenti.
A farla da padrone in questo campo è senz’altro Google, grazie soprattutto ai suoi “Google Mail”, “Google Reader” e “Google Docs”.

Potrebbe sembrare a prima vista un controsenso, eppure qualcuno ha sviluppato delle soluzioni per trasformare le applicazioni web in applicazioni desktop, per renderle fruibili non esclsivamente da un browser.
Avevamo già affrontato l’argomento qualche tempo fa parlando di Bubbles e Fluid, e l’occasione per rifarlo ci è data dal lancio di GMdesk, un software per desktop sviluppato in Adobe Air che svolge una funzione molto simile.

Easter Egg anche per Google Reader

Alcuni software spesso nascondo delle funzionalità nascoste attivabili sotanto premendo la giusta combinazione di tasti o dando i giusti valori al programma ne è sono un esempio quelli presenti in OpenOffice.

Questi si chiamano easter egg (uova di pasqua) e sono presenti in moltissimi software ed applicazioni. Oggi voglio segnalare uno di questi a tutti gli utilizzatori di Google Reader, per attivarlo dobbiamo semplicemente recarci nella homepage del reader e premere la seguente combinazione di tasti: Su, Su, Giù, Giù, Sinistra, Destra, Sinistra, Destra, B, A.

Google annuncia Android Market, lanciata la sfida ad Apple?

Google ieri ha annunciato la nascita del Android Market, un posto dove trovare tutte le applicazioni per la piattaforma Android, suona un po’ come l’App Store della Apple, ma ci sono sostanziali differenze tra i due siti che andremo ad analizzare in questo articolo. Ma prima di tutto una breve introduzione, in Android Market gli sviluppatori potranno rendere disponibili i loro programmi su uno spazio offerto da Google, dove ci sarà un sistema di feedback e valutazione per ogni app rilasciata.

E da qui iniziano le differenze con App Store, come dicono i ragazzi stessi di Android “è stato scelto il nome Market al posto di store perché gli sviluppatori devono avere un ambiente aperto e libero per i loro contenuti“. Per pubblicare un app saranno sufficienti tre semplici passi: registrazione, upload e aggiunta di una descrizione. Inoltre sarà fornito allo sviluppatore un pannello di controllo per l’analisi dei dati al fine di migliorare l’attività.

Ecco le caratteristiche del Googlephone

Ebbene dopo tanta attesa finalmente è disponibile un immagine, seppur molto tecnica, del primo cellulare che utilizzerà il sistema operativo Android. Inoltre ora abbiamo anche le caratteristiche del cellulare sviluppato dal HTC e che dovrebbe essere immesso sul mercato non più tardi di ottobre. Ma ecco in dettaglio come sarà questo HTC Android (o Googlephone):

  • Processore 528Mhz Qualcomm 7201
  • 64MB RAM
  • 128MB ROM
  • 1GB MicroSD card
  • Tastiera QWERTY
  • Trackball
  • Pulsante dedicato alla fotocamera
  • 3.1MP camera (senza flash) 2048 x 1536

Android 0.9 ecco un tour guidato

Qualche giorno fa Google ha rilasciato Android 0.9 SDK r1 Beta, dove spiccano una API aggiornata e un restilyng completo della grafica, che come vedremo è ora più simile a quella di un telefono, a fine articolo potrete trovare un video tour di tutte le funzioni. Innanzitutto va detto che molte feature ricordano parecchio le funzioni dell’iPhone, segno che nello sviluppo di prodotti touchscreen oramai si è stati condizionati dal melafonino.

In Android avremo a disposizione più home screen, ovviamente su questo potremo decidere noi quale icone avere, infatti a differenza del iPhone Android ha anche un menu principale a scomparsa. Tramite questo sarà possibile trascinare le icone che vogliamo sulla home screen. Potremo effettuare delle telefonate e lasciarle in background cosi mentre parliamo al telefono sarà possibile accedere a tutte le funzioni di Android.

Carichiamo in modo automatico i file su Google Docs

Come tutti sapete benissimo Google Docs permette di caricare dei file da indirizzi web, ma il procedimento non è molto comodo se si tratta di caricare più documenti contemporaneamente.

Il collegamento diretto che può essere utilizzato per caricare documenti dal web in Google Docs è:
http://docs.google.com/?action=updoc&formsubmitted=true&uploadURL=DOCUMENTURL
Dove ovviamente al posto di DOCUMENTURL andrà inserito il percorso web al nostro documento. Tramite questo collegamento sarà possibile collegare documenti (.doc/.txt/.html/.rtf/.odt), fogli di calcolo (.xls/.csv/.ods), presentazioni (.ppt) e file PDF.

Google Adsense per Feed

L’integrazione tra i servizi Google di FeedBurner dopo l’acquisizione continua piano piano. La scorsa settimana Google ha lanciato AdSense per Feeds, un servizio che era già stato lanciato per pochi tester lo scorso maggio.

Se utilizziamo un RSS reader sarà capitato moltissime volte di aver letto un articolo senza esserci recati alla pagina originale, tramite questo procedimento l’editore del sito non poteva guadagnare nulla da Adsense perché prima nei feed non c’era pubblicità.