Wozniak elogia Mark Zuckerberg: “è un mix di me e Steve Jobs”

Per il suo ventottesimo compleanno (caduto nella giornata di ieri), Mark Zuckerberg ha ricevuto tantissimi regali. Alcuni simili a quelli che riceviamo anche noi comuni mortali, con tanto di pacchetto, fiocco e bigliettino, altri decisamente più singolari ma indubbiamente più importanti. Ci riferiamo all’elogio a mezzo stampa che il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, ha fatto nei confronti di Zuckerberg, paragonandolo anche a Steve Jobs.

Secondo Woz, Mark Zuckerberg rappresenta un mix fra lui e Jobs. Dispone di conoscenze tecniche avanzate ma ha una visione delle cose e un modo di porsi al cospetto del pubblico molto simili a quelli che hanno fatto di Steve Jobs l’icona che è oggi.

Mark Zuckerberg felpa Wall Street

Mark Zuckerberg, la sua felpa e le critiche di Wall Street

Mark Zuckerberg felpa Wall Street

La prossima settimana Facebook verrà quotato in borsa e Mark Zuckerberg, il giovane CEO del celebre social network, ha iniziato in grande stile, per quanto concerne numeri ed investimenti, quello che, comunemente, viene definito come “roadshow”.

Nonostante ciò sembrerebbe però essere finito sotto accusa l’abbigliamento giovanile e ben poco convenzionale per Wall Street di Zuck ed a metterlo in evidenza è Michael Patcher, un analista finanziario esperto del mondo dei videogames e salito più volte agli onori delle cronache per le sue opinioni particolarmente controverse.

Patcher, nel corso di una recente intervista rilasciata a Bloomberg, ha infatti dichiarato che il punto debole di Facebook è proprio Mark Zuckerberg con la sua oramai tipica felpa con il cappuccio e con la sua missione di voler connettere l’intero globo terestre.

Facebook ed Instagram: l’acquisizione potrebbe subire dei ritardi

È passato circa un mese da quanto Facebook, o per meglio dire Mark Zuckerberg, agendo praticamente all’insaputa di tutti, ha effettuato l’acquisizione di Instagram, la celebre app per device iOS ed Android dedicata al photo-sharing, per la modica cifra di 1 miliardo di dollari.

L’importante acquisizione, tanto apprezzata quanto temuta e commentata in maniera negativa, da qualche ora a questa parte sembrerebbe però esser finita nel mirino della Federal Trade Commission che, appunto, ha provveduto ad aprire un’apposita indagine sull’operazione.

A riportare la notizia è il Financial Times (purtroppo è necessario essere abbonati per leggere l’articolo) citando alcune fonti secondo cui la l’esame della transazione, a cui dovrà provvedere la Federal Trade Commission, potrebbe causare un ritardo nel processo d’acquisizione o, per meglio intenderci, affinché questo venga completato.

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Microsoft, Facebook ed il ricco accordo sui brevetti

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Si è concluso da poco il breve iter che ha portato Microsoft e Facebook a raggiungere un importante accordo in fatto di proprietà intellettuale e che ha permesso a Mark Zuckerberg di accedere a ben 650 nuovi nuovi brevetti e alla ben nota azienda redmondiana di ottenere la modica cifra di 550 milioni di dollari.

Le licenze oggetto della trattativa riguardano, molto probabilmente, pubblicità, ricerca, social network e tecnologie di mappatura ma, al momento, non è ancora stato reso noto alcun dettaglio a tal proposito.

Tale accordo conferisce particolare significato all’acquisto effettuato da Steve Ballmer dei brevetti AOL che è stato portato a segno poco più di paio di settimane fa considerando il fatto che tali brevetti sono proprio quelli che sono stati ora acquistati da Facebook.

Facebook compra Instagram per 1 miliardo di dollari

Mentre noi, comuni mortali ci abbandonavamo alle gozzoviglie pasquali, nei dintorni della Silicon Valley c’era uno strano fermento. Un ragazzotto, che fino a qualche anno fa era solo di belle speranze, stava per aprire il suo gonfio libretto bancario e strappare un assegno da un miliardo di dollari. Una cifra i cui zeri non scriviamo per mero pudore.

Come avrete ben capito, ci riferiamo a Mark Zuckerberg e al fatto che ieri sera è stata ufficializzata l’acquisizione di Instagram da parte di Facebook per un miliardo di dollari. Cos’è Instagram? Se avete un iPhone è abbastanza improbabile che non lo sappiate, se avete Android potreste averlo scoperto da pochissimi giorni.

Si tratta di una app collegata ad un social network fotografico attraverso la quale ognuno può scattare delle foto con il proprio smartphone e sentirsi un fotografo fichissimo. Tutto merito degli effetti speciali che si possono applicare agli scatti prima della pubblicazione online. Secondo le ultime statistiche ufficiali, è usata da oltre 30 milioni di utenti in tutto il mondo.

Probabilmente, è proprio questo il fattore che ha spinto Zuck a sganciare così tanti dollari senza batter ciglio. Facebook aveva bisogno di potenziare il suo settore fotografico. Secondo i rumor circolati in Rete nei mesi scorsi, aveva intenzione di introdurre degli effetti speciali in stile Instagram e quindi alla fine è stata scelta la strada più sicura e semplice, piombare come un carrarmato sulla “preda” e firmare un assegno di quelli che mettono d’accordo tutti (forse anche gli utenti, ma a quelli si pensa dopo).

Facebook è al lavoro su un motore di ricerca?

Facebook motore di ricerca

Stando ad alcuni rumors iniziati a circolare nel corso degli ultimi giorni Mark Zuckerberg ed il suo team sarebbero al lavoro su un nuovo ed interessante progetto mirante all’espansione di quanto offerto attualmente da Facebook e, nello specifico, alla realizzazione di un mirabolante motore di ricerca.

Ad alimentare i rumors vi è una fotografia diffusa online dallo stesso giovane CEO del social network in blu in occasione del debutto in borsa nella quale viene mostrato un MacBook su cui risulta aperta una pagina di Facebook dal layout decisamente inconsueto.

Nella foto, infatti, è incluso un box di colore bianco che, a quanto pare, sarà destinato ad ospitare il nuovo motore di ricerca reso disponibile, appunto, da Facebook.

Facebook, tutti i numeri del social network di Mark Zuckerberg

Senza addentrarci troppo in tecnicismi con cui la maggior parte di noi non ha particolare dimestichezza, ieri Facebook ha iniziato il percorso che porterà il social network più famoso del mondo ad essere quotato in borsa nel giro di qualche mese. Dalle carte preparate da Mark Zuckerberg e soci sono emersi tantissimi dati e statistiche interessanti che ci aiutano a capire davvero quanto è grande Facebook e quanti soldi riesce a macinare nel giro di un anno.

Eccoveli raccolti in un mega-elenco che comprende tutti i numeri di Facebook, non solo azioni e fatturato, ma anche numero di utenti attivi, dipendenti e tutto quello che ruota intorno al mondo di quello che il cinema ci ha presentato come The Social Network.

  • 1$ è lo stipendio simbolico che riceverà il CEO Mark Zuckerberg dal 2013 (lo stesso stipendio che prendeva anche Steve Jobs).
  • 12% delle entrate di Facebook vengono Zynga, fra pagamenti e pubblicità inserite all’interno dei giochi.
  • 15 aziende sono state acquisite da Facebook fino ad ora.
  • 21 volte compare nelle carte il nome di aziende partner o competitor di Facebook. Il nome di Google è scritto 14 volte, Google+ e Twitter un paio, Microsoft cinque volte, Friendster e MySpace non ci sono.
  • 35 volte viene menzionata nei documenti la parola “privacy.”
  • +39.4% i profitti di Facebook dal 2010 al 2011.
  • +46.8% le entrate di Facebook dal 2010 al 2011.
  • 56% delle entrate di Facebook viene da aziende pubblicitarie e piattaforme di sviluppo basate negli USA. Nel 2010 erano pari al 62% delle entrate.
  • 70 lingue diverse sono supportate da Facebook.
  • 3.200 sono i dipendenti di Facebook in giro per il mondo al 31 dicembre 2011.
  • 200.000$ è costato il dominio “facebook.com” dopo l’eliminazione del prefisso “the” nel 2005.
  • 783.529 dollari sono stati spesi da Zuckerberg per il programma “comprehensive security” del 2011 riguardante l’installazione e la manutenzione degli impianti di sicurezza nella residenza personale del fondatore di Facebook, il costo annuale del personale per la sicurezza e l’uso dell’aereo privato.
  • 1.9 milioni è il numero di piedi quadrati (176.000 metri quadri) che Facebook ha affittato per i suoi uffici in tutto il mondo al 31 dicembre 2011.

Mark Zuckerberg voleva vendere Facebook

Nel corso di questi anni, Mark Zuckerberg si è costruito la fama dell’uomo dei “no”, colui che ha creduto fin da subito nella sua creatura (Facebook) e, per questo, ha declinato ogni offerta di acquisto. Perfino lo scorbutico Steve Jobs prese in simpatia il giovane Mark per questo suo modo di agire. Ma è davvero così? Zuckerberg non ha mai pensato di vendere il social network che lo ha reso ricco e famoso? Secondo quanto riportato da ZDNet, in passato la tentazione ci fu.

Era il luglio del 2004, Facebook contava già un milione di iscritti (o quasi) ma nella mente di Zuckerberg scalpitava un altro progetto: Wirehog, un programma di file sharing diretto che di lì a poco avrebbe visto la luce (e poi di nuovo l’oblio, ma ci arriviamo dopo).

L’attenzione e le speranze che il ventenne Mark riponeva nel nuovo progetto erano tantissime, al punto che aveva deciso di vendere Facebook per focalizzarsi su Wirehog subito dopo il suo trasloco da Cambridge alla Silicon Valley. A testimoniarlo, una conversazione avuta da Zuckerberg con un suo confidente in chat  il 26 luglio 2004. Ve la proponiamo di seguito.

Facebook ha ucciso MySpace: chiusura entro l’anno?


Una risata ci seppellirà? Chissà, può darsi. Quello che è certo è che una risata sta per seppellire MySpace, quello che fino a qualche anno fa era il social network più famoso e utilizzato del mondo. La risata più grossa? Ovviamente quella di Zuckerberg e dei milioni di utenti che ogni giorno pensano solo a come fare le faccine su facebook, spammare link inutili e infestare le bacheche altrui con sondaggi e citazioni senza senso.

Con un rapporto inversamente proporzionale a quello di Facebook, che non frena la sua lenta ma inesorabile conquista del mondo nemmeno per un giorno, MySpace continua a perdere utenti e stima da parte delle grandi industrie. Secondo la società di statistiche comScore, il social network di News Corporation avrebbe perso 10 milioni di utenti solo nell’ultimo mese, confermando un trend che ha visto circa 50 milioni di persone scappare dal nuovo “My_____” nel corso degli ultimi 12 mesi e che potrebbe portare alla chiusura dello stesso entro il 2011.

The Social Network, il film su Facebook vince 3 Oscar: troppi o pochi?


Dopo essere stato eletto persona dell’anno 2010 dal Time, Mark Zuckerberg sperava che la sua storia trionfasse anche nella notte degli Oscar 2011 che si è conclusa poche ore fa a Los Angeles. Beh, non è andata proprio così.

The Social Network, il film di David Fincher che ha raccontato la storia della nascita di Facebook (non tralasciando tutti i suoi lati più oscuri) ha vinto tre premi Oscar, ma non quello più importante, quello per il miglior film dell’anno che è andato a Il discorso del Re.

Facebook e gli hacker: violate le pagine di Mark Zuckerberg e Nicolas Sarkozy

Facebook, la piattaforma sociale che ha oramai raggiunto (e forse già superato) i 600 milioni di utenti, è stato più volte centro di attacchi su argomenti riguardanti la privacy degli utenti iscritti. Dalla sua nascita, specialmente dalla diffusione a larga scala in tutto il mondo, non sono di certo mancati attacchi hacker e fenomeni di phishing per violare e modificare profili e pagine fan.

Gli ultimi in ordine cronologico che, fino ad ora, ci han rimesso la faccia sono stati il presidente francese Nicolas Sarkozy e, udite udite, proprio il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Anche se gli attacchi sono stati “buoni”, questi due avvenimenti successi negli ultimi giorni continuano a far riflettere circa la sicurezza presente nel più popolare social network.

Mark Zuckerberg “persona dell’anno” per il Time: se lo merita davvero?


Vox populi, vox Dei… ma non per il Time. L’autorevole settimanale statunitense ha “tradito” la voce dei suoi lettori, che in un sondaggio online avevano dimostrato tutta la loro ammirazione per Julian Assange, e ha eletto come “persona dell’anno” Mark Zuckerberg, il fondatore e CEO di Facebook, che nel medesimo sondaggio era arrivato solo decimo.

Il ventiseienne famoso per essere il miliardario più giovane del mondo (con un patrimonio stimato in 6,9 miliardi di dollari) si è aggiudicato il “pesante” titolo di influenzatore dei nostri tempi per aver “connesso oltre mezzo miliardo di persone e aver mappato le loro relazioni sociali; per aver creato un nuovo sistema di scambio d’informazioni e per aver cambiato il modo in cui tutti noi viviamo le nostre vite”.

Le 10 applicazioni più popolari su Facebook: qualcuno vuole giocare?

Credevate che il planisfero di Facebook fosse popolato per gran parte da bimbiminkia e sfaccendati? Vi sbagliavate. Di poco.

“RedWriteWeb” ha pubblicato la classifica delle 10 applicazioni più popolari su Facebook e quello che ne è risultato è un elenco di videogiochi “macchiato”, qua e la, da qualche applicazione per chattare e ricordare i compleanni. Se non ci credete, leggete pure:
  1. FarmVille – se la fuga dei cervelli dal nostro Paese è dettata dagli scarsi investimenti nella ricerca e nello sviluppo, la loro frittura è dettata quasi esclusivamente da questo gioco agreste. Numero di utenti (in)attivi? Circa 16 milioni.
  2. Windows Live Messenger – sì, il software di messaggistica istantanea di Microsoft è anche su Facebook… e anche lì è usato assiduamente da milioni di utenti (oltre 10, pare) ogni giorno.

Facebook Messages: perché usarlo o non usarlo

L’altro giorno Mark Zuckerberg ha annunciato Facebook Messages, il tanto “rumoreggiato” nuovo sistema di messaggistica che porterà il social network più famoso del mondo ancora più al centro della nostra comunicazione permettendoci di inviare/ricevere e-mail, SMS e chattare in un unico luogo. Il servizio non è ancora disponibile pubblicamente e si può accedere ad esso solo tramite inviti (richiedibili qui).

In attesa di ricevere il vostro “passepartout”, che ne direste allora di vedere quali possono essere i principali pro e contro di Facebook Messages e capire se vale veramente la pena utilizzarlo? Il sito “Lifehacker” ha preparato una lista a riguardo che non aspetta altro che essere letta: ecco i suoi punti salienti.

Perché usare Facebook Messages

  • Tutto in un unico posto: uno dei maggiori punti di forza del nuovo sistema di comunicazione integrato in Facebook è che, come detto prima, grazie ad esso potremo avere una gestione centralizzata di tutte le nostre comunicazioni. Utilizzabile su tutti i dispositivi connessi ad Internet (computer, smartphone, ecc.), Facebook Messages ci consentirà di imbastire delle conversazioni scegliendo per noi i canali di comunicazioni migliori. Non importa se i nostri amici preferiscono usare email, sms o chat; tutte le risposte noi le riceveremo sempre allo stesso modo, nella nostra pagina di Facebook, e potremo continuare a parlare con tutti senza preoccuparci di usare un mezzo di comunicazione piuttosto che un altro.