Il futuro economico di internet: nel 2016 varrà 4,2 miliardi di dollari

Internet economy

Stando a quella che è la previsione contenuta nel rapporto “The Digital Manifesto: How Companies and Countries Can Win in the Digital Economy”, presentata insieme a Google nel corso della giornata di ieri da Boston Consulting Group (BCG) durante il World Economic Forum di Davos, entro l’anno 2016 il valore della Internet economy nei paesi del G-20 arriverà e supererà quota 4,2 miliardi di dollari.

Ad incidere in maniera particolare sull’incremento del valore dell’Internet Economy sarà l’aumento del numero di utenti online conseguenziale ala crescita dei mercati emergenti, alla popolarità dei device mobili ed alla crescita dei social.

Nel dettaglio, entro il 2016 quasi il 70% degli utenti del G-20 arriverà dai mercati emergenti, circa l’80% di tutte le connessioni a banda larga sarà costituito da device mobile, sopratutto smartphone, e, dulcis in fundo, i social media giocheranno un ruolo di straordinaria importanza, ancor più di quella attuale, ed il 90% degli utenti di Argentina, Brasile, Indonesia e Messico saranno collegati ai social network creando e condividendo contenuti di varia tipologia.

Mercato Browser Gennaio 2011: Chrome supera il 10%, Internet Explorer continua a scendere


Nel mese che dovrebbe vedere il rilascio (più sperato che certo) della versione definitiva di Firefox 4.0, arrivano dei dati sul mercato dei browser che sorridono più che mai a Chrome.

Secondo i dati di NetMarketShare relativi a gennaio 2011, il browser di Google ha raggiunto e superato la soglia psicologica del 10%, riuscendo ad accaparrarsi una quota di mercato pari al 10.70% (+0.72% rispetto a dicembre 2010). Decisamente meglio di Firefox, che nonostante la bontà delle beta di FF4, fa un piccolo balzo indietro e passa dal 22.81% di diffusione di dicembre al 22.75% attuale.

Previsioni geek 2011: Apple compra TomTom e lancia iScreen, Facebook compra Skype e altro ancora


Il 2010 sta per chiudere i battenti e, come ogni anno di questi tempi, iniziano a spuntare sul Web le previsioni tecnologiche per i 12 mesi a venire.

Quelle che trovate qui sotto sono alcune delle previsioni geek per il 2011 stilate da Ben Wood, analista di mercato per CCS Insight. Molte riguardano Apple ma non mancano clamorose profezie riguardanti anche Facebook, Skype e Google. Leggetele tutte e diteci cosa ne pensate.
  • Apple acquisirà TomTom – Apple è rivale di Google, soprattutto nel mondo mobile, ma è costretta a “dipendere” dal colosso di Mountain View per avere Google Maps su iPhone. Nel 2011 questo stato di soggezione potrebbe terminare con l’acquisizione di TomTom da parte del gruppo di Steve Jobs, che a quel punto potrebbe realizzare nuovi servizi di geo-localizzazione, mappe, pubblicità localizzata, ecc. senza pagare dazio a “big G”.
  • Apple lancerà iScreen – si dovrebbe trattare di una TV onnicomprensiva con funzionalità simili alla Google TV grazie alla quale visualizzare contenuti multimediali via Internet, trasmissioni TV, giocare con i videogame e seguire le attività dei propri amici sui social network in tempo reale. Tutto rigorosamente controllabile dai dispositivi con iOS.

Vendite PC: Apple sale al terzo posto in USA e scansa Acer

Anche se le vendite nel periodo prescolastico sono state abbastanza “tiepide”, il mercato PC negli States tiene e nel terzo trimestre del 2010 scopre un nuovo, non propriamente inaspettato, protagonista: Apple.

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da IDC, il colosso di Cupertino ha visto aumentare del 24.1% la sua quota di mercato rispetto allo stesso periodo di un anno fa, e ciò gli ha consentito di raggiungere il terzo posto, la zona podio, della classifica dei “Top Vendors” americani. Vittima sacrificale del caso: Acer, che scivola al quarto posto con la sua risicatissima crescita annuale di 0.1 punti percentuali.

Al contrario di quanto erroneamente riportato da altri siti, le vendite di iPad non sono state conteggiate come vendite di PC e, quindi, non figurano nella graduatoria. Tuttavia, è lo stesso documento redatto da IDC a sottolineare come il traino della celebre tavoletta abbia dato una bella spinta di mercato ai Mac (al contrario di quanto ha fatto con netbook, a quanto pare).

Internet Explorer per la prima volta sotto il 50% di diffusione nel mondo, in Europa ancora peggio

Tappi di champagne saltano, festoni vengono appesi nelle case degli utenti linuxiani, il suono di alcune vuvuzelas redivive dai mondiali di Sudafrica riecheggia nei vicoli di diverse città europee: Signore e Signori, Internet Explorer è sceso per la prima volta sotto il 50% di diffusione su scala globale.

Secondo i dati pubblicati da ‘StatCounter’, il browser di Microsoft ha “bruciato” la bellezza di 8.5 punti percentuali nella sua quota di mercato in soli dodici mesi, passando dal rassicurante 58.37% di diffusione di settembre 2009 all’attuale 49.87%: una manciata di decimali in meno rispetto alla soglia psicologica del 50%, poco per i dati a cui era abituato IE non più di due anni fa ma comunque accettabile, vista la sempre più agguerrita concorrenza nel mondo dei navigatori Web.

In Europa, poi, la situazione è ancora più critica e vede la percentuale di diffusione di Internet Explorer scendere fino al 40.26% (rispetto al 46.44% di un anno fa).

I 10 blog più costosi della storia

A parte qualche prestigiosa eccezione, in Italia il mercato dei blog è considerato un mercato di nicchia, un settore in cui investire lo stretto indispensabile. Negli USA, invece, i “web log” sono diventati un vero e proprio punto di riferimento nel panorama dei media, uno strumento su cui sempre più aziende investono e grazie al quale – data la vastità della platea anglofona – eserciti di liberi professionisti riescono a guadagnare discrete cifre senza fare troppa fatica.

Non ci credete? Beh, allora date uno sguardo a questa lista con i 10 blog più costosi della storia, fondati da privati e poi venduti a cifre astronomiche a generose aziende, e poi ci dite.

10 – Ensight.org: 15.000 $

Incredibile ma vero, nel 2004, quando i blog non avevano il successo e l’importanza di oggi, Ensight.org (un blog personale dedicato a tecnologia, business, e dintorni) fu venduto alla per nulla modica cifra di 15.000 dollari. All’epoca, diventò il blog più costoso di tutti i tempi, oggi si deve accontentare del decimo posto.

Mercato Browser Agosto 2010: IE di nuovo giù insieme ad Opera

Puntuali, come una bolletta del telefono, ecco arrivare sulle nostre scrivanie digitali le ultime statistiche relative al mercato dei browser Web.

Essendo quello di agosto un mese fiacco per antonomasia, anche in questo settore non ci sono stati grandi sconvolgimenti: Internet Explorer ha smesso di crescere ed è tornato indietro di qualche passo, Opera continua a sprofondare, mentre Safari e Chrome tornano a sorridere. Firefox rimane stazionario.

Prima di andare sui numeri veri e propri, però, facciamo una panoramica generale della situazione guardando insieme il grafico di NetMarketShare:

Questo è l’anno di Linux. Ancora.

Questo è l’anno di Linux. Quante volte abbiamo letto questa frase su blog e giornali nel corso dell’ultimo lustro? Cento? Mille? Chissà. Fatto sta che il sistema operativo del pinguino, in ambito desktop, è ancora fermo a un misero 1% di diffusione. Anzi, qualcosa in meno, stando ad alcune statistiche recenti.

Questo può voler dire solo due cose: o che i commentatori e gli analisti del settore non hanno ancora capito i gusti della “gente” o che viviamo in un mondo popolato esclusivamente da cerebrolesi, i quali non hanno ancora capito che esiste un’alternativa gratuita a Windows e Mac capace di soddisfare le loro esigenze a 360 gradi.

L’ipotesi più probabile è ovviamente quella in grassetto. E allora perché Linux non è ancora riuscito a sfondare in ambito desktop? Cosa gli manca?

I motori di ricerca hanno fatto il loro tempo?

Nielsen ha pubblicato delle nuove statistiche relative al mercato dei motori di ricerca. Da questi dati emerge che Bing, il motore di ricerca della Microsoft, è passato da una quota di mercato del 9% a una del 13.6% nel giro di un solo mese – quello che va da giugno a luglio 2010 – facendo registrare un cosiddetto “aumento relativo” del 51%. Davvero un ottimo risultato per il colosso di Redmond, soprattutto considerando i cali di Google (ora in possesso di una quota di mercato pari al 64%) e Yahoo! (passato dal 17.1 al 14.3%), ma oggi non è di questo che vogliamo parlarvi.

Scorrendo le statistiche, abbiamo infatti trovato un altro dato forse ancora più interessante di quello della crescita di Bing: il numero di ricerche effettuate dagli utenti statunitensi è sceso da 10.5 miliardi a 8.8 miliardi nel giro di un anno. Un calo abbastanza significativo, del 16% pare, che fa sorgere spontanea una domanda: non è che i motori di ricerca hanno fatto il loro tempo?

Browser War: IE risorge, Firefox crolla e gli altri vivacchiano [mercato]

Ci spiace per gli avversatori di Internet Explorer, ma al contrario di quanto si potesse immaginare fino a un paio di mesi fa, difficilmente la quota di mercato del browser Microsoft scenderà velocemente al di sotto del 50%.

Secondo le statistiche di luglio fornite da Net Applications, pare infatti che dopo la débâcle di maggio, in cui IE aveva toccato il fondo del 59.75% di diffusione, il navigatore redmondiano si sia ripreso e negli ultimi 60 giorni sia stato protagonista di una risalita che l’ha riportato ad una quota di mercato molto più consona ai suoi standard, pari al 60.74%.

Dall’altra parte del mondo virtuale, quella rappresentata da Firefox, le cose, invece, non vanno per nulla bene. Con un tonfo facilmente definibile come senza precedenti, il browser del panda rosso è dirupato dal 23.81% di diffusione di giugno 2010 all’attuale 22.91%, con una diminuzione pari a quasi un punto percentuale: il pane per un software che si danna l’anima per rosicchiare fette di mercato a IE.

Microsoft: fatturato record nel quarto trimestre grazie a Windows 7

Altro che crisi. Con i risultati messi a segno nel quarto trimestre dell’anno fiscale in corso (terminato lo scorso 30 giugno), Microsoft conferma il suo momento positivo e porta a casa un fatturato record di ben 16.04 miliardi di dollari: il 22% in più rispetto all’anno precedente con un guadagno di 0,51 $ per azione.

A trainare il gruppo di Redmond, ancora una volta gli ottimi risultati ottenuti da Windows 7 sul mercato. Con i suoi 175 milioni di licenze vendute in meno di un anno (ha debuttato sul mercato il 22 ottobre 2009), l’ultimo sistema redmondiano si è, infatti, confermato come l’OS che ha venduto più copie nel minor tempo possibile.

Più che soddisfatti i vertici di Microsoft, che si compiacciono dei risultati ottenuti e rilanciano subito la sfida: entro la fine dell’anno vogliono che le copie di Seven vendute salgano a quota 300 milioni. Una cifra ambiziosa ma non impossibile da agguantare.

Windows 7 sorpasserà Vista entro un mese, ma XP continua a dominare il mercato

Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che perde ma non sa quel che trova. Questo è, da sempre, uno dei motti preferiti dall’utente medio di Windows, il quale, però, dall’avvento di Windows 7 sul mercato, sembra aver imparato ad assaporare il gusto agrodolce della novità.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Windows Team Blog, l’ultima incarnazione del sistema operativo Microsoft è infatti riuscita a vendere la bellezza di 150 milioni di licenze, pari a 7 copie dell’OS commercializzate ogni secondo. Un ritmo da record che, se mantenuto, permetterà a Seven di superare Vista nella classifica dei Windows più usati nel giro di uno, massimo due, mesi. Il che, per un prodotto arrivato nei negozi meno di un anno fa, non è affatto male.

Affatto male non è neanche il livello di diffusione di Windows XP, l’Highlander dei sistemi operativi, che a dispetto delle vertiginose vendite di Windows 7, risulta essere ancora la versione di Windows più utilizzata al mondo, con un grosso margine di vantaggio sui suoi successori.

Windows domina il mercato server nel 2010: fine del sogno Linux?

Sul fronte desktop, non c’è partita. Windows domina indiscusso il mercato dei sistemi operativi da anni, continuando a lasciare a Mac e Linux poco più che le briciole. Sul mercato server, invece, la situazione è ben diversa. Lì Linux è una realtà consolidata – apprezzata anche dai più insospettabili – e, in più di una circostanza, i fan del pinguino hanno sperato addirittura nel grande sorpasso. Impresa che, però, visti gli ultimi dati provenienti da “serverlandia“, sembra lontana anni luce. Forse secoli.

Secondo quanto riportato da IDC, infatti, nel primo quarto di quest’anno, Windows ha visto crescere la propria quota di mercato in ambito server dal 73.9% (dato di fine 2009) al 75.3% (pari a 1.379.487 unità vendute), mentre Linux è sceso dal 21.1% al 20.8% (380,429 unità). Il terzo incomodo, Unix, passa invece dal 4.4% al 3.6% (65.451 unità).

Quando poi si tocca l’argomento guadagni, i numeri non possono che essere tutti per Ballmer e soci. Nella prima parte del 2010, i sistemi Windows hanno generato 5.1 miliardi di dollari, quelli Linux 1.7 miliardi e quelli Unix 2.3 miliardi. Ma non sono certo queste le cifre che ci interessano di più.

Shoply, creare un proprio mercatino online gratuito

Stanno spuntando come funghi una serie di servizi che faciliterebbero la compravendita di oggetti, e non solo, online. Giusto qualche giorno fa vi ho presentato due servizi davvero molto interessanti che permettevano di creare annunci di proprie vendite in pochissimo tempo. I trattava, in ordine cronologico, di tinypay.me e di UploadNSell.

I servizi erano e lo sono ancora gratuiti e senza necessità di registrazione. Se da un lato la mancanza di registrazione favorisce una diminuzione dei tempi necessari per la creazione dell’annuncio, dall’altro dobbiamo rinunciare a delle funzioni che sono del tutto assenti da questi due servizi (proprio a causa dell’assenza del modulo per il login).