I garanti sulla privacy da tutto il mondo si scagliano contro Google

A quanto pare è partita un’azione congiunta, senza un reale valore legale, contro il gigante di Mountain View da parte dei garanti sulla privacy della maggior parte dei paesi che ne hanno uno.

A scatenare il putiferio sarebbe stato Google Buzz e il modo in cui è stato implementato. Secondo i garanti sulla privacy coinvolti, fra cui non figura il garante statunitense, Google Buzz sarebbe stato introdotto alla comunità senza le dovute precauzioni in termini di privacy.

Altro punto su cui i garanti si sono concentrati è stato Google Street View, e questa suona meno come una novità, visto che Google non sta avendo vita facile qui, nel vecchio mondo, dove molti governi premono perché la frequenza con cui Google indicizza le strade sia diminuita.

Salvaguardare la privacy su Google Street View: come offuscare volti, case ed automobili

Come abbiamo avuto modo di verificare nel corso del tempo, Google Street View è divenuto un prodotto sempre più evoluto andando a presentare delle caratteristiche estremamente interessanti e fornendo dunque la possibilità di visionare interi percorsi stradali in 3D, analogamente a quanto è possibile fare di persona.

Le immagini utilizzate per riprodurre i vari ambienti tridimensionali, come già affermato più volte, non sono altro che appositi scatti realizzati direttamente dalle mitiche Google Car, le automobili targate big G appositamente preposte al fine di fotografare strade, palazzi e tutto quanto appaia lungo l’intero percorso compiuto.

Tuttavia sono parecchi gli utenti che, giorno dopo giorno, hanno iniziato a lamentare preoccupazioni circa la propria privacy poiché, come sicuramente avrete avuto modo di notare (e se non lo avete mai fatto allora forse è il caso di iniziare…) le immagini presenti su Google Street View, spesse volte, raffigurano anche persone, macchine o abitazioni talvolta facilmente identificabili.

PanicButton, salvaguardare la privacy nascondendo e proteggendo i tab aperti

Di certo vi sarà capitato, almeno una volta, di ritrovarvi a visitare delle pagine web che, qualsiasi sia il motivo, avreste preferito tenere lontano dagli occhi curiosi ed indiscreti di coloro che vi circondando, come ad esempio nel tentativo di leggere le mail in arrivo sul posto di lavoro, dare un occhiata alle ultime novità su Facebook mentre si è in un luogo pubblico e così via.

Partendo da questo presupposto, diamo dunque un occhiata ad un interessante tool aggiuntivo da applicare al browser web targato Google, grazie al quale potremo allontanare dalla vista di tutti le pagine web visualizzate in un sol click.

Si tratta infatti dell’estensione PanicButton che, detta in termini più semplici, consente di nascondere tutte le schede aperte e visualizzate mediante la semplice selezione dell’icona posta nella barra degli strumenti, facendo dunque apparire una data pagina preimpostata (come ad esempio la pagina visualizzata all’apertura di un nuovo tab) al fine di un maggiore livello di privacy.

Mark Zuckerberg: La Condivisione è la nuova “Social Norm”

Come tutti gli utilizzatori del Social Network più famoso al mondo ben sanno, la questione della Privacy su Facebook è diventata sempre più spinosa con il passare del tempo, dimostrando come l’attenzione alla Privacy sia sempre e comunque direttamente proporzionale all’aumentare degli utenti interessati, mentre si tratta di un aspetto che andrebbe curato sempre più al fine di evitare la fuga di dati sensibili. Ovviamente il modo migliore di proteggere i nostri dati personali sarebbe quella di non inserirli su Facebook ed altri siti sparsi per la rete, ma limitare la propria esperienza di navigazione online solo per paura di perdere la riservatezza di dati che devono restare tali è senza dubbio inaccettabile.

Facebook e le nuove impostazioni per la privacy

Facebook a breve introdurrà le tanto attese nuove impostazioni di privacy che dovrebbero semplificare la vita e portare il controllo della propria visibilità alla portata di tutti.

Nei prossimi giorni accedendo a Facebook dovreste trovarvi a seguire un tutorial veloce che servirà a farvi impostare le vostre nuove preferenze di privacy. Vi verrò chiesto di fare alcune scelte sulla base delle impostazioni di privacy che già avete. Al termine del tutorial la nuova scheda Privacy sarà disponibile.

Come abbiamo già detto, la differenza principale è data dalla scomparsa dei network regionali, dunque vedrete solo tre opzioni nei menu a tendina: Amici, Amici di Amici e Chiunque; non più Amici e Networks, salvo un’eccezione: se siete membri di un network verificato, come una scuola o un’Università, sarete ancora in grado di impostare la visibilità dei vostri contenuti sulla base del network.

Tips and Tricks con Facebook

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Vi sarà certamente capitato che vi venisse chiesta la vostra email su social network con il feed pubblico, come Twitter piuttosto che Friendfeed o semplicemente durante una sessione di chat aperta al pubblico.

Il problema principale del dare la propria email in pubblico non sta tanto nel fatto che qualcuno dei presenti possa utilizzarla per scopi malevoli, ma piuttosto che gli spambot, in giro per la rete e soprattutto i social network, potrebbero raccoglierla ed eccovi vedere aumentare il numero di email di spam che ogni giorno vi arrivano.

Facebook, come tanti altri servizi, utilizza un sistema semplice ma ingegnoso. L’email presente nel vostro profilo non è un campo di testo quando viene visualizzata, ma bensì un’immagine, in modo tale che gli spambot non possano prelevare la vostra email, ma c’è qualcosa in più.

Facebook sta per eliminare i network geografici, parola di Zuckerberg

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Con una nota condivisa con gli utenti di Facebook, Mark Zuckerberg ha annunciato un importante cambiamento, oltre a rilasciare gli ultimi dati ufficiali sul numero di utenti Facebook.

Prima il numero, Facebook sembra aver raggiunto e superato i 350 milioni di utenti, siamo quasi alla popolazione di tutta l’Unione Europea, il prossimo passo a questo punto è l’India.

Tralasciando la meraviglia per i numeri, che neanche è più tanto dato che ci stiamo sempre più abituandoa considerare le persone centinaia di milioni per volta, passiamo agli importanti cambiamenti annunciati, che influenzeranno non poco il funzionamento stesso del social network.

Google Analitycs dichiarato illegale in Germania?

Google Analytics

Tutti voi sicuramente utilizzate o avrete utilizzato almeno una volta Google Analytics, il servizio gratuito offerto da Google per raccogliere statistiche molto accurate e ricche di dettagli con il minimo sforzo. Grazie alla grande quantità di funzioni importanti che racchiude, ed all’enorme numero di dettagli sui nostri utenti che riesce a raccogliere, Analytics è utilizzatissimo dai blogger di tutto il mondo, diventando uno strumento indispensabile per chi vuole sapere tutto sui propri utenti. Ed è proprio questo aspetto che non è piaciuto molto alle autorità tedesche, le quali hanno temporaneamente dichiarato che Google Analytics non sarebbe conforme alle leggi tedesche.

Secret Disk: proteggere i dati in un drive segreto

Cercate un meccanismo pratico e veloce per proteggere i vostri dati da occhi indiscreti?

Provate a fare un giro con Secret Disk, un freeware che consente di conservare i propri file in un drive virtuale segreto, accessibile solo previa inserimento di una password, che compare e scompare quando si avvia e si chiude il programma.

Forse non si tratterà della soluzione ideale per i professionisti della sicurezza informatica, ma è veramente semplice da usare (anche perché in italiano): si installa, si decide la parola chiave da usare ed il gioco è fatto, si può iniziare immediatamente a spostare file nel proprio drive segreto.

SecretDataManager, rendere segreti i propri file

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Proprio ieri vi ho parlato di LockThis!. Un software che proteggeva solo momentaneamente file o applicazioni aperte. Oggi voglio passare ad un livello successivo, voglio parlarvi di un software che difenderà i vostri file per un lasso di tempo più prolungato che, questa volta, deciderete voi.

Il software di cui sto per parlare è strutturato come un file manager. Potremo infatti gestire i nostri file direttamente all’interno del programma. Vediamo dopo il salto come sfruttare al meglio il software.

Desklock, proteggiamo l’esecuzione dei nostri programmi con una password

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Se il vostro personal computer non è poi così circoscritto all’uso personale, di sicuro l’applicazione che sto per presentarvi in quest’articolo potrebbe risultarvi particolarmente utile.

Capita spesso tra gli utenti che magari il proprio PC venga utilizzato da più persone all’intero della famiglia, situazione in cui il più delle volte potrebbe risultare utile proteggere i propri programmi con una password, in modo tale da evitare che persone esterne, e diciamocelo, magari anche poco pratiche, possano mettere in pericolo il funzionamento della vostra postazione di lavoro.

A questo proposito risulta quindi estremamente utile Desklock, ossia una semplice utility completamente gratuita per il nostro Windows che permette di proteggere i programmi presenti sul PC mediante password, in modo tale che alla loro esecuzione venga richiesto l’inserimento di una parola chiave per avviarne il funzionamento.

Impegnando uno spazio minimo, il programma va a porsi nella barra del sistema, permettendo un accesso veloce al pannello di configurazione di Desklock.

La marcia di Facebook verso Twitter continua

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Con l’ultimo aggiornamento Facebook fa propria un’altra delle ormai note funzioni di Twitter, le @replies. Con una lieve differenza di concetto, la sintassi è la stessa ed è chiaramente ispirata a Twitter.

Dopo l’everyone button, l’introduzione del following per i profili oltre che per le fan pages, il cambiamento della homepage da una bacheca ad uno stream in tempo reale, Facebook conferma la sua “voglia di Twitter” con quest ultimo aggiornamento. Il funzionamento è molto semplice; se nei vostri status update aggiungete la sintassi @nomecontatto, la persona citata verrà notificata, esattamente come accade per i tag alle foto.

Per ora non ci sono altri dettagli, non si sa per esempio se Facebook ha intenzione di introdurre un modo per aggregare le @replies, così come le foto in cui si viene taggati finiscono nel nostro album, gli status updates in cui veniamo taggati dovrebbero essere ugualmente aggregabili, così come sarebbe una buona idea fare in modo che le @replies vengano pubblicate anche sul wall del destinatario, così da poter stimolare una conversazione internetwork, senza la quale, tutta la twitterificazione di Facebook, come già abbiamo sostenuto, lascia il tempo che trova. La funzione tarda ad essere introdotta per tutti gli utenti, ma è auspicabile che in giornata sarà già attiva per chiunque.

Predator: bloccare il PC con una chiavetta USB

Altro che cracker. Quando si tratta di ficcare il naso nei dati sensibili e di mettere sottosopra interi sistemi operativi, nessuno è più abile dei nostri amici e parenti.

Ragion per cui, oggi, abbiamo deciso di segnalarvi Predator, un efficace freeware grazie al quale è possibile bloccare il PC utilizzando una comunissima penna USB e dare una bella frenata a tutto ciò.

Basta installare il programmino (pesa poco meno di 1MB), inserire la penna USB da trasformare in chiave nel PC, configurare Predator ed il gioco è fatto: non appena la chiave verrà scollegata dalla macchina, mouse, tastiera e display smetteranno di funzionare fino al reinserimento della chiave stessa. Bello, no?

Di seguito trovate la procedura da seguire per impostare il software.

Crea un messaggio sul web che si autodistrugge con Vanish

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Il web 2.0 ha portato una gran mole di dati personali sul web, accessibili in vari luoghi del web che ne rendono spesso impossibile il reale controllo e la possibilità finale di un sano “delete” che cessi di rendere pubblico il singolo dato.

In soccorso, anche se in modo abbastanza elaborato, esiste Vanish, un servizio creato da Roxana Geambasu, ricercatrice dell’Università di Washington. Il sistema converte un testo in una chiave incomprensibile al normale lettore (denominata VDO, cioè Vanish Data Objects), inseribile in qualsiasi tipo di comunicazione (mail, social-network, chat…), e dotata di una scadenza, rendendolo impossibile da leggere oltre una data predefinita.