
Asterisk Key, scoprire le password coperte dagli asterischi



Sicuramente tra i documenti del vostro amato computer, avete dei file che non volete far vedere agli altri utenti di quel PC. Questi file molti li vogliono tenere privati, di conseguenza nasconderli per evitare di esser visti o di esser modificati è sicuramente la soluzione migliore.
Un problema può presentarsi in Windows Vista, poiché tramite il modulo di ricerca anche se il file è nascosto, resta sempre disponibile. A questo punto, la soluzione è di crittografare il file anche su Windows Vista. Per crittografare questi file oggi vi presentiamo un modo semplice e veloce.

Questo lunedì, cari lettori, voglio segnalarvi una leggerissima utility, che a mio avviso potrà davvero tornarvi utile. Chi usa con frequenza alcuni programmi sa bene quanto sia noioso percorrere lo stesso percorso ogni volta, per accedere ad un programma che apre molto spesso. Tra scorciatoie, collegamenti, icone in traybar ed altre macchinazioni, aprire i programmi diventa molto più semplice. Il consiglio che mi sento di darvi, però, è quello di installare un piccolo software (pochi MBs) che renderà tutto molto più semplice e piacevole. Senza perdersi in fronzoli, utilizzando HotKeyz potrete richiamare file, cartelle, programmi, il tutto combinando tasti ed associando le combinazioni alla funzione scelta (ovvero, creando delle hotkeys). Vediamo insieme come procedere.


Anche la società di Redmond, ogni tanto, può avere una svista. Si, cari lettori, poiché ieri, per circa due ore, senza alcuna programmazione, Microsoft ha reso disponibile la nuova Home Page di Live.com, il nuovo portale dei servizi Microsoft Live. Naturalmente, questa esposizione ha permesso di raccogliere screenshots e primi commenti sulle nuove disposizioni. Per introdurre quel che sarà l’analisi della pagina, cominciamo col dire che la grafica è costituita da un sapiente mix di caratteristiche del vecchio Live.com e dell’attuale Windows Live Home, come si nota confrontando le varie pagine. Se volete saperne di più, seguiteci nell’analisi più dettagliata di questa novità.



Cari lettori, il tema di oggi è un pò una novità, prevedibile ma pur sempre una novità. Andiamo a parlare di Windows Azure, il sistema operativo di casa Microsoft che tecnicamente definiscesi come cloud-based. Ora, chi conosce l’inglese tradurrebbe a prima vista quel “cloud” come “nuvola“. La traduzione è corretta, naturalmente. Ma la domanda che ora sorge spontanea è: cos’è questa nuvola? Un sistema operativo basato sulla nuvola? Vi starete chiedendo se ho battuto la testa prima di scrivere, ma vi anticipo che qui è tutto in regola: dobbiamo solamente spiegare in soldoni cosa sia realmente “The Cloud”. Dopo aver chiarito i brevi concetti teorici, saremo in grado di dire qualcosa di più su Azure.






Cari lettori, l’argomento di oggi è molto interessante. Occorre esporre brevemente un paio di concetti prima di presentare la notizia. Intorno al 1950, secondo alcune fonti etimologiche, veniva coniato negli USA il termine hacker. Una definizione approssimativa di hacker potrebbe essere “colui che sfida le limitazioni poste da un problema“, sebbene non sia proprio esaustiva. In ogni caso, l’hacker si occupa di aggirare limitazioni ed opposizioni usando la mente, per puro scopo ludico e costruttivo. Il campo di maggiore utilizzo di questo termine è senza dubbio l’informatica. Purtroppo, però, verso gli anni ’80, il quarto potere generalista ha brillantemente confuso l’opinione pubblica riguardo questo vocabolo.
