WebSense è un’agenzia esperta nel controllo di attacchi virus via rete e non solo. Si occupa di segnalare quotidianamente i nuovi virus che vengono trovate nella rete o nelle email. Come ogni sei mesi, stila un report che ci racconta nei dettagli, come è andato l’aspetto sicurezza nella prima metà dell’anno, in questo caso, oggi, vedremo i primi sei mesi dell’anno 2009.
Il 77 per cento dei siti internet, nella prima metà del 2009 è stato compromesso con l’inserimento di codice maligno all’interno del codice originario. Invece, il 95 per cento dei commenti, lasciati nei blog, chat e forum è composto da commenti di spam. Non è neanche così rosa l’aspetto link maligni, il 69 per cento della pagine contenenti contenuti discutibili (porco, droga o altro) avevano almeno un link maligno e in questi primi sei mesi, ne è stato scoperto un buon 79 per cento tra tutti i siti aperti nella prima metà del 2009.
Gli attacchi che vengono effettuati in rete, sono un 37 per cento, mirati a rubare informazioni personali e dati. La Websense ha rilevato che internet si presenta come il primo vettore per il furto di dati, infatti, nella seconda metà del 2008, c’è stato un buon 57 per cento di attacchi andati a buon fine. E le email? Beh, anche queste non sono tanto “tranquille” come si potrebbe pensare. 85,6 per cento delle email in circolazione in questo primo semestre, conteneva dei link a siti di spam o maligni.
Rimanendo nel tema delle email, nel solo mese di giugno, le email con contenuto malevolo, sono aumentate del 600 per cento rispetto al mese precedente. Leggendo questo report, la situazione non è proprio così tranquilla come potrebbero pensare in tanti, con i giusti sistemi, si può però sviare questo problema. Come sempre, un buon antivirus, un buon controllo da parte dell’utente, possono ridurre drasticamente i rischi!
Fonte | WebSense
#1dario
insomma, la situazione non è messa tanto bene…
#2ietand
errata, in realtà: il 77% dei siti con codice maligno erano siti legittimi …
è un po diverso da come è scritto
cite, scrivendo “Il 77 per cento dei siti internet, nella prima metà del 2009 è stato compromesso con l’inserimento di codice maligno all’interno del codice originari” sembrerebbe dire che il 77% dei siti in circolazione sia stata infettata mentre loro parlano della percentuale (comunque preoccupante) di siti infettanti