Stando a quanto emerso da un recente studio condotto da IDC per conto di Microsoft circa un terzo del software mondiale è contraffatto.
La ricerca, mirante a portare in primo piano le conseguenze negative derivanti dall’utilizzo di software pirata, ha messo in risalto i pericoli per la sicurezza relativi agli utenti consumer e alle aziende mettendo inoltre in evidenza una realtà che era già ben nota a molti: pirateria e malware vanno a braccetto.
Portando avanti due dviersi sondaggi in ben 10 paesi ed ottenendo risposte da 1104 utenti privati, 973 utenti business e 268 manager IT, IDC ha mostrato, sfruttando i dati ottenuti, come la diffusione dei malware mediante software non originali avvenga in maniera sempre più capillare unitamente ai costi associati alla rimozione delle infezioni.
Secondo le stime, quindi, esiste circa 33% di probabilità di installare malware sul proprio computer in seguito all’utilizzo di copie pirata dei software.
IDC ha passato in rassegna diverse fonti, quali siti web, siti di aste, reti P2P, negozi di computer e mercati di strada, scoprendo che il 78% dei software scaricati da internet contiene spyware mentre il 36% trojan.
Per quanto riguarda i software distribuiti mediante CD e DVD la cifra scende invece al 20% poiché è necessario ottenere le chiavi di attivazione da siti infetti.
I costi derivanti invece dall’eliminazione del malware risultano pari a 114 miliardi di dollari, i danni economici derivanti invece dalla perdita dei dati sono superiori ai 350 miliardi di dollari.
Ad essere particolarmente interessante e, allo stesso tempo, scioccante è anche il fatto che il 15% dei software contraffatti proviene da canali di distribuzione ufficiali.
In conclusione IDC ha stimato che per i consumatori corrispondono a ben 22 miliardi di dollari i soldi investiti nell’utilizzo di software pirata e a 1,5 miliardi di ore all’anno il tempo sprecato a cercare di servirsene e di rimuovere eventuali minacce informatiche da essi derivanti.
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Via | Neowin
#1Sandro
Ce credo,pure con quello che costa…che poi se vogliamo dirla tutta,il nostro amato Windows per quello che paghi non è “affidabilissimo” prendiamo la sicurezza del sistema operativo,mica è come Linux,no in Windows devi iniettare il tuo sistema con un buon Antivirus (che quelli buoni sono a pagamento) e quindi le case di Antivirus ci guadagnano.Se pure in campo informatico ci fosse “professionalità” ed economia forse il discorso cambierebbe.Poi un nuovo Windows ti porta anche a cambiare Hardware del PC… ma dove siamo arrivati,ma mica tutti abbiamo esigenza di spendere soldi inutili….Microsoft se facesse 4 conti!
#2TheQ.
il 31% non ha i soldi per permetterselo…