Gli studenti dovrebbero usare Wikipedia. Parola del suo fondatore

Labs

Gli studenti dovrebbero utilizzare l’enciclopedia online più famosa, Wikipedia. Parola del suo fondatore, Jimmy Wales, che in una conferenza a Londra ha affrontato l’annoso problema dell’affidabilità dei contributi inseriti nel sito dagli utenti.

Wikipedia, ha spiegato Wales, può essere un ottimo punto di partenza nel fare le proprie ricerche. Poi, se si vuole approfondire l’argomento, è chiaro che è necessario andare a cercare in siti o libri “più accademici”. “È come se vietate ai vostri figli di ascoltare la musica rock” ha spiegato, in un parallelismo un po’ bizzarro. “Loro la ascolteranno comunque. Ecco perché il mio consiglio a docenti ed educatori è questo: lasciate che i ragazzi imparino ad usare il sistema Wiki ed evitate di vietarglielo a priori”.

Twitter “bannato” negli Emirati Arabi Uniti

Arab

Twitter? È un fenomeno talmente in ascesa che ormai è entrato a far parte dei siti e dei servizi Web temuti dai governi che limitano la libertà di opinione. Gli Emirati Arabi Uniti, infatti, ne hanno vietato l’accesso ai propri residenti, che da ora in poi non saranno più in grado né di inserire i propri “tweet”, né di vedere quelli degli altri.

Accedendo a Twitter, infatti, si legge un cartello che spiega:

“Ci dispiace, il sito che stai cercando di visitare è stato bloccato a causa dei suoi contenuto, che non sono in linea con i valori religiosi, culturali, politici e morali degli Emirati Arabi Uniti. Se pensi che questo sito non dovrebbe essere bloccato, visita per favore il Feedback Form disponibile sul nostro sito”.

Ovviamente, immagino che i commenti di protesta siano migliaia… ma vengono davvero letti uno per uno? O vanno a finire in una casella di posta fasulla?

Organizzazioni “trasparenti”? Google agli ultimi posti mondiali

Report

Google? È una delle organizzazioni “meno trasparenti” del mondo. Parola di One World Trust, che ha stilato una classifica di organizzazioni intergovernative, non governative e transnazionali basata su affidabilità, trasparenza, partecipazione, valutazione e meccanismi di risposta ai problemi.

Ebbene, Google si è classificato all’ultimo posto, con 17 punti, per affidabilità e responsabilità verso i propri utenti. Al penultimo posto, l’Interpol con 22 punti. In cima alla lista, invece, General Electric con un punteggio di 65 per le compagnie multinazionali, Christian Aid per le organizzazioni non governative e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, con un punteggio di 88 per cento, per le organizzazioni intergovernative. Una “bella botta” per il gigante della ricerca.

Anonimato e blog. Blogger americano anonimo combatte contro il suo comune per la libertà di espressione

Corte

C’è una storia in questi giorni negli Stati Uniti che sta facendo molto parlare di sé. È la storia di un blogger del New Jersey che sta combattendo disperatamente contro il suo stato, contro la magistratura (e anche contro Google) per vedersi riconosciuto il principio secondo cui i blogger possono scrivere anche in maniera anonima, anche senza rivelare il proprio nome e cognome.

La storia è più o meno questa: il blogger, conosciuto con il nick di daTruthSquad ha criticato un’azione legale del comune di Manalapan (New Jersey), così come i politici che l’hanno voluta intraprendere, nei confronti di un ex-procuratore generale che avrebbe contribuito all’acquisto di un terreno inquinato nel lontano 2005. La decisione ha scatenato un acceso dibattito nella stampa locale e tra i cittadini, e il blogger com’è giusto ha partecipato al dibattito scrivendo le proprie opinioni, in forma anonima, su un blog appositamente creato.

Segreti e confessioni? Viaggiano sulla tastiera

Chat2

Avete un segreto o una confessione talmente “pesante” che non sapete a chi affidarlo? Affidatelo al Web. Continuano a crescere a vista d’occhio, infatti, le dozzine e dozzine di siti (qui ve ne cito tre: DailyConfession, Group Hug e I’ve Screwed Up) che raccolgono confessioni e sentimenti degli utenti vogliosi di raccontare i loro gravi problemi in una sorta di terapia online che però ha anche un bel sapore voyeuristico.

Molti tra i segreti riguardano il sesso, i tradimenti e la sfera affettiva, ma ci sono anche racconti di momenti imbarazzanti e rivelazioni indecenti. È come se attraverso l’anonimato che internet offre, l’utente riesca a sentirsi meglio raccontando a qualcuno che non conosce (ma in questo caso i lettori-guardoni sono migliaia ogni giorno) i propri misfatti. Ma andiamo a vedere nel dettaglio alcune di queste confessioni.

Facebook? È più importante della Tv. Parola dei manager canadesi

Facebook

Facebook, YouTube e i blog stanno per superare, per importanza, la televisione. Almeno in Canada, dove secondo una ricerca condotta tra i leader delle aziende più importanti, i social media stanno superando i mass media per quanto riguarda gli scopi di marketing. In particolare, il 46 per cento degli intervistati ha ammesso che questo tipo di servizi è per lui più importante di televisione, radio, giornali e riviste.

Di certo la ricerca non sorprenderà noi “web-addicted”, ma sapere che anche i quadri dirigenti iniziano a tenere in grande considerazione quello che ormai è considerato da molti il Web 2.0 segna certamente un importante cambio di rotta nel mondo delle comunicazioni. Parliamo ad esempio di pubblicità o di marketing online.

Google non si ferma più. Costruirà una società telefonica

Google

Dopo il moltiplicarsi dei rumors sul tanto chiacchierato Google Phone e l’uscita della piattaforma mobile aperta Android arriva la notizia che Google parteciperà all’asta federale, negli Stati Uniti, per aggiudicarsi le licenze della banda radiomobile a 700 MHz. In caso di vincita, il colosso di internet potrebbe costruirsi una propria rete telefonica cellulare, diventando in un futuro non troppo lontano anche uno dei principali operatori di telefonia.

In pratica, oltre a controllare l’accesso mobile (che come sappiamo è il vero futuro della comunicazione) potrebbe acnhe decidere la direzione della prossima generazione di reti senza fili. Il “700 MHz Spectrum” è quello utilizzato fino ad ora per diffondere la Tv analogica, viaggia molto a lungo e attraversa i muri. È considerato da molti come la prossima frontiera di internet.

Mai più culetti al vento: Google StreetView si “anonimizza”

StreetView

Mai più culetti al vento o coppie fedifraghe riprese alla loro insaputa. Google StreetView, il servizio di Big G attivo negli Stati Uniti e in qualche paese europeo che permette di vedere vie e piazze di molte città con fotografie scattate al livello stradale, cambierà per tutelare la privacy di utenti e cittadini. In particolare, la decisione è stata presa con lo sbarco del servizio nel Vecchio Continente, dove tutte le facce delle persone e le targhe automobilistiche saranno rese irriconoscibili.

L’iniziativa, forse, sarà estesa anche Oltreoceano. Dal lancio del servizio, infatti, sono numerose le cause intentate contro Google StreetView, che, per fare qualche esempio, ha scattato fotografie di coppie che entravano in sexy-shop, di una ragazza (la vedete raffigurata qui sopra) piegata in macchina che espone involontariamente il suo “didietro” o di un marito a passeggio con l’amante, e via dicendo.

Giappone, le lezioni universitarie sono sul cellulare

Giappone

Il Giappone solitamente è sinonimo di avanguardia, stranezze e curiosità. Questa volta parliamo di una vera e propria curiosità (ovviamente tecnologica). Forse saprete (se ne è scritto tanto in passato) che nel Paese del Sol levante esiste un’università, la Cyber University, che opera solo su internet. Le cui lezioni, cioè, sono tenute soltanto online. La vera novità è che, da qualche giorno, una lezione è diffusa anche sui cellulari.

In particolare stiamo parlando di un corso di Storia, che per la prima volta ha diffuso via cellulare una lezione sui misteri delle piramidi. Certo, non immaginatevi niente di eccezionale: si tratta di una specie di presentazione commentata, in cui si sente il professore che parla e, ogni tanto, cambiano le immagini sullo schermo. La sperimentazione, al momento, avverrà solamente per questo corso.

La biblioteca dell’università del Michigan e Google book search. Una storia d’amore

Biblioteca

Chi l’ha detto che tutti i bibliotecari e tutte le biblioteche sono contrari al progetto di Google di scannerizzare milioni di libri e metterli online disponibili a tutti gli studiosi e i lettori del mondo? Paul Courant, direttore della biblioteca dell’università del Michigan, ha le idee molto chiare. “L’università del Michigan e le altre biblioteche che stanno partecipando al progetto – ci tiene a precisare – stanno cambiando il mondo. In meglio“.

Google, in particolare, digitalizzerà sette milioni di testi nella sola biblioteca del Michigan, e il costo per l’università sarà pari a zero. Non solo: l’ateneo ovviamente continuerà a detenere i diritti sui libri, e avrà anche una copia elettronica di tutta la digitalizzazione. Un’opera di preservazione che, se affidata a una società esterna, sarebbe costata migliaia di Dollari.

Ascoltare comunicazioni VoIP altrui? Niente di più facile

Voip

Alcuni giorni fa è stata diffusa una notizia abbastanza inquietante, di cui però si è parlato alquanto poco (mi sembra) in giro per la rete. La notizia è che un gruppo di esperti di VoIP ha annunciato un sistema apparentemente molto semplice da usare per ascoltare (e registrare) le telefonate via internet altrui. Operazione, ovviamente, illegale.

Il software, chiamato SIPtap, è in grado di monitorare e registrare anche molteplici flussi di dati VoIP contemporaneamente. Tutto quello che serve è che almeno un computer all’interno della rete venga infettato con un Trojan che incorpora al suo interno queste funzioni. L’operazione dimostra che gli incubi di alcuni, che hanno sempre sostenuto che le conversazioni VoIP fossero molto semplici da intercettare, erano fondati, e soprattutto che per la criminalità può essere molto semplice infettare computer di aziende ma anche statali (vedi la nuova normativa che anche in Italia ha introdotto le chiamate via VoIP tra uffici pubblici) e governativi.

Aste online e controllo preventivo sugli oggetti. eBay a rischio chiusura?

Tiffany

eBay dovrebbe effettuare una sorta di controllo preventivo sugli oggetti per la cui vendita fa da tramite? La domanda mi viene in mente leggendo un articolo uscito ieri sul New York Times che riferisce di una lunga battaglia legale tra la Tiffany & Company e eBay. Motivo del contendere, i troppi falsi che secondo la casa di gioielli verrebbero proposti sul principale sito di aste online senza che questo faccia nulla per combattere il problema.

eBay, è importante dirlo, si è sempre limitato a fare da tramite tra venditore e compratore, niente più. Solo pochissime volte aveva vietato la vendita o aveva esercitato un controllo prevendivo; una di queste, per fare un esempio, è la vendita dell’avorio, bloccata circa un anno fa. Se, però, Tiffany vincesse la causa, questo potrebbe creare un enorme precedente giudiziario e il modello di business che sta alla base di eBay sarebbe in forte rischio: per l’azienda controllare tutti gli oggetti sarebbe, oltre che difficile, anche molto costoso. Basti pensare ai 248 milioni di utenti registrati in tutto il mondo e i circa 102 milioni di oggetti in media in vendita contemporaneamente.

Tremila computer galleggianti per prevedere i cambiamenti climatici

Mare

Oggi, Domenica Martedì, per prendere un po’ di respiro voglio parlarvi di un bel progetto, chiamato Argo, che attraverso l’utilizzo di circa tremila computer dislocati nei mari e negli oceani del mondo aiuta i ricercatori a studiare i cambiamenti climatici, monitorando costantemente la temperatura delle acque e le correnti oceaniche.

Il progetto, come vedete nella foto, utilizza migliaia di piccoli apparecchi galleggianti che forniscono ai server informazioni in tempo reale anche dalle parti più remote degli oceani. Nato nel 2000, Argo ha un costo abbastanza elevato: circa 17 milioni di Euro l’anno spesi soprattutto per la manutenzione degli apparecchi. Il lavoro di ogni singolo computer, capace di galleggiare e nuotare, è di fluttuare nelle acque a varie profondità misurando la temperatura, la salinità e la velocità delle correnti.