Moon Landing: 30 imperdibili wallpaper dedicati alla luna

20 luglio 1969: un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità. Bastano queste poche parole per introdurre l’argomento di oggi e festeggiare nel migliore dei modi il quarantennale dello sbarco sulla luna di Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins (quello “sfigato” che non è sceso sul suolo lunare).

Come? Semplice, adornando i nostri desktop con alcuni tra questi 30 imperdibili wallpaper dedicati alla luna. Le risoluzioni sono tra le più disparate, la qualità sempre ottima.

Allora, che aspettate a fare questo moon landing insieme a noi?

Moonlight sky



Shooting Star



Skyline Wallpaper


Windows: visualizzare/nascondere le cartelle e i file nascosti con un click

In occasione del nostro recente post su come aprire la cartella di origine dei file dal menu contestuale di Windows XP, l’amico M@ttia ci chiese se era possibile avere un’opzione nel menu contestuale di Windows che permettesse di abilitare e disabilitare al volo la visualizzazione delle cartelle e dei file nascosti.

Oggi abbiamo una bella risposta a questa richiesta, o quasi. Stiamo infatti per vedere insieme com’è possibile visualizzare/nascondere le cartelle e i file nascosti con un click, non dal menu contestuale di Windows ma attraverso un semplicissimo script vbs.

Si tratta di un’opzione preferibile a quella accessibile mediante la pressione del tasto destro del mouse per due semplici motivi: si può associare ad una scorciatoia da tastiera e/o si può tenere sempre a portata di click posizionandolo nella barra di avvio veloce della taskbar.

Ma adesso basta chiacchiere, vediamo in dettaglio come agire.

Chrome OS? Per lo zio Bill “Niente di nuovo”, intanto Microsoft prepara la contromossa

È un Bill Gates sicuro di sé – e forse sollevato dal fatto di non essere più CEO di Microsoft – quello intervistato da CNET, un Bill Gates che non sembra più voler adottare tanto fair play nei confronti dei concorrenti, come Google che negli ultimi giorni sta facendo “impazzire” i mass media grazie all’annuncio del sistema operativo Internet-centrico Chrome OS che darà presto alla luce.

Ed è proprio parlando del futuro OS “made in Mountain View” che il vecchio “zio” lancia una bella provocazione, dicendosi sorpreso del fatto che “le persone lo considerino come un qualcosa di nuovo. Insomma – ha continuato il pirata della Silicon Valley – si avrà Android sui netbook, solo un browser“.

Dichiarazioni perfettamente in linea con quelle dell’attuale Amministratore Delegato Ballmer, il quale ritiene che non ci sia bisogno di sistemi “browser-centrici” e che occorra continuare a sviluppare Windows ed Internet Explorer sulla scia di quanto fatto finora.

Insomma, apparentemente nessuno in casa Microsoft sembra troppo turbato dall’imminente arrivo di Chrome OS. Eppure l’autorevolissimo Financial Times pare pronto a scommettere che nei laboratori di Redmond già si stiano affilando le armi per combattere il “nemico” proveniente dalla California.

Media Player Classic Home Cinema: come usare FFDShow

Grazie alla sua velocità e alla sua “bocca buona”, Media Player Classic Home Cinema (naturale evoluzione del popolarissimo MPC) è riuscito a diventare il lettore multimediale di fiducia di migliaia di utenti in tutto il mondo scavalcando prodotti blasonati (leggasi Windows Media Player) ed altre importanti alternative open source (come VLC, che però si distingue da MPHC per il fatto di non aver bisogno di codec per funzionare).

Tante persone, però, hanno abbandonato questo media player dopo pochi utilizzi a causa di quello che credevano essere un grave difetto del programma: il mancato caricamento dei filtri audio e video di FFDShow, l’ottimo codec universale che permette di migliorare la qualità dei filmati in tempo reale (non di fare miracoli, sia chiaro, ma di apportare preziosi accorgimenti che rendono la visione dei filmati più piacevole).

Come avrete sicuramente capito, si tratta di un finto problema. Basta infatti andare a modificare alcune impostazioni interne di Media Player Classic Home Cinema per poter usufruire tranquillamente delle “magie” di FFDShow (quando questo è impostato come codec predefinito per le tipologie di file riprodotte, chiaramente). Ecco come agire:

Windows 7: il 60% delle aziende non lo vuole. Highlander XP gode

Se Steve Ballmer e soci hanno programmato Windows 7 per scrollarsi di dosso la pioggia di critiche generate da Vista, la missione è decisamente riuscita: tutti i maggiori blog del mondo dicono un gran bene del nuovo sistema di Redmond, le prevendite sembrano andare a gonfie vele e, finché Chrome OS non approderà sul mercato, il monopolio sarà al sicuro. Peccato, però, che nel settore aziendale – quello che interessa principalmente a Microsoft – nessuno abbia intenzione di aprire il portafogli ed aggiornare il “decrepito virgulto” XP.

Secondo una recentissima indagine di ScriptLogic effettuata su un campione di 1.000 società, infatti, 6 aziende su 10 non adotteranno Windows 7 per lo svolgimento della propria attività lavorativa. Motivo? Ovviamente la crisi globale che costringe le imprese a stringere la cinghia più del dovuto e a vedere l’aggiornamento dei sistemi informatici come un esborso superfluo di danaro.

Non manca, però, chi ha argomentato la scelta di mantenere XP (di Vista nessuno ne ha mai voluto sapere a causa della sua scarsa stabilità, dicono) avanzando timori sul grado di compatibilità delle applicazioni esistenti sul nuovo sistema (39% degli interpellati).

FreeCommander: sostituiamo l’esplora risorse di Windows. Adesso!

Se iniziate a provare insofferenza verso un caposaldo dei sistemi Windows, come l’esplora risorse, siatene sicuri, state per diventare dei geek con la “G” maiuscola.

La prova del nove la facciamo oggi, mettendovi al cospetto di FreeCommander, uno dei migliori file manager alternativi attualmente su piazza. È gratis, pesa poco meno di 5MB sulla memoria del computer ed integra talmente tante funzioni che non basterebbero 10 post ad elencarle tutte.

Come potete ben vedere dalle immagini che corredano queste righe, si presenta con un’interfaccia utente strutturata in due pannelli (messi in verticale o in orizzontale, in base ai gusti dell’utente), supporta la navigazione a schede ed integra una comodissima barra di accesso veloce ai drive (collocata nella parte alta di ciascuna finestrella). Adesso lo andiamo a scoprire insieme nel dettaglio, e ovviamente non manca la procedura per impostarlo come file manager predefinito al posto di Explorer. Siete pronti a fare il grande salto?

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Toolbar immensa: basta dare un’occhiata allo screenshot qui sopra per capire quanto possa essere vasta la barra degli strumenti di FreeCommander. Oltre ai classici pulsanti per navigare tra le cartelle (avanti, indietro, ecc.) e gestire i file (copia, incolla, ecc.), integra anche dei pulsanti speciali per accedere velocemente alle cartelle di sistema, al contenuto del desktop, agli elementi preferiti (che possono essere cartelle, programmi o comandi presenti nei menu), al prompt dei comandi, al pannello di controllo e a tante funzioni avanzate (dividi/unisci file, comprimi/decomprimi, sposta in, copia in, ecc.). Ogni singolo pulsante delle toolbar può essere abilitato/disabilitato attraverso il menu “Extra > Configurazione > Barra degli strumenti”.

Microsoft Office 2010 ed Office Online presentati ufficialmente. Carramba che sorpresa!

Avete presente quei film horror di cui si conosce il finale prima di assistere ai titoli di testa? Beh, la Worldwide Partner Conference tenutasi lunedì scorso a New Orleans li ha ricordati molto da vicino. Moltissimo.

Come vociferato da almeno una settimana a questa parte, per l’occasione Microsoft ha infatti presentato al mondo Office 2010, la suite di programmi per il lavoro di cui abbiamo già discusso insieme, dopo aver testato l’anteprima tecnica circolata qualche mese addietro sulla grande rete, e che porta con sé una grossa, rivoluzionaria novità: le versioni “light” di Word, PowerPoint, Excel e OneNote funzionanti completamente on-line.

Chiaramente siamo ironici, dell’approdo di Office sulla grande rete si parla da molto, troppo, tempo e, francamente, tutto l’hype mediatico suscitato da questa presentazione ci sembra quantomeno fuori luogo. In fondo, tra un po’ Google ci porterà un intero sistema sulla rete, perché mai dovremmo stupirci nel vedere una suite di applicazioni on-line come già ce ne sono da anni?

Ad ogni modo, mettiamo per un attimo da parte le amare constatazioni e buttiamoci nella “ciccia”. Qui sotto c’è un video dimostrativo di Microsoft Office 2010 On-Line, godetevelo insieme a noi.

OpenOffice.org 3.x: velocizzare l’avvio su Windows

Lavorare con OpenOffice.org è un po’ come uscire con una ragazza bellissima, simpatica e disponibile che, però, impiega sempre un paio d’ore per prepararsi ed arrivare agli appuntamenti.

Per le ragazze, ahinoi, non c’è niente da fare. Bisogna aspettarle. Per OpenOffice.org, invece, crediamo di avere qualche buona soluzione da proporvi. Ne sono tre diverse, applicabili in contemporanea per spremere al massimo la suite per l’ufficio open source.

Allora, siete pronti? Tutto quello che vi occorre per velocizzare l’avvio di OpenOffice.org 3.x su Windows sono un programmino gratuito, una manciata di minuti di tempo libero e delle dita incrociate affinché fili tutto liscio (si scherza, si scherza!). Questi i passi da seguire:

Precauzioni

  • Chiudere eventuali istanze di OpenOffice.org avviate, compreso il Quick Start
  • Creare una copia di sicurezza della cartelle X:\Programmi\OpenOffice.org 3\program
  • Creare una copia di sicurezza della cartelle X:\Programmi\OpenOffice.org 3\Basis\program

Windows 7 RTM tra noi? Forse

«È lei o non è lei?». Ecco la domanda che, da poco più di 30 ore, i geek di tutto il mondo si stanno ponendo mentre sono intenti a scrutare un appetitoso file denominato 7600.16384.090710-1945_x64fre_client_en_us_Retail_Ultimate_GRMCULXFRER_EN_DVD.iso, quello che potrebbe custodire la tanto agognata edizione Release To Manufacturing (ossia la finale) di Windows 7.

Dai blog più blasonati ai forum meno popolati, il dubbio regna ovunque. La build 7600 di Seven potrebbe essere realmente la RTM ma mancano dichiarazioni ufficiali – o quantomeno ufficiose – che diano delle conferme. E allora come dobbiamo comportarci?

L’unica cosa che possiamo fare, allo stato attuale delle cose, è pescare indizi nel passato, indizi che ci permettano di capire cosa significano tutti quei numeri che seguono il nome del nuovo sistema operativo di Microsoft.

Notebook: aumentare la velocità della connessione Wi-Fi su Windows XP

Nonostante il router sia distante non più di qualche metro e la ricezione del segnale ottima avete notato un’inconsueta lentezza nella navigazione Wi-Fi con il vostro fido notebook?

Niente panico, la colpa potrebbe essere di una semplice impostazione abilitata nel pannello di controllo della scheda di rete che, per favorire il risparmio energetico, non consente al computer di sfruttare appieno le potenzialità del dispositivo. Ecco come disabilitare l’opzione su Windows XP e far andare la connessione senza fili più veloce:
  1. Recarsi nel menu Start di Windows e selezionare la voce Pannello di Controllo;
  2. Fare click su Rete e connessioni Internet;
  3. Fare click su Connessioni di rete;

Google e Microsoft separate alla nascita?

Una società giovane, fondata partendo da zero, che ha rivoluzionato il mondo dell’informatica grazie alle sue soluzioni innovative. Date questa definizione in mano ad una qualsiasi persona fermata per strada e, senza batter ciglio, questa vi rispenderà: “Google“. Prendete una macchina del tempo (fatto?), fate lo stesso identikit ad una persona degli anni 80 e questa vi risponderà, in maniera altrettanto spontanea, con il nome “Microsoft“.

Oggi, agli occhi dell’opinione pubblica, Mountain View e Redmond sembrano due mondi completamente opposti: uno giovane, bello e con la chiave per il futuro tra le mani. L’altro appesantito, con un piede nel passato e disposto a tutto per mantenere intatti i propri interessi. Ma le cose stanno veramente così?

È proprio questa la domanda che, dopo l’annuncio di Google Chrome OS, si sono posti gli editorialisti di Computer World. Insomma, è vero, adesso Microsoft rappresenta la società “monopolista cattiva” che con Windows, Internet Explorer ed Office domina, forse ingiustamente, il mercato mondiale. Ma prima? All’inizio non era anch’essa un’azienda giovane e di belle speranze contro i tanti colossi del settore?

Icon Reflect: 62 imperdibili icone con riflessi in stile Mac

In ambito informatico, quando si tratta di moda, è quasi sempre Apple a dettar legge. Basta pensare ai popolarissimi riflessi ormai comparsi in decine, forse centinaia, di campagne pubblicitarie e sì, anche su Windows.

Come? Semplice, attraverso delle icone gratuite come quelle che vi proponiamo oggi presentandovi Icon Reflect, un originalissimo set composto da ben 62 elementi dotati di riflesso “naturale”. L’ideale per adornare la propria dock bar (ma non solo) senza dover ricorrere alle solite icone in stile Mac.

Firefox 3.5: velocizzare l’avvio su Windows

Al sottoscritto fortunatamente non è successo, ma sono molti gli utenti di Windows che dopo aver installato il nuovo Firefox 3.5 hanno accusato degli insoliti rallentamenti nell’avvio del browser.

Il motivo scatenante di questo malfunzionamento è un bug – quasi risolto – che consente al noto navigatore open source di ingolfare più del dovuto le cartelle con i file temporanei e rendersi, di fatto, troppo pesante per un avvio scattante.

Di seguito, trovate quindi alcune papabili soluzioni al problema. Provatele tutte, ma non dimenticate di abilitare la visualizzazione dei file nascosti e dei file protetti di sistema prima di iniziare con lo “smanettamento”. In bocca al panda!

Guida: aprire la cartella di origine dei file dal menu contestuale

Click destro, “Proprietà”, copia dell’indirizzo della cartella di destinazione, apertura dell’esplora risorse, incollamento dell’indirizzo e via. Chissà quante volte gli utenti di Windows XP sono stati costretti a questa ridondante procedura per arrivare alla cartella di origine di un determinato collegamento.

Tutto ciò per gli utenti di Vista e Windows 7 è solo un brutto ricordo, loro possono godere di un’apposita opzione nel menu contestuale. Ma noi vogliamo porre fine a questa “agonia” anche su XP.

Come? Semplice, smanettando un po’ nel registro di sistema col fine di aprire la cartella di origine dei file direttamente dal menu contestuale. Ecco come fare:
  1. Recarsi nel menu Start > Esegui, digitare regedit e premere il tasto Invio;