3 ottimi plug-in gratuiti per Google Talk

Per chi non lo conoscesse, Google Talk è l’alternativa “made in Google” al celeberrimo Messenger di casa Microsoft. La sua facilità d’utilizzo, leggerezza e completezza lo hanno fatto diventare in pochissimo tempo un software largamente diffuso.

Proprio questa sua diffusione ha favorito lo sviluppo di alcuni plug-in, ovvero programmi aggiuntivi che si integrano in esso e ne aumentano le già numerose funzioni. Oggi noi di Geekissimo vogliamo segnalarvi proprio 3 ottimi plug-in gratuiti per Google Talk, sperando vi siano utili. Buona lettura a tutti:

gAlwaysIdle: Permette di avere in Google Talk la modalità invisibile come quella presente in Windows Live Messenger.

Yahoo!-Gmail, la battaglia della posta continua. Ma nonostante il regalo di Natale di Google, a vincere, almeno per ora, è sempre Yahoo!

Techcrunch_chart

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno, e come potete immaginare è tempo di tirare le somme nei più svariati ambiti e argomenti. Su TechCrunch.com è uscita un’interessante classifica dei servizi e-mail più utilizzati durante il 2007, proponendoci dei grafici molto interessanti su una battaglia, quella tra Yahoo!Mail e Gmail di Google, che continuerà probabilmente anche durante i prossimi anni.

In particolare, dal novembre 2006 fino allo scorso mese, Yahoo! rispetto a Gmail rimane praticamente irraggiungibile, con una media di 235 milioni di visitatori unici del primo contro i circa 75 milioni del secondo. Quello che possiamo notare, però, è sicuramente una lenta ascesa del servizio di posta elettronica di Google, che – lo ricordiamo – è nato nell’aprile del 2004 ma che rosicchia diversi milioni di visitatori ogni mese con i suoi servizi innovativi e la grande quantità di spazio di storage a disposizione. A proposito, da Gmail – pochi se ne sono accorti, in realtà – è arrivato anche un piccolo regalo di Natale a tutti i suoi utenti.

Condividere feed o singole notizie con i tuoi amici tramite Google Reader

Google continua a mettere in atto la sua carrellata di novità annunciate qualche mese fà. Da oggi infatti è a disposizione di tutti una nuova funzione di Google Reader che fino a ieri era a disposizione dei soliti fortunati che hanno l’opportunità di provare in beta tutti i nuovi servizi.

Se utilizzate il comodo lettore di feed di Google, potrete condividere i vostri feed o solo alcune notizie con i vostri contatti e amici che avete nel vostro account di Gmail.

Il funzionamento è molto semplice, al momento è attivo solo se avete impostato la lingua inglese, vi basterà premere sul link “Manage Friends” e scegliere quale feed o notizia condividere.

4 spettacolari scene bibliche viste da Google Earth

Oggi è Santo Stefano, e prima che le feste finiscano voglio regalarvi queste 4 spettacolari scene bibliche viste da Google Earth. Si tratta di “God’s Eye View”, un opera artistica realizzata a Sidney da The Glue Society, ed esposta al Miami Art Fair.

Le 4 immagini che rappresentano per l’appunto scene bibliche sono state prese da Google Earth, stampate su fogli rigidi in plastica ed applicati ad una struttura piana retroilluminata, l’effetto come potete vedere nell’immagine superiore è davvero suggestivo. Le scene riprese sono: La Crocefissione, Il giardino dell’Eden, L’Arca di Noè e Mosè che apre le acque del Mar Rosso. Ecco a voi le 4 immagini delle scene bibliche:


La Crocefissione

Le migliori alternative on-line a tutti i più famosi software desktop

Come ben saprete, noi di Geekissimo amiamo proporvi validissime alternative gratuite ai software più blasonati (e costosi) che mette a disposizione il mercato.

Fortunatamente, dalle alternative freeware a quelle open source, è possibile fare (quasi) di tutto gratuitamente ed in maniera ottima su qualsiasi sistema operativo. Oggi però vogliamo andare addirittura oltre e presentarvi le migliori alternative on-line a tutti i più famosi software desktop.

Esatto, il mondo delle applicazioni on-line ha fatto talmente tanti passi avanti che è possibile sopperire alla mancanza di software “blasonati” come Microsoft Office e Photoshop direttamente da internet, in maniera gratuita e senza dover installare nulla sul proprio computer. Buona lettura a tutti!

Traduzione simultanea e istantanea su Gtalk

Google non finirà mai di stupirmi, grazie a una chattata notturna con Massimo ho scoperto questa nuova chicca per Gtalk il messenger di Google. Da qualche giorno è possibile aggiungere ai proprio contatti un traduttore simultaneo multilingua. Certo le traduzioni devono migliorare ma vi assicuro che la qualità non è malvagia, anzi, è molto meglio di quanto mi aspettavo.

Come vedete nello screenshot qui sopra, basterà digitare il messaggio e il bot lo tradurrà nella lingua desiderata. Per ogni lingua dovete aggiungere un contatto, ecco a voi la lista delle 18 lingue supportate e dei relativi contatti da aggiungere nel vostro Gtalk:

  1. [email protected], [email protected] (Arabo< ->Inglese)
  2. [email protected] (Bulgaro->Inglese)
  3. [email protected], [email protected] (Tedesco< ->Inglese)
  4. [email protected], [email protected] (Tedesco< ->Francese)
  5. [email protected], [email protected] (Greco< ->Inglese)
  6. [email protected], [email protected] (Spagnolo< ->Inglese)
  7. [email protected] (Finlandese->Inglese)
  8. [email protected], [email protected] (Francese< ->Inglese)
  9. [email protected] (Hindi->Inglese)
  10. [email protected] (Croato->Inglese)
  11. [email protected], [email protected] (Italiano< ->Inglese)
  12. [email protected], [email protected] (Giapponese< ->Inglese)
  13. [email protected], [email protected] (Coreano< ->Inglese)
  14. [email protected], [email protected] (Olandese< ->Inglese)
  15. [email protected], [email protected] (Russo< ->Inglese)
  16. [email protected] (Ucraino->Inglese)
  17. [email protected] (Urdu->Inglese)
  18. [email protected], [email protected] (Cinese< ->Inglese)

Zeitgeist 2007: ma davvero gli italiani cercano YouTube e Beppe Grillo?

Zeit

Questi giorni giornali e telegiornali hanno dedicato ampio spazio alla pubblicazione, da parte di Google, degli Zeitgeist del 2007. Zeitgeist, se non lo sapete, è una parola tedesca che significa “Spirito del tempo” ed è un’espressione, “spesso adottata nella filosofia della cultura otto-novecentesca, che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca” (da Wikipedia). In questo caso viene utilizzata da Google per calcolare quali sono le tendenze dei propri utenti in tutto il mondo e, quindi, le tendenze (più o meno) globali della nostra epoca.

Sono un po’ scettico a dir la verità su queste tendenze. Ma andiamo con ordine. Non so se eravate già a conoscenza degli Zeitgeist 2007 in Italia, che secondo Google indicano “uno specchio d’interessi e curiosità dell’Italia che naviga e che usa Google come vettore d’informazione”. Primo assoluto in classifica è Beppe Grillo, seguito da YouTube, Badoo, Inps e Agenzia delle Entrate. Poi, ancora, MySpace, Inter, Alitalia, Milan e Superenalotto. Ma quanto sono attendibili per rappresentare uno specchio dell’Italia? Poco, a mio parere: di seguito vi spiego perché.

Cercare nel Web in modo assolutamente anonimo? Qualcosa inizia a muoversi

Askeraser

I motori di ricerca – probabilmente lo sapevate già – conservano tutte le tracce delle nostre richieste e dei siti Web visitati per circa 18 mesi. L’archivio comprende indirizzi Ip, chiavi di ricerca, cookies, nomi utente e tutta una serie di dati che possono portare facilmente alla nostra identificazione e tracciabilità.

Se i motori di ricerca conservano queste tracce per motivi di sicurezza, certamente questi dati possono essere però oggetto anche di molte attenzioni da parte di cracker e spammer senza scrupoli che, se venissero in contatto con uno di questi database, avrebbero come per magia e in un attimo una radiografia completa di tutte le nostre attività e dei nostri interessi. Ma ora, da Ask.com, arriva il modo di cercare nel Web in maniera assolutamente anonima.

Come velocizzare l’avvio di Gmail

Soprattutto dopo il recente aggiornamento (che ha introdotto interessanti funzioni come quella delle etichette colorate), Gmail è diventata abbastanza lenta nell’avviarsi, cosa particolarmente snervante per tutti coloro che consultano la propria casella di posta elettronica molte volte nell’arco di una giornata.

Premettendo che miracoli non se ne possono fare, oggi noi di Geekissimo vogliamo darvi qualche dritta, che speriamo utile, proprio per velocizzare l’avvio di Gmail:

1. Ridurre il numero di e-mail visualizzate in una pagina, andando in Settings e selezionando 25 nel menu a tendina situato accanto alla voce Maximum page size.

2. Disabilitare le web clip (ovvero le notizie che compaiono nella parte alta della pagina), andando in Settings > Web clips e togliendo il segno di spunta accanto alla voce Show my web clips above the Inbox.

Come rinominare i tag in Google Reader

Google Reader è sicuramente uno degli strumenti più amati ed utilizzati dai geek di tutto il mondo. Qualche tempo fa abbiamo visto insieme come ottimizzarlo al meglio, ma nonostante tutto, qualche difettuccio lo contraddistingue ancora.

Una delle cose più “fastidiose” è sicuramente la mancanza della possibilità di poter rinominare i tag esistenti, ovvero le categorie nelle quali inglobiamo tutti i feed RSS da seguire (ad esempio: news, sport, informatica ecc.).

Fortunatamente, anche a questo è stato trovato un facile rimedio che ci permette in pochissimi click di rinominare i tag in Google Reader. Vediamo adesso insieme come fare:

1. Cliccate sulla voce Settings situata nella parte in alto a destra della pagina.

2. Cliccate sulla scheda Subscriptions.

3. Scrivete nella barra di ricerca sulla parte in alto a destra della pagina il nome della categoria (o tag) da cambiare e premete il tasto Invio.

Lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google divise per categorie

Google con anticipo di 2 settimane abbondanti sul 2008, ha rilasciato la lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Molto dettagliate le liste, infatti questo anno troviamo la lista delle parole chiavi 2007 divise in categorie, orientate sopratutto per la ricerca USA e globale.

Ovvio che queste chiavi di ricerca non sono attendibili al 100% per l’italia, però ci possono aiutare a individuare keywords importanti per capire in quale direzione si muove la popolazione mondiale. Mi piacerebbe trovarne una in italiano ufficiale stilata da Google, ma finchè non ci sarà studiatevi attentamente queste liste 2007:


Ricerca Veloce (globale)

1. iphone
2. badoo
3. facebook
4. dailymotion
5. webkinz
6. youtube
7. ebuddy
8. second life
9. hi5
10. club penguin

Ricerca Veloce (U.S.A.)
1. iphone
2. webkinz
3. tmz
4. transformers
5. youtube
6. club penguin
7. myspace
8. heroes
9. facebook
10. anna nicole smith

Keyword maggiormente in calo confronto al 2006 (globale)
1. world cup
2. mozart
3. fifa
4. rebelde
5. kazaa
6. xanga
7. webdetente
8. sudoku
9. shakira
10. mp3

Il PageRank di Google? Funziona proprio come il nostro cervello

PRank

Abbiamo letto da un sacco di parti che Google, spesso, si comporta con un secondo cervello, o una “memoria di backup” per tanti di noi. Ma forse non era proprio uno scherzo. Le più recenti ricerche che indagano come il cervello umano richiami dalla memoria le informazioni suggeriscono che il processo è molto simile a quello che porta Google ad assegnare, a ogni sito, un PageRank.

In particolare, PageRank guarda alla popolarità dei siti, non solo in termini di quanti link un sito riceve, ma anche in termini di quanto sono popolari questi link. Quindi, ad esempio, essere linkati da un sito importante è molto meglio – paradossalmente – di essere linkati da dieci siti sconosciuti. Ebbene: il cervello si comporta proprio allo stesso modo, selezionando e gestendo le informazioni non in base alla loro popolarità “assoluta”, ma in base ai concetti collegati al concetto stesso.

I provider s’intromettono nell’home-page di Google per raggiungere i propri utenti. Ma tutto questo è legale?

GoogHp

Per la maggior parte di noi i provider (Alice, Fastweb, Libero, etc…) non sono altro che intermediari tra il computer e la Rete. Paghiamo la nostra bolletta mensile, a volte utilizziamo la casella e-mail che ci viene da loro fornita, ma rimangono società abbastanza marginali (correggetemi se sbaglio) nella nostra “internet-experience”. Purtroppo, da parte loro, i provider non vogliono fare la parte degli “intermediari stupidi”, ma vorrebbero cercare di coinvolgere di più i propri utenti, magari offrendo loro servizi a pagamento.

Ebbene, il provider canadese Rogers sta testando un nuovo sistema (diciamolo subito: molto invasivo!) per inserire messaggi personalizzati e destinati all’utente nella parte alta dell’home-page di Google (ricordiamo che la home page di Google è forse il sito più utilizzato anche come pagina iniziale dei browser). Nell’immagine che ho messo sopra a questo post (ma qui la vedete ingrandita) potete vedere esattamente a cosa mi sto riferendo.

Google inizia a perdere colpi. O no?

Geek

Oggi mi sono imbattuto in un interessante articolo che parla dei risultati delle ricerche di Google. Forse non ci avevate mai fatto caso, ma quando effettuiamo una ricerca con Google, questo ci fornisce, nella pagina dei risultati della ricerca, anche il numero di pagine che ha trovato (come si vede anche dalla foto). Ma il numero è assolutamente approssimativo: solitamente, infatti, l’utente medio guarda solo la prima e la seconda pagina (quindi i primi venti-trenta risultati); inoltre, nella maggior parte dei casi (per “motivi di efficienza”) Google dà la possibilità di visionare solamente i primi mille risultati.

Il motivo dell’approssimazione, dicevamo, è che fornendo un numero non precisissimo Google – spiegano proprio dal quartier generale del motore di ricerca – “può offrire risultati di qualità in brevissimo tempo“. Ma ultimamente, si legge nell’articolo, qualcosa è cambiato nell’algoritmo che calcola il numero di risultati. Un’inchiesta, infatti, ha svelato grandi differenze tra un termine cercato nel maggio del 2007 e, lo stesso termine, cercato ieri: a maggio Google offriva oltre 15 milioni di risultati, ieri invece ne offriva solo due milioni. E non è tutto.