
Windows 7: trovati 2.000 bug



Il neonato di casa Google nel bene e nel male ci stupisce sempre.
In questo caso parliamo di un curiosissimo baco che affligge quel bell’oggettino che è il G1, infatti se compilando un sms scriviamo una parola che casualmente corrisponde ad un comando del sistema operativo Android esegue il comando immediatamente.
Pare che lo scopritore del bug stesse digitando la parola “reboot” e immediatamente il G1 ha eseguito il comando riavviando il sistema operativo. Il fastidioso bachino, che affligge i Googlefonini con firmware 1.0 TC4-RC29 o precedenti, non va preso sottogamba, proviamo ad esempio ad immaginare a cosa potrebbe succedere digitando combinazioni contenenti “rm” e “rf”! Pare inoltre che i comandi siano interpretati come utente root quindi vi sconsigliamo caldamente di fare bizzarri esperimenti in tal senso.

Non tutte le ciambelle riescono col buco così anche il sistema considerato, dopo linux, più inviolabile ha ceduto sotto le mani del più celebre degli hacker, Charlie Miller.
Charlie ha infatti dichiarato ieri di aver “bucato” il google-fonino, con somma rabbia dei patron di casa Google che gridano già alla violazione del codice etico da parte dell’hacker che avrebbe preferito confidare la propria scoperta alla stampa piuttosto che salvaguardare la sicurezza privilegiando l’eliminazione della falla.
Brutte notizie per gli appassionati di Ubuntu Linux. Dopo l’ultima alpha release, infatti, sono sorti alcuni gravi problemi software che metterebbero in pericolo l’hardware di alcuni sistemi.
Il bug, presente nel kernel 2.6.27-rc, comprometterebbe la NVRAM d alcune schede di rete Intel durante le operazioni di store dei dati come ad esempio il salvataggio del MAC address della scheda.
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