I motori di ricerca dovrebbero indicizzare i siti-truffa? (E vi racconto l’ennesima brutta figura tutta italiana)

Truffe

La domanda che mi e vi pongo oggi è la seguente: è giusto che i motori di ricerca indicizzino siti che portano a contenuti vietati, contro la legge o contenenti truffe? “A pelle” potremmo rispondere che non è giusto; ma Google, Yahoo!&co. rimandano all’utente risultati in modo automatizzato, i cui filtri spesso non riescono a bloccare i contenuti vietati o illegali. Perché vi faccio questa domanda e perché il post ha attinenza con il nostro Paese?

Ecco la storia: qualche giorno fa sono arrivate alle autorità competenti molte segnalazioni, da parte di utenti di tutto il mondo, su un sito che truffava i consumatori vendendo a prezzi stracciati diverse tipologie di prodotti. Il tutto non accettando pagamenti con carta di credito: chi voleva acquistare i beni doveva inviare il denaro ad un indirizzo in Italia. Purtroppo, decine e decine di persone sono cadute nella trappola, spendendo centinaia di Euro ognuno, tanto che la vicenda è stata soprannominata “Italian job”.