Ricevere gratuitamente K-Ubuntu 9.10

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Cari lettori di Geekissimo, come ben sapete Ubuntu e Kubuntu nella fattispecie, spopolano tra gli utenti che si avvicinano al mondo open source e gnu/linux. Succede anche che, chi di noi è curioso, appena vi è l’uscita di una nuova distro, anche se in fase Beta, non attende altro che provarla per dare i propri pareri e impressioni. Questo mese ci sono importanti novità, perchè domani oltre la messa sugli scaffali di Windows 7, il 29 Ottobre verrà resa ufficiale K-Ubuntu 9.10 ” karmic Koala”.

Quindi, chi chi già la utilizza per propri scopi può scaricare la versione definitiva, mentre chi non l’ha mai utilizzata è una valida e sicura alternativa magari alla distribuzione che state utilizzando attualmente. Ma vi dirò di più. Proprio ieri in questo articolo creato da Andrea Guida aka Naqern, si parlava dell’esercibilità di assicurare e garantire il servizio in tutto lo stivale Italiano. Ahimè credo che ci saranno delle grosse difficoltà in merito, soprattutto per l’eccessiva popolazione che non può usufruire della connessione a banda larga.

Linux Day 2009

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Al 24 Ottobre, ci siam quasi. Mancano 5 giorni e qualche manciata di ore affinchè venga presentata l’edizione 2009 del Linux Day. L’iniziativa promossa dall’Italian Society Linux ha organizzato, tramite i LUG ( Linux User Group ), in 115 città italiane, questa manifestazione che sta raccogliendo un numero sempre maggiore di utenze. Lo spirito è quello di tramandare l’importanza del software libero, della condivisione generale del sapere e tramite la cultura open source far conoscere il mondo gnu/linux.

Caratteristiche

Se così possono essere chiamate, il Linux Day prende forma secondo l’importanza che i LUG hanno attorno a questo evento. E’ tramite le città che una comune persona, scopre le potenzialità che questo fantastico mondo ci preserva. Chiaramente chi fosse interessato può collegarsi alla home del Linux Day e capire e scoprire se la propria città, o quelle più vicine, svolgono la manifestazione oggetto dell’articolo.

Nuova schermata di installazione per Mandriva 2010

Partizione Mandriva

Mandriva è una delle disto Linux che in quest’ultimo periodo sta vedendo un radicale aggiornamento nel suo Core. Con l’uscita della versione 2010 la RC2 ci sta regalando interessanti novità che se saranno mantenute e poi anche migliorate nella versione finale, regaleranno a noi utenti un ottimo sistema operativo pronto ad ogni computer e tipologia d’uso.

Come avrete capito dall’immagine a inizio articolo e dal titolo del post di oggi, parliamo dell’aspetto partizione del sistema operativo. Un passaggio abbastanza importante di ogni installazione di un sistema Linux. Mandriva ha ottimizzato la schermata di partizionamento per rendere l’operazione ancora più semplice e comprensibile agli utenti anche meno esperti.

Geekux, edizione numero 3

geekux

TUTTI VOGLIONO LINUX

Con qualche giorno di ritardo ecco che presentiamo la rubrica dedicata al mondo gnu/linux e open source. Stavolta però, niente tutorial ma solo news e aggiornamenti che ritengo importanti atti a far capire le evoluzioni che sta subendo questo, a mio parere, fantastico mondo.

Nel mese di settembre si accende la guerra per la brandizzazione del kernel linux: Vodafone, Intel, Google, Nokia, stanno sviluppando delle vere e proprie distribuzioni. Questa situazione favorisce e spinge tutto l’ecosistema basato su linux, e allo stesso tempo innesca un processo di “ guerriglia ” interna.

Su di un fronte, Vodafone e Google stanno creando il proprio sistema “ intorno ” a linux, creando un ambiente ad hoc per l’esecuzione dei programmi a loro congeniali. Dall’altra parte, Nokia ed Intel si schierano col fronte tradizionale dell’ambiente libero GNU, a fianco delle aziende ben navigate come Canonical (Ubuntu) Red Hat (RHEEL e fedora) e Novel (Open Suse). Mentre le prime si occupano di sviluppare sia l’ambiente, che le interfacce, che il software a corredo, le ultime spingono sopratutto sul Desktop Environment, sull’aspetto finale insomma. Concentrarsi sulle interfacce e sull’ergonomia dei prodotti, preservando la compatibilità con gli altri sistemi preesistenti consente la completa interoperabilità dei software, e amplia la possibilità di scelta dell’utente che può facilmente intercambiare l’aspetto del sistema mantenendo invariato il parco software/hardware in uso.

Per questo mese dunque, anziché evidenziare le differenze strutturali delle distribuzioni di settembre (nuove o rinnovate), cerchiamo invece di analizzarle dal punto di vista del design, i vari DE (Desktop Environment), fattore di giudizio cruciale (e spesso snobbato su linux) per un utente desktop standard. Ricordiamo che tutti i desktop environment di tipo GNU sono intercambiabili tra loro (perchè si suppone che si abbia già un ambiente GNU di base), ed esistono numerose distribuzioni che rilasciano più versioni dello stesso sistema cambiando solamente il DE (come ad esempio ubuntu, per cui esiste anche la versione con kde kubuntu o la versione più leggere con xfc xubuntu).

PhotoFilmStrip, creare facilmente video in alta qualità a partire da una serie di immagini

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Appassionati di fotografia ed amanti del video editing? Bhe, se le cose stanno così ho qui pronto per voi un utile programmino che di certo non potrete farvi sfuggire.

Si tratta infatti di PhotoFilmStrip, ossia un software open source ed ovviamente completamente gratuito, progettato per essere utilizzato sia su OS di casa Windows che su Linux, mediante il quale è possibile creare video di ottima qualità a partire da fotografie, il tutto in modo semplice e veloce, con inoltre la possibilità di poter aggiungere effetti di vario genere e colonne sonore di sottofondo.

Il software presenta un accattivante veste grafica ed una vasta gamma di funzioni che, oltre a permetterne un facile utilizzo fa si che PhotoFilmStrip vada a configurarsi come uno strumento destinato alla produttività semi-professionale.

Ubuntu One si aggiorna ed aumenta lo Storage gratuito

Ubuntu ONE

Di Ubuntu one ne avevamo parlato già alcuni mesi fa, più precisamente nel mese di Maggio. Per chi si fosse perso l’articolo, eccolo qui: UbuntuONE: Sincronizziamo due Computer con Ubuntu! Questo servizio vi permette di sincronizzare due computer con sistema operativo Ubuntu tramite l’utilizzo di Internet.

Lo spazio di storage gratuito è di 2 GB. Successivamente è necessario acquistare un pack di spazio dal valore di 10 dollari al mese. Questo pacchetto all’inizio offriva solo 10 Giga di spazio in più, adesso è stato aumentato a 50 Gb, quindi con 10 dollari al mese avrete 50GB in più e non più 10 come prima.

Come installare Internet Explorer 6/7 su Fedora 10/11

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Installare Internet Explorer su un sistema operativo Linux non ne vedo proprio la necessità, sta di fatto che una versione per Fedora 10/11 è disponibile in internet. Una guida, quella che oggi vi riporto qui, vi permette di installare il browser di casa Microsoft su questa distro di Linux. L’installazione non è molto complicata, anzi in meno di 6 passi possiamo installare il browser sul nostro Computer.

Perché installare Internet Explorer? Beh, mettiamo il caso lavoriate con Fedora per creare delle pagine WEB o siti completi, installando Internet Explorer, potrete vedere come si comporta il CSS o gli script su tale Browser. Il consiglio che vi diamo è di non usare Internet Explorer per la normale navigazione della rete, per quella potete usare Firefox o Opera che sono nativi per il mondo Linux.

Chrome OS non ufficiale: prova su strada (video)

Alquanto incuriositi dallo spazio riservatogli da alcuni tra i più popolari siti Internet del mondo geek, abbiamo deciso di tastare con mano le potenzialità di Chrome OS e filmare la nostra prova su strada.

Come mai siete così sorpresi? Ma no, Google non ha stravolto la tabella di marcia per il debutto del suo nuovo OS per computer (che dovrebbe uscire nel 2010). Il Chrome OS di cui, stranamente, stanno parlando tutti (noi compresi) è solo una versione modificata di OpenSUSE Linux realizzata da alcuni appassionati.

Niente più che un prodotto amatoriale figlio di SUSE Studio (un servizio che consente di creare distro personalizzate “al volo”, seguendo una semplice procedura guidata). Ha una grafica in stile di big G, integra il navigatore Google Chrome 4.0.207, presenta delle icone per l’accesso veloce ai servizi on-line di Google ma nulla più.

Come mai tanto clamore, allora? Se qualcuno lo capisce, ce lo spieghi. Noi, intanto, procediamo a snocciolare le nostre opinioni a riguardo.

CryptKeeper: cifrare cartelle “al volo” su Linux

Sarà anche una piattaforma poco vulnerabile a virus o schifezzuole del genere, ma usare Linux come sistema operativo principale non è una buona scusa per non proteggere i propri dati da occhi indiscreti.

Eccoci quindi pronti a parlarvi di CryptKeeper, un praticissimo programma gratuito destinato all’ambiente desktop Gnome (e quindi a distro come Ubuntu) che, attraverso il sistema di crittografia libero EncFS, consente di cifrare cartelle “al volo”.

Il software è estremamente semplice da utilizzare e si trova nel gestore dei pacchetti di tutte le maggiori distribuzioni del sistema del pinguino. Ergo, per installarlo basta ricercare CryptKeeper in Synaptic, mettere il segno di spunta accanto alla voce relativa al programma e confermare l’operazione.

Annunciato Ubuntu 10.4 Ma Non Solo

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Gli sviluppatori di Canonical stanno dando gli ultimi ritocchi ad Ubuntu 9.10 che dovrebbe essere disponibile a partire dal prossimo mese, ma già si inizia a guardare avanti, alla prossima release del più popolare sistema operativo desktop basato su Linux, ovvero Ubuntu 10.4 Lucid Lynx che dovrebbe quindi vedere la luce nel mese di aprile del prossimo anno.

Le release di Ubuntu si basano si di un calendario semestrale, il che significa che ogni aprile/ottobre è necessario eseguire l’aggiornamento. Esistono poi delle versioni, come la Lucid Lynx, etichettate come LTS o Long Tim Service, pensate per tutti coloro che non vogliono star dietro ai nuovi update, aggiornando soltanto ogni due anni il so.

Linux: scovata una botnet che inietta malware a destra e a manca

Se cercavate un argomento valido per ampliare la discussione su Linux e sicurezza informatica cominciata ieri, ecco una notizia che potrebbe fare al caso vostro.

Stiamo parlano della scoperta effettuata dal ricercatore indipendente russo Denis Sinegubko, il quale ha individuato una botnet che sfrutta un centinaio di server Web Linux (senza una distro in particolare) per dirottare gli utenti su siti Web, apparentemente innocui, contenenti del software maligno.

Il tutto funziona grazie a ginx, un server web cattivo che – coperto dal traffico “regolare” dei server Apache sulla porta 80 – inietta codice malevolo sfruttando la porta 8080, e a degli iframe (di cui trovate un esempio qui sotto) che richiamano i servizi di DNS dinamico DynDNS e No-IP per reindirizzare le vittime verso i server infetti.

Antivirus per Linux? Esistono. Ecco i migliori

Antivirus su Linux. Un ossimoro? No, una realtà che vede un numero crescente di software house operanti nell’ambito della sicurezza informatica concentrarsi sul sistema operativo del pinguino.

Da Avast ad AVG, passando per ClamAV ed F-Prot, le soluzioni di questo tipo per l’OS open source più amato dai geek, non mancano. Ma quale potrebbe essere la loro utilità in un ambiente immune da tutti i “bacilli digitali” progettati per Windows?

Qualche suggerimento a riguardo ce lo dà il sito Internet Bright Hub, il quale ha stilato una lista di valide motivazioni per installare un antivirus su Linux. Vediamola insieme.
  • Si ha un dual boot Windows/Ubuntu e si vogliono scansionare i drive dove risiede il sistema Microsoft
  • Scansionare computer in rete aventi Windows come sistema operativo

Linux: 7 file manager da non perdere. Voi quale preferite?

Natilus vi ha stancati? Dolphin non fa al caso vostro? Niente panico. Linux è un sistema libero e ciò vuol dire, tra le altre cose, che ognuno di noi può sostituire i programmi preimpostati con quelli che più preferisce. Ed i file manager (i programmi attraverso cui si gestiscono file e cartelle, tanto per intenderci) non fanno certo eccezione.

Ecco allora pronta per voi una lista di ben 7 file manager per Linux da non perdere, uno più funzionale dell’altro. Scegliete quello più adatto alle vostre esigenze e, se vi va, diteci su quale di questi è ricaduta la vostra scelta e perché.

Midnight Commander: clone (riuscitissimo) del vecchio file manager Norton Commander per DOS, è stato il vero primo file manager per il sistema del pinguino. Funziona mediante una finestra del terminale ed include una marea di funzionalità, tra cui il supporto nativo per gli archivi e i file rpm e deb, la possibilità di connettersi a server remoti, un editor integrato con evidenziatore di sintassi e molto, moltissimo, altro.

GNOME Commander: la versione GTK+ del celeberrimo file manager “Midnight Commander”. Ha un’interfaccia utente spartana quanto semplice da utilizzare (suddivisa in due pannelli) ed integra una vasta gamma di funzionalità, tra cui la connessione con server Samba, FTP, Windows Share, WebDAV, Secure WebDAV ed SSH, scorciatoie da tastiera, batch renaming, ricerca veloce, sincronizzazione delle directory e molto altro.

Windows VS Linux: le mezze verità di Microsoft

Se oggi avete voglia di leggere qualche riga provocatoria, che metta per l’ennesima volta i fari puntati sul comportamento di Microsoft nei confronti dell’avversario Linux, l’articolo recentemente pubblicato da Steven J. Vaughan-Nichols sul prestigioso Computer World è proprio quello che fa per voi.

Oggetto dell’affondo è Microsoft ExpertZone, programma disegnato per istruire i rivenditori di tutto il mondo alla promozione di Windows. Quest’ultimo, secondo il pezzo in questione (senz’altro di parte, ma decisamente interessante da leggere), conterrebbe una marea di “mezze verità” sul sistema operativo del pinguino.

Noi ve le elenchiamo tutte, ed alcune – ve lo possiamo assicurare – sono davvero clamorose. Voi, come al solito, non esitate a farci sapere la vostra sull’argomento.