L’era del Cloud Computing, a che punto siamo?

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Una delle innovazioni principali dei nostri tempi è il cloud computing. Molti non sanno minimamente di cosa si stia parlando e pure ogni giorno ne utilizziamo i servizi e contribuiamo alla sua crescita.

La cloud, o nuvola, è composta dall’insieme di WebApp messe a nostra disposizione dalle varie compagnie web. Gmail, Zoho, Yahoo Answer, Greader, Facebook, etc. Tutti questi servizi sono indipendenti fra loro e possono funzionare stand-alone, allo stesso tempo però possono essere integrati attraverso l’utilizzo di varie tecnologie, una su tutte le API.

E così da Greader sarete in grado di inviare un articolo sfruttando il servizio di posta GMail, oppure di postare un link su Friendfeed che provvederà a feeddare il vostro stream di Facebook piuttosto che Twitter.

Il successo principale del cloud computing è dovuto alla sua scalabilità. Anziché allocare un determinato numero di risorse per ogni accesso, grazie al cloud computing è possibile rendere il consumo di risorse on-demand, con grande risparmio per le aziende e soprattutto con un’ottimizzazione delle risorse che rende possibile l’esecuzione di applicativi complessi senza appesantire la rete.

Xp batte Vista nel cuore delle aziende

Se è vero che gli Stati Uniti sono lo specchio del mondo tecnologizzato, possiamo dire che Windows XP è ancora il re -quasi- incontrastato del mondo dell’informatica. Nel settore business, infatti, Windows Vista pare non aver riscosso grande successo tanto che molte aziende hanno preteso -ed ottenuto- di avere Windows XP come sistema operativo anche grande distanza dall’uscita ufficiale di Vista.

Anche se non grave come negli States, in Europa Vista non decolla rimanendo relegato agli utenti casalinghi. Dati alla mano, Windows XP è la scelta di oltre il 70% degli acquirenti business mentre solo il 10% ha scelto Vista per la propria azienda.

Microsoft-Yahoo, la telenovela continua

Anno nuovo accordi nuovi e Microsoft riprova, nel braccio di ferro più lungo della storia, a vincere la battaglia con Yahoo. La telenovela, di cui ultimamente vi avevamo parlato qui, ha appena sfornato una nuova puntata con nuovi personaggi e colpi di scena.

Nella storia, come dicevamo, appaiono due nuove comparse, mentre fino a qualche tempo fa Ballmer interloquiva sopratutto con Yerry Jang, dal quale ha ricevuto diverse porte in faccia, adesso ha a che fare con la nuova CEO, Carl Bartz, e con il presidente di Yahoo, Roy Bostock, per questo motivo la trattativa non è perduta.

Natale geek, com’è andata?

Passate le festività per i negozianti è tempo di bilancio. Come saranno andate le vendite dei nostri gadget preferiti? Lo vediamo subito.

Mentre lo scorso anno a farla da padrone sono stati i cellulari, quest’anno a farla da padrone ci sono i notebook, agevolati dalle offerte natalizie, ed i televisori a schermo piatto. In particolare si registra un incremento delle vendite dei portatili di un buon 40%, bene anche le fotocamere con un +5%.

Wikipedia, obiettivo raggiunto

Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno se non quello di festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo di 6milioni di dollari di donazioni in favore di Wikipedia? L’enciclopedia libera più amata e discussa, infatti, è riuscita nell’intento di ricevere tante donazioni quante ne servono per poter andare avanti mantenendo indiscussi i principi che l’hanno resa tanto popolare.

Ultimamente l’enciclopedia è stata spesso al centro di polemiche riguardo la politica di totale rifiuto delle inserzioni pubblicitarie come fonte di sostentamento economico, tanto da doversi difendere dalle accuse di voler speculare sulle donazioni spontanee degli utenti, frutto dell’ottima fama di cui gode Wikipedia.

“Wake up your phone”, la nuova campagna di SanDisk per informare gli utenti sulle potenzialità delle schede di memoria per cellulari e fotocamere

SanDisk

“La maggior parte dei teen-ager non sa nemmeno di avere in tasca un telefonino capace di compiere decine e decine di operazioni e di immagazzinare centinaia di ore di film e musica”. Così Dan Hogan, direttore marketing della divisione mobile della SanDisk, società leader nel mercato delle schede di memoria, spiega a Geekissimo.com la scelta di lanciare una campagna integrata radio-stampa-Tv-internet, chiamata “Wake up your phone” (letteralmente, “risveglia il tuo telefono”), per informare gli utenti dei telefonini di nuova generazione sulle potenzialità dell’apparecchio che si portano in tasca.

“La nostra missione – continua Hogan – è quella di informare l’utente dell’esistenza delle slot per le memory card nei loro cellulari e ‘svegliarli’”. La campagna vede, tra l’altro, anche la partecipazione di hostess che, presenti in numerosi eventi live nazionali e internazionali (vedi, ad esempio, l’Heineken Jammin’ Festival, che lo scorso fine settimana ha raccolto al parco San Giuliano di Venezia una media di ottantamila persone al giorno per ascoltare artisti del calibro di Vasco Rossi, Alanis Morrissette, i Police, e così via) chiedono a ragazzi e ragazze di mostrare loro il proprio telefono cellulare; in questo modo è possibile andare ad “educare” la fascia degli utenti meno esperti, spiegando loro come attraverso gli slot per memory card i telefoni cellulari si possano “svegliare” con nuove possibilità di archiviazione per musica, fotografie e video.

Microsoft acquista Navic Networks per un costo di $200 o $300 milioni!

Microsoft in questi ultimi anni ha speso ben 70 miliardi di dollari per pubblicizzare i propri prodotti in TV. Come ben sapete, la televisione è un mezzo di comunicazione molto importante, molti vedono la tv ogni giorno e sono tante le aziende che si affidano a questo mezzo di comunicazione per pubblicizzare i propri prodotti. I guadagni derivanti da questi sponsor sono alti, ma sono elevati anche i costi che devono avere le aziende per comprare questi spazi.

Proprio per limitare al massimo questa spesa, Microsoft ha deciso di spendere una bella cifra, si parla di 200 o 300 milioni di dollari, per comprare, l’azienda leader in America per vendita di spazi pubblicitari interattivi in TV. Sto parlando della NavicNetwork, quest’azienda tra il 1999 e il 2001 ha fatturato ben $43 milioni, vendendo spazi pubblicitari interattivi sulla tv via cavo americana. Che cosa sono queste pubblicità interattive? Conosciamole insieme.

Microsoft si allea ufficialmente con One Laptop per Child: è la vera sconfitta del progetto?

Olpc

Microsoft ha ufficialmente annunciato di aver “unito le forze” insieme a One Laptop per Child, l’associazione che vuole abbattere il digital divide, soprattutto nei Paesi del terzo mondo, vendendo computer portatili per 100 dollari. Fino ad ora le macchine erano equipaggiate con versioni apposite di Linux; molte associazioni e nazioni (come l’Egitto, ad esempio), però, hanno chiesto di poter avere i computer con Windows Xp installato.

Molti hanno pensato si tratti di una mossa estrema per cercare di far decollare un po’ di più il progetto, che ultimamente non stava andando poi così bene: “Mentre è certamente vero che il progetto non sta andando come volevamo – ha ammesso l’ideatore, Nicholas Negroponte – è anche vero che certe nazioni nel mondo prima di ordinarci i computer chiedevano sempre insistentemente che sopra ci fosse installata una versione di Windows“.

Quanto valgono i dati rubati su internet? Ecco un incredibile tariffario!

Criminali

Le informazioni personali di ognuno di noi, è ovvio, sono senza prezzo. Ma tutto ha un prezzo e tutto ha un mercato… anche i dati (magari rubati) del vostro conto in banca. L’ha scoperto la McAfee Avert Labs, che ha pubblicato una lista che i criminali utilizzano per acquistare e vendere numeri di carte di credito, password per il login ai conti e altri dati rubati sul Web.

Una scoperta fatta quasi per caso, quando i ricercatori sono incappati in un sito che proponeva, a un prezzo molto alto, “dati di alta qualità”. E andiamolo a vedere, allora, questo tariffario. Un conto in banca presso la Washington Mutual Bank, negli Stati Uniti, con un saldo in attivo di 14.400 dollari costa circa 600 euro, mentre un conto inglese alla Citibank con un saldo di diecimila pound costa 850 euro.

Starbucks abbandona il business dei music store

Starbucks

Starbucks, grande catena americana e mondiale di caffetteria, è una delle prime “vittime illustri”, se così si può dire, del boom della musica digitale e dell’Mp3. La multinazionale del caffè, infatti, dopo solo un anno di lavoro ha annunciato di aver lasciato la gestione della sua costola multimediale Hear Music al Concord Music Group.

La strategia di Starbucks, ora, è tutta destinata a come sfruttare le connessioni Wi-Fi (disponibili in ogni caffetteria). Ricordiamo che qualche tempo fa proprio Starbucks aveva stretto un accordo con l’iTunes Music Store di Apple per far sì che i clienti delle caffetterie potessero scaricare al volo e via Wi-Fi l’audio che stavano ascoltando in quel momento in diffusione.

La tua biografia inserita su Wikipedia viene cancellata di continuo? Usa Biographicon

Biographicon

Quante volte vi è capitato di stare ore e ore davanti all’editor di Wikipedia, di creare e confezionare per bene la pagina che parla di voi… e poi vedervela cancellata per criteri di notabilità? Oltre a rimanerci molto male e a capire che poi non siamo così famosi, solitamente mandiamo tutto a quel paese e lasciamo stare.

Oggi arriva un interessante servizio Web, chiamato Biographicon, che si pone a metà tra siti come Wikipedia e servizi di autopromozione come LinkedIn. Funziona più o meno così: ognuno, famoso o no, può costruirsi la propria biografia o quella di qualcun’altro. Ognuno, inoltre, può modificare le biografie degli altri, proprio come accade su Wikipedia.

Microsoft, una nuova stangata da parte dell’Unione Europea: 899 milioni di euro di multa

Microsoft

Nuova super-multa da parte dell’Antitrust europea nei confronti della Microsoft. L’azienda di Redmond dovrà sborsare ben 899 milioni di euro “per aver continuato ad abusare della sua posizione dominante” anche dopo la condanna (ricorderete tutti) da parte della Commissione nel marzo 2004, che costò a Bill Gates un’altra multa (questa volta più “leggera”, da 497 milioni). Secondo l’Europa, insomma, il gigante statunitense avrebbe dovuto assicurare entro il 22 ottobre scorso l’interoperabilità, mettendo a disposizione dei grandi gruppi concorrenti, a prezzi ragionevoli, la documentazione necessaria a sviluppare software in grado di comunicare con quelli Microsoft.

Così, però, non è stato. Secondo il commissario europeo alla concorrenza, Neelie Kroes, che ha parlato di “atteggiamento inaccettabile”, “l’azienda ha continuato a violare le regole, cedendo brevetti e licenze a carissimo prezzo e soffocando così l’inovazione delle altre imprese”. Siamo ormai alla terza multa in quattro anni, pari a circa 1,7 miliardi di euro. Senza contare che sono in corso altre due indagini dei servizi antitrust dell’Ue, tese a verificare la disponibilità di Microsoft nel mettere le sue tecnologie al servizio della concorrenza.

Dopo l’incontro con Microsoft ecco MClips

Ieri come avevo anticipato sono stato all’incontro con Microsoft, tenutosi a Roma in una location differente dalle solite, che ci ha permesso di fare conoscenza e scambiare 2 chiacchiere in maniera molto diretta con gli alti dirigenti della Microsoft.

All’appuntamento erano presenti tanti blogger, oltre ai soliti noti, mi ha fatto piacere conoscere di persona Napolux (ne ho conosciuto solo metà), Tony, Zeno, Dario, Marco (troppo simpatico), Massimo, Stefano e Alessio. La serata è stata piacevole, e tra un pasticcino e l’altro ho avuto modo di conoscere meglio alcuni aspetti della Microsoft.

In ordine ho conosciuto prima Sabina Belli, PR & Communication Manager Microsoft XBOX, alla quale però non sono riuscito a strappare nessuno scoop in particolare, ma solo che in questo mese usciranno 3 2 importanti titoli: Kingdom Under Fire – Circle of Doom e Lost Odyssey.

Poi è stato il turno di Fabrizio Albergati, Direttore Windows Client Business Marketing Microsoft, con il quale ho avuto il piacere di scambiare qualche chiacchiera su Windows, in particolare aspetti legati alle licenze. Siamo passati poi a parlare di Windows live One Care, l’antivirus targato Microsoft, e alla fine mi sono ritrovato con una licenza valida per 3 pc; appena posso lo testerò e scriverò qui nel blog le mie impressioni.


OQO G7 1.50GHz, 1 GB di RAM, HD 60 GB, UMTS e HSDPA

Inoltre mi ha fatto provare anche il gioiellino che vedete nell’immagine qui sopra, un UMCP, modello OQO 02, con Windows Vista Ultimate a dir poco eccezionale. Sono rimasto basito di fronte alla nitidezza del piccolo monitor e alla velocità di esecuzione dei comandi, eseguiti con una fluidità che era un piacere guardarlo.


Confronto tra un Monitor normale e il OQO

Come organizzare meeting online con ScheduleOnce

Il web 2.0 è diventato ormai uno strumento potentissimo grazie al quale si riescono a svolgere una marea di attività diverse, dalle più futili a quelle più impegnative, come ad esempio organizzare meeting, incontri ed eventi direttamente online, il che è tutto tranne che semplice, in quanto mettere d’accordo tutti i partecipanti sull’orario e sul giorno in cui si dovranno tenere è abbastanza problematico.
Per organizzare meeting online esistono molti strumenti, ma nessuno di questi raggiunge la semplicità di ScheduleOnce.

Non è richiesta neanche la registrazione, una volta sul sito potrete settare liberamente i dati del vostro meeting indicando il nome, il calendario degli incontri e la tabella del fuso orario da seguire. E’ possibile decidere chi potrà suggerire l’orario e il giorno in cui si dovrà tenere l’incontro: soltanto l’autore, soltanto gli invitati o entrambi.