Google Buzz, è già rivoluzione: tante novità all’insegna della privacy

A meno di una settimana dal lancio, c’è già aria di grosse novità in casa Google Buzz. Tutta colpa (o merito) delle tantissime e-mail di protesta giunte al colosso di Mountain View, che questa volta non ha potuto fare orecchie da mercante ed ha provveduto a rivoluzionare il suo social network, introducendo in esso tante novità all’insegna della privacy.

Tre i principali cambiamenti subiti dal servizio. In primis, la funzione di auto-follow è stata sostituita dai consigli, in questo modo è l’utente e non più Google a scegliere i contatti da seguire. Poi, è stata abolita la connessione automatica di Buzz con gli album pubblici di Picasa e gli elementi condivisi di Google Reader, che rimane disponibile ma solo in base alle scelte dell’utente. Infine, entro breve verrà aggiunta una scheda dedicata a Google Buzz nella pagina delle impostazioni di Gmail, attraverso cui regolare le impostazioni sulla privacy relative alla nuova rete sociale di ‘big G’, rimuovere Buzz da Gmail o disabilitarlo del tutto.

SaveIt, proteggiamo i programmi con una password

In quasi tutte le famiglie, oramai, troviamo almeno un computer condiviso da tutti i membri del nucleo familiare, con conseguenza di dover rinunciare a una bella fetta di privacy, considerando la relativa facilità che i nostri familiari troveranno nel guardare i nostri file.

Fortunatamente esistono software freeware che consentono di inserire password ai file, in modo da renderli illeggibili senza di essa. In questo modo possiamo dormire tranquillamente sapendo che un guardiano sta proteggendo le nostre informazioni private.

Oggi invece voglio presentarvi un software che non proteggerà i file, ma programmi, grazie all’uso di una password. Si chiama Save It, è un freeware e la sua grafica potrebbe deludervi, ma non il suo funzionamento.

Private Browsing Window, navigazioni anonime simultanee su Firefox

Visto l’evolversi delle sempre maggiori richieste di privacy da parte degli utenti, Mozilla (come tante altre società) ha deciso di introdurre dalla versione 3.5 di Firefox la funzione Private Browsing, ovvero la possibilità di avviare una sessione del browser completamente anonima, senza salvare quindi cronologia, cookie, dati dei siti visitati e via dicendo. Una funzione utile in tutti i casi, ma specialmente nel caso in cui utilizzassimo un computer con altri 3-4 utenti, rischiando così di far conoscere a tutti i siti web che visitiamo.

Adobe Flash Player 10.1 supporterà la modalità Private Browsing

L’importanza della Privacy, un aspetto molto spesso trascurato da tutti, è senza dubbio tantissima, anche se qualche volta si rischia di esagerare con le tutele preventive e le obbligazioni, soprattutto quando si parla di Privacy Online, un tema tra i più caldi degli ultimi anni e che ha visto protagonista poco tempo fa proprio il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, il quale ha dichiarato che la privacy su internet si sta evolvendo giustificando così le nuove (e piuttosto permissive) impostazioni per la privacy di Facebook.

Importante modifica alle notifiche di Facebook

Come Facebook annunciò in Ottobre e come vi abbiamo riportato, gli sviluppatori non saranno più in grado di inviarvi messaggi tramite il sistema di notifiche di Facebook, ma dovranno utilizzare i vostri indirizzi email.

Questo significa che da offi in poi, quando installerete un’applicaizone Facebook potrebbe venirvi richiesto, anzi lo sarà sicuramente, il vostro indirizzo email. A tutela della vostra privacy Facebook metterà a vostra disposizione un indirizzo alias da utilizzare.

I motivi che hanno portato Facebook a questa decisione sono vari, innanzitutto in questo modo libereranno un po’ i server dalle milion di notifiche, se non miliardi, che ogni giorno arrivano dalle applicazioni agli utenti. In econdo luogo in questo modo i rapporti fra sviluppatori ed utenti non saranno più mediati da Facebook.

Mark Zuckerberg: La Condivisione è la nuova “Social Norm”

Come tutti gli utilizzatori del Social Network più famoso al mondo ben sanno, la questione della Privacy su Facebook è diventata sempre più spinosa con il passare del tempo, dimostrando come l’attenzione alla Privacy sia sempre e comunque direttamente proporzionale all’aumentare degli utenti interessati, mentre si tratta di un aspetto che andrebbe curato sempre più al fine di evitare la fuga di dati sensibili. Ovviamente il modo migliore di proteggere i nostri dati personali sarebbe quella di non inserirli su Facebook ed altri siti sparsi per la rete, ma limitare la propria esperienza di navigazione online solo per paura di perdere la riservatezza di dati che devono restare tali è senza dubbio inaccettabile.

SecureCam: videosorveglianza gratuita con la webcam

La vigilia di Natale incombe e di questi periodi, si sa, è una grande gioia avere persone che gironzolano per casa di notte. Soprattutto se sono vestite di rosso, hanno una bella barba bianca e scendono per il camino al grido di “Ho-Ho-Ho”.

Gli altri 364 giorni dell’anno, invece, avere degli sconosciuti che s’introducono in casa in piena notte non è affatto piacevole. In queste situazioni ci può venire in soccorso SecureCam, un programma gratuito ed open source per Windows che consente di avere una videosorveglianza gratis, sfruttando la webcam del PC.

Una volta installato, il programma si presenta con un’interfaccia utente abbastanza semplice da usare, mediante la quale è possibile abilitare velocemente il monitoraggio della propria stanza. Il software inizia quindi a registrare tutto quello che accade in casa non appena rileva dei movimenti sospetti.

Google: volete la privacy? Allora avete qualcosa da nascondere. E Mozilla s’infuria

Se avete paura che in casa vostra possano entrare dei ladri, evidentemente qualcosa da rubare c’è. Potremmo tradurre così, forzando un po’ la mano, le clamorose dichiarazioni rilasciate dal CEO di Google Eric Schmidt all’emittente americana CNBC.

«Se volete nascondere qualcosa, probabilmente è perché questa cosa non andrebbe proprio fatta». Questa la frase incriminata con cui uno dei grandi capi di ‘bi G’ si è – a detta di molti – giocato un bel pezzo di reputazione, propria e della società che comanda.

Nonostante un bieco tentativo di giustificazione da parte dell’AD di Google (“Google, come qualsiasi altro motore di ricerca, deve sottostare a leggi come il Patrioct Act, che mette i dati dei cittadini USA nelle mani delle autorità”), nei meandri della Silicon Valley si è scatenato un vero e proprio putiferio che ha visto soggetti come Mozilla assumere posizioni a dir poco sorprendenti.

Flash Cookies: 4 metodi per eliminarli

Ogni giorno facciamo di tutto per liberarci dai poveri acari della polvere, appena spunta un file temporaneo sul nostro hard disk lo facciamo spietatamente secco, ma molti di noi, senza nemmeno accorgersene, hanno il computer sudicio di cookie speciali che viaggiano attraverso il Flash Player e che – pur non essendo pericolosissimi – sono ponti a spifferare tutte le abitudini dell’utente alla società multinazionale di turno. Vi sembra normale?

A noi no. Ecco perché oggi abbiamo deciso di elencarvi quattro metodi per spazzare via i Local Shared Object (LSO) dai nostri PC una volta per tutte. Scegliete quello che più si confà alle vostre esigenze e procedete alla pulizia!

Impostazioni Flash Player

Recandosi sul sito ufficiale di Flash Player è possibile impostare le proprie preferenze relative ai flash cookies, disabilitandoli del tutto, cancellando quelli presenti nel sistema e creando delle eccezioni. Si tratta, indubbiamente, del metodo più semplice e dettagliato per gestire questo tipo di oggetti. Consigliato ai geek quanto agli aspiranti tali.

Crea un messaggio sul web che si autodistrugge con Vanish

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Il web 2.0 ha portato una gran mole di dati personali sul web, accessibili in vari luoghi del web che ne rendono spesso impossibile il reale controllo e la possibilità finale di un sano “delete” che cessi di rendere pubblico il singolo dato.

In soccorso, anche se in modo abbastanza elaborato, esiste Vanish, un servizio creato da Roxana Geambasu, ricercatrice dell’Università di Washington. Il sistema converte un testo in una chiave incomprensibile al normale lettore (denominata VDO, cioè Vanish Data Objects), inseribile in qualsiasi tipo di comunicazione (mail, social-network, chat…), e dotata di una scadenza, rendendolo impossibile da leggere oltre una data predefinita.

Facebook utilizza le foto degli utenti per le pubblicità? No, è una bufala

Se siete assidui frequentatori di Facebook, avrete sicuramente letto sulla bacheca di molti vostri amici il seguente messaggio:

Da venerdì 24 Luglio Facebook utilizzerà le foto degli utenti nei banner pubblicitari che appariranno sui profili dei loro amici. E’ legale perché previsto nelle condizioni d’uso accettate con l’iscrizione; questa la PROCEDURA PER EVITARLO: Andate in -> Impostazioni ->Impostazioni sulla Privacy ->Notizie e Bacheca -> Inserzioni di Facebook -> Presenza nelle Inserzioni di Facebook: impostare il valore a “Nessuno”

Non è corretto dirlo a giochi fatti, ma ammetto di aver sentito puzza di bufala sin dalla prima lettura di queste righe così allarmistiche (e non abito nei dintorni di alcun allevamento). Un po’ come successe con i disastrosi trattati sul sistema Palladium[?] che, insieme a delle doverose analisi sui rischi legati all’adozione di tale architettura, giravano sulla grande rete poco prima che debuttasse sul mercato Windows Vista.

E infatti, puntuale come un orologio svizzero, è arrivata la smentita del manager of policy communications di Facebook Barry Schnitt, il quale ha chiarito che le voci circolate sono assolutamente false e che il popolarissimo social network ideato da Mark Zuckerberg non ha affatto cambiato le sue politiche in ambito pubblicitario.

AnchorFree: Navigazione anonima e senza Firewall!

AnchorFree

La miglior sicurezza per ogni internet-nauta è sicuramente quella che ci può regalare un anominato sul WEB. Un completo anonimato non è dato solamente da i dati che mettiamo su internet, come ben sapete, tutte le volte che apriamo una pagina su internet o effettuiamo un collegamento alla rete, lasciamo tracce del nostro passaggio in ogni angolo. Queste tracce riporteranno sempre al vostro PC, in qualsiasi modo.

Insomma, l’unico modo che abbiamo per evitare di essere rintracciati è quello di usare un Proxy, di liste di proxy ne esistono a centinaia sul WEB. Oggi, vi presento un programma che vi permette di navigare anonimi, senza quindi lasciare traccia del vostro passaggio, e che vi permette di superare qualsiasi Firewall fosse installato sulla vostra rete.

Yauba: dall’India il primo motore di ricerca anonimo!

Yauba

Non raramente, su questo blog, ci è capitato di parlare dei molteplici e delicati aspetti legati alla privacy su internet, argomento molto interessante ma sicuramente difficile da trattare.

Anche oggi vorremmo parlare di questo topic, ma vorremmo farlo in maniera diversa, presentandovi quello che si definisce il primo motore di ricerca anonimo nel mondo: Yauba!

Yauba è un motore di ricerca che, seppur ricco di funzionalità e novità interessanti, promette ai suoi utenti di non registrare alcuna informazione personale, fosse pure involontariamente.

Firefox: 9 estensioni per aumentare la propria privacy

Nel mondo informatico i pericoli non si chiamano solo virus, cracker, phishing o spyware. Esistono “minacce” ben più grandi di quelle appena elencate, in grado di intaccare la nostra incolumità psicofisica: quelle che rispondono al nome di parenti ed amici che non immaginano nemmeno lontanamente dove possa abitare la riservatezza. Sì, proprio gli stessi che amano “smanettare” con il nostro PC andando a rovistare nella cronologia dei siti web visitati, per non parlare di quelli che irrompono nella nostra stanza quando stiamo visitando siti Internet dal contenuto non propriamente definibile come educativo.

Insomma, che vogliate fare gli zozzoni o i perditempo sul posto di lavoro, i dati che passano attraverso il vostro browser web vanno protetti nel miglior modo possibile, con strumenti ad hoc. Ecco perché abbiamo deciso di proporvi una lista di 9 estensioni per Firefox adatte proprio a questo tipo di esigenze. Installatevi e divertitevi… ma non troppo!

1. TabRenamizer: state portando a termine un’importante ricerca scolastica con fini scientifici e le vostre fonti (YouPorn, PornoTube, TardoneMaBone, ecc.) sono tutte aperte in diverse schede di Firefox? Forse è meglio utilizzare questa simpatica estensione per rinominarle tutte contemporaneamente assegnando loro titoli meno “sospetti” ed evitare figure non esemplari agli occhi di parenti e disturbatori dell’ultim’ora.