Il 2009 di Apple inizia in controtendenza

In un panorama mondiale deprimente dal punto di vista economico, Apple naviga contro corrente. Mentre moltissime aziende, tra cui importanti multinazionali, fanno registrare bilanci in calo tanto da varare manovre di licenziamento un po’ in tutto il mondo, il marchio con la mela vanta una crescita importante.

Nel corso del 2008 Apple ha registrato una crescita costante che sorprendentemente raggiunge quasi il 6% e che supera addirittura le previsioni dell’azienda stessa che prevedeva che il valore delle proprie azioni sarebbe salito a 1,38 dollari, valore che invece ha raggiunto la mirabile quota di 1,78 dollari.

Imparare il Cinese online? Con Skritter si può!

Skritter

Tendenze verso modelli di business alternativi, incremento demografico e accrescimento dell’influenza politica hanno portato la Cina a diventare una delle primissime potenze del mondo, se non forse la prima tra le prime.

Motivazioni e storia a parte, è inutile dire quanto la Cina sia diventato uno “Stato leader” negli ultimi anni. E il suo idioma è diventato di fatti una delle “parlate” più importanti del mondo. Ha rubato, per un certo senso, un pezzo di popolarità all’inglese, ed è bene quindi che venga studiato malgrado non tutti ne abbiamo la possibilità, data ancora la poca diffusione di questa importante lingua in Italia.

E vabbè, non rassegnamoci: c’è sempre il web ad aiutarci! Magari con servizi come Skritter, fantastico sito online che consente di apprendere la lingua cinese in maniera graduale, interattiva e gratuita!

Natale geek, com’è andata?

Passate le festività per i negozianti è tempo di bilancio. Come saranno andate le vendite dei nostri gadget preferiti? Lo vediamo subito.

Mentre lo scorso anno a farla da padrone sono stati i cellulari, quest’anno a farla da padrone ci sono i notebook, agevolati dalle offerte natalizie, ed i televisori a schermo piatto. In particolare si registra un incremento delle vendite dei portatili di un buon 40%, bene anche le fotocamere con un +5%.

Pessimo inizio per Nvidia

Oltre le più pessimistiche stime, a Santa Clara il periodo è nero. L’azienda leader nel settore dei processori grafici ha dovuto ridimensionare pesantemente le previsioni di fatturato.

Già lo scorso Novembre quando il presidente Jen-Hsun Huang aveva annunciato una previsione in calo del 5%, era chiaro che la crisi economica si era abbattuta pesantemente anche su Nvidia ma nessuno, neanche gli analisti più pessimisti, aveva previsto un tale disastro.

Microsoft subisce gli effetti della crisi economica

Purtroppo l’inizio dell’anno a casa Microsoft non è dei più felici, pare infatti che a Redmond si stiano preparando per licenziare la bellezza di 15mila dipendenti per far fronte alla crisi economica che avrebbe messo in difficoltà l’azienda tanto da disattendere le previsioni di fatturato per del 2008.

La notizia, ancora non confermata, è stata diffusa dall’informatissimo Fudzilla.com che parla del 15 gennaio come data di inizio delle “operazioni” di licenziamento. I settori che probabilmente saranno maggiormente colpiti dall’evento sono MSN e i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa.

Yahoo! annuncia altri possibili tagli al personale nel 2009.

Alcune voci giravano in rete già dal mese di ottobre. La crisi finanziaria di questi mesi sta mietendo molte vittime tra i normali dipendenti di grandi aziende. Tra le aziende colpite da questa crisi, troviamo, oltre che le banche, anche Yahoo! al vertice delle notizie informatiche di questi ultimi mesi. Il secondo motore di ricerca della rete ha dato la notizia che nel 2009 ci saranno altri licenziamenti.

E’ sì, altri licenziamenti. Altri, per il semplice fatto che già ieri sono stati mandati a casa ben 1.500 dipendenti di Yahoo!. Questo, perché ormai i costi sono che deve tenere Yahoo! sono più alti delle entrate e a rimetterci, come sempre, sono i dipendenti. Non ci sono notizie rassicuranti per il 2009.

Guadagni in forte calo per Sony

Torniamo a parlare di Sony perchè da una stima recente pare che gli utili della compagnia nipponica siano in forte flessione. I guadagni raggiunti fin’ora nel 2008 sembrano infatti essere inferiori alle aspettative di quasi il 40%.

Quest’anno, a detta di Sony, doveva essere di forte guadagno sopratutto a seguito degli investimenti in tecnologie e pubblicità effettuati lo scorso anno per il lancio della nuova PlayStation3 ed invece, al di là di ogni previsione, gli utili sono in flessione.

Le azioni di Google costano 0,01$? Errore del Nasdaq!

Borsa Google!

Come ogni azienda che contribuisce in modo attivo all’economia nazione, in questo caso possiamo dire mondiale, anche Google ha un proprio titolo in Borsa. Non è stata una bella serata quella che hanno trascorso i possessori di azioni Google lo scorso martedì.

Nella serata del 30 settembre, il titolo in borsa di Google è calato in maniera inspiegabile. Un’azione di Google è arriva a costare un centesimo di dollaro. Capite bene la rivolta che si è creata, la cosa stupefacente che le azioni di Google hanno tenuto questo prezzo per soli 4 minuti. Infatti, un’azione di Google se la compravate tra le 15.57 e le 16.02 (ora di New York) di martedì, la pagavate solo un centesimo. Come mai questo prezzo così basso?

YouTube è pronta a generare un mucchio di dollari grazie alla pubblicità

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Il popolare sito di video-sharing YouTube potrebbe ben presto trasformarsi in una vera e propria miniera d’oro per Google. Secondo quando riporta un’indiscrezione pubblicata sul Wall Street Journal, quest’anno potrebbe fatturare addirittura 200 milioni di dollari (circa 127 milioni di euro) con la vendita di spazi pubblicitari. Si tratta di una delle stime più alte fatte nei confronti di YouTube, che come sito va benissimo, ma economicamente non è mai stato molto redditizio per Google.

Secondo quanto riferito meno di un mese da fa Eric Schmidt, ceo di Google, la questione del come fare soldi con il sito di video-sharing è stata per moltissimo tempo al primo posto nei consigli di amministrazione della società. “È ovvio – aveva spiegato Schmidt – che la gente pensi che YouTube generi un significativo ammontare di denaro ogni mese, ma in realtà non è così”.

Nei prossimi quattro anni un quarto della popolazione mondiale sarà connessa a internet

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Secondo un report stilato dalla Jupiter Research, il numero di persone collegate online nel 2012 raggiungerà quota 1,8 miliardi, andando così a comprendere circa il 25 per cento degli abitanti del pianeta. La crescita maggiore avverrà – come era facile sospettare – nei paesi con le economie emergenti come Cina, Russia, India e Brasile. In totale, il numero di persone collegate crescerà del 44 per cento tra il 2007 e il 2012.

“Anche se le economie emergenti avranno una minore penetrazione online, se si comparano le cifre con quelle dei paesi più sviluppati – spiega il direttore della ricerca Vikram Sehgal – crediamo che questi paesi inizieranno a puntare molto su ‘sofisticate attività online’ rispetto ai paesi che adesso uitlizzano di più la rete, andandoli anche a superare“. Tra l’altro, il mercato più redditizio sarà sicuramente quello asiatico, grazie all’alto tasso di crescita sia della popolazione, che del mercato tecnologico.

La cattiva percezione di Windows Vista potrebbe mettere nei guai Microsoft

WindowsVista

Soprattutto negli ultimi tempi Microsoft non se la sta passando benissimo. Ogni giorno, infatti, si alternano notizie positive a notizie negative. Oggi parliamo di una notizia che non farà di sicuro piacere ai vertici di Redmond. La cattiva percezione che presso alcuni utenti e rivenditori ha Windows Vista potrebbe andare ad influenzare direttamente i conti di Ballmer&co. Alcuni analisti finanziari, infatti, hanno “abbassato” le stime di crescita di Microsoft per gli anni fiscali 2008 e 2009, citando proprio, come causa, la percezione negativa abbastanza diffusa nei confronti di Vista.

Il report, inoltre, guarda anche alla data di rilascio della prossima versione di Windows (per adesso chiamata “Windows 7”), che al momento corrisponderebbe con il secondo quarto del 2010. La crescita di Microsoft per il 2008 è stimata il 49 milioni per l’anno fiscale 2008 e 395 milioni di dollari per il 2009. Passare a Windows Vista, si legge, non è semplice per molte aziende piccole e medie, e “di conseguenza il ciclo di vita di Vista sembra essere molto meno robusto di quanto ipotizzato in precedenza”. Tra l’altro, molte aziende, sperando in un futuro e in un sistema operativo migliori stanno evitando di acquistare Vista in attesa di Windows 7.

eBay dovrà pagare 20mila euro di risarcimento alla Hermes. Un pericoloso precedente, che pone la società d’aste a rischio chiusura!

Hermes

Ancora problemi per eBay, che per l’ennesima volta si trova a dover pagare una multa per il comportamento scorretto dei propri utenti. Questa volta siamo in Francia: un tribunale d’oltralpe ha infatti obbligato il popolare servizio di aste online a pagare ben 20mila euro di multa alla Hermes, famosa società di prodotti di lusso.

Motivo? eBay avrebbe permesso la vendita, sul suo sito appunto, di tre borse contraffatte. Si tratta di una delle prime volte (e la primissima in Francia) in cui un giudice designa eBay come principale responsabile di una vendita fraudolenta tra due propri utenti. Numerose volte eBay è intervenuta per eliminare dal proprio sito prodotti contraffatti o di cui è vietata la vendita, ma si è sempre battuta per far prevalere il principio che devono essere le diverse aziende produttrici a indicare quali sono i prodotti contraffatti e quali gli originali.

eBay, gli italiani comprano sempre di più dagli Stati Uniti (ma sempre di più, dagli Stati Uniti non si spedisce in Italia)

Pacco

Sembra davvero un controsenso, ma c’è poco da scherzare. Gli italiani che frequentano eBay acquistano sempre di più da venditori presenti negli Stati Uniti, anche se i venditori d’oltreoceano si fidano sempre meno delle nostre Poste, tant’è che molti vendono i propri oggetti con la clausola “non inviamo in Italia”. Partiamo dai dati, innanzitutto. Secondo eBay, nei primi tre mesi dell’anno gli italiani hanno acquistato dagli Stati Uniti quasi 700mila oggetti, con una crescita del 18 per cento rispetto allo scorso anno.

Gli italiani dagli Usa acquistano soprattutto attrezzature sportive (+63 per cento), accessori e ricambi per autovetture (+56 per cento) seguiti da strumenti e forniture per ufficio e fotografia (+47 e +44 per cento). Va bene anche il settore degli strumenti musicali, con il 42 per cento in più. Per quanto riguarda la spesa, i quasi 150mila italiani che hanno acquistato tramite eBay oggetti dagli Stati Uniti, sempre tra gennaio e marzo del 2008, hanno speso in media 56 dollari (l’equivalente di circa 36 euro) per ogni acquisto. Ma andiamo a vedere, invece, le note negative

Microsoft pagherà (più o meno) chi usa il suo motore di ricerca. Funzionerà, o è solo una mossa “disperata” anti-Google?

Microsoldi

Il potere di Google è ancora troppo spropositato rispetto a quello di Microsoft. E così la multinazionale di Redmond, a sorpresa, ha annunciato ieri che inizierà a pagare chi utilizzerà il suo servizio di ricerca Live Search per fare acquisti. Sì avete capito bene. In pratica, il colosso ha annunciato che rimborserà i clienti che acquisteranno online alcuni prodotti utilizzando il motore di ricerca Microsoft Live Search.

Il danaro, hanno spiegato, arriverà dalle tariffe che gli investitori pubblicitari pagheranno a Microsoft per vedersi comparire tra i primi risultati nelle ricerche. “Crediamo – ha spiegato Bill Gates in una conferenza stampa – che la ricerca può offrire sia agli utenti che agli investitori molte più possibilità di quante ne abbia ancora offerte, e con questo servizio puntiamo a diventare il servizio di ricerca commerciale più redditizio del Web“.