L’Africa e internet: a che punto siamo?

Africa

Più di un terzo degli abitanti dell’Africa avrà una connessione a internet a banda larga entro il 2012. Sono i risultati di una conferenza (“Connect Africa”) sull’utilizzo di internet nel Continente Nero cui la Bbc (e solo la Bbc) ha dato molta rilevanza. Attualmente la situazione non è per niente rosea: meno di quattro africani su cento utilizza la Rete, con una penetrazione della banda larga di appena l’un per cento.

“La buona notizia – hanno spiegato alcuni analisti – è che l’Africa ha avuto il più alto tasso di crescita e sviluppo della telefonia mobile al mondo (circa il doppio della media mondiale) e gli indicatori economici sono tutti in segno positivo”. Segno che, forse, le cose cambieranno nei prossimi anni. Ma andiamo a vedere qual è la situazione attuale.

Lo strano caso dei domìni inesistenti e poi esistenti

Dominio

Alcuni utenti internet e blogger nell’ultimo periodo hanno denunciato uno “strano” fatto. Che poi tanto strano non è. È capitato a moltissimi, infatti, che dopo aver provato a vedere se un dominio fosse disponibile (ed era veramente disponibile) il giorno dopo questo venisse “stranamente” registrato da un’altra persona.

Certo, potrebbe trattarsi di una coincidenza. Ma tante coincidenze, una dietro l’altra? Così in molti hanno iniziato a sospettare che alcuni siti che offrono la possibilità di cercare negli archivi “Whois” rivendano a speculatori senza scrupoli i dati delle ricerche degli ignari utenti. Questi speculatori, ovviamente, ricevuta la notizia di un utente che vuole registrare un dominio, lo registrano prima di lui. Poi, quando l’utente chiede spiegazioni, gli viene richiesta una somma di denaro per sbloccare il dominio ed entrarne in possesso.

YouTube e il grande problema del copyright

YoutubeCopyright

Oggi vorrei proporvi una riflessione sull’importanza di YouTube e l’annoso problema dei diritti d’autore. Un argomento talmente vasto che si potrebbe scrivere una tesi di laurea. Noi, ovviamente, ci limiteremo a darvi degli spunti di discussione. Partiamo da un principio: sappiamo tutti che su YouTube è possibile caricare solo materiale originale oppure video dei quali si detiene il copyright. Ma se vi dicessi che il 90 per cento delle clip presenti sul più grande sito di video-sharing vìola il diritto d’autore?

Non è uno scherzo, è proprio così. Ad annunciarlo un articolo uscito su un blog statunitense e ripreso da Internazionale. Partiamo da un principio: quando effettuiamo un upload su YouTube dobbiamo accettare le regole di comportamento che invitano a “non caricare nessuno spettacolo televisivo, video musicale, concerto o spot pubblicitario senza permesso, ammesso che non consista interamente di materiali creati da te”. Facciamo ora un passo indietro e pensiamo agli ultimi video che abbiamo visto, magari durante questa settimana: quanti sono coperti da diritto d’autore?

Il nuovo status-symbol? Essere su Wikipedia

Wiki

Niente più cellulari all’ultima moda, niente più vestiti firmati, niente più macchine sportive. L’ultimo status-symbol è quello di avere il proprio nome… su Wikipedia. Sembra, infatti, che comparire in una delle pagine della più grande e consultata enciclopedia online del mondo sia un grande onore e faccia la differenza rispetto a chi non vi compare.

Come saprete, infatti, non ci si può costruire una pagina di Wikipedia senza essere un minimo famosi per aver fatto qualche cosa (anche piccola) nella vita. La creazione della pagina, infatti, è legata all’approvazione dei moderatori… e capita spesso che dopo un lungo lavoro di costruzione, questa venga cancellata perché “manca il fattore notorietà”.

Grazie alla ballerina scoprirai se tu sei emisfero destro o sinistro

orario-antiorario

Osservate bene la ballerina dell’immagine qui sopra, come vi sembra che giri? In senso orario o antiorario? Da come vedete l’immagine ruotare dipenderà se siete emisfero destro o sinistro. Io personalmente ho una prevalenza oraria, però ho trovato un metodo per invertire il senso a mio piacimento.
Tratto da Diablog:

Se la vostra risposta è : IN SENSO ORARIO

In voi prevale la parte sinistra destra del cervello, la parte dedicata alla logica, all’attenzione per i dettagli, al linguaggio, alla scienze che si basano su studi empiri, pratici, di comprensione, conoscenza e apprendimento. La stessa che si occupa di preparare strategie, la parte più pratica di voi.

Se la vostra risposta è : IN SENSO ANTIORARIO

In voi prevale l’emisfero destro sinistro, la parte che generalmente svolge le funzionalità che si avvicinano di più al vostro essere impulsivi, la percezione delle sensazioni, alla visione di insieme, all’immaginazione. Quella che gestisce la vostra percezione dello spazio, le vostre fantasie, l’impeto e il prendersi dei rischi.

Video-chat, il futuro della chat

Video

E se il futuro della chat passasse attraverso la video-chat? È quello che si sono chiesti gli stessi ragazzi che hannno portato YouTube alla gloria e che ora vorrebbero rivoluzionare il mondo della chat un po’ come hanno fatto per il mondo dei video. Il loro servizio, TokBox, permette di chattare con un’altra persona semplicemente attraverso il browser: bastano una connessione veloce e una webcam.

Certo, TokBox non è l’unico servizio del genere in rete (la video-chat la fanno già Aim, Yahoo!Messenger, Skype, Msn, iChat, etc…) ma questo ha una peculiarità: è accessibile a tutti senza scaricare alcun software. “La comunicazione video non è mai decollata. La gente ne parla sempre come il futuro della comunicazione. Ecco perché noi vogliamo renderla facile per tutti”.

Arrivano nuovi alfabeti per il Web

Lingu

L’alfabeto romano perderà a breve almeno un po’ della propria popolarità sul Web. Da lunedì scorso, infatti, l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha iniziato a testare undici nuovi alfabeti per gli indirizzi Web.

Tra le nuove lingue figurano il persiano, l’arabo, il russo, l’hindi, il greco, il coreano, l’hebrew, il giapponese, il tamil, il cinese tradizionale e quello semplificato. Si tratta, ha spiegato il presidente dell’Icann Paul Twomey di “uno dei più grandi e innovativi cambiamenti nella storia di internet”.

Giornalismo che cambia: il Nyt apre ai commenti

Nyt

Dopo aver aperto il proprio sito e il proprio archivio gratuitamente, il New York Times si rinnova ancora facendo ciò che ancora in pochi hanno osato fare: aprire gli articoli ai commenti dei lettori. Anche qui (come nel caso di Corriere.it, che ha da poco rinnovato il sito) non si possono commentare tutti gli articoli, ma solo alcuni selezionati dalla redazione.

Sbattere i commenti dei lettori in prima pagina è sicuramente un segno evidente della voglia di rinnovarsi, di attirare gente, di far partecipare le persone, di farle pensare. È come se i grandi giornali si stessero piegando un po’ alla logica dei blog e della partecipazione del pubblico. Certo, è ovvio che un giornale così grande non può aprire i commenti per tutti gli argomenti, ma scommettiamo che anche questo ulteriore passo verrà compiuto presto?

I Want Blog, il servizio web 2.0 amico dei blogger alle prime armi

Avete tantissime cose che vi frullano per la mente, volete esporle tramite un blog ma non sapete proprio da dove e come iniziare?

Niente panico, se masticate un po d’inglese avete trovato il servizio web 2.0 che fa per voi: I Want Blog.

Come facilmente intuibile dal suo nome, questo sito che oggi vi presentiamo non è altro che una raccolta di guide, consigli, trucchetti e link utili che vi permetteranno di creare un blog partendo da zero, in soli tre semplici passi.

Internet in arrivo sul tuo prossimo aereo

Aereo

Vi è mai capitato, durante un volo lungo, magari tra l’Europa e l’Asia o gli Stati Uniti, oppure anche durante un volo all’interno dell’Europa, di pensare che, avendo internet, potevate sfruttare meglio il tempo? Ormai capita a sempre più persone, e sembra che le compagnie aeree di mezzo mondo l’abbiano capito. E così internet durante il volo è un servizio ormai non così troppo lontano e alla portata di tutti.

Tra le prime compagnie che stanno effettuando test a trentamila piedi di altezza oltre alla Lufthansa ci sono l’American Airlines (con un volo di prova che partirà a dicembre) e che prevede di dotare tutta la sua flotta intercontinentale del servizio per metà del prossimo anno. In corsa anche Virgin America e l’Alaska Airlines, con un progetto competitivo: dotare di internet tutti i propri aeromobili.

Tiscali incontra i blogger


Veduta esterna della sede di Tiscali

Giovedì ho partecipato ad un incontro, tenutosi a Cagliari presso l’Head Quarter di Tiscali Spa. Sono stato invitato da Stefano Vitta, eravamo 2 gruppi, il mio che partiva da Roma con Luca Conti, Mario Bellina, Vincenzo Cosenza, Emanule Quintarelli e Nicola Mattina, più il gruppo milanese che abbiamo incontrato direttamente a Cagliari formato da Andrea Beggi, Lele Dainesi, Mafe De Baggis, Alberto D’Ottavi, Luca Mascaro, Lorenzo Viscanti, Giorgio Marigliano e Daniele Vietri.


Tra le strutture, prato inglese, palme e mare sullo sfondo

Con un pullman ci hanno portato all’ Headquarters, e sono rimasto molto colpito, la struttura e il posto sono stupendi, in vita mia ho avuto la fortuna di girare molto, e probabilmente posso dire che è la più bella che abbia mai visto.

La giornata comincia con una colazione accogliente e subito dopo si passa all’incontro nella sala conferenze decisamente enorme, sicuramente troppo dispersiva per un dialogo faccia a faccia tra Tiscali e i blogger.


Sala conferenza Tiscali

Mi rendo subito conto che Tiscali tiene molto a questo incontro, infatti è presente l’Amministratore Delegato Mario Mariani con il responsabile del portale Klaus Ludemann e il responsabile della community Franco Saiu. La mattinata passa veloce con una presentazione generale dell’azienda, corredati da un po di dati e strategie aziendali.

Scopro in questo frangente che nel mercato UK, riescono a portare l’IP-TV con qualità Mpeg4 con solo 2mb di connessione, per merito della qualità dei doppini in rame, a differenza di quelli italiani montati da telecom italia, che il 99% delle volte sarebbero da cambiare e buttare.

Sentenc.es, e ti “liberi” dall’e-mail

Sentences

Oggi è venerdì. Ricordate il post di qualche giorno fa in cui vi raccontavamo di un’iniziativa di alcuni manager di importanti società di non leggere la posta elettronica di venerdì per “disintossicarsi”? Ci avete scritto in molti dicendo che una soluzione del genere sarebbe impensabile e farebbe rischiare soprattutto chi con l’e-mail ci lavora di perdere contatti e affari importanti.

Allora proponiamo un’altra soluzione per tentare di disintossicarsi. Sto parlando di Sentenc.es. Si tratta di un progetto, anche questo abbastanza provocatorio, che spiega come risparmiare tempo nel rispondere a ogni singola lettera; particolarmente indicato a chi ha la posta in arrivo sempre piena. Il trucco per non soccombere? Copiare lo stile asciutto degli Sms.

Raddoppia l’utilizzo di Linux sui Pc desktop

Desktoplinux

L’utilizzo di Linux nei computer desktop sarebbe raddoppiato in un solo anno, passando dallo 0,37 per cento del 2006 a una penetrazione dello 0,81 quest’anno. Certo, non si tratta di dati strabilianti, ma è comunque un segno dell’affezione di molti utenti al mondo open-source e del Pinguino. Lo si ricava leggendo un lungo articolo uscito su Softpedia che parla principalmente dei problemi di Windows Vista.

Secondo l’articolo i guai per Windows Vista non si starebbero arrestando, con molti utenti che, a fronte di una bella spesa e di un software poi non così innovativo, preferirebbero utilizzare Mac Os o, appunto, Linux. Microsoft, si legge, ha speso circa 500 milioni di Dollari in pubblicità, e difficilmente questi verranno ammortizzati a causa del calo di vendite (nei confronti, ad esempio, di Windows Xp).

Comunicazione di servizio

Purtroppo a causa dei problemi avvenuti oggi, per un guasto al server, tutti i commenti effettuati dalle 18.30 di ieri,