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Spotify ha annunciato che aumenterà i prezzi dei piani Premium negli Stati Uniti

Arrivano segnali dagli Stati Uniti a proposito di Spotify, con probabili conseguenze a medio e lungo termine anche in Italia e nel resto d’Europa per chi ha deciso di sottoscrivere un abbonamento. Il piano Individual Premium ha ora un prezzo di $ 11,99, rispetto a $ 10,99. Duo ha un prezzo di $ 16,99 (in aumento di $ 2), Family ha un prezzo di $ 19,99 (in aumento di $ 3) e Student ha un prezzo di $ 5,99 (nessuna variazione).

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Cosa succede a Spotify dopo i recenti accordi commerciali

Molte informazioni sugli accordi segreti che Google ha siglato con alcune delle più grandi aziende tecnologiche sono emerse durante il processo Epic v. Google. Ad esempio, ha pagato Samsung 8 miliardi di dollari per rendere le sue app predefinite sui dispositivi Galaxy. L’ultima notizia riguarda un accordo vantaggioso che Spotify ha stretto con Google, consentendo al più grande servizio di streaming musicale del mondo di evitare le commissioni di Google Play Store per gli abbonamenti.

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Il prezzo di Spotify comincia a salire in giro per il mondo: le ultime sull’Italia

Arrivano notizie non proprio incoraggianti in questi giorni, per tutti coloro che sono soliti utilizzare Spotify, considerando il fatto che in alcuni Paesi il prezzo sta crescendo per il servizio in questione. Nello specifico, Spotify sta aumentando il suo piano Premium a 10,99 dollari al mese, rispetto a 9,99 dollari, stando a quanto annunciato dalla società. L’aumento dei prezzi si applica agli utenti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Unione Europea e in molte altre regioni e territori.

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Spotify crea problema di batteria dopo l’aggiornamento iOS 15 agli iPhone

Non sono isolate le lamentele di coloro che hanno effettuato il download dell’aggiornamento iOS 15, riscontrando problemi di batteria con Spotify. Secondo quanto emerso in giornata, lo staff avrebbe ammesso le anomalie relative al consumo molto elevato della batteria di Spotify su iOS 15 e iOS 14.8, al punto che un team pare stia indagando per arrivare ad una soluzione nel più breve tempo possibile.

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Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify, in arrivo un indossabile per la musica

Già oggi è possibile ascoltare la musica in streaming di Spotify da praticamente qualsiasi postazione: dal computer, in mobilità con le applicazioni disponibili per smartphone e tablet, sui televisori, in automobile e via discorrendo. A quanto pare, però, tutto ciò non sembra essere sufficiente per il gruppo svedese.

Foto che mostra il logo di Spotify

Stando infatti a quelle che sono le più recenti inserzioni di lavoro pubblicate online e scovate nei giorni scorsi Spotify sarebbe ricerca di due nuove figure professionali da integrare nel proprio organico: un “Sr Product Manager-Hardware” e un “Product Manager – Voice”. La descrizione lascia ipotizzare che il progetto hardware in cantiere sia legato alla realizzazione di un dispositivo indossabile dedicato proprio all’ascolto dei brani in mobilità.

Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify, album in anteprima per gli abbonamenti Premium

La cosa si vociferava già da qualche tempo a questa parte: a distinguere l’offerta di Spotify rivolta agli abbonati Premium e agli utenti free non saranno solamente l’obbligo per questi ultimi di ascoltare inserzioni pubblicitarie o la possibilità di scaricare i brani nella memoria interna dei dispositivi. Nel corso delle ultime ore sono infatti state confermate in via ufficiale le indiscrezioni circolate in rete nelle scorse settimane in base alle quale per chi scegliere di metter mano al portafogli vi sarà la possibilità di accedere agli album in anteprima.

Foto che mostra il logo di Spotify

La novità è stata decretata dai vertici di Spotify con Universal Music Group. Il contratto, stando a quanto emerso, dovrebbe inoltre prevedere che la piattaforma versi una cifra inferiore alla major discografica per ogni streaming delle canzoni.

Foto della presentazione di Apple Music durante la WWDC 2015

Apple Music batte Spotify in utenti mensili

Apple Music, sebbene ancora ben lontana dal raggiungere il numero di abbonati totali del rivale Spotify, è riuscita già a conquistare una prima vittoria a discapito della concorrenza. Secondo una recente analisi pubblicata da Verto, infatti, il servizio di streaming reso disponibile dall’azienda di Cupertino batte la concorrenza sul fronte degli utenti unici mensili, presumibilmente anche grazie alla sua trial di tre mesi. Da notare che i dati in questione sono inoltre al ribasso, visto e considerato che Verto analizza unicamente gli accessi via mobile.

Foto della presentazione di Apple Music durante la WWDC 2015

Più nello specifico, sulla base delle abitudini di streaming registrate durante lo scorso febbraio prendendo in esame un campione rappresentativo di 20.000 utenti, sparsi tra il Regno Unito e gli Stati Uniti., Apple Music ha conquistato 40.7 milioni di utenti unici mensili. Segue Pandora, con 32,6 milioni, quindi Spotify con 30,4 milioni. Buone performance anche per due altri servizi, non altrettanto diffusi come i precedenti: iHeartRadio e SoundCloud.

Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify, limitazioni in arrivo per gli utenti free?

Gli utenti che ogni mese scelgono di metter mano al portafogli per usufruire della versione di Spotify Premium sono ormai molo numerosi. Altrettanto numerosi sono però coloro che preferiscono sopportare l’ascolto di inserzioni pubblicitarie tra un brano e l’altro pur di accedere gratuitamente al servizio. In entrambi i casi, il catalogo offerto dalla piattaforma è rimasto fino ad oggi lo stesso.

Foto che mostra il logo di Spotify

Le cose sembrano però destinate a cambiare in futuro. Spotify sarebbe infatti in fase di trattativa con le major discografiche (Universal, Sony e Warner) per rinnovare l’ottenimento delle licenze necessarie a proporre la propria musica in streaming. I nuovi accordi siglati sembrano includere, tra le altre cose, una clausola che prevede alcune limitazioni per gli account free. Detta in altri termini, brani, album o l’intera produzione di alcuni artisti e band potrebbero essere messi a disposizione solo degli abbonati a pagamento.

Foto che mostra il logo di Spotify

Spotify: in arrivo l’ascolto lossless?

Spotify, ovvero il leader mondiale dello streaming musicale, potrebbe presto introdurre una novità decisamente interessante: l’ascolto lossless, vale a dire di altissima qualità.

Foto che mostra il logo di Spotify

Al momento non vi è ancora alcuna conferma da parte della società ma negli ultimi giorni alcuni utenti si sono visti recapitare dei messaggi promozionali diversi dal solito che lasciano ben intravedere tale opportunità. Il gruppo potrebbe dunque lanciare a breve una modalità d’ascolto superiore, con l’aggiunta di una piccola somma di denaro su base mensile (5 dollari in più) rispetto all’abbonamento Premium.

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Spotify: in arrivo la funzione Jump?

Allo stato attuale delle cose, chi scegliere di creare un account gratuito su Spotify deve accettare l’ascolto di inserzioni pubblicitarie tra un brano e l’altro ed è costretto ad affidarsi gli algoritmi della piattaforma per la selezione dei brani da riprodurre senza la possibilità di poterne decidere personalmente l’ordine.

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Stando tuttavia a quanto emerso nel corso delle ultime ore, in un futuro non molto lontano le cose potrebbero cambiare. Diverse fonti parlano infatti dell’arrivo su Spotify, ormai imminente, di una nuova funzionalità chiamata Jump. Si tratterebbe di una feature ad appannaggio della formula free del servizio che dovrebbe permettere agli utenti di scegliere i pezzi all’intero delle playlist.

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Spotify, occhio ai malware con la versione Free

Chi utilizza la versione Free di Spotify, il servizio di streaming musicale più popolare al mondo, farebbe bene a prestare particolare attenzione a quanto sta accadendo da qualche ora a questa parte.

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Un utente ha infatti scoperto che l’applicazione per desktop del celebre servizio musicale distribuisce malware. Spotify Free mostra infatti banner pubblicitari contenti link a siti infetti.

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Spotify vuole acquisire SoundCloud?

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni, una nuova acquisizione potrebbe andare a rafforzare ulteriormente la leadership di Spotify in fatto di streaming musicale. Stando infatti a quanto riportato, il gruppo avrebbe intenzione di mettere le mani su SoundCloud, piattaforma che da sempre attira utenti su utenti e che da qualche mese a queste parte ha assunto i ruolo di potenziale concorrente per l’azienda in seguito al lancio del servizio premiamo Go.

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L’indiscrezione arriva dal Financial Times il quale riporta inoltre una prima stima dell’investimento economico necessario per portare a termine l’operazione ovvero ben 700 milioni di dollari. Trattasi di una cifra tutt’altro che di poco conto ma nettamente inferiore rispetto alla valutazione attuale di Spotify pari a 8,5 miliardi di dollari.

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Spotify raggiunge i 100 milioni di utenti

Spotify continua a mantenere incontrastata la sua leadership in fatto di streaming musicale. Stando infatti a quelli che sono i dati comunicati dall’azienda nel corso delle ultime ore il celebre servizio per l’ascolto della musica è riuscito da pochissimo a superare il traguardo dei 100 milioni di utenti attivi.

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Gran parte di tale quota è rappresenta dall’utenza free, vale a dire da coloro che scelgono di usufruire di Spotify senza sottoscrivere alcun piano e, di conseguenza, accettando la riproduzione delle inserzioni pubblicitarie tra un brano musicale e l’altro.

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Spotify migliora il piano Family Premium

La formula di abbonamento Family Premium di Spotify è stata lanciata dal colosso della musica in streaming nell’ottobre del 2014 permettendo sino ad un massimo di quattro persone appartenenti allo stesso nucleo familiare di accedere a tutte le funzioni Premium della sottoscrizione con una spesa pari a 14,99 euro al mese.

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Nel corso delle ultime ore Spotify ha tuttavia deciso di aggiornare la sua soluzione “a conduzione familiare” al fine di andare incontro alle esigenze di quei nuclei costituiti da un maggior numero di utilizzatori del servizio. Il colosso dello streaming musicale ha infatti provveduto ad aggiornare, anzi migliorare Spotify Family Premium.