Symantec Internet Security Threat Report

Roma è la capitale dei virus informatici, parola di Symantec

Symantec Internet Security Threat Report

Stando a quello che è l’ultimo Internet Security Threat Report di Symantec relativamente alla diffusione a livello mondiale di malware per il 2011 oramai trascorso Roma, la capitale del Bel paese, è riuscita a guadagnarsi un nuovo titolo: quello di “capitale dei virus informatici”.

Roma, così come l’intera Penisola, è infatti al primo posto in classifica per numero di bot dell’area Emea (ovvero quella facente riferimento ad Europa, Medio oriente ed Africa) collocandosi invece direttamente in seconda posizione, subito dopo Taipei e Taiwan, nella classifica mondiale.

Dopo Roma vi sono poi, seppur con molto distacco, Milano, Cagliari, Arezzo e Bolzano.

Dall’Internet Security Threat Report ne è emerso inoltre che circa il 4% di tutto lo spam ed il phishing rilevato nelle regioni Emea proviene proprio dal Bel paese e che i siti web web contenti maggiori pericoli per gli utenti sono quelli a carattere religioso, un dato questo che va quindi a sfatare il mito che i siti internet a “luci rosse” sono quelli aventi un maggior quantitativo di pericoli (malware, trojan etc.).

FBI, internet rischia il blackout a causa di un virus

Virus internet FBI

Nel corso della prossima estate oramai alle porte potrebbero verificarsi non pochi problemi per quell’enorme quantitativo di utenti che è solito navigare online poiché l’intera rete potrebbe essere oscurata da un virus in grado di bloccare l’accesso ad internet o, almeno, questo è quanto pronosticato dall’FBI.

Si tratta infatti dell’ultimo allarme lanciato dal Federal Bureau of Investigation che, dopo aver eseguito un’accurata indagine relativamente ad una truffa informatica, avrebbe poi individuato un particolare virus diffuso mediante lo spam che, a quanto pare, potrebbe già aver intaccato diverse migliaia di computer.

Tale virus, sempre stando a quanto reso noto dall’FBI, sarebbe stato programmato per entrare in azione a partire dal 9 luglio dell’anno corrente con lo scopo, appunto, di impedire ai computer infetti di connettersi ad internet.

Arriva Anonymous OS: vero sistema operativo o fake ripieno di virus?

Anonymous OS

Nel corso degli ultimi giorni si è parlato a più riprese di Anonymous e degli attacchi sferrati nei confronti del Vaticano, di Trenitalia e di Equitalia ma adesso il collettivo torna a far discutere di sé, questa volta, però, al centro dell’attenzione vi è un sistema operativo, quello che prende il nome di Anonymous OS.

Ebbene si, anche il gruppo di hacker hacktivisti ha il suo sistema operativo personale o, almeno, così sembrerebbe essere stando a quanto dichiarato e, sopratutto, distribuito nel corso delle ultime ore.

Un membro di Anonymous ha infatti dichiarato di aver ideato, sviluppato e messo a disposizione dell’intera comunità Anonymous OS, una distro Ubuntu con interfaccia utente MATE che risulta personalizzata per tutte quelle piccole operazioni che potrebbe essere necessario compiere quotidianamente in qualità di membri del ben noto gruppo hacktivista come, ad esempio, hacking, simulazione di attacchi DDoS a siti Web, cracking di password e via di seguito.

Virus su smartphone e tablet: il 2012 è l’anno del boom

Boom di virus su smartphone e tablet nel 2012

Sono sempre più in aumento il numero di smartphone e tablet in possesso dell’utenza e, di pari passo, crescono anche le minacce destinate ad intaccare, tanto in modo potenziale quanto effettivo, il corretto funzionamento dei device mobile e l’incolumità dell’utente che se ne serve e, a quanto pare, il nuovo anno sarà proprio quello del boom.

Infatti, stando a quelle che sono le più recenti previsioni fatte da diverse aziende informatiche che già hanno avuto modo di vedere tale trend durante i mesi scorsi, le minacce destinate a mettere a repentaglio la sicurezza e la stabilità di smartphone e tablet crescono in maniera proporzionale alla diffusione di tali device e per questo 2012 da poco iniziato è prevista una vera e propria ondata di virus.

A detta della Trend Micro ad essere maggiormente colpita sarà la piattaforma Android che sta diventando quella favorita dagli attacchi per il suo modello di distribuzione delle applicazioni che risulta completamente aperto.

Malware Eraser, piccola utility per rimuovere trojan e spyware dal PC

Quando si parla di protezione per il proprio computer, gli antivirus ed in generale i programmi di sicurezza sono sempre i maggiori soggetti al centro dell’attenzione. I nomi dei più popolari sono ormai sulla bocca di tutti, installati in milioni di PC in tutto il mondo.

Il più recente (parlando di versione disponibile), senz’altro conosciuto da tutti, è quello fornito da Microsoft ovvero Security Essentials 2 di cui abbiamo già parlato qui in Geekissimo. Come per gli antivirus esistono anche altri generi di programmi di protezione come gli anti spyware, anti rootkit, anti trojan e tanti altri.

Non solo Mac: la storia dei virus su Linux

Dopo il nostro post sul pericolo virus per Mac, ci sembrava giusto ribadire il concetto che nessun sistema operativo creato dall’uomo è invulnerabile proponendovi la storia dei virus su Linux. Si tratta di un interessante elenco stilato dal sito Internet “Neowin” con i nomi e le caratteristiche dei virus che, dal 1996 ad oggi, hanno infestato il sistema operativo del pinguino.
Consultatela come e quando volete. È un po’ lunghetta, ma possiamo assicurarvi che vale la pena leggerla: se volete ampliare la vostra cultura geek (e le vostre paranoie da maniaci della sicurezza informatica), non potete farvela sfuggire!
  • 1996: il gruppo di cracker VLAD (gli stessi autori del virus Boza per Windows 95) scrive il primo virus per Linux. Si chiama Staog e sfrutta una falla presente nel kernel del sistema del pinguino per insediarsi nei computer e agire legandosi a un file binario. Grazie a un pronto rattoppo del kernel Linux, la sua vita non è durata molto.
  • 1997: arriva il virus Bliss, che attacca tutti gli eseguibili e li rende inutilizzabili. Per fortuna, attecchisce al sistema solo quando l’utente è loggato come root (cosa abbastanza rara su Linux) e non crea troppi danni. Tra le distro ufficialmente colpite dalla minaccia, la famosissima Debian.
  • 1999: non si segnalano particolari minacce per il mondo Linux. In compenso, il sito umoristico “Humorix” inventa la notizia secondo cui un virus informatico denominato Tuxissa si intrufola sui computer per installare una copia di Linux su di essi. Parliamo del primo aprile dell’anno in cui tutto il mondo windowsiano trema per il virus Melissa.

Rizone Virus Cleaner, un ottimo strumento portable per individuare e rimuovere virus e malware

Quando ci si ritrova a navigare online con notevole frequenza, a patto che non vengano utilizzati degli strumenti di protezione e prevenzione adeguati, oltre ad una buona dose di accortezza, di certo non è poi così difficile ritrovarsi in situazioni in cui la propria sicurezza potrebbe essere compromessa, mettendo dunque a rischio non soltanto quelli che sono i dati di natura personale ma anche la propria postazione multimediale.

Nel caso in cui non si disponga di appositi strumenti di protezione in grado di agire in maniera stabile e continuata sul proprio PC, allora, di certo, un pratico applicativo portable quale Rizone Virus Cleaner potrebbe essere la soluzione ideale alla quale andare ad attingere!

Si tratta infatti di un applicativo, completamente gratuito, eseguibile esclusivamente su OS Windows ed equipaggiato di un interfaccia utente piuttosto semplice ed altamente comprensibile che, senza troppe complicazioni, consentirà di individuare e rimuovere rapidamente tutti i virus ed i malware presenti nel sistema, agendo senza rallentare in alcun modo il PC in uso e non implicando alcun tipo di conflitto se utilizzato in modo complementare ad altre soluzioni anti virus.

URLVoid, analizzare un sito web per verificare se nasconde virus o malware

Considerando la notevole importanza assunta da un argomento quale quello della sicurezza online, nel corso del tempo, così come vi è stato modo di verificare anche qui su Geekissimo, sono stati resi disponibili diversi ed interessanti servizi mediante cui cercare di prevenire l’insorgenza di eventuali minacce informatiche.

Partendo da tale presupposto, quest’oggi diamo uno sguardo ad un nuovo ed efficiente strumento web che, permettendo di eseguire esattamente quanto appena accennato, va a risultare una più che valida risorsa alla portata di tutti gli appassionati navigatori della grande rete.

Rizone Security Restore, ripristiniamo le impostazioni di sicurezza predefinite di Windows mediante un semplice click

Avere cura di proteggere il proprio PC da eventuali minacce costituisce una delle prime preoccupazioni di ogni buon geek che si rispetti, tentando dunque di salvaguardare, in maniera più o meno efficace, il corretto funzionamento della propria postazione di lavoro.

Tuttavia, per poca accortezza o per altro, può accadere che un dato virus, ed in particolar modo worm e trojan, vadano ad infettare il nostro fido computer, attaccando prevalentemente le informazioni riguardanti il nostro sistema e relativo registro, rendendo difficoltoso il controllo e l’utilizzo della povera postazione multimediale malcapitata.

Partendo dal presupposto che sarebbe bene evitare il verificarsi di certe situazioni, qualora foste incappati nella rete di un virus ed il vostro PC abbia iniziato a creare fastidiosi problemi come la comparsa di finestre che avvisano dell’impossibilità di cancellare un dato file a causa del mancato possesso dei permessi necessari, o ancora, qualora apparisse, direttamente sul vostro schermo, il messaggio di errore “0×8007005, allora di certo troverete utile ciò che sto per proporvi in quest’articolo.

Re-Enable: riabilitare le funzioni di Windows con un click

Il PC del vostro amico, il solito rompiscatole che di informatica ne capisce quanto uno stoccafisso surgelato, si è beccato per la quarta volta in una settimana un virus che ha bloccato tutte le funzionalità principali di Windows? Eccovi uno strumento che vi aiuterà a sistemare la situazione in quattro e quattr’otto.

Re-Enabler, come suggerisce ampiamente il suo nome, è un programma gratis che permette di riabilitare tutte le funzionalità di Windows a seguito di un’infezione da virus informatico. Funziona su XP, Vista e Windows 7 e gode di un’interfaccia utente spartana quanto facile da usare per tutti.

Websense e i virus della prima metà del 2009

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WebSense è un’agenzia esperta nel controllo di attacchi virus via rete e non solo. Si occupa di segnalare quotidianamente i nuovi virus che vengono trovate nella rete o nelle email. Come ogni sei mesi, stila un report che ci racconta nei dettagli, come è andato l’aspetto sicurezza nella prima metà dell’anno, in questo caso, oggi, vedremo i primi sei mesi dell’anno 2009.

Il 77 per cento dei siti internet, nella prima metà del 2009 è stato compromesso con l’inserimento di codice maligno all’interno del codice originario. Invece, il 95 per cento dei commenti, lasciati nei blog, chat e forum è composto da commenti di spam. Non è neanche così rosa l’aspetto link maligni, il 69 per cento della pagine contenenti contenuti discutibili (porco, droga o altro) avevano almeno un link maligno e in questi primi sei mesi, ne è stato scoperto un buon 79 per cento tra tutti i siti aperti nella prima metà del 2009.

Windows: ripristinare l’associazione dei file exe con uno script (dopo un virus)

L’impedimento della naturale apertura dei programmi su Windows è un classico dei virus progettati per gli OS di Microsoft, non bisogna certo essere dei geek per saperlo. Il sistema viene ammaestrato affinché tratti l’estensione dei file exe come quella di un qualsiasi tipo di documento sconosciuto ed il gioco è fatto: tutti gli utenti meno esperti cadono nel panico e si rivolgono all’amico che ne sa di computer per sistemare la situazione.

Fortuna che, dopo il doveroso debellamento della minaccia dal sistema, è possibile mettere la situazione a posto utilizzando un semplicissimo script che agisce sul registro di Windows. Un metodo facile, veloce ed indolore per liberarsi dall’incombenza di dover aiutare i nostri amici senza dover perdere un’intera giornata davanti a un monitor.

I 100 siti più pericolosi di Internet secondo Symantec

Volete mettere KO un computer animato dal sistema operativo Windows in meno di quattro secondi? Visitate uno dei siti Internet segnalati da Symantec e ci riuscirete sicuramente, forse addirittura risparmiando qualche secondo sulla tabella di marcia.

Secondo quanto emerso dalla classifica dei 100 siti più pericolosi di Internet stilata dalla casa di Norton, esistono infatti diversi luoghi virtuali contenenti oltre 20.000 minacce pronte ad attaccare i nostri PC: da malware a keylogger, passando per virus più o meno insidiosi, ce n’è davvero per tutti i gusti.

Basti pensare che ben 75 dei siti Internet marchiati come “terribili” da questa interessante graduatoria (50 dei quali a carattere esplicitamente pornografico) sono in grado di inondare i malcapitati computer di software maligno per oltre sei mesi. Roba da far accapponare la pelle anche al Dottor Kaspersky!

Classifica: i 10 virus informatici più terribili del 2009 (almeno finora)

Lo sappiamo, carte alla mano mancano ancora cinque mesi alla fine dell’anno, da qui al 31 Dicembre potrebbe accadere di tutto, ma non ce l’abbiamo fatta: non potevamo assolutamente resistere dal riportarvi la lista dei 10 virus informatici più terribili del 2009 (finora) pubblicata dal sito Internet Bright Hub.

Ci saranno tutti quei teneri “bacilli” che hanno tormentato le vostre giornate lavorative nel corso degli ultimi 7 mesi? Probabilmente sì, ma per esserne certi al 100% date un’occhiata alla classifica completa e, ovviamente, non esitate a dirci la vostra (magari segnalando virus che secondo voi meritano un posto in classifica e che non figurano in queste 10 posizioni).
  1. Win32/Conficker: come al solito, una vulnerabilità di Windows – in questo caso nel sottosistema RPC – ha permesso la proliferazione di uno dei virus informatici più fastidiosi dell’anno. Si tratta del popolarissimo Conficker che, sfruttando una cartella non sicura o la funzione autorun di Windows (XP, soprattutto), contatta altri domini per scaricare del software malevolo. La soluzione per fermarlo è scaricare la patch messa a punto lo scorso Ottobre da Microsoft.