Nel software precaricato su quelle che sono le comunissime chiavette utilizzate a mò di modem per connettersi ad internet sono presenti numerose vulnerabilità che, a quanto pare, possono essere sfruttate da eventuali malintenzionati per attaccare i computer collegati.
A diffondere la notizia sono stati i due ricercatori russi Nikita Tarakanov e Oleg Kupreev con uno studio ad hoc, presentato durante la conferenza Black Hat Europe 2013, effettuato sui modelli di modem 3G/4G USB prodotti da Huawei e ZTE, vale a dire quelli maggiormente diffusi a livello globale, Italia compresa.
Stando alla ricerca il SoC integrato nelle internet key possiede un modulo Bluetooth disattivato dal firmware che tuttavia potrebbe essere attivato e utilizzato per distribuire malware.
Inoltre, considerando il fatto che esistono svariati tool di backup e di ripristino, tra cui risulta compreso anche uno fornito dalla stessa Huawei, modificare l’immagine del file system è davvero molto semplice.